(Adnkronos) - I Mondiali di nuoto 2025 di Singapore continuano a regalare spettacolo. Giovedì 31 luglio è il quinto giorno di gare in vasca con diversi azzurri impegnati. Occhi puntati sulle batterie dei 100 stile libero donne, che vedranno in piscina Sara Curtis ed Emma Virginia Menicucci, e sui 200 dorso uomini con Thomas Ceccon e Christian Bacico, ma non solo. Ecco il programma del 31 luglio e dove vedere gli azzurri in gara ai Mondiali 2025 di Singapore, con gli orari italiani. Ecco il programma degli azzurri impegnati giovedì 31 luglio, ai Mondiali di nuoto 2025 di Singapore, con le batterie che si svolgeranno nella notte: 04.02 100 stile libero donne – Batterie (Sara Curtis, Emma Virginia Menicucci) 04.31 200 dorso uomini – Batterie (Thomas Ceccon, Christian Bacico) 04.53 200 rana donne – Batterie (Francesca Fangio, Lisa Angiolini) 05.12 200 rana uomini – Batterie (Cristian Mantegazza) 05.35 4×200 stile libero donne – Batterie (Italia) Nella tarda mattinata italiana invece andranno in scena semifinali e finali: 13.02 200 farfalla donne – Finale 13.11 100 stile libero donne – Semifinali 13.23 200 misti uomini – Finale 13.32 100 stile libero – Finale 13.45 200 rana donne – Semifinali 14 50 dorso donne – Finale 14.13 200 rana uomini – Semifinali 14.31 200 dorso uomini – Semifinali 14.44 4×200 stile libero donne – Finale Le gare di domani giovedì 31 luglio ai Mondiali di nuoto di Singapore saranno visibili su Rai 2 Hd, RaiSport Hd, Sky Sport Arena (canale 204), Sky Sport Uno e Sky Sport Mix (canali 201 e 211). Gare disponibili anche in streaming su Rai Play, Sky Go e Now.
(Adnkronos) - "L’introduzione del dazio al 15% rappresenta un punto di svolta per le imprese europee che esportano negli Stati Uniti. Questo inizio di accordo potrà piacere o meno, ma ciò che conta è che si stia finalmente diradando una delle principali fonti di incertezza che gravavano sulle aziende. Per un’impresa, conoscere in anticipo tutti i costi da sostenere è essenziale per costruire listini, calcolare i margini e pianificare le attività in modo efficace. Ci tengo a precisare, tuttavia, che non si tratta di un accordo commerciale strutturato, bensì di un tentativo politico di giungere a un’intesa utile a scongiurare l’imposizione unilaterale di dazi al 30% da parte americana". E' quanto afferma con Adnkronos/Labitalia Lucio Miranda, presidente di ExportUsa, società di consulenza che aiuta le imprese italiane a entrare con successo nel mercato americano. "Il compromesso raggiunto domenica da Von der Leyen e Trump prevede un dazio fisso, il cosiddetto flat 15%, su alcune delle importazioni dall’Europa. Non si tratta, dunque, di un dazio aggiuntivo del +15%, ma di un’aliquota unica e uniforme. Una distinzione importante da sottolineare. Si tratta, senza dubbio, di un successo per l’amministrazione statunitense che, grazie a questa misura, potrà contare su un gettito stimato, seppur ancora in modo approssimativo, intorno ai 600 miliardi di euro annui. Una cifra significativa, in grado di rafforzare le finanze pubbliche e, al tempo stesso, l’immagine politica di chi sta attualmente conducendo il negoziato", sottolinea. "È anche una soluzione meno gravosa per l’Europa che, una volta definita la lista dei prodotti e degli investimenti concordati con gli Stati Uniti, avrà comunque compiuto un passo importante per uscire dall’impasse in cui si trovava. Come si dice in America, però, il diavolo sta nei dettagli: c’è ancora molto lavoro da fare e questo rappresenta solo uno dei primi tasselli per arrivare a un risultato concreto. È presto per allarmarsi o per criticare le mosse europee. C’è ancora margine perché la situazione evolva positivamente", conclude.
(Adnkronos) - Fire accoglie "favorevolmente il decreto di revisione del meccanismo dei Certificati bianchi da poco firmato dal Mase ed attualmente all’esame della Corte dei Conti. Le nuove regole introducono una maggiore flessibilità e semplificazioni sia per i proponenti che per la presentazione dei progetti, oltre a definire gli obblighi fino al 2030 in linea con le previsioni del Pniec". "Questo induce ad essere ottimisti circa la continuità della crescita del meccanismo in atto da qualche anno - osserva Fire - La conferma dei vari meccanismi di flessibilità, con riduzione progressiva dei titoli virtuali negli anni, consentirebbe comunque di affrontare eventuali periodi di carenza di Tee senza eccessivi traumi. La previsione di introdurre uno schema d'aste, che sarebbe stato utile per promuovere interventi non sufficientemente supportati dei certificati bianchi, è declassata a possibilità, ma comunque rimane e dunque lascia aperto uno spiraglio". In sintesi, "per quanto riteniamo che sarebbe possibile introdurre misure più spinte per ottenere di più da questo schema, riteniamo che sia stato fatto un passo avanti positivo e che ci sia spazio per ulteriori rafforzamenti nei prossimi anni, nell'interesse delle imprese, degli enti e del Paese. Come Fire continueremo a collaborare con le istituzioni di riferimento in quest'ottica".