(Adnkronos) - In 4 anni ha finanziato progetti per un valore di 130mila euro, dando un contributo fondamentale alla ricerca cardiologica e al supporto psicologico dei pazienti. E' il bilancio dell'associazione no profit 'Bea a Colori' che ha organizzato ieri sera, al Casale del Gusto di Roma, la terza cena benefica. Un appuntamento nato per raccogliere fondi a favore della ricerca medica - in particolare cardiovascolare - che, dopo l'eccezionale successo delle scorse edizioni, ha riunito quest'anno oltre 170 persone. Per il 2025 - spiega una nota - gli obiettivi dell'associazione Bea a Colori - nata nel 2020 per volontà di Lino e Lucia, genitori di Beatrice, scomparsa improvvisamente a 19 anni per un arresto cardiaco - sono ancora più ambiziosi: continuerà il progetto 'Ricoloriamo una Vita'; verrà rinnovato il progetto delle sedute sospese in collaborazione con il Consultorio Antera; si avvierà una nuova collaborazione con il Centro antiviolenza Iside che dal 2004 aiuta le donne e i ragazzi che hanno subito violenze familiari; si sosterrà l'organizzazione Care for a Child's Heart che organizza missioni in Africa per curare i piccoli pazienti con cardiopatie congenite. E ancora: con l'associazione We Africa verrà avviato il progetto 'Costruiamo un pozzo d'acqua' in Burkina Faso; verrà donata alla Fondazione Gabriele Monasterio una macchinina elettrica che accompagnerà i piccoli pazienti dalla loro camera alla sala operatoria. Il tutto per un valore complessivo di circa 60mila euro, cifra record in termini di progetti finanziati da Bea a Colori in un solo anno. Per la prima volta quest'anno è stato riconosciuto alla associazione anche il 5X1000. In 4 anni Bea a Colori ha finanziato 4 borse di ricerca presso l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, 2 nel campo della ricerca cardiologica e 2 nel campo del supporto psicologico; in collaborazione con il Consultorio Antera ha lanciato il progetto di sedute psicologiche sospese in favore di ragazzi tra i 18 ed i 25 anni. "Il progetto 'Terapia Sospesa' nasce con l'obiettivo di accogliere ragazzi in condizione di fragilità nella totalità di mente e corpo. Lo scopo è facilitare un processo di maggiore consapevolezza e una migliore ottimizzazione delle risorse interne - spiega Teresa Maniero, responsabile del progetto - In questo anno 9 ragazzi/e di età compresa tra i 18 e i 25 anni hanno usufruito di 30 incontri di terapia individuale; e 6 ragazzi/e della stessa fascia di età hanno beneficiato di 20 incontri di teatro terapia di gruppo. Bea a Colori e il Consultorio Antera si pongono l'obiettivo comune di donare una sorta di 'cassetta degli attrezzi' pronta all'uso da cui attingere nel momento del bisogno". Bea a Colori ha inoltre supportato il progetto 'Taxi Clown va dove ti porta il cuore' con l'associazione Clownterapia Paciok Odv - prosegue la nota - ha effettuato donazioni in favore del Bambino Gesù per l'acquisto di apparecchi elettromedicali; ha acquistato e donato fili di sutura all'associazione Emergenza Sorrisi; ha avviato il progetto 'Ricoloriamo una Vita' organizzando corsi Bls certificati e corsi di sensibilizzazione alle manovre di primo soccorso: un progetto, totalmente gratuito per chi ne usufruisce, che ha già coinvolto 150 persone, con l'obiettivo di donare tre defibrillatori all'anno sul territorio. L'associazione ha infine supportato il progetto 'Notti Stellate', facendosi carico delle spese di vitto e alloggio per famiglie fuori sede. Bea a Colori ha preso a cuore la storia di Hussein, tredicenne iracheno affetto da una malformazione vascolare. "Hussein soffriva di una gravissima malformazione venosa al volto che minacciava la sua vita - racconta Lucia Salciccioli, mamma di Bea - Durante una missione di Emergenza Sorrisi a Nassiriya, il team medico ha capito l'urgenza della situazione e, grazie alla collaborazione con l'Ambasciata Italiana a Baghdad, Flying Angels Foundation, la Regione Toscana, l'Ospedale Meyer di Firenze e altre organizzazioni, è stato possibile trasferirlo in Italia per ricevere trattamenti specializzati. Presso l'Ospedale Meyer, Hussein ha subito interventi di sclerotizzazione e chirurgia plastica ricostruttiva, riacquistando così le funzioni vitali e una nuova qualità di vita. Ospitato insieme a sua madre in una struttura accogliente a Firenze, ha potuto imparare l'italiano e vivere un percorso di recupero che gli ha restituito la possibilità di una vita serena". Tra le aziende sostenitrici del progetto Bea a Colori, AGN/Novomatic, Alfa Elevatori, Cocif, Codere Italia, Cristaltec, Fedeso, Floriana, Gruppo Lottomatica. L'allestimento floreale è stato offerto da SB Eventi Fioriti di Simona Bigioni. Per sostenere l'associazione è possibile effettuare una donazione attraverso il sito web della onlus, raggiungibile alla pagina https://www.beaacolori.com/
(Adnkronos) - Valter Quercioli, dirigente in Baker Hughes - Nuovo Pignone, è il neoeletto Presidente nazionale di Federmanager. Votato dal Congresso riunito oggi a Roma per rinnovare le cariche del triennio 2024-2027, ottiene il pieno consenso con il 97% dei votanti. Alla vicepresidenza è designato Gherardo Zei, General Counsel Cellnex Italia e viene riconfermato alla tesoreria Fabio Vivian, Ceo Gruppo Fami Spa. Quercioli, fiorentino, classe 1963, già vicepresidente della federazione, riceve il testimone dal presidente uscente Stefano Cuzzilla, alla guida dal 2015. "Voglio ringraziare tutto il Congresso per la fiducia accordata e per la condivisione del programma che ci impegnerà da qui ai prossimi tre anni", dichiara il neo presidente Valter Quercioli. "Intendo offrire risposte concrete ai manager industriali, sia a chi è in servizio sia a chi è in pensione, con una particolare attenzione a donne e giovani. Questa Federazione proseguirà nella sua politica di relazioni industriali sempre più contemporanee e rispondenti alle esigenze delle aziende e dei loro manager, in un contesto che riserva ogni giorno nuove soprese. Perciò ritengo fondamentale rafforzare il nostro ruolo di parte sociale, propositiva e decisa nelle istanze di equità, nei confronti delle istituzioni e della politica", sottolinea. Stefano Cuzzilla, in qualità di Presidente Cida, la Confederazione che riunisce le organizzazioni di rappresentanza dei manager pubblici e privati, dichiara: "Le mie congratulazioni al nuovo presidente, con cui ho lavorato negli ultimi anni e che apprezzo per le sue doti manageriali e per la conoscenza approfondita del sistema Federmanager. Sono certo che, insieme alla squadra, proseguirà sulla strada della valorizzazione del management italiano rafforzando il ruolo dell’Organizzazione nell’ambito delle relazioni industriali e del dibattito istituzionale, politico e sociale", conclude.
(Adnkronos) - “Da tempo ci interroghiamo sul valore economico e sociale della nostra filiera produttiva, del modello produttivo dei vignaioli indipendenti sparsi su tutto il territorio nazionale. Abbiamo ingaggiato Nomisma in quanto player di altissimo livello in questo campo e ne è uscita una ricerca molto soddisfacente, che risponde ai nostri quesiti in maniera puntuale”. Lo ha detto Lorenzo Cesconi, vignaiolo e presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), in occasione della presentazione dell’indagine 'Il modello socio-economico dei Vignaioli Indipendenti per la sostenibilità della filiera vitivinicola italiana' condotta da Nomisma wine monitor, l’osservatorio di Nomisma sul mercato del vino, in collaborazione con Fivi e dedicata ai produttori associati alla federazione. “Dal report è emerso che i vignaioli indipendenti hanno un ruolo sociale importante, coltivando prevalentemente aree in territorio montano e collinare, dove c'è bisogno di presidiare e custodire un territorio altrimenti fragile - spiega Cesconi - Il ruolo territoriale dei vignaioli ci è stato confermato dall’indagine, da cui emerge che coltiviamo per l'80% zone di versante, in collina oppure in montagna”. “Il nostro ruolo sociale è importante anche perché il 30% dei nostri dipendenti sono assunti a tempo indeterminato e abbiamo anche un ruolo importante nella definizione della qualità delle produzioni. Il nostro atteggiamento è sempre qualitativo, tant'è che scegliamo di produrre in maniera biologica, scelta che riguarda più della metà dei nostri soci - continua Cesconi - Puntiamo sempre al vertice qualitativo di tutte le denominazioni, tant'è che il nostro prezzo medio di vendita si attesta a più o meno il doppio rispetto alla media nazionale. Questo approccio ha un ruolo importante sul richiamo delle denominazioni nei territori vitati, tant'è che anche nel comparto dell’enoturismo la nostra categoria svolge un ruolo di player importante”. “Il 90% delle nostre aziende fa vendite in cantina ed attrae clienti e turisti, che per un 40% sono stranieri. Inoltre riteniamo che l’enoturismo e i vignaioli indipendenti italiani possono avere un ruolo importante nel far defluire un po’ di turisti nelle campagne, contrastando così il fenomeno dell'over tourism", conclude il presidente Fivi.