INFORMAZIONIGabriella Abbate |
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(Adnkronos) - Ancora un pitbull protagonista di un attacco domestico. A Roma, un cane ha aggredito il padrone. La moglie dell'uomo è intervenuta e ha ucciso l'animale con un coltello da cucina. L'episodio ripropone il tema relativo alla pericolosità di alcuni cani. E' 'colpa' della razza o dipende dall'educazione che il padrone impartisce all'animale? "L'ennesimo incidente domestico di un cane che aggredisce il proprio padrone ci ripropone il tema che qualcosa nella gestione di questo cane non ha funzionato", dice all'Adnkronos Salute il medico veterinario Federico Coccìa, che ha da poco dato alle stampe il libro-guida 'Con gli occhi del tuo cane - Capire come vede il mondo per amarlo nel modo giusto' (Sperling & Kupfer). "Perché, come ribadisco spesso, non c'è una razza più aggressiva di altre: maremmani, pastori tedeschi o rottweiler negli anni passati sono stati protagonisti di aggressioni, ma lo sono pure i cani più piccoli come barboncini o chihuahua, anche se il morso di questi ultimi non fa notizia perché è debole e non porta a gravi conseguenze. E' la malagestione dell'animale, la non educazione, a generare comportamenti violenti", afferma Coccia. "La nostra arroganza, quando ad esempio ci si mette in casa un cane solo perché è bello o perché possente, solo per farsi notare pensando che sia un segno di potere o perché si vuole essere alla moda, è il vero problema - osserva lo specialista - Ogni cane ha il suo carattere che va adeguato alla nostra famiglia". Come bisogna procedere? "Fin da cucciolo in casa va portato fuori e va fatto socializzare con altri cani, si deve lavorare sulla sua educazione, deve capire cosa è giusto e cosa è sbagliato senza violenza, ma solo con il premio. Il cane memorizza tutto questo e non sarà aggressivo". "Se invece - avverte il veterinario - non si fa nulla di tutto questo e ci si mette in casa un cane di grossa taglia che non ha regole, ma si pensa debba fare solo la guardia, ecco allora che questo porterà il cane a fare come gli pare e decidere da solo quello che è giusto, anche ribellandosi al padrone perché non c'è nessuno che lo contrasta". Essenziale è il criterio con cui si sceglie un cane. "Nel mio ultimo libro - ricorda Coccìa - dedico delle pagine alla scelta del cane. Dobbiamo farci consigliare dagli esperti, sentire il veterinario, un etologo o uno zoologo, o un esperto del settore. Il secondo passo è l'educazione dell'animale, servono regole e affetto. Coccole, premi e gioco, ma - conclude - sempre facendo capire al proprio cane le regole".
(Adnkronos) - Renzo Iorio è il nuovo presidente di Federterme Confindustria, l’associazione che dal 1919 rappresenta il sistema termale italiano. Subentra a Massimo Caputi alla guida di un settore strategico non solo in ambito sanitario, ma anche per lo sviluppo turistico, territoriale, occupazionale e della salute termale del Paese. Nel suo primo intervento, Iorio ha ribadito il ruolo chiave delle terme come motore di benessere, coesione sociale e sviluppo locale: "Federterme Confindustria è un punto di riferimento imprescindibile per le politiche attive del settore termale. Le terme costituiscono un presidio economico e sociale insostituibile per le aree interne, generando occupazione qualificata, attrattività territoriale e servizi essenziali per le comunità locali. Sotto la mia presidenza, intensificheremo la difesa delle terme dotate di autentica acqua termale, tutelando il loro valore terapeutico esclusivo, e daremo impulso a un ambizioso programma di ricerca scientifica, con studi clinici avanzati, trials randomizzati e collaborazioni con università e istituzioni sanitarie, per validare le proprietà terapeutiche delle acque, innovare le applicazioni cliniche e posizionare il termalismo all’avanguardia della medicina evidence-based, integrandolo con turismo e benessere sostenibile". Renzo Iorio è Consigliere di amministrazione con delega alle relazioni istituzionali e associative di Terme di Sirmione Spa dal 2017, nonché Adjunct Faculty Member presso la Luiss Business School. La sua carriera vanta expertise in consulenza aziendale, finanza d’impresa, M&A e gestione di partecipazioni in Italia e all’estero. Ha guidato per oltre vent’anni l’espansione della multinazionale Accor in Italia e Sud Europa, ricoprendo incarichi dirigenziali in Ferrovie dello Stato e Anas Spa. Sul piano politico e istituzionale, è vicepresidente vicario di Federturismo Confindustria, dopo aver presieduto Aica Confindustria, Federturismo e il Gruppo Tecnico Cultura & Sviluppo; è inoltre membro del Consiglio Direttivo dell’Unione Industriali di Napoli. Il Cavaliere del Lavoro Giacomo Gnutti, presidente e amministratore delegato di Terme di Sirmione Spa, ha commentato: “Formulo i migliori auguri di buon lavoro all’amico Renzo Iorio, che da anni condivide con noi le strategie aziendali. Sono certo che la sua profonda competenza del settore turistico e la sua esperienza del contesto Confindustriale e associativo, ricoprendo anche posizioni apicali, consentiranno a Federterme una nuova affermazione del termalismo italiano, patrimonio economico, sanitario e turistico, secondo in Europa dopo la Germania e quinto nel mercato mondiale”.
(Adnkronos) - "Fermiamo i botti di Capodanno, causa di shock e morte tra la fauna selvatica e di stress e panico tra cani e gatti domestici. Magari sostituendoli con opzioni a basso rumore oppure giochi di luci". Questa la richiesta del Wwf Italia in vista dei festeggiamenti di fine anno. I botti, spiega il Wwf, "provocano traumi, disorientamento, fughe caotiche e shock immediati negli animali selvatici, con conseguenze spesso mortali, ma anche effetti a lungo termine, come alterazioni comportamentali e danni al sistema riproduttivo. Causano panico, ansia e stress negli animali domestici. I botti in città possono danneggiare anche la vegetazione: le alte temperature e le scintille possono innescare incendi o provocare bruciature a chiome e tronchi di alberi, mentre i residui chimici ricadono sul suolo compromettendo la salute di alberi e aiuole urbane. A tutto questo si aggiunge un inquinamento atmosferico non trascurabile, per la presenza di metalli pesanti, particolato e perclorati". Da qui l'appello ai Comuni affinché "vietino, con una apposita ordinanza, i botti di Capodanno nel loro territorio, come Roma e altri Comuni hanno fatto negli ultimi anni, purtroppo con un livello di rispetto delle regole ancora troppo basso da parte dei cittadini". “Ogni inizio anno i notiziari ci raccontano di ferimenti e incidenti causati dai botti - dice Eva Alessi, responsabile Sostenibilità Wwf Italia - Le sofferenze degli animali difficilmente verranno raccontate ma sono ormai documentate. Basta vedere come reagiscono i nostri animali domestici, terrorizzati, con il cuore impazzito, mentre cercano rifugio sotto letti o tavoli. Ci vuole poco ad immaginare le conseguenze per la fauna selvatica. Per molti la fuga improvvisa si conclude con la morte. Come Wwf chiediamo ai Comuni di emettere con anticipo ordinanze di divieto di botti, petardi e fuochi pirotecnici, vigilando in anticipo per prevenire situazioni di pericolo”. Si stima - ricorda il Wwf - che ogni anno in Italia migliaia di animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra cui rapaci che, spaventati, perdono l’orientamento e finiscono spesso contro ostacoli. Molti abbandonano improvvisamente il loro dormitorio invernale (alberi, siepi o tetti) e vagano al buio senza trovare riparo, morendo per il freddo a causa del dispendio energetico improvviso in una stagione caratterizzata da basse temperature e scarsità di cibo.