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(Adnkronos) - Adolescende, The Pitt e The Studio hanno trionfato agli Emmy 2025. Stephen Graham, protagonista di 'Adolescence', premiata anche come miglior miniserie, ha vinto il premio come miglior attore protagonista e ha concluso il suo discorso con un 'Namaste!'. Gli Emmy Awards 2025 sono stati davvero speciali per la star 50enne che ha portato a casa due premi. All'inizio della serata, aveva infatti già vinto una statuetta per aver scritto la serie Netflix insieme al co-creatore Jack Thorne (miglior sceneggiatura). Dopo quello per miglior protagonista e miglior sceneggiatura, è lui a ritirare anche il premio più prestigioso della serata per 'Adolescence', quello come migliore miniserie. Per Adolescence premiato anche il 15enne Owen Cooper è diventato il più giovane attore maschile di sempre a vincere un premio come miglior attore. Il teenager ha vinto l'Emmy come miglior attore non protagonista in una miniserie. La vittoria di Cooper è notevole vista la concorrenza. Ha prevalso sull'attore premio Oscar Javier Bardem (Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story), Bill Camp e Peter Sarsgaard (Presumed Innocent), oltre a Rob Delaney (Dying for Sex) e alla sua co-protagonista in Adolescence, Ashley Walters. 'The Pitt' ha vinto il premio come migliore serie drammatica agli Oscar della televisione americana. La serie ospedaliera, la cui prima stagione segue un frenetico turno di 15 ore al pronto soccorso di Pittsburgh, ha avuto un enorme successo di pubblico e di critica negli Stati Uniti. e ha battuto 'Severance' e 'The White Lotus'. 'The Studio”, satira sul dietro le quinte di Hollywood, ha vinto il premio come migliore commedia. La serie mette in scena un direttore creativo maldestro che cerca a tutti i costi di risanare i conti di un grande studio. Un'occasione per esplorare le angosce, le ipocrisie e le debolezze morali dell'industria audiovisiva americana, ma anche per rivolgerle una lettera d'amore. Tramell Tillman è stato il primo attore nero a vincere un Emmy come miglior attore non protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo in 'Severance'. L'Emmy per il miglior talk show è andato a Stephen Colbert. Tra le vittorie meno annunciate, quella di Britt Lower come miglior attrice protagonista in una serie drammatica per 'Severance', che ha battuto la favorita Kathy Bates ('Matlock'), togliendole la possibilità di diventare la vincitrice più anziana nella storia della categoria. Nonostante 'Severance' fosse la serie più nominata dell’anno con ben 27 candidature e avesse già vinto sei premi ai Creative Arts Emmy, non ha ottenuto altri riconoscimenti durante la cerimonia principale. Adam Scott, protagonista della serie, ha perso nella categoria miglior attore drammatico, e la serie stessa non ha vinto come Miglior Serie Drammatica. A sorpresa, il premio per miglior serie drammatica è andato a The Pitt, produzione originale di Max. Il successo della serie è stato anticipato dalla vittoria di Katherine LaNasa come miglior attrice non protagonista per il ruolo dell’infermiera Dana, un riconoscimento del tutto inatteso. In ambito comico, Jeff Hiller ha stupito tutti vincendo come miglior attore non protagonista in una serie comica per Somebody Somewhere, battendo nomi di peso come Harrison Ford e Ike Barinholtz. La vittoria ha portato un riconoscimento importante a HBO, anche se la sua serie di punta The White Lotus è uscita completamente sconfitta, nonostante i 16 premi ottenuti nelle stagioni precedenti. Anche 'The Bear', serie FX candidata nelle categorie comedy nonostante il tono drammatico, ha subito una clamorosa esclusione: zero premi su 13 nomination. E questo dopo non aver vinto niente nemmeno ai Creative Arts Emmy, dove The White Lotus ha conquistato almeno il premio per la miglior sigla. Nella categoria miniserie, Adolescence ha dominato, vincendo quasi tutti i premi per cui era candidata, tranne quello per la miglior attrice, andato a Cristin Milioti per The Penguin. Colin Farrell, considerato favorito per il ruolo da protagonista in The Penguin, è stato battuto da Stephen Graham, confermando il forte sostegno dei giurati degli Emmy al dramma Netflix. Infine, nella categoria Miglior Speciale di Varietà Live, il duello tra Beyoncé e Jay-Z si è concluso con la vittoria di nessuno dei due: ad aggiudicarsi il premio è stato lo speciale per il 50esimo anniversario di Saturday Night Live. Attrice in una serie drammatica: Britt Lower per Severance Attore non protagonista in una serie drammatica: Tramell Tillman per Severance Attrice non protagonista in una serie drammatica: Katherine LaNasa, The Pitt Regia per una serie drammatica: Adam Randall, Slow Horses Sceneggiatura per una serie drammatica: Dan Gilroy, 'Andor Attore in una serie comica: Seth Rogen, The Studio Attrice in una serie comica: Jean Smart, Hacks Attrice non protagonista in una serie comica: Hannah Einbinder, Hacks Attore non protagonista in una serie comica: Jeff Hiller, 'Somebody Somewhere Regia per una serie comica: Seth Rogen ed Evan Goldberg, The Studio Sceneggiatura per una serie comica: Seth Rogen, Evan Goldberg, Peter Huyck, Alex Gregory e Frida Perez, The Studio Attrice in una miniserie: Cristin Milioti, The Penguin Attore non protagonista in una miniserie: Owen Cooper, Adolescence Attrice non protagonista in una miniserie: Erin Doherty, Adolescence Regia per una miniserie: Filippo Barantini, Adolescence Sceneggiatura per una miniserie: Jack Thorne e Stephen Graham, 'Adolescence'
(Adnkronos) - Engineering, leader nei processi di digitalizzazione per aziende e Pa, ha partecipato oggi agli Stati generali europei della difesa, spazio e cybersicurezza, tenutisi presso Esa-Esrin di Frascati e promossi da Parlamento Europeo e Commissione Europea in collaborazione con l’Esa. L’evento ha riunito rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali, agenzie di cybersecurity e aziende leader del settore, per affrontare le sfide poste dalla guerra ibrida e dalla crescente interdipendenza tra difesa, spazio e cybersicurezza. Engineering ha contribuito al dibattito con l’intervento dell’executive vice president public sector Andrea Gabardo nel panel 'Hybrid warfare and cybersecurity: defending liberal democracies', condividendo la visione dell’azienda su come le tecnologie digitali possano diventare un abilitatore strategico per la protezione delle infrastrutture critiche e per la resilienza democratica. Andrea Gabardo dichiara: "La guerra ibrida ha reso la difesa una sfida multidimensionale: non si tratta più solo di proteggere i confini fisici, ma anche di garantire l’integrità dei dati, delle infrastrutture e dei processi decisionali. Per questo è fondamentale un approccio integrato che unisca spazio, cyber e terra in un’unica architettura resiliente. Engineering lavora per sviluppare tecnologie dual-use, soluzioni di AI e GenAI e di Digital Twin di sicurezza, e strumenti che permettano ai governi di rafforzare la sovranità digitale e la fiducia dei cittadini". Con la sua presenza agli Stati Generali Europei della Difesa, Spazio e Cybersicurezza Engineering "conferma l’impegno del Gruppo nel supportare governi e istituzioni nella costruzione di un ecosistema europeo di difesa digitale integrata, attraverso piattaforme di comando e controllo interoperabili, analisi satellitare basata su AI, soluzioni di cyber resilience e security operation center per la protezione delle infrastrutture critiche".
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.