(Adnkronos) - L'incontro tra il capo della Casa Bianca, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, potrebbe tenersi la prossima settimana, forse già lunedì, e Roma sarebbe tra le sedi valutate per ospitare il faccia a faccia. Lo scrive l'emittente americana Fox, vicina all'Amministrazione Trump, citando due fonti vicine ai negoziati. L'agenzia di stampa russa Tass, tuttavia, ha smentito che Roma possa essere la sede dell'incontro. "Non sarà in Europa", ha affermato una fonte, sottolineando che il continente non è stato preso in considerazione come sede del vertice. L'incontro sarebbe il primo tra i leader della Casa Bianca e del Cremlino dall'invasione russa iniziata nel febbraio del 2022. Per il tycoon, che ha trascorso i primi mesi del suo secondo mandato a cercare - senza successo - di convincere Putin a fermare la guerra, dopo aver annunciato in campagna elettorale di poter chiudere il conflitto "in 24 ore", si sta finalmente avvicinando l'occasione di un confronto diretto con il suo omologo, dopo i numerosi colloqui telefonici degli ultimi mesi. Nelle ultime ore il presidente Usa ha confermato l'ipotesi di un faccia a faccia, assicurando che farà "tutto il possibile per fermare le uccisioni". Dal Cremlino il consigliere Yuri Ushakov ha parlato di "interesse di entrambe le parti" e indicato i prossimi giorni come obiettivo temporale. Fonti statunitensi e russe hanno confermato che i preparativi per il summit sono in corso, anche se la data definitiva non è ancora stata fissata. Kiev, dal canto suo, sta spingendo per un incontro trilaterale, con la partecipazione di Volodymyr Zelensky. L'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha proposto la formula a tre durante colloqui con il presidente russo, che però appare restio: "In generale è possibile, ma servono condizioni che oggi non ci sono", ha precisato Putin. I negoziatori russi, nei colloqui di giugno a Istanbul, avevano chiarito che un incontro diretto tra Putin e Zelensky potrebbe avvenire solo nella fase finale delle trattative, una volta concordati i termini della pace. Trump non ritiene che Putin debba incontrare il presidente ucraino prima del vertice 'vero' tra Mosca e Washington. Capitolo sede: Mosca parla di un accordo "di principio" senza svelare il nome, mentre Washington smentisce che il luogo sia stato deciso. Gli Emirati Arabi Uniti sono tra le opzioni indicate da Putin come "adatte", insieme a Turchia e Arabia Saudita, che in passato hanno ospitato incontri diretti tra delegazioni russe e ucraine. Anche la Cina resta in lizza, con l'ipotesi di un vertice ospitato da Xi Jinping a settembre. Escluse, come ha riferito la Tass, invece le capitali dei Paesi Nato, sia per ragioni politiche che per l'ostacolo rappresentato dal mandato di arresto della Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del leader del Cremlino. Nonostante l'accelerazione diplomatica delle ultime settimane, sul piano negoziale le posizioni appaiono ancora distanti. Mosca pretende il ritiro delle truppe ucraine dalle quattro regioni annesse, la neutralità di Kiev e lo stop definitivo al piano di adesione alla Nato. L'Ucraina chiede invece un cessate il fuoco immediato, il rifiuto di riconoscere le annessioni e garanzie di sicurezza dagli alleati, inclusa la presenza di truppe straniere con funzione di peacekeeping. Pur ribadendo che la sovranità territoriale non è negoziabile, Zelensky ha ammesso che la riconquista delle aree occupate dovrà avvenire "attraverso la diplomazia e non sul campo di battaglia".
(Adnkronos) - Dalla carriera di adv producer alle ville di lusso in Indonesia. E’ questa la storia professionale di Francesca Rizzo, romana, classe 1977. “Nel 2016 - racconta all’Adnkronos/Labitalia - ho lasciato un lavoro di successo presso una famosa concessionaria di pubblicità di reti televisive, dove lavoravo come adv producer, per inseguire la mia voglia di libertà e dedicarmi al flipping immobiliare”. Nel 2019 fonda, insieme al marito Michele Porinelli, un’accademia per insegnare alle persone a fare investimenti immobiliari. “Raccontavo le mie giornate di lavoro sui social - afferma - pian piano le persone si sono fatte avanti, chiedendoci consigli su come operare nel settore. Non avevamo mai pensato che una passione potesse trasformarsi in un vero e proprio lavoro di consulenza”. Nel 2020 arriva il salto definitivo: la coppia lascia l’Italia e si trasferisce a Dubai. Lo scoppio della pandemia, però, complica i loro piani; attendono quindi la riapertura dei confini di Bali, loro meta definitiva, vivendo in Kenya. “Trasferirsi all’estero è un atto di coraggio, non una fuga. Non esiste un cambiamento vero senza passare per un momento di disorientamento”, confessa Francesca. Dal 2021 Francesca e Michele sono alla guida di Bali Holiday Properties, società che realizza ville di lusso per affitti brevi. “Abbiamo iniziato con una villa, oggi siamo a 30 e puntiamo al centinaio entro il 2028”. Ma la strada non è stata facile: “Ho dovuto lavorare il doppio per essere ascoltata. La bellezza di Bali ti accoglie, ma il contesto lavorativo è ancora fortemente maschile. Ho imparato che essere straniera e donna è una doppia sfida, ma anche una grande opportunità di crescita”. Per superare il senso di isolamento, Francesca crea Bali Talks: “Un podcast che dà voce a storie di espatriati, viaggiatori, scrittori e imprenditori. Condividere le esperienze mi ha aiutato a ritrovare energia e motivazione. Bali non è solo un’isola da sogno. E’ un mix di modernità, tradizione e qualità della vita. Qui ho trovato il mio posto nel mondo”.
(Adnkronos) - L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm-Wmo) ha certificato il nuovo record mondiale per il fulmine più lungo: ben 829 km in un noto hotspot per le tempeste negli Stati Uniti, le Grandi Pianure del Nord America. Il 'megaflash' - fa sapere il Wmo in una nota - si è verificato nell'ottobre 2017, durante un violento temporale: si è esteso dal Texas orientale fino a Kansas City, una distanza equivalente a quella tra Parigi e Venezia in Europa. Un'auto impiegherebbe dalle otto alle nove ore e un aereo commerciale almeno 90 minuti per coprire quella distanza. "I fulmini sono fonte di meraviglia ma anche un grave pericolo che miete numerose vittime in tutto il mondo ogni anno e rappresentano quindi una delle priorità dell'iniziativa internazionale 'Early Warnings for All'. Queste nuove scoperte evidenziano importanti preoccupazioni per la sicurezza pubblica in merito alle nubi elettriche, che possono produrre fulmini che percorrono distanze estremamente grandi, hanno un impatto significativo sul settore dell'aviazione e possono innescare incendi boschivi", ha dichiarato il segretario generale dell'Omm Celeste Saulo. Il Comitato per gli Estremi Meteorologici e Climatici dell'Omm, che tiene registri ufficiali degli estremi globali, emisferici e regionali, ha riconosciuto il nuovo record con l'aiuto delle più recenti tecnologie satellitari. I risultati sono stati pubblicati sul Bulletin of the American Meteorological Society. Il nuovo record di 829 km presenta un margine di errore di ± 8 km. È di 61 chilometri superiore al record precedente, che copriva una distanza di 768 ± 8 km in alcune zone degli Stati Uniti meridionali il 29 aprile 2020. "Questo nuovo record dimostra chiaramente l'incredibile potenza dell'ambiente naturale. Inoltre, la valutazione dell'Omm di eventi estremi ambientali come questo record testimonia i significativi progressi scientifici nell'osservazione, nella documentazione e nella valutazione di tali eventi. È probabile che esistano anche eventi estremi ancora più gravi e che saremo in grado di osservarli man mano che nel tempo si accumuleranno ulteriori misurazioni di fulmini di alta qualità", ha affermato il professor Randall Cerveny, relatore del rapporto sugli estremi meteorologici e climatici dell'Omm.