(Adnkronos) - Jannik Sinner domina sul Centrale e vola al terzo turno di Wimbledon. Oggi, giovedì 3 luglio, l'azzurro ha eliminato Aleksandar Vukic nel secondo turno dello Slam inglese. Prestazione solida e convincente del numero uno al mondo, che liquida la pratica in un'ora e 40 minuti con il punteggio di 6-1 6-1 6-3. Jannik affronterà al terzo turno Pedro Martinez, numero 52 del ranking Atp. Lo spagnolo ha battuto l'argentino Mariano Navone per 7-5, 7-5, 7-6 (8-6) in 3 ore e 16 minuti. Sinner fa capire le intenzioni già in avvio, trovando il break nel quarto game del primo set. Da lì, altri sei giochi consecutivi vinti dall'azzurro e primo parziale messo in cassaforte in 28 minuti, con tanto di doppio break immediato nel secondo set. Qui la musica resta più o meno la stessa. Jannik è impeccabile al servizio e solido in risposta. L'australiano, numero 93 del ranking, prova a variare soluzioni ma c'è poco da fare. In mezz'ora va via anche il secondo set. Il terzo è il più equilibrato, quello meglio giocato da Vukic, che tiene i primi turni di battuta con personalità e ottime prime di servizio. L'australiano sfiora il break (annullato due volte da Jannik nel quinto game), risponde con continuità ed efficacia e non si arrende alla superiorità del numero uno. La svolta arriva nell'ottavo game, quando Sinner strappa il break che lo porta a servire per il match e a chiudere l'incontro. La cosa si rivela più complicata del previsto, perché l'ultimo game è anche il più lungo: Sinner arriva al doppio match point con l'aiuto del nastro, ma Vukic li annulla entrambi e la sfida si chiude ai vantaggi, dopo altri tre match point annullati e un controbreak salvato dall'azzurro. Minimo sforzo, massima resa. Jannik c'è.
(Adnkronos) - Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo direttore Antonio Barreca, e Base Balneare e il commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale. Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore. Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane. "Abbiamo ribadito con forza - hanno dichiarato Licordari e Maellaro - che non si può applicaE'È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale". Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del mondo.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.