INFORMAZIONIStudio Baldassari Comunicazione Comunicazione e Marketing Ruolo: CEO & Founder Area: Communication Management Giacomo Baldassari |
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(Adnkronos) - I Paesi occidentali hanno dimostrato attraverso le sanzioni di essere pronti a danneggiare le proprie economie pur di fare dispetto alla Russia, quindi Mosca deve prepararsi ad altre decisioni di questo tipo. A dirlo è stato il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con i membri dell'Associazione degli imprenditori russi. "Le principali economie mondiali stanno scivolando in recessione, solo per farci del male. È come se compro un biglietto e poi non lo uso per fare dispetto al controllore. Sono idioti", le parole dello 'zar'. "Certo, dobbiamo tenerlo a mente - ha aggiunto Putin -. Possono fare ciò di cui parlano. Ma noi, naturalmente, dobbiamo perlomeno minimizzare le conseguenze negative", ha detto Putin rivolgendosi ai leader aziendali. "Tutto è interconnesso nel mondo moderno, lo sappiamo. Ma ci sono comunque fattori chiave che riguardano la nostra indipendenza e sovranità economica", ha continuato il presidente russo. Sarà Mosca a dettare le regole in vista del ritorno - che evidentemente in Russia si dà per scontato e non troppo lontano - delle aziende straniere. Putin ha infatti anticipato che la Russia intende scegliere quali saranno i brand autorizzati a tornare sulla base di analisi costi benefici, aprendo la porta solo a compagnie che portano valore alla Russia. "Se ci sarà creazione di valore per noi, potranno tornare, potremo lasciarle tornare", ha dichiarato in un discorso pronunciato di fronte alla Confindustria russa. "Se non ci convengono, potremo citare mille ragioni per tenerle fuori. E di queste mille, 999 rispetteranno le norme dell'Organizzazione mondiale per il commercio. E per la rimante ragione, siamo pronti a difenderla nei tribunali. Per almeno 15 anni".
(Adnkronos) - Il prossimo 16 maggio, dalle ore 10, l'Università Lum 'Giuseppe Degennaro' ospiterà l’edizione annuale dello Strategy innovation forum (Sif) Bari, l'evento che riunisce imprenditori, manager, professionisti, accademici e rappresentanti istituzionali per creare e diffondere conoscenza sull'innovazione strategica. La manifestazione, nata nel 2015 a Venezia come il principale think tank italiano dedicato all'innovazione strategica, si svolge dal 2023 anche in Puglia grazie alla partnership tra Strategy innovation e l'Università Lum da cui è nata Lum strategy innovation, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale del tessuto imprenditoriale locale e stimolare la crescita economica nel Mezzogiorno. Il tema centrale di questa edizione è 'Abitare il Futuro', una riflessione profonda su come le imprese possano abitare la 'casa comune' in un mondo caratterizzato da continua accelerazione ma spesso privo di direzione. Come evidenziato dal filosofo Byung-Chul Han: "Questo mondo di merci non è adatto all'abitare. Da esso dovremmo tornare a ricavare una casa, anzi una casa festiva nella quale valga davvero la pena vivere". L'evento si basa su un'approfondita ricerca che ha analizzato le dinamiche tra individualità e socialità, rivelando come il fattore determinante nella progettazione degli spazi risieda nella qualità delle relazioni che questi ospitano. Il concetto chiave di "giusta distanza" rappresenta la risposta emersa alla sfida di garantire contemporaneamente socialità e senso di appartenenza senza compromettere indipendenza, riservatezza e intimità. Il forum esplorerà diverse declinazioni dell'abitare attraverso cinque sessioni tematiche che si svolgeranno nell'arco della giornata: 'Abitare la Mente e il Corpo', con interventi di Franco Caimi (Caimi Brevetti) e Sandro Tovalieri (ex calciatore e dirigente sportivo); 'Abitare la casa e la famiglia', con Lars Petersson (già ceo di Ikea Italia, Giappone e Usa), Gian Paolo Lazzer (Strategy Innovation) e Leonardo Di Chiara (architetto); 'Abitare l'azienda e l'università': panel moderato dalla Giustina Secundo con Sergio Hicke (Alturki) e Daniela Caputo (Manpower Group); 'Abitare il territorio e la città', sessione dedicata alle smart cities e alla rigenerazione urbana, moderata dal prof. Pasquale Del Vecchio (Lum). Intervengono Francesco Vania (Ministero del Made in Italy), Fernando Gala (Comune di Bari), Luigi De Santis (Ance Bari Bat), Michele Ruta (Politecnico di Bari) e Gabriele Ferrazzano (Enilive); 'Abitare il pianeta e la società', focus sulla sostenibilità ambientale e sociale moderato dal giornalista Domenico Castellaneta con interventi di Serena Triggiani (Regione Puglia), Beatrice Lamonica (Deloitte), Novella Pellegrini (Fondazione Sylva) e Cosimo Accoto (Mit). L'incontro si aprirà con i saluti istituzionali del Rettore Antonello Garzoni, del vicesindaco di Bari Giovanna Iacovone, del presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana e del presidente Adi Puglia e Basilicata Guido Santilio, seguiti dall'intervento introduttivo del Prof. Carlo Bagnoli dell'Università Ca' Foscari di Venezia, fondatore e direttore di SIF e Strategy Innovation. Il Sif Bari 2025 si svolgerà dalle 10 alle 17 presso il Campus dell'Università Lum 'Giuseppe Degennaro', con inizio delle registrazioni a partire dalle 9:30. I lavori saranno intervallati da un light lunch, offrendo anche opportunità di networking tra i partecipanti. L’evento è supportato da Casa delle Tecnologie Emergenti – Bari Open Innovation Hub ed è sponsorizzato da Deloitte, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con il patrocinio di Confindustria Puglia e Adi Puglia e Basilicata.
(Adnkronos) - “Bisogna fare in modo che nell'applicazione concreta di questa direttiva venga rispettato il principio di neutralità tecnologica e che non ci sia una transizione obbligatoria solo verso le pompe di calore e l’elettrificazione, ma che si possano utilizzare le attuali caldaie con combustibili alternativi rinnovabili senza smantellare la vasta diffusione delle caldaie a gas”. Lo dichiara il capo delegazione di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, intervenuto a un evento sulle sfide della direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici. La legge europea, entrata in vigore nel 2024, e ribattezzata direttiva “Case green”, stabilisce una scadenza per l’eliminazione graduale delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040. "È stato fatto un grande lavoro anche da parte nostra nella scorsa legislatura per migliorare il testo della direttiva sulle prestazioni ambientali degli edifici, che avrebbe altrimenti penalizzato soprattutto l'Italia per il suo patrimonio edilizio architettonico vetusto", ha sottolineato. "Ora serve fare un passo in più", ha aggiunto Fidanza. Fratelli d’Italia si schiera con lo studio presentato oggi al Parlamento europeo da Associazioni Proxigas, Assogas, Federchimica-Assogasliquidi, Assotermica e Utilitalia. "C'è un'apertura da parte della commissione europea bisogna andare a con più velocità in questa direzione", ha affermato Fidanza. L’eurodeputato si è detto "cautamente ottimista" la nuova Commissione "applichi delle nuove linee guida" che garantiscano incentivi a modelli alternativi come le caldaie a compensazione sulla base del principio della neutralità tecnologica.