(Adnkronos) - Simone Cerasuolo con il miglior tempo e Nicolò Martinenghi nei 50 rana, Alberto Razzetti e Federico Burdisso nei 200 farfalla passano il turno con margine e la sensazione di aver molto da dare in semifinale ai Mondiali di nuoto oggi martedì 29 luglio. Gli azzurri torneranno in acqua a Singapore alle 13, con tutte le gare visibili in diretta sui canali Rai Due e Sky Sport 1. Occhio alle finali del neo primatista italiano Carlos D'Ambrosio nei 200 stile libero, di Simona Quadarella nei 1500, di Thomas Ceccon nei 100 dorso e di Anita Bottazzo nei 100 rana. Le qualificazioni si aprono con i 50 rana che promettono scintille con il passare delle sessioni. Tè, pane e biscotti secchi per superare la seconda notte dopo i problemi gastrointestinali che ne hanno turbato la vigilia dei 100 e Nicolò Martinenghi, con l'argento che l'ha confermato sul podio iridato per la quarta volta consecutiva, si qualifica al turno successivo con il nono crono. Davanti a tutti, e con margine, vola Simone Cerasuolo che stampa il primato personale, dimostrando una condizione fisica al top, che vale il miglior crono. Il 22enne romagnolo - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto e allenato da Cesare Casella - nuota in 26"43, toglie un decimo al 26"53 siglato due anni fa agli assoluti di Riccione e si mette a sedici centesimi dal record italiano di Ludovico Blu Art Viberti. "Volevo subito testarmi e penso anche di averne ancora - racconta Simone, argento europeo a Roma 2022 e tifosissimo della Juventus - La concorrenza è agguerrita e bisogna andar forte. Noi italiani siamo abituati perché anche agli assoluti ogni turno è come una finale". Il 25enne di Varese e vice campione del mondo - tesserato per CC Aniene e seguito da Matteo Giunta al Centro Federale di Verona - tocca con un comodo 26"90. "Sapevo di non essere troppo sciolto - racconta Tete - In semifinale sarà importante cambiare marcia e lo farò. Non sono riuscito a godermi più di tanto l'argento nei 100, anzi ho dovuto subito resettare in vista dei 50". Azzurri sugli scudi nei 200 farfalla. Alberto Razzetti, sereno e tranquillo come sempre, e Federico Burdisso, tirato a lucido con baffo da battaglia, accedono alla semifinale: primo tra tutti l'americano Luca Urlando in 1'52"71. Il 25enne ligure di Lavagna - argento iridato in carica - nuota il quarto riscontro cronometrico in 1'54"54 a tre centesimi dal primato personale; molto bene anche il ventitrenne e primatista italiano (1'54"28) - tesserato per Esercito - tredicesimo in 1'56"08, con il solito passaggio turbo in 54"27. Eliminata nei 200 stile libero la debuttante Bianca Nannucci, che paga il passaggio troppo lento nel primo cinquanta in 28"71. La 17enne italoamericana - tesserata per RN Florentia, preparata da Lorenzo Palagi e campionessa europea juniores - non va oltre un 1'59"24 per il venticinquesimo posto.
(Adnkronos) - "Per quanto riguarda le imprese agricole campane, l’impatto potrebbe variare in modo significativo in base alle modalità di applicazione del dazio. Se l’imposizione riguarda il valore del prodotto alla partenza e non il prezzo finale al consumo, la ricaduta lungo la filiera potrebbe risultare più attenuata del previsto. Parliamo infatti di un comparto, quello agroalimentare, che si fonda su produzioni ad alto valore aggiunto, esito di processi di trasformazione, qualità certificata e forte legame con il territorio. Elementi che creano un significativo scarto tra il prezzo all’origine e quello finale e che possono contribuire ad ammortizzare, almeno in parte, l’effetto della misura". Così, con Adnkronos/Labitalia, Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, commenta l'accordo Usa-Ue su dazi al 15% per l'export europeo. "Naturalmente, in presenza di produzioni meno strutturate, con lavorazioni minime e margini ridotti, un’imposizione del 15 per cento -continua- risulterebbe più difficile da sostenere. Ma l’agricoltura campana ha costruito negli anni un’identità solida, fondata su qualità, sicurezza alimentare e distintività, che consente oggi di affrontare con maggiore flessibilità le dinamiche del mercato internazionale". Secondo Marzano "oltre alla gestione dell’emergenza, l’introduzione di nuovi dazi apre anche un fronte strategico che va affrontato con decisione: rafforzare la capacità di esportazione del sistema agricolo nazionale. Troppe imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, continuano ad affrontare i mercati esteri senza una visione strutturata e senza strumenti adeguati, perdendo occasioni importanti di crescita e consolidamento. Diventa quindi fondamentale investire in formazione, accompagnamento all’internazionalizzazione, aggregazione dell’offerta e promozione di filiere integrate. In questo scenario, sarebbe utile coinvolgere anche le Camere di Commercio in un tavolo condiviso, che metta insieme istituzioni e rappresentanze imprenditoriali per costruire percorsi comuni e strategie di lungo periodo. Solo così potremo trasformare anche una difficoltà in un’occasione di sviluppo per l’intero comparto agricolo”, conclude.
(Adnkronos) - L’energia solare potrebbe presto trovare una nuova e sorprendente applicazione: il fondo del mare. Una ricerca pubblicata sulla rivista Energy & Environmental Materials ha, infatti, dimostrato che le celle solari a perovskite possono funzionare in modo efficiente anche in ambiente acquatico, aprendo la strada a tecnologie energetiche innovative per l’uso subacqueo. Lo studio è frutto della collaborazione tra il Consiglio nazionale delle ricerche – coinvolto con l’Istituto di struttura della materia (Cnr-Ism) e l’Istituto per i processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf) - l’università di Roma Tor Vergata e la società BeDimensional Spa, leader nella produzione di materiali bidimensionali. Sotto i 50 metri di profondità, solo la luce blu-verde riesce a penetrare efficacemente: le celle solari a perovskite, già note per la loro efficienza e versatilità, si sono dimostrate particolarmente adatte a sfruttare questa luce residua. I test condotti con una specifica perovskite di composizione FAPbBr₃, hanno mostrato prestazioni sorprendenti: immerse nei primi centimetri d’acqua, queste celle producono più energia rispetto a quando sono esposte all’aria. “Merito delle caratteristiche ottiche dell’acqua e del suo effetto rinfrescante, che migliora l’efficienza del dispositivo”, spiega Jessica Barichello, ricercatrice del Cnr-Ism che ha coordinato lo studio. “Un ulteriore test di durata ha verificato anche l’aspetto ambientale: grazie all’efficace incapsulamento, basato su un adesivo polimerico idrofobico sviluppato da BeDimensional, dopo 10 giorni di immersione in acqua salata, le celle solari hanno rilasciato quantità minime di piombo, ben al di sotto dei limiti imposti per l’acqua potabile”. “Grazie alla collaborazione con il Cnr-Ism e BeDimensional e alla tecnologia disponibile nel nostro laboratorio Chose, abbiamo validato l’intero processo per l’applicazione del materiale fotovoltaico in perovskite in ambienti subacquei dove vengono sfruttate efficacemente le sue proprietà. Una nuova sperimentazione per noi - commenta Fabio Matteocci, professore associato del dipartimento di Ingegneria elettronica dell’università di Roma Tor Vergata - dal momento che il nostro studio parte dallo sviluppo di nuovi dispositivi fotovoltaici semitrasparenti tramite processi industriali facilmente scalabili per applicazione su edifici”. Oggi troviamo pannelli solari su tetti, serre, edifici, persino nello spazio, ma l’ambiente marino è ancora una frontiera poco esplorata. “Questo lavoro pionieristico non solo mostra che le perovskiti possono operare anche in condizioni umide, ma apre nuove possibilità per l’utilizzo sostenibile dello spazio subacqueo, sempre più impiegato in attività come l’agricoltura marina, l’invecchiamento del vino e altre applicazioni innovative”, conclude Barichello.