(Adnkronos) - Lorenzo Musetti vola ai quarti di finale degli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro ha battuto oggi, martedì 13 maggio, il russo Daniil Medvedev negli ottavi del Masters 1000 di Roma in due set con il punteggio di 7-5, 6-4. Per l'azzurro (che ora se la vedrà con il tedesco Alexander Zverev), una prova di forza e di nervi. Il match, interrotto sul match point per il toscano a causa della pioggia battente sui campi del Foro Italico, è ripreso dopo tre ore. Poteva essere una trappola, ma Lorenzo ha chiuso subito i conti e ha conquistato per la prima volta i quarti di finale agli Internazionali di Roma. Primo set equilibrato, dove Musetti prova a imporre il suo ritmo mentre Medvedev resiste e mette in mostra la sua, solita, difesa da fondo campo. Il russo, sceso all'undicesima posizione del ranking Atp, riesce a trovare una buona continuità al servizio ma cede il servizio e Lorenzo allunga, conquistando così il primo parziale con il punteggio di 7-5. Musetti continua a spingere anche nel secondo, spinto dal pubblico della Grand Stand Arena, e piazza subito un break in apertura, volando sul 2-0. Lorenzo continua a variare il suo gioco e Medvedev non riesce a trovare soluzioni. Musetti arriva al match point nel secondo set, ma la pioggia blocca tutto. L'azzurro deve fermarsi sul più bello: dopo oltre 3 ore di attesa si torna in campo, Musetti completa l'opera e vince.
(Adnkronos) - “Il nostro ruolo è stato proprio quello di creare il Rapporto Gem Italia, che viene affidato annualmente ai singoli Paesi, per confluire, poi, in un rapporto globale di tipo internazionale”. Con queste dichiarazioni, il rettore dell’Universitas Mercatorum, Giovanni Cannata, all’evento di presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltosi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “E’ un Rapporto multiuso: può servire all'accademia per approfondire le ricerche; alle imprese per capire, se già non lo sanno, dove il mondo gira; alla mano pubblica, per capire quali politiche orientare e può servire alle organizzazioni internazionali, quando fanno politica di alto livello per orientare le attività delle imprese. Gli interrogativi sono tanti”, conclude il rettore Cannata.
(Adnkronos) - Altroconsumo annuncia il lancio di Horis - Servizi per ristrutturare, una nuova piattaforma digitale dedicata a chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Cofinanziata dal programma europeo Life, Horis si inserisce nel quadro delle direttive comunitarie - in particolare la 'Case Green' - che puntano a ridurre i consumi energetici degli edifici residenziali almeno del 20% entro il 2035. Horis è uno 'sportello unico digitale' che offre informazione, strumenti e supporto per affrontare tutte le fasi di una ristrutturazione energetica consapevole e su misura, mettendo a disposizione soluzioni tecniche, legali e finanziarie personalizzate. Accedendo alla piattaforma (https://horis.altroconsumo.it), l’utente può: informarsi su oltre 100 misure sostenibili, agevolazioni fiscali, normative vigenti e semplici trucchi salva-energia per ridurre gli sprechi e alleggerire la bolletta; simulare interventi personalizzati con il 'Simulatore ristrutturazione', che suggerisce le soluzioni più efficaci in base alla propria abitazione, indicando costi economici e benefici energetici; ristrutturare in sicurezza, consultando un elenco di professionisti affidabili validati da Altroconsumo e dai partner, idonei a svolgere gli interventi selezionati sul proprio territorio. Sul sito di Altroconsumo è poi disponibile anche una community online dedicata, dove i proprietari di casa sono invitati a condividere esperienze, opinioni, dubbi e consigli in fatto di ristrutturazioni energetiche. Cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del progetto n.101120497. I punti di vista e le opinioni espresse appartengono tuttavia al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea. Né l’Unione europea né CINEA possono essere ritenute responsabili per essi.