INFORMAZIONIGabriella Abbate |
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(Adnkronos) - Conquistare il brevetto dell’Everesting sullo Stelvio, ovvero percorrere in bici il Passo per 6 volte da Prato dello Stelvio (BZ) e raggiungere un’altimetria pari all’altezza dell’Everest (8.848 metri). È la nuova impresa ‘Sulle altezze del coraggio’ che il prossimo 4 e 5 luglio affronterà la paziente oncologica Loretta Pavan. "Pedalando ho imparato ad affrontare la malattia, lotto ogni giorno contro la paura che il male possa ripresentarsi ma lo sport è la mia medicina, salire in sella mette in armonia corpo e mente", afferma l’atleta che, con questa iniziativa, vuole sfidare tutti i limiti che la malattia cerca di imporre e lanciare un messaggio di forza e speranza per tutti coloro che combattono ogni giorno contro il cancro. In Italia ogni anno oltre 390mila persone sono colpite da una forma di tumore e i pazienti vivi complessivamente ammontano a 3,7 milioni. Migliorano i tassi di sopravvivenza e guarigione - informa una nota - ma una neoplasia rappresenta una sfida difficile per ogni uomo e donna che si ammala. Loretta. per ogni salita, avrà al suo fianco un compagno di sella: Rocco De Vivo, direttore f.f. Uoc Oncologia, Ulss 8, Vicenza; Massimiliano di Maio, presidente eletto Aiom, Associazione italiana di oncologia medica; Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto e vicepresidente della Lega Ciclismo professionistico e il pugile Luca Rigoldi. L’iniziativa è patrocinata dall’Azienda Ulss 8 Berica e Aiom. "È con vero piacere che ho deciso di aderire e supportare l’iniziativa di Loretta - racconta il dottor De Vivo - Da oncologo percepisco una forte valenza simbolica nell’accompagnare un ex-paziente sul tratto impegnativo di una salita come potrebbe essere un iter di cura che inizialmente sembra insormontabile, ma che poi diventa gestibile con l’aiuto e la condivisione. Il messaggio che Loretta rivolge a tutti gli ex o attuali pazienti oncologici è quello di affrontare le cure con coraggio e fiducia nei progressi che sono stati fatti negli ultimi anni e di cercare di ritornare quanto prima a una vita piena e attiva, anche dopo una diagnosi che spesso giunge inaspettata e in pieno benessere. Sposo in pieno tutto ciò - rimarca - L’altra tematica che da oncologo mi sta a cuore è che l’attività fisica regolare ha enormi effetti benefici sulla riduzione degli effetti collaterali di molte cure di tipo ormonale o chemioterapico oltre ad avere sicuramente un effetto preventivo sui processi di invecchiamento e su molte malattie di tipo cronico-degenerativo. Sento che da medico non basti soltanto dare consigli, ma che testimoniare in prima persona tutto ciò, magari insieme a Loretta, sia la scelta migliore". "Personalmente - aggiunge il professor Di Maio - sono molto felice di poter partecipare all'impresa di Loretta. Da anni dico che per me il ciclismo è una metafora dell'oncologia, sia dal punto di vista dei pazienti che dei medici, e una scalata difficile come quella dello Stelvio simboleggia le difficoltà del percorso ma anche l'importanza di condividere gli obiettivi. Aiom sottolinea l'importanza dell'esercizio fisico sia per le persone sane (come prevenzione) sia per i pazienti oncologici - sottolinea il presidente eletto - Dico sempre che, per gli stili di vita, l'esempio è importante e sono molto contento di poter accompagnare Loretta in questo messaggio di sport e di vita". L’impresa sarà documentata da un videomaker che seguirà Loretta in tutto il percorso catturando momenti di fatica ed emozione. La riuscita della sfida non è scontata è richiesto infatti un impegno psico-fisico importante e non comune a tutti. Loretta ha scoperto la bici in età adulta, durante la malattia e senza aver praticato alcuno sport in precedenza: tutti questi ingredienti renderanno l’avventura ancora più straordinaria. Assieme a Loretta partirà anche una raccolta fondi destinata a sostenere la prosecuzione dei tanti progetti degli Amici del Quinto Piano (amicidelquintopiano.it) a favore dei pazienti oncologici. Loretta, 64 anni ed ex imprenditrice di successo - si legge nella nota - Nel 2006 le viene diagnosticato un tumore al seno, la stessa tremenda malattia che si è portata via, in giovane età, le 2 sorelle, morte a 9 mesi l’una dall’altra. Segue un periodo frenetico fatto di ricoveri, interventi, terapie ma anche di intere giornate in ufficio, riunioni estenuanti e bilanci da fare. Loretta comincia a riflettere e decide di cambiare vita: abbandona l’azienda e sale in bici. È il 2008 e, da allora, non smette più di pedalare. Loretta pedala per passione e per beneficenza: da anni sostiene, con le raccolte fondi abbinate alle sue imprese, gli Amici del Quinto Piano. ‘Sulle altezza del coraggio’ vuole essere una condivisione di emozioni, fatica e forte motivazione. L’obiettivo è di percorrere il Passo dello Stelvio per 6 volte e raggiungere un’altimetria pari all’altezza dell’Everest e ottenere quindi il brevetto dell’Everesting. La partenza è prevista da Prato dello Stelvio e prevede l’impegno in sella per diverse ore con la possibilità di qualche pausa ma senza dormire.
(Adnkronos) - Bitget, società Web3 e uno dei principali exchange di criptovalute a livello globale, e Unicef stanno lavorando per costruire un modello scalabile e inclusivo che fornisca alle giovani donne gli strumenti per navigare e plasmare l'economia digitale di domani. Ne parla all’Adnkronos/Labitalia Gracy Chen, ceo di Bitget. "Le tecnologie emergenti - spiega - non dovrebbero essere riservate a pochi privilegiati, ma devono essere introdotte rapidamente e in modo equo. La blockchain, con i suoi casi d'uso nel mondo reale e il suo potenziale per il bene sociale, è uno degli strumenti più potenti che possiamo offrire alle giovani generazioni per creare prodotti in grado di cambiare il modo in cui guardiamo alla società moderna. Con Blockchain4Her, quella che è iniziata come missione per dare potere a centinaia di donne è diventata un movimento globale per educare migliaia di ragazze. Questo è il tipo di impatto e di portata per cui è stata creata la blockchain". "La partnership triennale tra Bitget e Unicef Lussemburgo mira a promuovere le competenze digitali e l’alfabetizzazione blockchain tra i giovani. Per farlo, Bitget entrerà a far parte della Game changers coalition (Gcc), guidata dall'Ufficio per l'Innovazione dell'Unicef (OOI) e, grazie al suo supporto, permetterà di raggiungere 300.000 persone, tra ragazze adolescenti, genitori, mentori e insegnanti e accrescere la loro preparazione in tema di Web3". In particolare Bitget academy, l’area educativa di Bitget, contribuirà allo sviluppo del primo modulo di formazione blockchain interattivo, online e dal vivo dell'Unicef, basato sullo sviluppo di competenze per la creazione di videogiochi, rivolto a insegnanti e giovani. “Questa partnership riflette la nostra convinzione condivisa che le competenze digitali siano un potente motore di opportunità e inclusione”, ha dichiarato Sandra Visscher, direttrice esecutiva di Unicef Lussemburgo. “Collaborando con Bitget, vogliamo dare ai giovani adolescenti gli strumenti, le conoscenze e la fiducia necessarie per plasmare il proprio futuro. L'innovazione dovrebbe essere una forza di inclusione, aprendo le porte, ampliando gli orizzonti e garantendo che la tecnologia funzioni per tutti, ovunque”. Come parte della Game Changers Coalition, Bitget si unisce alla Global video game coalition, alla Micron Foundation e ai builder dell’ecosistema Women in games con l'ambizione condivisa di raggiungere 1,1 milioni di ragazze entro il 2027, offrendo opportunità di apprendimento e di sviluppo delle competenze digitali.
(Adnkronos) - Ben 1.061.059 ettari di foreste certificate (+8,2% rispetto al 2023) in 14 regioni, 1.585 aziende certificate e 19 realtà certificate per i servizi ecosistemici, con 71.194 tonnellate di CO2 equivalente assorbita o non emessa. Sono i risultati del primo Bilancio di Sostenibilità redatto da Pefc Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. “La sostenibilità nasce nei territori, dove le competenze, le relazioni e la visione si trasformano in azioni concrete - spiega Marco Bussone, Presidente di Pefc Italia - Per questo abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza sui territori, consolidando le relazioni con i nostri stakeholder e promuovendo una governance condivisa che permetta una transizione ecologica davvero giusta, partecipata e duratura. Perché sono i territori, e soprattutto chi li vive e li cura, il vero cuore della transizione ecologica. Questo bilancio di sostenibilità non è un semplice documento di rendicontazione, ma la testimonianza di un patto di fiducia con i nostri stakeholder e con l'intero Paese. Racconta il valore di un impegno quotidiano che spesso opera lontano dai riflettori, per le comunità forestali e montane, promuovendo una cultura della sostenibilità che mette al centro le persone, i paesaggi e le filiere produttive”. Più nel dettaglio, secondo il Bilancio di Sostenibilità di Pefc Italia, sono 1.061.059,26 gli ettari di foreste certificate per la gestione sostenibile nel 2024, con un incremento dell'8,2% rispetto al 2023 e il coinvolgimento di 14 regioni con almeno una foresta certificata all’interno dei confini regionali (Trentino Alto Adige in testa per estensione). L’85% dei boschi certificati è distribuito nel Nord, il 13% nel Centro e il 2% nel Sud Italia. In particolare, oltre 9mila ettari sono certificati come pioppicoltura sostenibile in Pianura Padana e Friuli Venezia Giulia e alimentano l’industria dei pannelli compensati, indispensabili per l’industria del mobile italiano. Questa superficie è rappresentata dal 61,1% di proprietà pubblica, il 29,5% di proprietà privata e il 10,4% è gestita da Comunanze e Domini collettivi (cioè di uso civico). I proprietari o gestori di foreste certificate sono 410 Comuni e Pubbliche Amministrazioni, 23.628 singoli proprietari e 201 Domini collettivi. Il 2024 è stato anche un anno record per la certificazione di catena di custodia (Coc), con 236 nuove aziende certificate per la tracciabilità in 12 mesi (+16,8% rispetto al 2023) che portano il totale a 1.585 imprese certificate. Si tratta del più alto aumento mai registrato in un anno. Per quanto riguarda invece i servizi ecosistemici, ovvero i servizi forestali in grado di offrire benefici fondamentali come la regolazione del clima e la tutela della biodiversità, nel 2024 Pefc Italia ha introdotto un nuovo standard che accompagna la gestione certificata con un nuovo strumento di valutazione qualitativa e quantitativa. Questo standard si basa su una visione multifunzionale della foresta, che premia la tutela e l'uso responsabile delle risorse insieme al riconoscimento dei benefici ambientali e sociali prodotti. La certificazione poggia su tre principi guida: congruità ambientale dei progetti certificati, permanenza dei benefici nel tempo e trasparenza nella gestione e comunicazione delle informazioni. Nel corso dell'anno, ben 19 realtà diverse hanno scelto di certificare uno o più servizi, portando all'emissione di un totale di 26 certificazioni. Tra le diverse tipologie, la certificazione più richiesta si è confermata quella relativa al carbonio forestale, che offre la possibilità concreta di quantificare le tonnellate di CO2 assorbite dalle foreste o non emesse (grazie all’antincendio boschivo) e di convertirle in crediti di sostenibilità. Nel 2024, i crediti generati ammontano a 71.194 tonnellate di CO2 equivalente assorbita o non emessa. Analizzando nel dettaglio le superfici certificate, il servizio legato allo stoccaggio del carbonio forestale ha interessato 10.674,14 ettari, grazie all'impegno di 14 diverse realtà. A questo si aggiungono i dati significativi sulla tutela della biodiversità, con 9.710,83 ettari certificati, e sulla funzione turistico-ricreativa, che ha coperto un'area di 10.058,96 ettari e 5 tratti lineari per un totale di 1.360 metri. Completa il quadro la certificazione per l’idoneità delle aree forestali a garantire benessere forestale, cioè per il Forest bathing o terapia forestale, che ha riguardato una superficie di 133,8 ettari. A fronte di questo impegno da parte dei proprietari forestali certificati, sono stati 578.487,80 gli euro investiti da imprese e organizzazioni private per sostenere progetti forestali certificati che garantiscono benefici ambientali misurabili, come la tutela della biodiversità. In linea con le strategie messe a sistema in direzione di un futuro sempre più sostenibile, Pefc Italia continua a implementare progetti innovativi come 'Fashions change, forests stay', 'Cloud Wood' e il progetto europeo Sus-Soil, con l’obiettivo di garantire pratiche sostenibili, un ecosistema inclusivo e una gestione responsabile delle risorse naturali. Non solo. Pefc Italia guarda futuro con un nuovo ciclo progettuale che, in perfetta sintesi di circolarità, riutilizza le esperienze, le partnership e i risultati raggiunti finora per tendere verso nuovi obiettivi, rafforzando le sinergie esistenti ed estendendo il modello ad altri territori con progettazioni su scala nazionale ed europea. "La nostra strategia è chiara e si fonda su un'azione capillare e integrata. In primo luogo, investiremo con decisione nel potenziamento delle competenze professionali, perché la transizione ecologica si costruisce con i 'green jobs', con una solida conoscenza dell'economia circolare e con competenze digitali avanzate - spiega Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia - Parallelamente, rafforzeremo il legame con i territori, ampliando le collaborazioni con le imprese forestali, agroalimentari e con tutte le filiere che scelgono la via della sostenibilità. Porteremo avanti con ancora più forza il nostro impegno per l'inclusione socio-lavorativa, attraverso un'offerta formativa mirata per Neet, donne e persone fragili, supportata da servizi di orientamento personalizzato. Perché tutto questo sia efficace e duraturo è fondamentale rafforzare la governance territoriale. Lo faremo costituendo nelle aree senza certificazione di gestione forestale sostenibile dei luoghi di dialogo e partecipazione per tutti gli attori del settore. Infine, la nostra ambizione è estendere questo modello virtuoso, rendendolo replicabile anche nei territori rurali del Centro-Sud, dove attiveremo progetti europei di sistema per agire come volano di uno sviluppo equo e sostenibile”.