INFORMAZIONIDavide De Miglio |
INFORMAZIONIDavide De Miglio |
(Adnkronos) - Multe, tante e per tutti i gusti. Ci sono quelle pagate per le infrazioni al codice della strada di auto, moto e scooter ma ci sono le sanzioni per una serie di comportamenti scorretti che trovano la loro 'punizione': dalle case sfitte, alle siepi non tagliate adeguatamente, ai bisogni dei cani abbandonati sui marciapiedi. L'Adnkronos, con dieci notizie riferite solo all'ultimo mese, ricostruisce il flusso di denaro che dalle tasche degli italiani finisce nei bilanci dei Comuni. Il quadro che emerge è piuttosto chiaro: le multe servono alle amministrazioni locali per fare cassa. E, quando i conti non tornano tra le previsioni e l'effettiva riscossione, il 'buco' in bilancio è inevitabile. 20 luglio. La legge ancora non c'è ma è in arrivo. A Roma si preparano multe per i grandi proprietari che lasciano gli immobili sfitti. Il Comune si appresta ad adottare la delibera di iniziativa popolare 'Vuoti a rendere' che prevede la sperimentazione di meccanismi di disincentivo per chi lascia in uno stato di ingiustificato utilizzo grandi proprietà immobiliari. Si sta parlando di multe per chi possiede più di cinque appartamenti e li lascia vuoti, come già previsto da analoghe disposizioni a Milano e Genova. 19 luglio. Prati e siepi non falciati adeguatamente, a Belluno le multe da 200 euro. Il termine indicato per eseguire il taglio e la sistemazione di siepi, alberi e piante private che si affacciano su strade pubbliche o di uso pubblico era il 30 giugno. Una cittadina sanzionata: "Nessun avviso, subito la sanzione. Pago ma anche Palazzo Rosso dovrebbe fare la sua parte", pulendo i marciapiedi. 17 Luglio. Quindici cittadini sono stati multati (166 euro a testa) per il conferimento dei rifiuti fuori dagli orari consentiti. E' questo il report del primo giorno di attività dei 37 ispettori ambientali della Srr, incaricati dal Comune che oggi - coordinati dalla polizia municipale - hanno operato sugli assi di viale Michelangelo, via Brunelleschi e viale della Resurrezione. 16 luglio. Si parla di multe tradizionali, quelle per infrazioni al codice della strada. Un agente della polizia municipale di Napoli di 44 anni è stato licenziato per aver annullato 282 multe a carico suo e dei suoi familiari. Delle sanzioni cancellate irregolarmente, 13 erano state inflitte a lui o a un suo familiare e altre 269 erano a carico di altre due persone, per un totale di circa 50mila euro sottratti al comune. 13 luglio. Cinque anni dopo, Salerno fa i conti con oltre 12.000 cittadini morosi che, tra aprile e giugno 2020, in piena emergenza Covid, hanno accumulato migliaia di multe senza mai pagarle. Il Comune ha deciso di dire basta: è partita la riscossione coattiva per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro. 11 luglio. A Terni, fino al 30 settembre 2025 è entrato in vigore un dispositivo che, per arginare il "degrado urbano e i cattivi odori causati da tali deiezioni liquide", dispone l’obbligo di uscire di casa con una bottiglia d’acqua, o simili, per ripulire l’urina degli amici a quattro zampe. La prima ordinanza prevedeva multe fino a 600 euro. Poi però il Comune ha firmato un secondo documento che abbassa le sanzioni che possono andare da 80 a 480 euro. La rettifica di Palazzo Spada è stata necessaria per adeguare i limiti delle multe al massimo consentito per legge. 10 luglio. Il Comune di Lucca si schiera, con multe ai locali che usano i 'buttadentro'. L’amministrazione comunale ha messo nero su bianco un’ordinanza di divieto per i procacciatori di clienti su strada. Per i trasgressori sono previste sanzioni, revoche e sospensioni delle concessioni in caso di recidiva. 9 luglio. Chi sbaglia, paga. Incluso il Comune di Lecce. Il giudice di pace ha condannato l'amministrazione al risarcimento di 500 euro, annullando una multa elevata per aver attraversato un incrocio, presumendo il semaforo rosso. Questo perché dopo mezzanotte, e la multa è delle 00:08, il semaforo era lampeggiante e il Comune non è riuscito a dimostrare di aver autorizzato il funzionamento notturno dell’impianto. 5 luglio. Personale della polizia locale in abiti civili e con mezzi non contrassegnati è intervenuto a Catania per contrastare l'abbandono di rifiuti. Le attività di sorveglianza hanno portato all’accertamento di 62 violazioni. A ciascun trasgressore è stata comminata una sanzione di 333 euro. 27 giugno. Il comune di Padova si affida a una società specializzata nel recupero crediti per provare a chiudere almeno una parte del buco prodotto da 13,5 milioni di euro che non è mai riuscito ad incassare. Palazzo Moroni si è rivolto ad Area srl che "dovrà realizzare un’analisi delle posizioni debitorie del valore di 13,5 milioni di euro, relative a violazioni amministrative non riscosse riferite a circa 18mila posizioni per il triennio 2016- 2018". (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - "L’associazione Professionitaliane, che rappresenta 23 ordini e collegi professionali, rinnova l’urgenza della definizione di una riforma delle professioni. A oltre un decennio dalla riforma del 2012, il sistema normativo che regola gli ordini professionali risulta frammentato, disomogeneo e in molti casi obsoleto. Molti ordinamenti professionali risalgono a più di trent’anni fa, con norme superate dai cambiamenti legislativi e giurisprudenziali intervenuti nel frattempo". E' quanto si legge in una nota Professionitaliane. "Professionitaliane - spiega - sollecita un intervento normativo che assicuri l’armonizzazione dei principi generali su organizzazione, accesso, formazione continua e sistemi elettorali degli ordini; il rispetto delle competenze professionali, evitando sovrapposizioni e conflitti tra Albi diversi; l’introduzione di regole uniformi su voto a distanza, quote di genere e rappresentanza territoriale; una cornice normativa moderna per le aggregazioni professionali e le nuove forme di esercizio e il rafforzamento del principio di sussidiarietà". "Una riforma strutturata e condivisa - continua - capace di rilanciare il ruolo strategico delle professioni nel tessuto economico e sociale del Paese, non può più attendere. Professionitaliane conferma la piena disponibilità a collaborare con il governo per garantire un’evoluzione ordinistica che sia al passo con le sfide contemporanee".
(Adnkronos) - E' stato presentato a Darfo Boario Terme “Sharing for Caring” , un progetto innovativo di Aida – Artificial Intelligence Driving Autonomous del Politecnico di Milano. L'iniziativa sfrutta la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo di ricerca per offrire un servizio di navetta a bassa velocità dedicato alle persone con fragilità, promuovendo l’autonomia, l’inclusione e la qualità della vita di persone che spesso incontrano ostacoli negli spostamenti quotidiani e garantendo spostamenti efficaci in contesti urbani dove la rete di trasporto pubblico è limitata. “Sharing for Caring” utilizza la guida autonoma per collegare le abitazioni delle persone anziane o con mobilità ridotta a punti di interesse come farmacie, ambulatori e supermercati. Grazie alla tecnologia, questi servizi diventano sostenibili anche in territori a bassa densità abitativa, come le città nelle aree montane. Durante l’evento, una Fiat 500 elettrica 3+1 ha percorso in completa autonomia le strade di Darfo Boario Terme, dimostrando la concreta applicabilità tecnologica del servizio. A metà tragitto, il veicolo si è fermato per accogliere a bordo un passeggero anziano e accompagnarlo alla farmacia più vicina, simulando uno scenario d’uso reale. Durante il test era presente, per motivi di sicurezza, rispettando le direttive del Decreto Ministeriale 70 del 2018 “Smart Road”, un safety-driver riconosciuto dietro al volante. Scelta per la sua configurazione che agevola l’accesso delle persone con mobilità ridotta, la vettura è equipaggiata con la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo Aida del Politecnico di Milano. Una dimostrazione tangibile di come l’innovazione possa trasformarsi in uno strumento di inclusione sociale, soprattutto nei territori meno serviti. “In un contesto demografico in cui l’età media della popolazione è in costante avanzamento, è fondamentale garantire autonomia e indipendenza anche a chi vive in territori meno serviti - dichiara Sergio Savaresi del Politecnico di Milano, responsabile scientifico del progetto -. Robo-Caring vuole essere una risposta concreta: un servizio sostenibile e replicabile, capace di trasformare la guida autonoma in uno strumento di inclusione sociale”. Il progetto è sviluppato all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), con anche il sostegno di Fondazione Ico Falck e Fondazione Politecnico di Milano, e la collaborazione di Cisco Italia come partner tecnologico. “Con una popolazione over 65 significativa e una geografia tipica dei comuni montani, Darfo Boario Terme è il luogo ideale per sperimentare nuove soluzioni a basso impatto ma ad alto valore sociale - commenta il sindaco Dario Colossi -. Un servizio come questo può davvero fare la differenza nella vita quotidiana di molti cittadini”. Raffaele Cattaneo, sottosegretario con delega alle Relazioni internazionali ed europee di Regione Lombardia, sottolinea come l'iniziativa Sharing for Caring rappresenti "un traguardo importante per Regione Lombardia, poiché incarna un ambito di innovazione – la guida autonoma – destinato a giocare un ruolo chiave nel futuro". E poi aggiunge: "Il nostro impegno nel settore della guida autonoma ha subito un impulso significativo al rientro dalla missione istituzionale a Indianapolis, dove abbiamo constatato quanto fosse avanzata l’esperienza del Politecnico di Milano in questo ambito. Da allora, abbiamo rafforzato la collaborazione con l’ateneo per sostenere sperimentazioni come questa. Il fatto che la Lombardia, grazie alle competenze del Politecnico di Milano, sia oggi tra i leader globali nello sviluppo della guida autonoma dimostra come la nostra regione possa continuare a distinguersi a livello mondiale per innovazione e ricerca tecnologica. Ma per mantenere questo primato, è fondamentale continuare a investire in ricerca e innovazione su tecnologie come questa". Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro di Regione Lombardia, aggiunge: “Progetti come Sharing for Caring rappresentano perfettamente la visione di Regione Lombardia: uno sviluppo territoriale intelligente, umano e tecnologico, che non lascia indietro nessuno. Come assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, credo sia strategico investire in competenze e occupazione di qualità per rendere sostenibili queste innovazioni, che offrono servizi concreti, inclusivi e replicabili, con un basso impatto ambientale”. Il veicolo, decorato ispirandosi all’arte giapponese del Kintsugi, rappresenta anche visivamente il messaggio del progetto. Come spiega Federico Falck, presidente della Fondazione Ico Falck: “Il 'Kintsugi' insegna che le crepe non sono solo rotture, ma parti della storia che, se valorizzate, possono diventare bellezza. Così anche le fragilità possono trasformarsi in risorsa, se accompagnate con intelligenza e sensibilità, all’interno di un progetto nel quale il team di giovani ricercatori entusiasti e preparati lavora per la mobilità futura, attento ai cittadini più fragili”. Il valore strategico del progetto viene sottolineato anche da Gianmarco Montanari, direttore generale del Centro nazionale per la mobilità sostenibile: “L’accessibilità è una delle sfide centrali della mobilità sostenibile. Con ‘Sharing for Caring’ dimostriamo che l’innovazione tecnologica può e deve diventare strumento di equità sociale, capace di rispondere ai bisogni reali delle persone.” Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dal partner tecnologico Cisco Italia, che ha contribuito all’integrazione delle soluzioni di connettività per la supervisione da remoto. “Siamo molto felici di contribuire a un progetto che mette la tecnologia al servizio delle persone - spiega l'amministratore delegato Gianmatteo Manghi -. Questa iniziativa rappresenta un’altra tappa importante nel cammino verso la guida autonoma, grazie alla quale in futuro sarà possibile migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni in misura elevatissima. Per riuscire però a fare questo serve una tecnologia di rete ad alte prestazioni che sia in grado di garantire comunicazioni sicure e affidabili, interagendo in maniera ottimale con il software sviluppato dal team Aida”. Sharing for Caring è il primo prototipo italiano di mobilità autonoma con finalità sociali. Un modello scalabile, sostenibile e replicabile, pensato per estendersi in quei territori dove i servizi on demand tradizionali non sono economicamente sostenibili.