(Adnkronos) - La recente bocciatura dell'emendamento che avrebbe modificato la compartecipazione alle spese delle rette per le Rsa, residenze sociosanitarie per anziani, segna un punto di svolta nella tutela dei diritti dei pazienti affetti da Alzheimer e altre patologie neurodegenerative. La decisione parlamentare, accolta favorevolmente da associazioni e pazienti, evita un ulteriore aggravio economico per le famiglie già provate da costi mensili che possono superare i 3mila euro. Consulcesi & Partners sottolinea l'importanza della congiuntura normativa e giurisprudenziale, offrendo consulenza legale gratuita alle famiglie interessate a intraprendere azioni legali per il rimborso delle rette indebitamente pagate. Questa svolta legislativa - spiega in una nota - si inserisce in un contesto giurisprudenziale particolarmente favorevole. La Corte di Cassazione, con recenti ordinanze tra cui la n. 26943/2024, ha affermato che le prestazioni socio-assistenziali di rilievo sanitario devono essere interamente a carico del Ssn, ogniqualvolta risultino necessarie a garantire il diritto alla salute. In tali casi, l'intera retta di degenza, comprese le attività socio-assistenziali, deve essere rimborsata. Inoltre, il Consiglio di Stato (n. 3074/2025) ha ulteriormente rafforzato questa posizione stabilendo che anche le assenze temporanee dalla struttura non interrompono il percorso terapeutico e non giustificano interruzioni della copertura pubblica. Di particolare rilevanza anche la sentenza del tribunale di Grosseto (sn. 152/2025 del 25 marzo scorso) che ha dichiarato la copertura integrale delle spese di assistenza socio-sanitaria, con conseguente riconoscimento del rimborso per oltre 100mila euro, più refusione delle spese di lite per 6.500 euro. "L'emendamento - afferma Bruno Borin, responsabile legale del network Consulcesi & Partners - avrebbe legalizzato un'ingiustizia, scaricando sulle famiglie il peso di cure che la legge e la giurisprudenza riconoscono come integralmente sanitarie. La sua bocciatura mantiene viva la possibilità di agire in giudizio. Ed è un'occasione da non perdere". La giurisprudenza è chiara, chiarisce C&P: quando l'assistenza prestata in Rsa è connessa a un progetto terapeutico validato, il Servizio sanitario nazionale deve farsi carico dell'intero costo. In assenza di una riforma legislativa giusta e rispettosa dei diritti, la strada maestra resta quella dei tribunali. E oggi chi si trova in situazioni analoghe - pazienti o familiari - può contare su un orientamento giurisprudenziale favorevole. Il suggerimento dunque è di rivolgersi a un avvocato esperto della materia per farsi guidare e proteggere i propri diritti. La giurisprudenza oggi consente di chiedere ed ottenere il rimborso delle rette già versate e la rimodulazione delle future. Saranno utili: documentazione medica (es. cartella clinica), fatture delle rette già pagate, ogni comunicazione ricevuta dalla Rsa e/o dalla Asl per ricostruire la propria posizione. "Non è solo una questione economica, ma di civiltà giuridica e di equità sociale - conclude Borin - La salute non si calcola a giorni né si misura a colpi di emendamenti. Si tutela. E noi siamo pronti a farlo, come sempre, insieme ai cittadini".
(Adnkronos) - La boutique immobiliare 'Mvp-Majeli Vassart Properties', specializzata in compravendite di immobili di lusso e con un portafoglio che vale complessivamente 300 milioni di euro tra proprietà gestite in luxury rent (valore 100 mln) e quelle disponibili alla vendita on e off market (valore 200 mln), accoglie a Como oggi e domani, 7 e 8 maggio, cento esperti da tutti i continenti - che vantano transazioni nel real estate di alta gamma per un valore di oltre 10 miliardi di euro a livello globale - in missione in Italia per conto di acquirenti internazionali desiderosi di garantirsi una proprietà di prestigio nel Belpaese. Gli imprenditori Simone Majeli e Virginie Vassart, advisor immobiliari specializzati nella compravendita di proprietà di prestigio con all’attivo trattative chiuse per un valore di oltre 60 mln di euro, sono pronti a fare, infatti, gli onori di casa al blindatissimo meeting annuale internazionale, in programma a Villa d’Este, di Forbes Global Properties, piattaforma dell’immobiliare di lusso che fornisce servizi alle principali società di real estate al mondo con un target di investitori e clienti di fascia alta, di cui sono partner italiano in esclusiva per l’intera Lombardia dall’ottobre 2024. L’evento chiama a raccolta cento esperti provenienti da tutto il mondo che hanno in dote un portafoglio di investitori milionari pronti a fare shopping immobiliare sul Lago di Como. “Nel mondo c’è sempre più voglia di Italia, e di Como in particolare, in termini di domanda di immobili di pregio - spiega Simone Majeli, già Ceo e Founder Rent All Como - ed essere gli advisor in esclusiva per tutta la Lombardia del network di Forbes Global Properties ci consente di mostrare in via riservata ai nostri colleghi, provenienti da cinque continenti e che hanno intermediato finora vendite per oltre 10 mld di euro nel mondo, una serie di proprietà top secret. Oltre ad un network di quasi 170 mln di clienti, abbiamo accesso ad un Private Office che ci consente di invitare investitori in forma privata che, dopo la sottoscrizione di un accordo di riservatezza, accedono in via prioritaria a vendite off market, modalità sempre più ricercata anche dai grandi proprietari che, per esigenze di privacy, preferiscono non pubblicizzare il patrimonio immobiliare che desiderano monetizzare”. “Il territorio del Lago di Como è sempre più attrattivo anche in virtù del fatto che sono previsti investimenti nell'ospitalità del lusso per quasi 1 miliardo di euro da realizzare entro il 2030 - aggiunge Virginie Vassart, founder e Ceo della MVP-Majeli Vassart Properties - e il 7 maggio, alla vigilia del summit ufficiale, guideremo i nostri colleghi provenienti da New York, Montecarlo, Arabia Saudita, Australia, Emirati Arabi, Florida, Giappone, Hawaii, Bahamas, Egitto, Croazia, Grecia, Portogallo, Svizzera e Germania oltre che dalle regioni italiane Veneto, Sicilia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige e Liguria, in un tour esclusivo delle proprietà off market del nostro portafoglio pronte alla vendita”. Top secret le ville e le dimore che verranno mostrate ai broker internazionali, “perché la discrezione e la possibilità di un contatto diretto con l’investitore, che a volte compra anche sulla carta basandosi unicamente sulla nostra reputazione e solidità professionale, sono fondamentali per il rapporto di fiducia che si crea con l’acquirente che ci sceglie per l’approccio sartoriale che ci caratterizza”, spiegano i due imprenditori che da ottobre 2024, quando sono stati scelti per rappresentare in esclusiva per Fgp l’intera Lombardia, hanno già intermediato vendite per oltre 10 mln di euro. Ma cosa cercano gli investitori? “Sicuramente il contesto paesaggistico, storico-culturale, enogastronomico del Lago di Como unito all’italian lifestyle sono degli attrattori potentissimi”, spiegano Majeli e Vassart, che sottolineano: “Le proprietà con vista lago sono sempre le più ricercate dai cosiddetti Ultra High Net Worth Individual con un patrimonio netto di almeno 30 milioni di dollari che sono i nostri clienti abituali. Anche in contesti storici come quello del Lago di Como, cresce la richiesta di immobili accessoriati con tecnologia avanzata e performance energetiche e impiantistiche elevatissime. Ma il requisito più ricercato resta la garanzia di riservatezza e privacy assolute”. La scelta di Como come sede dell’incontro fa capire quanto Fgp consideri fondamentale il mercato dell’immobiliare di lusso in Italia con un’attenzione particolare alla Lombardia, territorio di interesse strategico per la zona dei Laghi e per destinazioni top come Milano, città italiana con il maggior volume transato dello stock del lusso. “Il meeting di quest’anno riflette il dinamismo e la visione condivisa che unisce i nostri imprenditori - conclude Michael Jalbert, Ceo di Forbes Global Properties - e siamo entusiasti di riunirci sul Lago di Como per condividere esperienze, valorizzarci reciprocamente e continuare a plasmare il futuro dell’immobiliare di alta gamma”.
(Adnkronos) - Coop Centro Italia ha inaugurato due nuovi ecocompattatori per la raccolta e il riciclo delle bottiglie in Pet usate che vanno ad aggiungersi agli altri 12 già operativi presso punti vendita della Cooperativa. Il primo macchinario, frutto come gli altri della collaborazione tra la Cooperativa e Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro riconosciuto dal Mase che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo, è stato inaugurato in prossimità dell’Ipercoop di Avezzano, alla presenza del responsabile dell’Area Soci e Consumatori del Gruppo Coop Centro Italia Jacopo Teodori e dei rappresentanti della Sezione Soci Coop Centro Italia di Avezzano. Nel pomeriggio ci si è spostati alla Coop di L’Aquila Torrione, dove è stato messo in funzione il quattordicesimo ecocompattatore della Cooperativa insieme ai rappresentanti della Sezione Soci Coop Centro Italia dell’Aquila. “Con l’inaugurazione di questi due ulteriori ecocompattatori estendiamo anche alla provincia dell’Aquila il nostro impegno continuo per il corretto recupero delle risorse in tema di tutela ambientale - ha dichiarato il responsabile dell’Area Soci e Consumatori del Gruppo Coop Centro Italia Jacopo Teodori - Stiamo perseguendo convintamente un percorso virtuoso che ci vedrà ancora impegnati con altre installazioni nei territori in cui opera la Cooperativa sempre a fianco del Consorzio Coripet”. “Gli ecocompattatori sono macchinari dove i cittadini possono lasciare le bottiglie in Pet che hanno contenuto liquidi alimentari. Il ciclo virtuoso inizia nell’ecocompattatore, dove le bottiglie vengono pressate per ottimizzare la logistica, e poi continua in un impianto di riciclo dove le bottiglie avranno una seconda vita come R-Pet, senza produrre nuova plastica”, spiega Monica Pasquarelli, responsabile installazioni ecocompattatori Coripet. Attraverso l’app Coripet i cittadini avranno la possibilità di inserire all’interno dei macchinari le bottiglie in Pet (che devono essere vuote, non schiacciate, con tappo, etichetta e codice a barre leggibile) grazie ad un semplice sistema di lettura del codice a barre riportato sulla confezione. Le bottiglie così raccolte andranno a diretto riciclo e saranno trasformate in R-Pet, tornando così ad essere bottiglie idonee a contenere liquidi alimentari. Per i soci Coop è previsto inoltre un sistema premiante: ogni 200 bottiglie conferite si riceve un buono sconto di 2 euro da utilizzare per la spesa.