INFORMAZIONI![]() Francesca Vittoria FerraresiGruppo Cimbali spa Elettrodomestici, Elettronica e Hardware Ruolo: HR Business Partner Area: Human Resource Management Francesca Vittoria Ferraresi |
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(Adnkronos) - European Boating Industry (Ebi) e Confindustria Nautica annunciano la terza edizione della “European Sustainable Boating Roundtable”, il prestigioso appuntamento pensato per favorire il dialogo tra industria e istituzioni, in programma venerdì 19 settembre 2025 alle ore 15 presso la sala Forum del Salone Nautico Internazionale a Genova. Dopo il successo delle prime due edizioni, la Tavola rotonda si conferma come un momento centrale per affrontare concretamente il tema della sostenibilità del settore e la sua competitività nel lungo periodo. Il tema di quest'anno, "Crescita resiliente e sostenibile in un contesto di cambiamenti del commercio globale", intende approfondire il ruolo strategico della nautica per le economie regionali, l’apporto del settore alla stabilità del commercio internazionale e il contributo che le politiche dell’Ue possono offrire per garantirne la sostenibilità economica e la competitività futura. L’Europa è al vertice mondiale nell’export di imbarcazioni da diporto, di conseguenza i recenti sviluppi geopolitici e nei flussi commerciali richiedono nuove linee strategiche. Il programma prevede in apertura un intervento del Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, a sottolineare l’importanza dell’allineamento tra le politiche regionali e il futuro della nautica e del turismo sostenibili in Europa. Si tratta della prima partecipazione di un Vicepresidente della Commissione Ue, nell’attuale mandato, a un Salone nautico. Interverranno inoltre gli europarlamentari Francesco Torselli, Brando Benifei (Italia) e Željana Zovko (Croazia), accanto a Sebastian Nietupski, CEO del gruppo Kotniz ed ex Presidente di Polboat. I relatori discuteranno delle sinergie tra politiche europee e industria per rafforzare la resilienza del comparto nautico europeo, sostenere la crescita economica nei territori e mantenere l’eccellenza e il vantaggio competitivo dell’Europa a livello globale. La Tavola rotonda rappresenta un’occasione per il confronto diretto tra imprese e decisori europei, all’avvio della stagione estiva, da sempre strategica per il comparto. Il Salone di Genova si conferma così punto di riferimento internazionale per l’innovazione nella nautica. "Siamo entusiasti della terza edizione della Roundtable di Ebi al 65° Salone Nautico Internazionale, organizzata in un momento particolarmente significativo - ha dichiarato Robert Marx, presidente di Ebi - La competitività del nostro settore si fonda non solo sull’innovazione, ma anche su politiche stabili e di supporto. In questo contesto di sfide nel commercio globale, è essenziale confrontarci direttamente con i decisori europei. Questo evento offre proprio quello spazio di dialogo necessario per far sentire con forza la voce del nostro settore”. Piero Formenti, presidente di Confindustria Nautica, ha commentato: “L’European Sustainable Boating Roundtable è un’occasione chiave per dimostrare come l’industria nautica europea stia guidando i temi della sostenibilità e della competitività su scala globale. Insieme al nostro partner Ebi, siamo orgogliosi di ospitare la terza edizione nell’ambito del Salone Nautico Internazionale, che, nello stesso giorno, accoglierà anche il World Yachting Sustainability Forum, consolidando la centralità del Salone come hub di innovazione per il nostro comparto”. Fabio Planamente, vicepresidente di Confindustria Nautica e nuovo rappresentante speciale di Ebi per il settore dei grandi yacht, ha aggiunto: “Rivestire ruoli sia in Confindustria Nautica sia in Ebi rappresenta un’opportunità unica per allineare le priorità nazionali alle strategie europee. La Tavola rotonda è una piattaforma strategica per promuovere una visione condivisa e sostenibile del futuro della nautica, assicurando una rappresentanza efficace del settore nelle politiche europee”.
(Adnkronos) - In un’epoca in cui la comunicazione è sempre più strategica per il successo di imprese, istituzioni e organizzazioni del terzo settore, prende ufficialmente il via in Italia, a partire da settembre, il percorso di certificazione delle competenze per i comunicatori professionali. Un’iniziativa promossa da Manageritalia in collaborazione con Saa – school of management dell’università degli studi di Torino, l’unico ente universitario riconosciuto da Accredia come organismo di certificazione secondo la norma Uni 11483:2021. Questa norma definisce i requisiti per esercitare la professione del comunicatore professionale, una figura chiave nei processi organizzativi, spesso sottovalutata o confusa con ruoli affini. La certificazione rappresenta un riconoscimento formale e oggettivo delle competenze, contribuendo a definire un’identità chiara, misurabile e verificabile del professionista della comunicazione. Per Manageritalia, la certificazione delle competenze – in particolare quelle dei comunicatori – è un ulteriore tassello nella valorizzazione della professionalità, coerente con la tutela già garantita dal Contratto collettivo di lavoro per i dirigenti. Il percorso formativo necessario per accedere alla certificazione sarà lanciato a settembre da Manageritalia Executive Professional. “L’accordo tra Saa e Manageritalia è il frutto di un importante lavoro avviato anni fa e concretizzato all’interno del vertical comunicatori d’impresa istituito all’interno di Manageritalia Executive Professional ed esteso a tutti gli iscritti di Manageritalia che si collocano all’interno di questo strategico perimetro professionale, siano essi executive professional, dirigenti o quadri, a testimonianza di un’idea di managerialità estesa e diffusa a tutte le categorie dei nostri associati, a prescindere dal loro inquadramento. Un’opportunità di grande valore che apre la strada a percorsi di qualificazione e riconoscimento delle alte professionalità che si collocano nel nostro panorama manageriale” così commenta Carlo Romanelli, presidente di Manageritalia Executive Professional. "La certificazione è un elemento che aggiunge valore alle competenze, perché rappresenta una validazione terza di una professione ancora poco compresa nei suoi aspetti strategici", aggiunge Rita Palumbo, vicepresidente di Manageritalia Executive Professional. "La comunicazione è un asset di sviluppo e la certificazione contribuisce a definirne il ruolo centrale nei processi decisionali e organizzativi", conclude. Il percorso si articola su tre livelli – junior, expert e senior – in base all’esperienza e alle competenze maturate dal candidato e copre gli ambiti più rilevanti per il settore: comunicazione d’impresa, comunicazione pubblica e istituzionale, comunicazione politica, comunicazione sociale per il terzo settore. Questa iniziativa rappresenta un passaggio storico per la professione del comunicatore, che oggi potrà finalmente contare su un sistema di riconoscimento ufficiale, trasparente e condiviso. Un’opportunità concreta per valorizzare le competenze, rafforzare la credibilità della professione promuovendo trasparenza, qualità e valore nel mercato del lavoro.
(Adnkronos) - E' stato presentato a Darfo Boario Terme “Sharing for Caring” , un progetto innovativo di Aida – Artificial Intelligence Driving Autonomous del Politecnico di Milano. L'iniziativa sfrutta la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo di ricerca per offrire un servizio di navetta a bassa velocità dedicato alle persone con fragilità, promuovendo l’autonomia, l’inclusione e la qualità della vita di persone che spesso incontrano ostacoli negli spostamenti quotidiani e garantendo spostamenti efficaci in contesti urbani dove la rete di trasporto pubblico è limitata. “Sharing for Caring” utilizza la guida autonoma per collegare le abitazioni delle persone anziane o con mobilità ridotta a punti di interesse come farmacie, ambulatori e supermercati. Grazie alla tecnologia, questi servizi diventano sostenibili anche in territori a bassa densità abitativa, come le città nelle aree montane. Durante l’evento, una Fiat 500 elettrica 3+1 ha percorso in completa autonomia le strade di Darfo Boario Terme, dimostrando la concreta applicabilità tecnologica del servizio. A metà tragitto, il veicolo si è fermato per accogliere a bordo un passeggero anziano e accompagnarlo alla farmacia più vicina, simulando uno scenario d’uso reale. Durante il test era presente, per motivi di sicurezza, rispettando le direttive del Decreto Ministeriale 70 del 2018 “Smart Road”, un safety-driver riconosciuto dietro al volante. Scelta per la sua configurazione che agevola l’accesso delle persone con mobilità ridotta, la vettura è equipaggiata con la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo Aida del Politecnico di Milano. Una dimostrazione tangibile di come l’innovazione possa trasformarsi in uno strumento di inclusione sociale, soprattutto nei territori meno serviti. “In un contesto demografico in cui l’età media della popolazione è in costante avanzamento, è fondamentale garantire autonomia e indipendenza anche a chi vive in territori meno serviti - dichiara Sergio Savaresi del Politecnico di Milano, responsabile scientifico del progetto -. Robo-Caring vuole essere una risposta concreta: un servizio sostenibile e replicabile, capace di trasformare la guida autonoma in uno strumento di inclusione sociale”. Il progetto è sviluppato all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), con anche il sostegno di Fondazione Ico Falck e Fondazione Politecnico di Milano, e la collaborazione di Cisco Italia come partner tecnologico. “Con una popolazione over 65 significativa e una geografia tipica dei comuni montani, Darfo Boario Terme è il luogo ideale per sperimentare nuove soluzioni a basso impatto ma ad alto valore sociale - commenta il sindaco Dario Colossi -. Un servizio come questo può davvero fare la differenza nella vita quotidiana di molti cittadini”. Raffaele Cattaneo, sottosegretario con delega alle Relazioni internazionali ed europee di Regione Lombardia, sottolinea come l'iniziativa Sharing for Caring rappresenti "un traguardo importante per Regione Lombardia, poiché incarna un ambito di innovazione – la guida autonoma – destinato a giocare un ruolo chiave nel futuro". E poi aggiunge: "Il nostro impegno nel settore della guida autonoma ha subito un impulso significativo al rientro dalla missione istituzionale a Indianapolis, dove abbiamo constatato quanto fosse avanzata l’esperienza del Politecnico di Milano in questo ambito. Da allora, abbiamo rafforzato la collaborazione con l’ateneo per sostenere sperimentazioni come questa. Il fatto che la Lombardia, grazie alle competenze del Politecnico di Milano, sia oggi tra i leader globali nello sviluppo della guida autonoma dimostra come la nostra regione possa continuare a distinguersi a livello mondiale per innovazione e ricerca tecnologica. Ma per mantenere questo primato, è fondamentale continuare a investire in ricerca e innovazione su tecnologie come questa". Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro di Regione Lombardia, aggiunge: “Progetti come Sharing for Caring rappresentano perfettamente la visione di Regione Lombardia: uno sviluppo territoriale intelligente, umano e tecnologico, che non lascia indietro nessuno. Come assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, credo sia strategico investire in competenze e occupazione di qualità per rendere sostenibili queste innovazioni, che offrono servizi concreti, inclusivi e replicabili, con un basso impatto ambientale”. Il veicolo, decorato ispirandosi all’arte giapponese del Kintsugi, rappresenta anche visivamente il messaggio del progetto. Come spiega Federico Falck, presidente della Fondazione Ico Falck: “Il 'Kintsugi' insegna che le crepe non sono solo rotture, ma parti della storia che, se valorizzate, possono diventare bellezza. Così anche le fragilità possono trasformarsi in risorsa, se accompagnate con intelligenza e sensibilità, all’interno di un progetto nel quale il team di giovani ricercatori entusiasti e preparati lavora per la mobilità futura, attento ai cittadini più fragili”. Il valore strategico del progetto viene sottolineato anche da Gianmarco Montanari, direttore generale del Centro nazionale per la mobilità sostenibile: “L’accessibilità è una delle sfide centrali della mobilità sostenibile. Con ‘Sharing for Caring’ dimostriamo che l’innovazione tecnologica può e deve diventare strumento di equità sociale, capace di rispondere ai bisogni reali delle persone.” Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dal partner tecnologico Cisco Italia, che ha contribuito all’integrazione delle soluzioni di connettività per la supervisione da remoto. “Siamo molto felici di contribuire a un progetto che mette la tecnologia al servizio delle persone - spiega l'amministratore delegato Gianmatteo Manghi -. Questa iniziativa rappresenta un’altra tappa importante nel cammino verso la guida autonoma, grazie alla quale in futuro sarà possibile migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni in misura elevatissima. Per riuscire però a fare questo serve una tecnologia di rete ad alte prestazioni che sia in grado di garantire comunicazioni sicure e affidabili, interagendo in maniera ottimale con il software sviluppato dal team Aida”. Sharing for Caring è il primo prototipo italiano di mobilità autonoma con finalità sociali. Un modello scalabile, sostenibile e replicabile, pensato per estendersi in quei territori dove i servizi on demand tradizionali non sono economicamente sostenibili.