(Adnkronos) - Con la pubblicazione dei testi delle canzoni di Sanremo 2025 su 'Tv Sorrisi & Canzoni' può iniziare, a una settimana dal via, la scoperta dei 29 brani in gara (tanti sono diventati dopo il ritiro di Emis Killa) in attesa di ascoltarli sul palco. Di seguito, per ognuno dei brani, l'inizio del testo e una strofa che ci ha particolarmente colpito. Incipit: "Oh... bambina/Tutto quello che hai passato è un'università/E tuo padre non tornava la sera/L'hai visto solo di schiena/Lui non sa cosa è stare insieme/No, lo so gli vuoi bene/L'amore è come una pioggia sopra Villa Borghese/E noi stiamo annegando, naufragando, è un romanzo/Sono solo a fare a botte con gli amici miei/Sto strisciando verso il letto e non ci sei..." Frase chiave: "Amore mio veramente/Se non mi ami muoio giovane/Ti chiamerò da un autogrill/Tra cento vite o giù di lì/Di amore muori veramente/Se non ti amo fallo tu per me" Incipit: "Nella tana del granchio c'è una canzone/Ho posato i miei vestiti al sole/Ti ho vista piangere dietro alle mie parole/Ma non sapevo cos'altro dire di te/Ora che siamo soli mi puoi pure parlare" Frase chiave: "Se capisci che non ti amo/Sei una sirena che non nuota" Incipit: "Sono cresciute veloci le foglie sull'albero delle noci/E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma/lo come sempre canguro fra il passato e il futuro/Scrivo canzoni d'amore alla ricerca di un porto sicuro/E come un ragioniere in bilico fra il dare e l'avere/Faccio partite doppie persino col mio cuore" Frase chiave: "Vorrei cantarti l'amore, amore/II buio che arriva nel giorno che muore/Senza cadere/Nella paura di farti male" Incipit: "Ti sei preso una parte di me/Quella ancora più in fondo dell'anima/Un sentimento/Che se si rompe taglia/Come il vetro" Frase chiave: "Non ci amerà la fama/Non cambierà la trama/Mille lune passeranno/E una ci sarà per sempre/Per te che non vuoi scendere/Come la febbre" Incipit: "Oggi mi sento una pozzanghera/Se l'ansia mi afferra/Con lo sguardo verso il cielo/Ma il morale per terra/Se mi trascuri impazzisco/Come maionese" Frase chiave: "Un divano e due telefoni/È la tomba dell'amore" Incipit: "Quanta gente passa e se ne va/Che non sa chi sei/Contarla credo sarebbe inutile/In un mondo che è freddo oramai" Frase chiave: "Dimenticarsi alle 7/Così di un giorno qualunque/Mentre si parla di niente/Li seduti in un bar/Può capitare a chiunque/Mai a noi no/Ma che strano effetto che fa/Mandare giù la verità..." Incipit: "Ti porterei in terapia/Solo per farti capire, il male che fai/Spero che sia un'amnesia/Spengo la luce e mi vieni a trovare" Frase chiave: "Prenditi i sogni/Pure i miei soldi/Basta che resti lontana da me" Incipit: "Dopo centomila lacrime/le grondaie cadono/Non so se vorrei rifarlo da capo/Quasi speravo tu mi avessi tradito/Ti avrei scritto tutto in un messaggio/Ma non sapevo se ero in grado/Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio/Ma avrei voluto fosse tutt'altro/E va bene/E va bene/E va bene così". Frase chiave: "Programmare un addio chiusi in macchina/Era tutta teoria ma non pratica/Mi dispiace però/A volte capita/Di volersi sempre/O mai più/Non c'è più il soffitto/Chissà con chi farai un figlio/Se poi cambierai indirizzo/Se c'è fango in Paradiso..." Incipit: "Ma non lo vedi?/E non conta se non ci credi/Che siamo un momento/Tra sempre e mai più/Come una poesia/Dentro l'eternità per una botta e via" Frase chiave: "Insieme due paralisi faranno movimento/Insieme due romantici alle porte dell'inferno/Viva la vita così com'è" Incipit: "Per esempio a me piace la musica/Stare nuda e nessuno che giudica/Amo il cibo di strada/I capelli del mare/Anche farmi del male/Che stupida/Menomale che non prende l'Iphone/Tra le onde alte di Rio" Frase chiave: "Non serve a niente/Tanto è sempre lunedì/Lo stesso film/Non mi aspettare/Non ti scordare/Di me mai più/Chiamo io, chiami tu" Incipit: "Dentro la mano una carezza sul viso/Senz'anima questo sorriso/Che hai cercato, che hai cercato/Più ti avvicini e più io mi allontano/E i ricordi se ne vanno piano/Su e giù come un ascensore/Ogni mia stupida emozione/E no, non cambierà/Dirti una bugia o la verità" Frase chiave: "Non so più quante notti ti ho aspettato/Per finire a ingoiare tutta la paura/Di rimanere sola/In questa stanza buia/Solo tu sei la cura per me" Incipit: "Non ti ricordi che/Sei stata tu crudele, crudele, crudele/Fredda come la neve, la neve, la neve/Perché era solo una scusa l'idea/Che tra noi era soltanto sesso" Frase chiave: "Lentamente si sta spegnendo/Ogni fottuto sentimento" Incipit: "E ti giuro non ho più bisogno di fingere/Questa mia vita è il mio viaggio ed io/Traccio da sola le scelte che faccio/Ma se ci sei tu/Ho più coraggio" Frase chiave: "Fidati è meglio sbagliare che restare immobile" Incipit: "Volevo essere un duro/Che non gli importa del futuro/Un robot/Un lottatore di sumo/Uno spaccino in fuga da un cane lupo/Alla stazione di Bolo/Una gallina dalle uova d'oro/Però non sono nessuno" Frase chiave: "Ma non ho mai perso tempo/È lui che mi ha lasciato indietro" Incipit: "Dici che/Come me/Non ne trovi nessuna/Si vabè/Poi però/Lo ripeti ad ognuna/Non ho bisogno di abbracci/Mi fanno strano/Ma fidati/Lo capisci se ti amo" Frase chiave: "Forte/Tosta/Indipendente/Pelle come diamante/Non mi fa male niente/Stronza, forse,/Ma sorprendente" Incipit: "Se hai tra le mani un cuore/Un giorno crollerai/Sollevalo da terra/Comprendilo se torna stanco da una guerra/Se hai tra le mani un cuore/Tu tienilo in alto/E amalo in ginocchio su un altare" Frase chiave: "Se hai tra le mani un cuore/È come sfidare Dio/Consegnalo al suo destino atroce/Un bacio come un padre, poi il segno della croce" Incipit: "Convivere con il senso di che sarebbe stato/Parlare di coraggio quando sai che non lo hai avuto/E camminare in strada con lo sguardo verso il basso/Cercando le risposte tra i tuoi passi sull'asfalto" Frase chiave: "Ma è l'ora del ritorno/È l'ora del coraggio/Forse è vero siamo fatti tutti e due per qualcun altro/Ma io no non ti dimentico" Incipit: "Scusa è tardi, se vuoi passo da te,/Siamo stanchi, di lasciare sempre perdere,/Non rispondi se ti chiedo d'accendere,/Avere figli non è, non è,/Un discorso facile da prendere". Frase chiave: "Perché è impossibile scordare quelle notti,/Con i sorrisi e con le borse sotto gli occhi,/La sensazione che se ti innamori muori,/Serenamente". Incipit: "Magari non sarà/Nemmeno questa sera/La sera giusta per tomare insieme/Tornare a stare insieme/Magari non sarà/Nemmeno questa sera/Me l'ha detto la signora, là affacciata al quarto piano/Con la sigaretta in bocca,/Mentre stendeva il suo bucato" Frase chiave: "Ma sai che questa sera/Balorda nostalgia/Mi accendo la tv/Solo per farmi compagnia/Che bella tiritera.../Beh insomma/Ti sembra la maniera/Che vai e mi lasci qua/Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena/E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena" Incipit: "Dove sono i soldi adesso/Che sei rimasta sola?/Pornografia ma senza sesso/Effetto senza droga/Dov'è il tuo Dio?/Pensavo poveri poveri noi/Non sono problemi tuoi" Frase chiave: "È il ritmo delle cose/E ti stancherai come fai coi vestiti/Mi romperai come i tuoi giochi preferiti/Quante cose distruggiamo costruendo" Incipit: "Mi ricordo una strada/Un quartiere qualunque/Un bambino che sogna/Pure se non ha niente/Ogni giorno è un regalo/Per chi come me è destinato a partire" Frase chiave: "Me manca assaje mamma mia, 'a casa mia/Dove ancora si muore per niente a vent'anni/'Sti figlie anna capi'/'Sta guerra adda ferni'" Incipit: "Cosa fai/Mentre tutti dormono?/Chissà se mi pensi o no/Mentre la luna cala su di noi/Splende in alto, guarda/Mai una volta giudica/Nostalgia puttana/Sono sola come lei" Frase chiave: "Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei/Fuorilegge" Incipit: "La sera ride, ma suona drammatica/Sembra la zona più buia di un luna park/Con te era più romantica/la ruota panoramica/Mi piaceva anche avere paura" Frase chiave: "Anche se ti scorderò/È tutto così amarcord/Cosa eri tu, non lo so/Ma un po' mi avevi illusa" Incipit: "Ti penso tra le vie/E quando vedo le scie/Delle barche in questo mare./Carpe diem,/Domani le tue bugie/Non le voglio più ascoltare". Frase chiave: "Baby I love u, Nenné ti amo,/Non lo so se ti suonerà neo-melodico,/Ma stanotte ti dedico:/Anema e core" Incipit: "È una street song/Per dare quello che ho/Brucerò fino alla fine/Chiuso tra cemento e smog/È una street song/Qui la gente muore e vive/Senza soldi e alternative" Frase chiave: "La voce del blocco suonerà più forte/Per quelle volte che ci hanno chiuso le porte/E ho solo una word, se dico che hai la mia parola/Lo sanno i miei g, questa è la way that we live" Incipit: "Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,/Ti starò vicino come non ho fatto mai./Rallenteremo il passo se camminerò veloce,/Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce./Giocheremo a ricordare quanti figli hai,/Che sei nata il 20 marzo del '46". Frase chiave: "Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte/Che non avrai paura nemmeno della morte/Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte/Adesso è tardi, fai la brava/Buonanotte". Incipit: "Persa in un'isola grande così/A mille miglia da questa città/Avevi grandi occhi neri e mi fa/Dove stai andando?/Non lo so" Frase chiave: "Tanto la cosa importante non è/Tu con chi fai l'amore" Incipit: "lo non soffro per te/Non so fare l'attore/Sono pronto a sbagliare/Come un uomo d'onore/Spengo la sigaretta/Come la nostra storia/Ogni notte è per sempre/Per le strade di Roma" Frase chiave: "Damme 'na mano/Che c'ho ner core/Solo 'na donna e 'na canzone/Nun conta niente/Si crolla er monno/lo m'aricordo solo di te/Damme 'na mano/Sinno me moro/Damme 'na mano/Che c'ho ner core/Soltanto te" Incipit: "Ma che storia triste/Avevo aspettative basse/So già come finisce/Vista da dove si parte/E tu vorresti che la gente ti capisse/La ami come se lei ricambiasse/E c'hai provato anche più volte dei Jalisse/Ma l'insistenza non è mai così di classe" Frase chiave: "Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare/Nelle piazze, grazie ma no grazie/E questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io/Con le mie tasse, grazie ma no grazie"
(Adnkronos) - Trent’anni fa veniva presentata la prima grande indagine sul temporary management (TM) in Italia, lanciata da Atema in partnership con L’Impresa e guidata da Maurizio Quarta. A Maurizio Quarta, managing partner di Temporary Management & Capital Advisors e fondatore del gruppo internazionale IMW operante oggi in trenta paesi, Adnkronos/Labitalia ha chiesto di raccontare l’evoluzione del mercato, facendo riferimento ad una successiva indagine del 2015 (sempre da lui guidata con Leading network e IIm Italy) e ad altre di respiro internazionale. "I punti più rilevanti emersi nel 1995 - spiega - in primis, la presenza di poche società specializzate di livello, oltre ad uno scarso interesse da parte di gruppi stranieri. In secondo luogo, il servizio risultava poco usato da pmi e aziende familiari ed era percepito soprattutto come adatto a situazioni di crisi. Infine, si palesava molta confusione tra TM e consulenza. Il mercato delle pmi è sicuramente in crescita. Già l’indagine del 2015 evidenzia come conoscenza ed utilizzo dello strumento da parte delle pmi fossero sensibilmente aumentati, con un in più un sostanziale cambio di prospettiva in cui il TM veniva visto soprattutto come un mezzo importante per portare in azienda competenze manageriali". "A livello generale - avverte - la conoscenza nelle pmi è cresciuta: circa il 60% delle aziende piccole ( Per Maurizio Quarta questo accresciuto interesse ed utilizzo si deve a "una spinta che deriva dalle numerose e importanti sfide che le pmi italiane si trovano oggi a dover fronteggiare. 1) La tendenza dei grandi oem (original equipment manufacturer) a ridisegnare l’intera catena del valore, che implica forte digitalizzazione delle pmi della filiera e maggiore integrazione tra grandi aziende e pmi, in difficoltà per la limitatezza di risorse disponibili e per il non semplice dialogo tra realtà aventi diversi e modi di operare e comunicare". "2) Il passaggio - continua - dalla digitalizzazione forzata a quella ragionata: circa il 50% delle imprese (Osservatorio Polimi) deve fare il salto. 3) Sostenibilità e ESG: se oggi (ormai ieri) per molti era solo una leva di marketing, domani (ormai oggi) è sempre più leva di vantaggio competitivo, richiesta dalle banche e dai grandi Oem. Il che significa integrare gli obiettivi ESG nella strategia economico-finanziaria aziendale (senza parlare della prospettiva verso il Report Integrato di Sostenibilità). 4) Passaggio generazionale: tema ipertrattato anche per l’alto numero di pmi ancora non pronte o comunque senza un piano strutturato già avviato". Tra le altre sfide ricorda: "La crescita all’estero: necessario passare dal concetto di esportazione a quello di internazionalizzazione, per aumentare e riqualificare la presenza sui mercati. Ciò richiede un sostanziale cambio di approccio: per citare Confindustria Lombardia e Assolombarda, 'bisogna portare sempre più geopolitica nella fabbrica' (come il principio del friend shoring rigorosamente applicato dagli USA), così come serve una 'presenza più strutturata' ed 'essere più locali', passare progressivamente da una logica che vede i mercati esteri come sbocco addizionale ad una che percepisce i mercati esteri come fonte di fattori produttivi e destinatari di investimenti diretti. Da non trascurare infine l’impatto di quanto prescritto dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. Teoricamente - dice - i fondi messi a disposizione dal Pnrr potrebbero essere di aiuto, anche se una recente indagine Unioncamere - Centro studi Guglielmo Tagliacarne, evidenzia come l’80% delle pmi che non ha a piano di utilizzare le risorse allocate". In quali aree le pmi utilizzano maggiormente il TM? "L’imprenditore - afferma Maurizio Quarta - tende a privilegiare quelle con un più immediato impatto sul conto economico (esempio operations, area commerciale, internazionalizzazione), trascurando almeno in parte le aree finanza e risorse umane. Su queste aree è necessario un grande lavoro di stimolo: sulla finanza, per superare l’ostacolo, soprattutto psicologico, legato al dare accesso ai propri conti (oltre al delicato del rapporto con altri professionisti in azienda), e sulle risorse umane per far comprendere il valore economico di una loro gestione in chiave professionale". "Secondo un’indagine internazionale del 2022 - osserva - il grosso dei progetti TM nel mondo interessa aziende medio-grandi, con solo il 26% nella fascia 100-500 dipendenti (teniamo conto che molte aziende familiari si collocano tra 200 e 400 dipendenti) e il 12% nella fascia di quelle più piccole ( "TM e fractional management di fondo - commenta - due facce della stessa medaglia. Il fractional, come da esperienze estere, è una particolare declinazione del TM nata sulla spinta della domanda di imprese molto piccole (esempio sotto i 5 milioni) per situazioni nelle quali il classico TM potrebbe essere ridondante. In aziende più grandi la scelta della modalità, full time o part time, è funzione del problema da risolvere e del contesto, tenuto conto che il bacino dei manager è lo stesso. Il fractional lo si è sempre fatto: oggi è sicuramente molto più conosciuto ed apprezzato grazie ad una pregevole attività di tipo informativo e di marketing". "TManager e fractionalmanager - sottolinea - ben si distinguono rispetto al consulente: rispetto a quest’ultimo, attua un progetto o un’iniziativa specifica; è un operativo, uno che 'fa' avendo responsabilità dirette, deleghe e poteri. In epoche molto recenti, però, l’eccessiva attenzione all’aspetto 'esteriore' del fractional rispetto alla sua 'essenza manageriale', ha finito per produrre un effetto perverso. Sembra infatti essere aumentata l’offerta di servizi di fractional management (non di TM) con un numero crescente di operatori che si presentano al mercato: nella maggior parte dei casi, basta navigare sul web, si tratta di società di consulenza che presentano anche questo servizio, dato che nella modalità fractional/part time le con il consulente diventano più sfumate". "Sul TM - continua - questo avviene tuttora in maniera trascurabile anche per il fatto di dover ottemperare a determinate disposizioni legislative (es. autorizzazioni dal Ministero del Lavoro) cosa che non sussiste per il fractional". "Negli anni - sostiene - il numero di operatori qualificati e specializzati non è cambiato di molto (specie di quelli con significativa esposizione sui mercati internazionali), così come l’interesse da parte di realtà straniere, eccetto qualche sporadico caso non di successo. Il 2024 ha rappresentato una significativa discontinuità: è stata completata l’acquisizione della maggioranza di un importante operatore italiano da parte di un gruppo francese, tra i più rilevanti a livello globale. Nello stesso periodo, altri due gruppi francesi, entrambi finanziati da un fondo di PE, ed un gruppo americano (idem come sopra) si sono mossi in Italia alla ricerca di società da acquisire. Un noto operatore italiano è peraltro 'ufficialmente' in vendita". "Le conseguenze per il mercato - dice - sono certamente positive in termini di innalzamento della qualità del servizio ai clienti, potendo attingere ad esperienze di successo in contesti molto diversi l’uno dall’altro, e di allargamento dei paesi in cui è possibile seguire un cliente italiano". Ma cosa cambia se dietro un acquirente estero c’è un fondo di Private Equity? "Premesso che - spiega Maurizio Quarta - la logica dell’operazione, vista già in altri mercati, è quella di far crescere i volumi e far aumentare il valore complessivo del gruppo nell’ottica di plusvalenza tipica di un fondo, si sta assistendo ad operazioni riguardanti anche piccole aziende, operanti anche in mercati relativamente piccoli. La pressione ad accrescere i volumi tende a sua volta a ribaltarsi sulla società acquisita: in diversi casi all’estero è stata rilevata la tendenza ad una certa riduzione dei prezzi (con beneficio per i clienti)". E per i manager cosa cambia? "In operazioni estere - avverte - si è manifestata una certa pressione sui compensi dei TMan per salvaguardare i margini. Non a caso, l’indagine di Inima sui temporary manager evidenzia come la pressione sul pricing definita 'alta' cresca dal 30% (ultimi 6 mesi) al 41% (prossimi 6 mesi)". "La possibile distonia culturale - osserva Maurizio Quarta - derivante dalle diverse strutture dei mercati, ovvero tra un’Italia a trazione pmi e società estere maggiormente a trazione grandi imprese. Potrebbe anche porsi qualche problema di natura 'formale', derivante dal fatto che le società straniere per lo più 'somministrino' (contrattualizzino il temporary manager) e che quelle italiane, siano spesso in possesso di un’autorizzazione ministeriale per l’attività di ricerca e selezione. Si tratterebbe comunque di impatti di portata limitata. E per il 2025 il mercato avrà un trend sempre positivo con possibilità di nuove operazioni societarie".
(Adnkronos) - Sale lo spreco alimentare nelle case degli italiani: gettiamo ogni giorno 88,2 grammi di cibo a testa (617,9 grammi settimanali vs 566,3 g di gennaio 2024) con un costo di 139,71 euro pro capite ogni anno. Sono i dati del Rapporto 'Il caso Italia' 2025 dell’Osservatorio Waste Watcher International diffusi alla vigilia della 12esima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in calendario ogni anno il 5 febbraio. In testa alla hit dello spreco la frutta fresca (24,3 grammi settimanali), seguono il pane (21,2 grammi), le verdure (20,5 grammi), l’insalata (19,4 grammi), cipolle, aglio e tuberi (17,4 grammi). Lo spreco di filiera del cibo in Italia costa complessivamente 14,101 miliardi di euro, pari a un peso di 4,513 milioni di tonnellate di cibo gettato, dai campi dove viene prodotto alle nostre tavole (e pattumiere), passando per le fasi di distribuzione e commercializzazione. Il costo del solo spreco alimentare domestico è di 8,242 miliardi di euro. Dunque, stando ai dati, il 58,55% dello spreco di filiera, in valore, si genera nelle nostre case, il 28,5% nelle fasi di commercializzazione del cibo. Eppure, proprio mentre sprechiamo più cibo, si allontana l’accesso al cibo sano e sostenibile: l’indice Fies di insicurezza alimentare 2025 (Food Insecurity Experience Scale è uno strumento sviluppato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite - Fao) sale del 13,95% (era +10,27% nel 2024), in uno scenario generale in cui la povertà assoluta è aumentata in Italia dal 7,7% all’8,5% (5,7 milioni di persone nel 2023). L’insicurezza alimentare delle famiglie italiane colpisce soprattutto al Sud (+17%) e al Centro (+15%), le stesse aree dove si spreca più cibo nelle case (+16%, +4% rispetto alla media). "Mancano solo cinque anni al 2030 e 10 anni sono già trascorsi dall’adozione dell’Agenda di sostenibilità delle Nazioni Unite. Se ne parla spesso senza mai verificare a che punto siamo realmente - spiega Andrea Segrè, fondatore della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare e direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International - Per questo nel 2025 la Giornata che sensibilizza in Italia sullo spreco alimentare lancia la sua sfida a tutti gli italiani: per arrivare nel 2030 a uno spreco pro capite di 369,7 grammi settimanali, ovvero la metà dei 737,4 grammi registrati 10 anni fa al momento dell’adozione dell’Agenda 2030, dobbiamo tutti tagliare, ogni anno dal 2025 al 2029, circa 50 grammi di cibo, così da arrivare nel 2030 a uno spreco alimentare pro capite che non superi i 369,7 grammi settimanali, il traguardo previsto dall’Agenda delle Nazioni Unite che richiedeva all’Obiettivo 12.3 di dimezzare lo spreco di cibo fra il 2015 e il 2030. Una sfida ambiziosa, nella quale possiamo cimentarci con uno strumento pratico e gratuito, lo Sprecometro, che ogni giorno misura non solo lo spreco del cibo ma anche la nostra impronta ambientale, lo spreco dell’acqua nascosta e le emissioni correlate al cibo gettato". #Tempodiagire, #Timetoact: questo lo slogan e il filo rosso del conto alla rovescia per dimezzare lo spreco alimentare fra il 2025 e il 2030. "L'obiettivo è ambizioso - dichiara il coordinatore del Rapporto 'Il caso Italia 2025', Luca Falasconi, docente all'Università di Bologna - ma insieme possiamo fare la differenza. Ogni piccola azione conta. Cinquanta grammi di spreco in meno ogni settimana significa un quarto di mela in meno nel bidone ogni settimana, o un quarto di bicchiere di latte in meno gettato negli scarichi, o una rosetta di pane in meno nell’umido". Secondo l'analisi Waste Watcher, l'86% degli italiani dichiara di avere a cuore e prestare molta o parecchia attenzione al cibo e alla sua preparazione in cucina, anche quando il tempo scarseggia mentre il 14% ha poco tempo e quindi dedica poca o pochissima attenzione alla preparazione del cibo. Quanto alle strategie antispreco: 6 italiani su 10 (60%) prestano attenzione prima ai cibi che considerano a ridosso di scadenza o congelano i cibi che non potranno mangiare a breve. Il 56% controlla il cibo prima di buttarlo anche se è già scaduto e, se è buono, lo utilizza comunque ma solo 1 italiano su 10 (11%) dona il cibo cucinato in eccesso a parenti o amici. Al 28% la percentuale di italiani che chiede al ristorante una bag per portare a casa il cibo avanzato. Malgrado l’aumento costante degli ultimi 3 anni, gli italiani ritengono però di essere attenti alla questione spreco: il 94% dichiara che la propria famiglia è attenta o attentissima, solo il 6% si dichiara consapevole di prestare scarsa attenzione al cibo gettato. Nel dettaglio, 6 italiani su 10 (63%) dichiarano di gettare cibo al massimo 1 volta alla settimana, 1 italiano su 5 ammette di gettarlo 3 o 4 volte a settimana e il 14% confessa di sprecare cibo quasi ogni giorno. La soglia media di 617,9 grammi settimanali viene superata al Sud con 713,8 grammi pro capite e nell’area del centro Italia con 640,1 grammi. Più virtuosi a Nord con uno spreco medio di 526,4 grammi per cittadino. Nei piccoli centri (fino a 30mila abitanti) si spreca il 12% di cibo in più, le famiglie senza figli sprecano il 16% di cibo in più e le fasce socialmente svantaggiate sprecano addirittura il 26% di cibo in più.