(Adnkronos) - Quella di oggi, 7 dicembre, è una puntata tra musica, racconti e attualità per 'Domenica In' - condotta da Mara Venier, affiancata da Tommaso Cerno, Teo Mammucari ed Enzo Miccio. Il programma, in diretta dagli Studi Fabrizio Frizzi di Roma, va in onda alle 14.00 su Rai 1. Amanda Lear, cantante, attrice, showgirl e icona internazionale, si confiderà in un'intervista esclusiva con Mara Venier ripercorrendo i momenti più significativi della sua vita artistica e personale, mentre Andrea Delogu, in compagnia del maestro di ballo Nikita Perotti, racconterà il suo percorso a 'Ballando con le Stelle'. Si parlerà ancora di musica con Orietta Berti, che proporrà il suo ultimo singolo 'Chi ama, chiama', mentre il paroliere e produttore musicale Mogol presenterà il libro autobiografico 'Senza paura, la mia vita', e il cantautore Gianmarco Carroccia sarà protagonista di un medley dedicato a Lucio Battisti. E ancora, l'ex campione di motociclismo Max Biaggi condividerà l’emozione di essere stato uno dei tedofori a Roma per la Fiamma Olimpica dei Giochi Invernali Milano-Cortina 2026. Non mancherà lo spazio dedicato all’attualità: Tommaso Cerno, Giovanna Botteri e la psicoterapeuta Maria Rita Parsi commenteranno insieme a Mara Venier gli ultimi sviluppi della vicenda della famiglia che vive nel bosco di Palmoli, in Abruzzo. Infine, momenti di gioco e spettacolo con Teo Mammucari, protagonista de 'Il Musichiere' e del gioco telefonico “La cassaforte di Domenica In”, mentre in collegamento da Milano, il wedding designer Enzo Miccio commenterà la serata inaugurale della nuova stagione del Teatro alla Scala.
(Adnkronos) - Secondo i dati di Mordor Intelligence, entro il 2030 il mercato mondiale delle criptovalute potrebbe raggiungere la cifra di 18,150 miliardi di dollari, con un tasso annuo di crescita composto (cagr) del 30%. Analogamente, il mercato dell'intelligenza artificiale è destinato a una crescita simile, con Grand view research che prevede un cagr del 31.5% tra il 2025 e il 2033 e un'aspettativa di crescita del settore fino a 3500 miliardi di dollari nel 2033. Numeri che confermano quanto Ia e blockchain non siano semplicemente tecnologie emergenti, ma leve strategiche in grado di ridefinire mercati, modelli economici e persino le strutture istituzionali. Ne parla con Adnkronos/Labitalia Umberto Zanin, marketing manager di Bitget, exchange universale, che sarà partner principale dell’evento 'Giovani & istituzioni nell’era digitale', in programma il prossimo 6 dicembre, presso The social hub a Firenze. L’appuntamento, patrocinato da Regione Toscana, Comune di Firenze e Comune di Colle Val d’Elsa, si pone come ponte essenziale tra i policy maker e la nuova generazione di innovatori. "L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale The Florence crypto engagement e si inserisce in un cruciale contesto europeo segnato dall’arrivo dell’Ia act e dal crescente bisogno di chiarezza normativa per gli asset digitali. L’obiettivo è ambizioso: creare un dialogo concreto per guidare l'ondata di cambiamento portata da Intelligenza artificiale e blockchain, garantendo innovazione, sviluppo ed equità per il futuro”, spiega Umberto Zanin che, durante l’incontro, terrà un intervento focalizzato sul tema della finanza e della decentralizzazione. I panel esploreranno anche l’evoluzione di bitcoin, la cybersecurity, le stablecoin e l’adozione globale delle crypto e della tecnologia blockchain. "Il mercato crypto - osserva l’esperto - sta vivendo una fase di maturazione. Lo dimostra la crescente adozione, specialmente a livello istituzionale, e l'emergere di regolamentazioni in diverse parti del mondo che mirano a offrire un quadro normativo chiaro per questo nuovo settore. Siamo profondamente impegnati nello sviluppo sostenibile del mercato web3. Iniziative come questa, che promuovono il dialogo e la generazione di nuove idee, sono fondamentali, al pari degli eventi educativi che assicurano una comprensione approfondita del settore e delle sue tecnologie". "La partecipazione all'evento rientra in un punto chiave della visione di Bitget: l’educazione delle nuove generazioni e lo sviluppo sostenibile del mercato. Come primo exchange universale, Bitget offre un accesso unificato ad asset crypto e tradizionali, tools di trading innovativi e risorse educative complete. Attraverso l’iniziativa dedicata ai giovani Blockchain4Youth, Bitget promuove attivamente la conoscenza del web3 organizzando eventi, webinar, hackathon e workshop a livello globale, condividendo le competenze essenziali per i builders di domani", conclude Zanin. Il convegno vedrà, inoltre, la partecipazione di una platea di speaker e opinion leader del settore web3, tra cui Lucrezia Van Stegeren, Gianluigi Ballarini, Marco Costanza, Lady in Finance e Filippo Anania. I dibattiti si concentreranno sulle opportunità economiche e sulle sfide etiche e normative, offrendo soluzioni e visioni concrete per la nuova generazione.
(Adnkronos) - Il Gruppo Davines - azienda attiva nel settore della cosmetica professionale, B Corp dal 2016 - in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, autorevole centro studi sulla green economy in Italia, ha premiato oggi al Davines Group Village di Parma i vincitori della seconda edizione del 'The Good Farmer Award', iniziativa dedicata a giovani agricoltori under 35 che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa, intesa come insieme di pratiche ecocompatibili di gestione agricola, fortemente alternative all’agricoltura convenzionale. Questa seconda edizione del Premio ha coinvolto anche le aziende agricole-zootecniche, in particolare quelle attente al benessere animale, che utilizzano sistemi di allevamento estensivi e che adottano pratiche zootecniche rivolte al miglioramento degli agroecosistemi. I due agricoltori hanno ricevuto 10mila euro ciascuno per l’acquisto di materiali e per interventi finalizzati al miglioramento e allo sviluppo delle pratiche agroecologiche già avviate. Nel corso della cerimonia è stata letta una lettera di saluto inviata da Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, che ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa. La Giuria che ha valutato e selezionato i progetti è composta da otto membri, fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità a cui quest’anno si sono aggiunti due esperti di zootecnia. I VINCITORI - Alessia Mazzù (classe ’90), socia della Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio - Cooperativa Romana Agricoltura Giovani, è stata premiata per aver trasformato una terra pubblica abbandonata in un luogo di rigenerazione ambientale e sociale. Alessia si è formata tra l’Italia e la Scozia, dove si è specializzata in sostenibilità e studi ambientali. La Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio nasce nel 2011 da una vertenza politica per consentire ai giovani agricoltori l’accesso alle terre pubbliche abbandonate. Situata nel cuore del Parco di Veio a Roma, la Cooperativa pratica metodi biologico-rigenerativi, coltivando cereali rari, ortaggi e leguminose, e custodendo il 'frutteto della biodiversità' per recuperare antiche varietà frutticole. Co.r.ag.gio si distingue come modello di agricoltura sociale e multifunzionale, dedicandosi alla formazione, ai laboratori didattici e offrendo percorsi di inclusione a persone in condizioni di fragilità o svantaggio. Il premio servirà a realizzare un sistema integrato per la raccolta e la gestione dell'acqua piovana e atmosferica, per diversificare le fonti idriche e continuare a far evolvere la Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio come laboratorio di rigenerazione ambientale e sociale. Luca Quirini (classe '94), fondatore dell’Azienda Agricola Quira, è stato premiato per il suo allevamento incentrato sul benessere animale e la salvaguardia del territorio ligure. L’azienda, situata a Borzonasca (Genova) nell’Appennino ligure, a ridosso di Portofino e le Cinque Terre, alleva 60 bovini di razza Cabannina, specie autoctona a rischio di estinzione. La formazione di Luca non è agricola: dopo essersi diplomato al liceo classico, intenzionato a conoscere meglio la sua Liguria, inizia a lavorare per un allevatore di vacche piemontesi nell’entroterra, esperienza che lo appassiona al punto da creare la sua azienda, che porta il nome della prima vacca che ha acquistato, Quira. La mandria pratica la transumanza spostandosi tra pascoli che si estendono dai 700 ai 1.400 metri di altitudine, evento che ha assunto il ruolo di un vero e proprio appuntamento culturale e turistico. Il sistema di allevamento rispetta i ritmi biologici degli animali: le Cabannine, allevate in libertà su circa 2.500 ettari di prati e boschi, pascolano liberamente, di giorno e di notte, alimentate solo a erba e, in inverno, con fieno biologico locale. L’Azienda Agricola Quira ha adottato il pascolo razionale Voisin, un metodo che prevede la rotazione controllata dei pascoli, per favorire l’aumento della biodiversità. In questo modo, con la stessa superficie, è possibile nutrire un numero maggiore di capi, mantenere il terreno fertile e in equilibrio e contribuire alla rigenerazione del suolo e alla prevenzione degli incendi sui versanti montani. Il premio sarà utilizzato per il progetto della 'stalla nel bosco', una zona protetta con microclima equilibrato nei mesi invernali, e per l'acquisto di un furgone attrezzato a laboratorio polifunzionale mobile. Nel 2021 il Gruppo Davines ha investito 2 milioni di euro per realizzare a Parma, in partnership con il Rodale Institute, l’European Regenerative Organic Center (Eroc), primo centro di formazione e ricerca in Italia e in Europa nel campo dell’agricoltura biologica rigenerativa. Nel frattempo, il Gruppo ha continuato a investire sul progetto e il centro oggi è costituito da 188 parcelle sperimentali in cui vengono coltivate 22 differenti specie vegetali, tra cui frumento, mais, achillea, calendula, melissa e camomilla. Dopo tre anni di sperimentazione condotte su Eroc, guidate dal direttore di Ricerca Dario Fornara, sono stati raccolti dati sufficienti a dimostrare che i terreni gestiti secondo pratiche biologico rigenerative hanno raggiunto livelli di produttività paragonabili a quelli ottenuti con l’agricoltura convenzionale, confermando la solidità del modello sul piano delle rese. Gli studi hanno rilevato un netto incremento della biodiversità del suolo - sia per quanto riguarda il microbioma, sia per quanto riguarda il numero di lombrichi - e un miglioramento significativo della densità dei nutrienti nelle colture, in particolare dei sali minerali essenziali come magnesio, calcio e zinco. Nel 2025, Eroc ha rinnovato la propria certificazione Roc - Regenerative Organic Certified. Inoltre negli ultimi due anni il Gruppo Davines ha supportato attivamente 16 aziende agricole italiane nel percorso verso la certificazione Roc, che valuta in modo integrato la salute del suolo, il benessere animale e la tutela dei lavoratori. "Penso che questo premio, così come Eroc, siano esempi concreti del cosiddetto effetto risonanza, un’amplificazione positiva che fa bene a tutti - ha commentato Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines - In Davines crediamo fermamente che il futuro del nostro pianeta sia strettamente legato alla salute del suolo, che è il nostro capitale più prezioso. Per questo, ‘The Good Farmer Award’ non è solo un riconoscimento, ma un investimento concreto nella prossima generazione di agricoltori. Alessia e Luca, i vincitori di quest’anno, ne sono un esempio: attraverso la loro dedizione all'agroecologia, alla tutela della biodiversità e al benessere animale, dimostrano come un'agricoltura responsabile possa non solo produrre eccellenza, ma anche generare un impatto sociale e ambientale positivo". “L'agricoltura biologica si basa su un metodo di coltivazione volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali, con l’esclusione di prodotti della chimica di sintesi. L’agricoltura rigenerativa si basa su un metodo di coltivazione che punta a mantenere e ripristinare la biodiversità del suolo e degli ecosistemi agricoli in modo che siano in grado di fornire beni e servizi ecosistemici di qualità e a lungo termine - ha dichiarato Edo Ronchi, presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - L’agricoltura biologica rigenerativa è un’evoluzione, in parte già prevista nelle pratiche agricole biologiche, in parte innovativa, per rendere l’agricoltura più resiliente alle sfide della crisi climatica e più attiva nel ripristino della natura per affrontare il degrado dei suoli e la perdita di biodiversità”.