(Adnkronos) - La Nato è di fatto in guerra con la Russia. Lo ha affermato oggi, lunedì 15 settembre, il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. "È evidente, e non ha bisogno di ulteriori conferme. La Nato sta di fatto prendendo parte alla guerra" in Ucraina, fornendo un sostegno diretto e indiretto al regime di Kiev, ha detto nel corso di un briefing. Il Cremlino ha poi spiegato che "non ci sono stati ancora progressi" sull'organizzazione del vertice fra Volodymir Zelensky, Donald Trump e Vladimir Putin. Già nei giorni scorsi Peskov aveva dichiarato che i negoziati fra Russia e Ucraina erano "in pausa". L'esercito ucraino oggi ha riportato un nuovo guasto di Starlink su tutta la linea del fronte. Robert Brovdi, a capo dell'unità droni, ha scritto su Telegram che il sistema di SpaceX, cruciale per le comunicazioni militari e civili nel Paese dove i bombardamenti russi hanno distrutto le infrastrutture di telecomunicazioni tradizionali, è andato fuori uso lungo tutto il fronte alle 7.28 ora locale. Circa mezz'ora dopo il servizio ha iniziato ad essere gradualmente ripristinato, ha aggiunto. Il down è stato segnalato anche a livello globale, con oltre 40.000 utenti negli Stati Uniti, in Italia, in Polonia e in altri Paesi che hanno subito un'interruzione, secondo Downdetector. Lo scorso luglio vi era stata un'altra interruzione del servizio di Starlink. Intanto l'Ambasciata della Federazione Russa a Bucarest ha categoricamente smentito le affermazioni relative all'incursione di un drone russo nello spazio aereo rumeno, qualificando l'evento come una provocazione orchestrata dal Kiev. Convocato dal ministero degli Esteri rumeno, l'ambasciatore Vladimir Lipaïev ha definito "infondata" la protesta della Romania che accusava la Russia, ha riferito la sede diplomatica in un comunicato. "Tutti i fatti portano a credere che si sia trattato effettivamente di una provocazione deliberata del regime di Kiev, che starebbe cercando di coinvolgere altri paesi europei in un conflitto contro la Federazione Russa", ha aggiunto. Secondo il Ministero della Difesa rumeno, frammenti di droni sono precipitati sul territorio rumeno in oltre il 50% degli attacchi russi condotti in prossimità dei confini della Romania a partire da febbraio 2022. Da tale data, sono stati registrati complessivamente 52 attacchi di droni russi in prossimità dei confini nazionali. I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto sei droni ucraini nella regione di Belgorod durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.
(Adnkronos) - "L'idea di Lexsa nasce al lavoro, lavorando con dei colleghi. Io sono un commercialista e stavamo facendo delle attività che magari avevamo già fatto 3-4 settimane fa, quindi un'attività ripetitiva. Purtroppo però senza strumenti intelligenti eri comunque costretto a rifarla manualmente. Motivo per cui mi sono detto: perché non usiamo l'intelligenza artificiale, che era appena uscita in quel momento, per aiutare i professionisti come noi a fare queste attività in maniera anche più veloce, ma per poi dedicare il tempo a attività più importanti, ad alto valore aggiunto e a lavorare in maniera anche più sostenibile? Quindi Lexsa è nata lavorando praticamente". Così Rui Hui Simone Hong, co-founder della startup Lexsa, che si è aggiudicata ieri sera il primo premio alla decima edizione di Digithon, la maratona digitale ideata da Francesco Boccia e tenutasi ieri sera a Bisceglie. E positiva è stata l'esperienza in Puglia, alla manifestazione giunta alla decima edizione. "La cosa più bella secondo me è conoscere tantissimi talenti che vengono qui a Bisceglie, talenti di ogni genere, con idee straordinarie, con tantissimo potenziale e fare network con queste persone, oltre che ovviamente agli ospiti. Secondo me dà tanto, da un punto di vista anche di supporto e di idee, perché comunque anche idee di persone che fanno altro possono impattare la propria startup. Il nostro obiettivo come startup è crescere e aiutare ovviamente la nostra professione a lavorare in maniera anche più sostenibile proprio all'interno dello studio e a beneficio proprio dei professionisti stessi", conclude.
(Adnkronos) - Save the Children, la Cooperazione Italiana e Ferrero insieme per migliorare le condizioni di vita dei minori che vivono nelle comunita’ di coltivatori di cacao in Costa d’Avorio. Il progetto - che coinvolge istituzioni, mondo aziendale e società civile - si svilupperà nella regione dell'Haut Sassandra e nel distretto delle Montagnes creando le condizioni per proteggere i bambini, dando loro accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, migliorando la registrazione delle nascite, assicurando i mezzi di sussistenza e la nutrizione, supportando le comunità e l’imprenditoria femminile e contrastando il fenomeno del lavoro minorile. L’intervento, che durerà complessivamente fino al 2030, si innesta e rappresenta l’ampliamento di un programma dell’Organizzazione, avviato fin dal 2017 con il sostegno di Ferrero, che continuerà a finanziare l’iniziativa in un’ottica di partenariato pubblico-privato. L’iniziativa si avvarrà dei fondi della Cooperazione italiana, in seguito all’esito della selezione di una procedura comparativa gestita dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Con la dotazione prevista dal bando dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e al rinnovato sostegno di Ferrero, l’intervento può contare su un finanziamento totale di quasi 20 milioni di euro, di cui oltre 8 milioni e 800mila euro provengono dalla Cooperazione Italiana, 8 milioni sono stanziati da Ferrero e la restante parte garantita da un co-finanziamento di Save the Children. L’ innovazione del progetto, spiegano i promotori, consiste nel lavorare con un approccio integrato e di sistema, sia sul campo, mettendo in connessione comunità, famiglie, fornitori e governi locali, sia a livello di sostenibilità economica attraverso finanziamenti privati ed istituzionali che possono abilitare un cambiamento strutturale e di lungo termine. Lavorare nella filiera del cacao, con partner del mondo corporate e i supplier sul territorio, coinvolti direttamente nel processo fin dalla definizione degli interventi, proseguono, crea una potente contaminazione di conoscenze e competenze tra settore pubblico e privato, che moltiplica l'impatto ben oltre l'investimento iniziale e trasforma gradualmente le buone pratiche in politiche pubbliche. In questo modo, inoltre, le misure di protezione dell'infanzia vengono integrate all'interno delle operazioni della supply chain, garantendo che gli interventi raggiungano i bambini più vulnerabili, promuovano la sostenibilità a lungo termine e possano essere replicati su scala. Infine, l’intervento si basa su indicatori di performance e sistemi di valutazione per garantire risultati concreti e duraturi. “Da sempre crediamo nell’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche, sia a livello nazionale sia internazionale, società civile e settore privato, che valorizzi l’esperienza e le competenze di ognuno di questi attori. Il vero cambiamento non nasce da azioni isolate, ma da alleanze trasformative e durature. Ecco perché, come Save the Children, pensiamo che questa partnership dia significato alla parola investimento: investire nel lungo periodo con azioni trasversali, coinvolgendo più attori per risultati duraturi - spiega Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children - questo progetto dimostra come uno sviluppo socioeconomico sostenibile in un paese come la Costa d’Avorio sia possibile, grazie alle competenze sulla supply chain di un’azienda come Ferrero, alla strategia della cooperazione italiana, che con i finanziamenti adeguati e l’impegno dell’Italia può creare condizioni abilitanti per lo sviluppo, e un’organizzazione come Save the Children da sempre presente sul territorio con competenza e professionalità. Più attori, che insieme possono raggiungere un risultato superiore alla somma delle sue parti, diventando reali agenti di cambiamento.” “In Ferrero, il rispetto e la promozione dei diritti umani sono fondamentali. Questi principi cardine sono integrati nelle nostre pratiche di sourcing a supporto delle persone e delle comunità che fanno parte della nostra filiera - aggiunge Isabel Hochgesand, Global Chief Procurement Officer di Ferrero - questa nuova fase della collaborazione con Save the Children e la Cooperazione Italiana rappresenta un passo importante verso un ecosistema del cacao più sostenibile. Lavorando insieme lungo l’intera filiera del cacao, miriamo a costruire una supply chain trasparente, inclusiva e duratura, capace di generare un impatto concreto sia per le comunità che per il nostro business”.