(Adnkronos) - Dopo l’uscita di Federigo Argentieri, Franz Gustincich e Giorgio Arfaras dai comitati di Limes - rivelata da Adnkronos con un'intervista ad Argentieri - anche il generale Vincenzo Camporini ha annunciato la sua uscita dal Consiglio scientifico della rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo. A renderlo noto è stato lo stesso Camporini con un messaggio pubblicato su X, nel quale motiva la decisione con una “incompatibilità con la linea politica di mancato sostegno ai principi del diritto internazionale, stracciati dall’aggressione russa all’Ucraina”. Camporini è stato capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e della Difesa. L’annuncio arriva a poche ore dalla pubblicazione dell’intervista in cui Argentieri, professore di scienze politiche e direttore del Guarini Institute for Public Affairs della John Cabot University, ha spiegato le ragioni della sua uscita da Limes, rivista di cui faceva parte sin dalla fondazione nel 1993. Una decisione maturata nel tempo e resa, a suo giudizio, inevitabile dal contesto internazionale e dal modo in cui il conflitto ucraino è stato raccontato negli anni.
(Adnkronos) - “Credo fosse arrivato il momento di dare un'identità unica a due aziende come Agsm e Aim storicamente radicate sui rispettivi territori che banalmente venivano chiamate ancora con il vecchio nome. Ora si chiameranno con un nome solo, ma quello che a noi interessa maggiormente, in qualità di soci pubblici, è navigare come una squadra sola a prescindere poi dalle varie alternanze che sappiamo possano esserci sulle amministrazioni delle nostre città”. Sono le parole di Damiano Tommasi, sindaco di Verona, intervenendo alla presentazione di Magis, il nuovo brand che prenderà il posto di Agsm Aim e che nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome. Magis in latino significa “di più”, ma anche “oltre”, “verso il meglio”, e parla di progresso, ambizione e trasformazione. “La scelta di unire le due aziende è di qualche anno fa e la scelta del nome deriva dal fatto di voler essere una realtà unica. Questo per le sfide che l'azienda deve affrontare non sul territorio ma su un ampio campo che è quello nazionale e internazionale. C'è il bisogno di sentirsi una squadra sola, credo che chi aveva pensato di fondere le due società avesse questo in mente”, conclude Tommasi.
(Adnkronos) - "Il dialogo con le istituzioni è assolutamente buono perché sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in taluni casi. Quindi bisogna prevenire". Lo ha detto oggi il presidente di A2a, Roberto Tasca, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. Dal punto di vista di rapporto con le altre aziende "credo che in Italia ci sia, per tutto il settore dell'energia, un allineamento molto importante: c'è un'assunzione di responsabilità che tutti gli operatori, presentando i loro piani per i prossimi anni, hanno dichiarato di volersi assumere". "Io credo che questo sia un sintomo del fatto che nel nostro Paese ogni tanto pecchiamo un po' di pessimismo. Noi dobbiamo essere concretamente ottimisti, non velleitari, nell'immaginare come far risolvere il nostro sistema economico rispettando i vincoli ambientali che non possiamo rinviare" ha poi concluso Tasca.