INFORMAZIONIOcto Telematics Informatica e Software Ruolo: Head of Voice of the Customer & Quality analysis Area: Human Resource Management Elena Amalfitano |
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(Adnkronos) - Una delegazione di sei parlamentari del Partito democratico è rimasta bloccata per alcune ore in Cisgiordania, mentre rientrava a Gerusalemme da Gerico, a causa di un blocco stradale effettuato dalle forze di sicurezza israeliane durante un'operazione antiterrorismo. La delegazione - in visita a Gerusalemme e in Cisgiordania dal 23 al 28 novembre e composta dagli onorevoli Laura Boldrini, Mauro Berruto, Ouidad Bakkali, Sara Ferrari, Valentina Ghio e l'ex ministro Andrea Orlando riferisce la Farnesina in una nota - ha udito esplosioni e ha abbandonato il van su cui viaggiava per riparare in una casa di un cittadino palestinese. Su richiesta del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l'ambasciata d'Italia ha allertato il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet e il comando militare Cogat per la messa in sicurezza della delegazione. I parlamentari sono stati recuperati con due automobili blindate dal console generale a Gerusalemme con la sua scorta e un ufficiale israeliano del Cogat. I parlamentari sono rientrati in albergo a Gerusalemme e domani mattina dovrebbero ripartire per l'Italia dall'aeroporto di Tel Aviv.
(Adnkronos) - Il ‘Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori’, l’evento sui consumi, è tornato quest’anno con un’edizione speciale dedicata ai 70 anni dell’Unione nazionale consumatori, fondata nel 1955 da Vincenzo Dona. Il tema scelto per questa diciannovesima edizione è ‘Unconventional: come avere successo fuori dagli schemi’; un viaggio attraverso visioni ‘out of the box’ per vedere le relazioni imprese-consumatori. Non una conferenza, ma un'esperienza immersiva condotta come sempre dal presidente di Unc, Massimiliano Dona. Cosa vuol dire essere unconventional? Qual è la ricetta per avere successo uscendo dagli schemi? Cosa possono fare le aziende per instaurare un nuovo rapporto con i consumatori? Queste le domande fatte ai protagonisti del ‘Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori’. Massimiliano Dona, presidente di Unione nazionale consumatori, afferma: “La cosa più non convenzionale che si possa fare oggi è ascoltare. In un mondo che ci spinge a parlare, a mostrarsi, a imporsi con la propria voce, dove tutti vogliono essere ascoltati, tutti cercano attenzione. E visibilità. In questo rumore costante, scegliere di fermarsi e ascoltare davvero, non per rispondere, ma per capire, è un gesto profondamente rivoluzionario. Io l’ho capito grazie alle persone. Più entri in connessione con gli altri, più la tua comunicazione diventa significativa, radicata, vera. Perché quando vivi il quotidiano della gente non perdi la tua voce: la amplifichi. Per questo non chiamo ‘follower’ quel pubblico di un milione di persone che mi segue sui social. Sono io che seguo loro: ogni giorno ascolto le loro storie, le loro paure, le loro idee. Ed è proprio dal quotidiano delle persone che nascono i miei video sui social, i progetti, i format, le battaglie. E’ l’ascolto che si trasforma in risposta, in energia: perché a pensarci bene, forse oggi la vera voce fuori dal coro è quella che sa fare spazio alle altre. E così le rende più forti”. “Aristotele - ricorda Francesco Morace, sociologo e presidente Future Concept Lab - parlava della meraviglia come la scintilla prima della conoscenza: desideriamo comprendere, conoscere, approfondire, prendere-con-noi ciò che ci sorprende. Nell’era dei social questa regola funziona più che mai, a ogni età, perché l’engagement, l’ingaggio percettivo e cognitivo, conferma la sua centralità per ‘Consumautori’ che nel momento delle scelte vogliono sentirsi unici e creativi. Per questo motivo il successo fuori dagli schemi non rappresenta più l’eccezione ma la regola: ciò significa valorizzare ad esempio il ruolo dell’Arte nelle strategie d’impresa. Non più la ciliegina sulla torta del business ma il suo ingrediente principale, che ne caratterizza l’impasto". "Il tocco artistico e la creatività fuori dagli schemi, diventano un ricostituente per rigenerare il dna aziendale, per intercettare le generazioni più giovani - particolarmente sensibili ai linguaggi della sorpresa - e per valorizzare i territori. L’Italia costituisce - per storia e capacità creative - un laboratorio per valorizzare e comprendere la logica delle sincronie creative tipiche del fare artistico in cui prevale la visione poetica che orienta scelte e decisioni, proponendo una alternativa avanzata al modello di management anglosassone, fondato prioritariamente sui numeri. Ma troppo spesso questa potenzialità non viene compresa”, aggiunge. Per Riccarda Zezza, founder and chief science officer of Lifeed, “si può avere successo fuori dagli schemi solo se si cambiano gli schemi. Altrimenti si può avere solo il tipo di successo che gli schemi sono in grado di riconoscere e tollerare". E’ allora necessario chiedersi se si vuole avere quel tipo di successo: che rafforza gli schemi, che corre insieme a loro e ne amplifica le conseguenze già note, o se si vuole andare controvento, rinunciando alla più classica definizione di successo per inseguire, invece, la ricerca di un senso. Sapere ogni giorno perché faccio quel che faccio: questa è la definizione di successo che mi guida”, dice. “Nel mondo che ci attende - osserva Giuseppe Stigliano, docente e imprenditore - dove i consumatori delegheranno alla tecnologia e all’intelligenza artificiale parti sempre più rilevanti del loro customer journey, il vero marketing non convenzionale non consisterà nell’aumentare i canali di vendita e comunicazione, né nello stimolare consumi. La vera sfida sarà aiutare domanda e offerta, aziende e persone, a incontrarsi davvero. Il lavoro dei marketer sarà ascoltare i consumatori, servendosi tanto degli strumenti tecnologici quanto della propria esperienza, per allineare al massimo aspettative, bisogni ed esigenze. In questa prospettiva, il marketing torna alle sue origini, quelle disegnate dal patriarca Kotler: la creazione di valore per il consumatore e, di conseguenza, per l’impresa. Le vendite diventano così una naturale conseguenza di questo processo, e non hanno bisogno di essere forzatamente incentivate”. “Nella mia personale esperienza - sottolinea Vincenzo Schettini, professore di Fisica - ha giocato un ruolo importantissimo, il mio entusiasmo e la mia originalità. Partiamo dalla prima, dall’entusiasmo. Oggi nessuno mostra entusiasmo, è davvero molto raro come stato d’animo da trovare in giro e quando troviamo qualcuno che lo fa non c’è nulla da fare, risulta contagioso! Chi segue i miei contenuti si diverte perché io mi diverto, ma questa cosa è autentica, non sto fingendo. Un esperimento che riesce? Io sono felice! Una legge affascinante? Io la commento e i miei occhi brillano. Questo si connette direttamente alla capacità delle persone di comprendere un concetto, d’altronde il buon insegnante fissa i concetti nella mente dei propri studenti, davvero in questa maniera. Ma non basta: mi sono reso conto negli anni di essere originale, certamente non lo dico io, ma me lo dicono gli altri: è stato sempre un mestiere, quello dell’insegnamento, visto in maniera vecchia ed il mio modo di approcciare differente viene apprezzato proprio perché è diverso. Il linguaggio chiaro, la capacità di guardare gli altri negli occhi, l’ascolto reciproco, l’essere sulla linea dei miei studenti ma mantenendo sempre una personale autorevolezza”. Per Richard Romagnoli, autore e creatore del metodo Happygenetica, “il successo nasce dall’allineamento tra ciò che siamo e ciò che facciamo". "E’ la capacità di creare la felicità necessaria - chiarisce - non da ciò che accade fuori, ma da ciò che scegliamo di attivare dentro di noi. In un mondo in cui parlare di felicità sembra banale, Richard introduce la felicità biologica: uno stato fisico, mentale ed energetico che può essere attivato consapevolmente per sostenere i nostri risultati. Con il metodo Happygenetica si mostra come sia possibile trasformare il proprio stato interiore in pochi minuti grazie a pratiche che uniscono scienza, respiro e centratura. Un invito a vivere un successo fuori dagli schemi: misurabile, esperienziale e profondamente radicato nella nostra dimensione interiore”. “L’atmosfera che respiriamo fin da piccoli - afferma Maura Gancitano, filosofa e co-fondatrice di Tlon - è quella della società della performance, in cui ogni gesto viene misurato e in cui quello che conta è solo il risultato. Questo ci spinge a sentirci inadeguati e a credere che per le altre persone sia tutto facile. L’alternativa a questa pressione sociale, però, non è certamente quella di sentirsi impotenti e rimanere bloccati, perché come esseri umani abbiamo bisogno di tracciare un percorso che abbia senso e di sentire che stiamo fiorendo. Tlon nasce dal desiderio di dare vita a un progetto culturale senza l'ossessione dei risultati immediati, cercando di trasmettere l’idea che la filosofia trasforma lo sguardo che abbiamo sulle cose, e quindi ha un effetto tangibile nella vita personale. In questo senso, pensare fuori dagli schemi per me significa tracciare un percorso in cui i cambi di strada e le soste fanno parte del processo di immaginazione, perché proprio lì si custodisce la possibilità di costruire qualcosa di autentico”. Nico Acampora, fondatore PizzAut, sottolinea: “Fuori dagli schemi, è l’unico modo in cui sappiamo ragionare e agire tutti noi di PizzAut. Perché pensiamo in modo inclusivo, quando abbiamo bisogno di una soluzione a un problema noi consideriamo tutti e tutto ciò che quella soluzione deve coinvolgere. Realizzando PizzAut abbiamo sicuramente rotto uno schema, abbiamo posto all’attenzione di molte persone che la neurodiversità, la “non-normalità”, è molto più comune e diffusa di quello che si immagina e che per questo non deve essere vista come un limite ma al contrario come una risorsa. PizzAut capovolge il modo tradizionale e comune di vedere il mondo e il nostro sguardo sotto-sopra include tutti e cambia radicalmente il modo in cui ci approcciamo, non solo ai nostri ragazzi, ma a ogni aspetto della vita. L’inclusione è di per sé ‘fuori dagli schemi’, ti consente di guardare oltre al limite per agire nel modo più utile e sano per tutti, con coraggio, amore, entusiasmo e tanto impegno. Sembra un sogno? E allora Sogniamo”. Il Premio Vincenzo Dona è anche l’occasione per consegnare i riconoscimenti a chi nel corso dell’anno si è distinto per il suo impegno a favore dei consumatori. Ad aggiudicarsi il premio 2025, nella sezione ‘Personalità’ è Nico Acampora, fondatore di Pizza Aut, ‘per aver saputo trasformare la fragilità in forza, offrendo a tante persone la possibilità di sentirsi parte di una comunità accogliente e solidale’. Ad aggiudicarsi il Premio Dona 2025 nella sezione stampa è il giornalista Giampaolo Colletti ‘per il suo impegno nel raccontare con professionalità, accuratezza e stile le trasformazioni del digitale, contribuendo a una maggiore consapevolezza del pubblico rispetto alle tematiche dell’innovazione’. Ad aggiudicarsi il Premio per la miglior tesi di laurea in materia di tutela del consumatore: Giulia Di Mario, Università di Roma La Sapienza-Facoltà di Economia, tesi dal titolo: ‘Le ombre della platform society: tra valori pubblici e potere’ e Isabella Durante, Università telematica internazionale Uninettuno-Facoltà di Economia, tesi dal titolo: ‘Il potere del packaging: l'arte di influenzare le scelte e l'esperienza del consumatore nei supermercati’.
(Adnkronos) - L’Università Lum ospiterà domani 28 novembre dalle 14.30 e sabato 29 novembre dalle 9.00, l’evento finale di Airclimact, un progetto di ricerca dedicato ai rischi di salute legati all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici in una popolazione che invecchia. Le due giornate riuniranno ricercatori, clinici, esperti di sanità pubblica e istituzioni impegnate sul tema delle esposizioni ambientali e del loro impatto sulla salute. Airclimact nasce all’interno di Age-It - Ageing well in an ageing society, il programma di ricerca nazionale finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si occupa di invecchiamento in buona salute. All’interno di questo quadro, Airclimact si concentra in particolare sul ruolo del clima e dell’inquinamento atmosferico, integrando dati ambientali, veterinari, clinici e di stile di vita per stimare il loro effetto sulla mortalità e sulle principali patologie cronico-degenerative. L’evento finale presenterà i dati delle analisi, che combinano modelli statistici tradizionali e tecniche di intelligenza artificiale per stimare il rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e neurodegenerative in relazione alle esposizioni ambientali. La presenza di due coorti localizzate al nord e al sud del Paese consente di confrontare contesti climatici e di inquinamento differenti, offrendo indicazioni utili per la sanità pubblica. La ricerca si basa su due grandi coorti di popolazione italiana, rappresentative di aree diverse del Paese. La coorte Moli-sani, che comprende oltre 24mila adulti residenti in Molise, e lo studio RoCav, con quasi 4mila persone della provincia di Varese, hanno fornito informazioni di dettaglio su stili di vita, parametri clinici, fattori socioeconomici e storia di malattia. A questi dati sono stati sovrapposti, tramite georeferenziazione dell’indirizzo di residenza, indici climatici come temperature estreme e variabilità stagionale, e livelli di inquinanti atmosferici come particolato fine, biossido di azoto e ozono. Una parte del programma sarà dedicata al contributo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e delle attività veterinarie, in un’ottica One Health. L’integrazione di dati provenienti dalla sorveglianza veterinaria e ambientale, dall’uso di fonti dati innovative e dagli studi sui rischi infettivi permette infatti di ampliare il quadro dell’esposizione, collegando la salute umana agli ecosistemi e al territorio. Nelle sessioni conclusive saranno presentate le proposte di linee guida per la mitigazione dei rischi legati a inquinamento e cambiamento climatico, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, come gli anziani e i gruppi socialmente svantaggiati. Il programma prevede anche uno spazio dedicato alla comunicazione del rischio, al rapporto tra fiducia nella scienza e percezione dei pericoli ambientali, e al ruolo degli stili di vita nella protezione della salute in un contesto climatico in rapido mutamento. L’iniziativa rientra nel progetto 'Impatto dell’inquinamento dell’aria e del cambiamento climatico su invecchiamento e patologie croniche a differenti latitudini: valutazione dei rischi e delle strategie preventive', finanziato nell’ambito del programma di ricerca Next Generation Eu - Age-It.