INFORMAZIONIDaniela Avidano |
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(Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non parlerà con nessun altro funzionario russo, a parte il presidente russo Vladimir Putin, a Istanbul questa settimana. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak come riporta The Kyiv Independent, spiegando che i colloqui con rappresentanti di livello inferiore sarebbero inutili. Zelensky ha invitato Putin ai colloqui di pace in Turchia il 15 maggio, che segnerebbero il loro primo incontro dall'inizio della guerra. Mosca si è dichiarata pronta ad avviare colloqui diretti con Kiev questa settimana, ma non ha confermato un possibile incontro tra i due leader. E quando gli è stato chiesto se Zelensky avrebbe incontrato un altro rappresentante russo se il capo del Cremlino non fosse stato presente Podolyak ha risposeto: "No, certo. Questo non è il formato". Secondo il consigliere, perfino alti funzionari russi come i ministri non possono prendere decisioni fondamentali per porre fine al conflitto. "Solo Putin può decidere se continuare o fermare la guerra", ha aggiunto Podolyak. E in una dichiarazione diffusa dalla presidenza ucraina, il capo dello staff di Zelensky avverte: "Se Putin si rifiuta di venire in Turchia, questo sarà il segnale finale che la Russia non vuole mettere fine a questa guerra, che la Russia non è disponibile e pronta per nessun negoziato". Secondo quanto riferiscono diversi media, tra cui l'agenzia azera Apa e la tv cinese Cgtn in russo, dovrebbero essere il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere del Cremlino per gli affari internazionali Yuri Ushakov a guidare la delegazione russa in Turchia. Ma il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha sottolineato che il Cremlino annuncerà chi rappresenterà la Russia nei negoziati di giovedì "non appena il presidente lo riterrà necessario". "La parte russa continua a prepararsi per i colloqui previsti - ha detto Peskov - Questo è tutto quello che possiamo dire a questo punto. Non intendiamo commentare oltre". Il presidente Donald Trump "ha dato un ultimatum a entrambe le parti: senza colloqui diretti e se non si terranno rapidamente, allora crede che gli Stati Uniti dovrebbero fare un passo indietro da questo conflitto, qualunque cosa ciò significhi, e semplicemente non essere coinvolti", ha dichiarato l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, in un'intervista rilasciata a Breitbart. "È una questione che vogliamo mediare. Non è la nostra guerra. Non l'abbiamo iniziata, ma vogliamo contribuire a porvi fine. Il modo in cui ciò avviene è un cessate il fuoco: tutti interrompono la violenza e trascorriamo un po' di tempo insieme per affrontare le questioni principali, e credo che ci riusciremo", ha aggiunto Witkoff nel corso dell'intervista registrata giovedì scorso alla Casa Bianca. L'inviato della Casa Bianca ha poi sottolineato di ritenere che "i russi vogliano davvero una soluzione pacifica" e "il nostro compito" è riunire le parti "in una stanza e mostrare loro che le alternative a una risoluzione pacifica sono negative per tutti". Trump si è detto ottimista circa il possibile incontro tra i due leader, lasciando intendere che potrebbe partecipare anche lui. "L'incontro di giovedì tra Russia e Ucraina è molto importante. Ho fortemente insistito perché si svolgesse. Credo che da questo incontro possano scaturire cose positive", ha affermato il presidente degli Stati Uniti. Reagendo al commento di Trump, Zelensky ha affermato di accogliere con favore la possibilità che Trump partecipi all'incontro in Turchia, definendola "l'idea giusta". L'Ucraina e i suoi alleati europei hanno sollecitato un cessate il fuoco incondizionato come primo passo verso la pace. La Russia ha ignorato questa proposta, continuando i suoi attacchi contro l'Ucraina. "Abbiamo visto che Vladimir Putin non è affidabile, contano più i fatti delle parole. Domenica notte oltre 100 droni hanno sorvolato l’Ucraina, uccidendo ancora una volta civili innocenti. Ora abbiamo un cessate il fuoco incondizionato a cui Volodymyr Zelensky ha acconsentito, con l’Ucraina che resta forte grazie al nostro sostegno. La palla è nel campo della Russia". Lo afferma una portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, in riferimento alla proposta Usa di un cessate il fuoco immediato. L'ultimo incontro diretto tra Putin e Zelensky si è svolto nel 2019 a Parigi, durante un vertice del Formato Normandia. Da allora, non ci sono stati incontri diretti di persona tra i due leader. L'Ucraina e la Russia non hanno più tenuto colloqui di pace diretti dopo il fallimento delle trattative di Istanbul del 2022.
(Adnkronos) - "Un Papa che ha subito invocato la pace, che ha indicato pur in poche parole la via difficile di una nuova concordia che parte dagli ultimi, i vessati, gli oppressi dei Sud del mondo, dalle periferie dell'esistenza. C'è tanta continuità nell'attenzione alle vittime dell'economia dello 'scarto' anche nella scelta di un nome molto impegnativo, quello di un predecessore come Leone XIII che ha fondato nei fatti la dottrina sociale con la prima Enciclica Rerum Novarum che guarda al mondo del lavoro, dei diritti, dell'inclusione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Luigi Sbarra, già leader della Cisl, commenta l'elezione di Papa Leone XIV.
(Adnkronos) - "La progettazione della luce naturale e zenitale negli edifici è un tema che sta tornando ad essere importante nell'edilizia. È qualcosa che non ha solo un impatto sull'architettura, ma anche sul benessere e sulla salute delle persone. Questo è un elemento fondamentale che dobbiamo considerare e rispetto al quale abbiamo ora la tecnologia per migliorare ancora di più". Così Marco Soravia, Market Director Velux Italia, intervenendo al convegno ‘Costruire il benessere - Il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia’, questo pomeriggio presso la Sala Zuccari del Senato. "Velux è un'azienda che opera da oltre 80 anni nel settore dell'edilizia. Da sempre promuoviamo la sostenibilità ambientale e sociale e lo facciamo con comunicazione continua agli architetti, formazione, qualità dell'architettura e anche affrontando tematiche difficili - prosegue - Abbiamo fatto campagne di sensibilizzazione sul tema della salute delle persone negli spazi chiusi: oggi noi passiamo oltre il 90% del nostro tempo in spazi chiusi ed è fondamentale che abbiano condizioni di comfort ottimali". Soravia ricorda che "le leggi sono vecchie, il legislatore è impegnato ad aggiornarle ed è estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra la tecnica e la parte dell'impatto sociale. Anche perché quando si parla di edilizia bisogna parlare anche di urbanistica. Le leggi urbanistiche, i piani regolatori sono complessi, sono vecchi, ed è complicato aggiornarli". Inoltre, "trovare l'equilibrio tra l'efficienza energetica pura e il comfort della salute delle persone non è assolutamente facile. E' paradossalmente più facile realizzare edifici efficienti, ma non confortevoli e non salubri. E' un paradosso, se vogliamo, ma se non viene posta la giusta attenzione il rischio è altissimo. Quindi è una sfida che la politica e l'amministrazione deve cogliere, ma è anche una responsabilità dei professionisti, architetti e delle imprese supportare questo passaggio".