(Adnkronos) - Possedere un animale domestico, che sia un cane o un gatto, è una gioia per molte famiglie italiane, ma comporta anche una serie di responsabilità e, sempre più spesso, costi imprevisti. Oltre alle spese di routine come vaccinazioni, pulizie dentali e toelettatura, gli amici a quattro zampe possono provocare incidenti o avere necessità di cure mediche straordinarie, mettendo in difficoltà i loro proprietari. In questo contesto, le polizze assicurative per animali domestici stanno guadagnando popolarità anche in Italia. Sebbene la cultura delle assicurazioni per animali non sia ancora completamente radicata nel nostro Paese, negli ultimi anni si è registrato un interesse crescente. Tuttavia, rimane ancora una scarsa sensibilità su questo tema, soprattutto se paragonata all’attenzione che viene data all’acquisto di cibo o abbigliamento per animali. Questo fenomeno sembra paradossale, considerando i potenziali costi imprevisti derivanti da malattie, incidenti o danni causati a terzi. Tra le compagnie assicurative italiane, Poste Assicura ha sviluppato una linea dedicata agli animali domestici, offrendo coperture che spaziano dalle spese veterinarie alla responsabilità civile. Il prodotto "Poste Vivere Protetti" prevede due opzioni principali per chi possiede un cane o un gatto: il rimborso delle spese veterinarie e la copertura per responsabilità civile e tutela legale. COSA PREVEDE: La copertura Rimborso Spese veterinarie include il rimborso per interventi chirurgici, le spese di ricovero pre e post intervento fino a 30 giorni prima e dopo l’operazione con un massimale di 2.000 euro e il rimborso delle spese senza intervento chirurgico che copre le visite veterinarie gli esami e i ricoveri in caso di malattia o infortunio con un massimale di 1.000 euro. La copertura Rimborso Spese Veterinarie solo per Intervento Chirurgico include le spese dovute all’intervento chirurgico e quelle effettuate nei 30 giorni prima e dopo l’intervento fino al raggiungimento del massimale di 1.500 euro. Le polizze di Poste Assicura includono anche servizi di Assistenza veterinaria, come la ricerca di cliniche specializzate, farmacie veterinarie e l’organizzazione di una pensione per l’animale in caso di ricovero del proprietario. In base alla struttura veterinaria scelta, il cliente può beneficiare di una copertura parziale (90% delle spese) se si rivolge a un centro convenzionato, o del 80% se sceglie una struttura non convenzionata. È prevista anche la possibilità di effettuare, entro 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto, una visita veterinaria; se viene eseguita in un centro convenzionato il proprietario dell’animale non affronta alcun costo mentre se effettuata senza avvalersi delle strutture convenzionate Poste Assicura rimborsa un forfait di 45 euro. RESPONSABILITÀ CIVILE E TUTELA LEGALE: UNA PROTEZIONE COMPLETA: Poste Assicura offre anche la copertura per la Responsabilità Civile, essenziale nel caso in cui il cane o il gatto causino danni a terzi, come lesioni a persone o altri animali, o danneggino proprietà. Questa polizza tutela il proprietario e la sua famiglia, coprendo danni fino a un massimo di 300.000 euro; la franchigia è di 150 euro per sinistro. Per i cani a rischio elevato di aggressività (la lista delle razze è riportata nelle condizioni di assicurazioni) all’importo del danno viene applicato lo Scoperto del 15% con il minimo di 500 euro ed un massimo di 5.000 euro. Per una protezione completa, è inclusa la Tutela Legale, che permette di avvalersi dell'assistenza di un legale in caso di dispute legate ai danni causati dall’animale. Questa copertura offre un massimale di 10.000 euro. QUANTO COSTA ASSICURARE UN ANIMALE DOMESTICO? I costi delle polizze variano in base al tipo di copertura scelta e all’animale assicurato. Ad esempio, il premio per la copertura Rimborso spese veterinarie solo per intervento chirurgico e Responsabilità Civile e Tutela Legale per un Labrador di 3 anni ammonta a circa 210 euro, mentre per un gatto della stessa età il costo è di 156 euro circa. Per una protezione più ampia, acquistando il rimborso delle spese veterinarie anche senza intervento chirurgico, il costo per il Labrador di 3 anni di età sale a 469 euro circa mentre per il gatto ammonta a 364 euro circa. LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO: Con il crescente numero di animali domestici in Italia, la protezione assicurativa diventa sempre più importante per garantire la tranquillità dei proprietari. Le soluzioni offerte da compagnie come Poste Assicura rappresentano un'opzione efficace per tutelarsi da costi imprevisti e danni a terzi, contribuendo così a prendersi cura degli animali e a gestire eventuali problematiche legate alla loro gestione.
(Adnkronos) - Quali competenze manageriali servono per rafforzare e per guidare le aziende e le persone all’interno di nuovi scenari competitivi segnati da trasformazioni tecnologiche, geopolitiche e sociali sempre più rapide? Un interessante spaccato di questo fabbisogno emergente viene dall’esame della graduatoria, pubblicata oggi, relativa all’avviso 1/2025 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager leader in Italia per il finanziamento della formazione del management. 839 sono stati i piani formativi approvati sui 1070 piani presentati, a testimonianza di un sostanziale innalzamento della qualità della progettazione: la percentuale di approvazioni sale infatti al 78%, contro il 76% dell’avviso generalista promosso dal Fondo nel 2024. Oltre 10 milioni di euro lo stanziamento approvato, che consentirà il coinvolgimento di 1.737 dirigenti (circa 2 dirigenti per piano, in media) per 86mila ore di formazione (poco meno di 50 ore di formazione per ciascun dirigente coinvolto). L’analisi dei Piani evidenzia come la trasformazione digitale e la gestione delle persone siano le due tematiche chiave con cui le aziende devono confrontarsi: il 63% dei piani approvati riguarda queste due tematiche. Le due questioni sono, anzi, strettamente correlate tra di loro: nei piani approvati, il people management e la gestione delle diverse generazioni in azienda sono spesso affrontate, infatti, attraverso una gestione 'orientata dai dati', mentre, d’altro canto, la promozione di una mentalità 'data-driven' nelle risorse umane è una delle principali questioni manageriali con cui deve misurarsi l’introduzione dell’intelligenza artificiale in azienda. Ma largo spazio hanno, nei piani approvati, anche le altre due tematiche identificate dall’Avviso, che sono, peraltro, quelle con i migliori risultati in termini di punteggi registrati: i nuovi paradigmi della sostenibilità e i cambiamenti dei mercati, a conferma del fatto che la trasformazione sostenibile, soprattutto sul versante ambientale, e la necessità di fare i conti con l’instabilità dei mercati sono ormai divenuti due elementi strutturali dell’orizzonte aziendale. E anche in questo caso, la gestione “intelligente” dei dati risulta l’elemento distintivo delle competenze necessarie: l’ottimizzazione operativa, l’analisi predittiva degli scenari, il reporting esg e l’efficienza dei modelli di economia circolare sono tutti ambiti di intervento in cui la dimensione digitale diviene l’elemento che fa la differenza. “I progetti approvati sono pienamente allineati alle trasformazioni in atto, in particolare per quanto riguarda la sfera dell’innovazione digitale nelle sue diverse declinazioni, e prevedono soluzioni concrete e immediatamente applicabili”, spiega Massimo Sabatini, dg di Fondirigenti. “La capacità di padroneggiare il dato si afferma sempre più come esigenza manageriale imprescindibile, e la formazione continua è lo strumento più potente ed efficace per soddisfare questo fabbisogno”, continua. Nel panorama nazionale, la Lombardia si conferma la prima regione per numero di piani approvati (184), quasi a pari merito con l’Emilia-Romagna (182), seguite a poca distanza dal Veneto (143). Nel Mezzogiorno, la Campania si conferma la prima regione per numero di piani approvati (44). Quanto alla dimensione aziendale, sono quasi 370 i piani approvati relativi a grandi imprese, riguardanti prevalentemente l’area del people management, con interventi che si concentrano su tematiche strategiche quali l’attrazione e la fidelizzazione dei talenti, la gestione delle performance e la collaborazione intergenerazionale all’interno delle organizzazioni. È interessante notare che, in diversi casi, i progetti assumono una portata più ampia, includendo la revisione dell’intera struttura organizzativa, con l’intento di ripensare ruoli e responsabilità in un’ottica di maggiore flessibilità, efficienza e innovazione. 326 sono i piani approvati per le medie imprese e 143 quelli delle piccole, concentrati invece, prevalentemente, sul supporto al management nell’adozione ‘consapevole’ delle tecnologie, puntando in primo luogo sull’innovazione per reggere la sfida competitiva. E, allo stesso modo, i piani riferiti all’area della sostenibilità non si limitano alla sola acquisizione di competenze tecniche, ma sembrano prefigurare processi di vera e propria trasformazione organizzativa e sistemica che tocca tutte le funzioni dell’impresa. Mentre i piani riguardanti i cambiamenti di mercato sempre più definiscono strategie commerciali e percorsi di internazionalizzazione capaci di rispondere in modo proattivo alla crescente complessità degli scenari geopolitici. “L’Avviso sembra aver centrato, dunque, l’obiettivo di sostenere le competenze manageriali e tecniche necessarie per affrontare congiuntamente i cambiamenti di scenario e guidare le persone attraverso questi cambiamenti", sottolinea Marco Bodini, presidente di Fondirigenti. "Le imprese stanno ripensando i propri modelli per navigare con maggiore agilità in questo panorama in costante mutamento. Fondirigenti, anche attraverso i propri Avvisi, si conferma al loro fianco", conclude.
(Adnkronos) - “Oggi presentiamo un esempio di ricerca universitaria molto avanzata e già molto vicina a una sperimentazione su strada reale. È qualcosa di potenzialmente pronto per un servizio, ma bisogna fare un grande salto. Lo deve fare l'Italia, lo deve fare l'Europa: trasformare questi bei progetti molto avanzati di ricerca e sviluppo, in progetti industriali imprenditoriali”. Così Sergio Matteo Savaresi, professore e direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, alla presentazione del progetto ‘Sharing for Caring’, a Darfo Boario Terme (Bs). Si tratta di ‘Robo-caring’, il primo prototipo italiano di mobilità autonoma - una Fiat 500 elettrica sviluppata all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, dal Politecnico di Milano - pensato per persone anziane e con fragilità. Il progetto gode del sostegno di Fondazione Ico Falck e Fondazione Politecnico di Milano, e della collaborazione di Cisco Italia come partner tecnologico. Un'innovazione che si basa su “una tecnologia estremamente complessa che richiede tante risorse economiche - sottolinea il professore - Stiamo provando a trasformare questo bellissimo progetto di ricerca in un grosso progetto imprenditoriale per dare all'Italia e all'Europa la chance di avere questa tecnologia che oggi, di fatto ha solo la Cina e gli Stati Uniti”. Ma per cogliere questa opportunità Italia ed Europa “devono fare un salto”, si diceva. Per farlo servono grosse risorse economiche da impiegare nella trasformazione di una tecnologia estremamente complessa in un servizio disponibile ai cittadini. Ma non solo. “Serve uno sblocco normativo che rimuova la necessità di avere il safety-driver a bordo, oggi obbligatorio per fare questa sperimentazione (Decreto Ministeriale 70 del 2018 ‘Smart Road’ ndr.) - evidenzia Savaresi - Le due cose dovrebbero avvenire idealmente insieme: quando la tecnologia è stata messa completamente a punto da un'entità industriale imprenditoriale, serve lo sblocco normativo”, suggerisce. Il prototipo presentato a Darfo Boario è l'espressione di un futuro imminente. Ma viene da chiedersi: quando vedremo davvero sulle strade italiane un veicolo a guida autonoma senza safety-driver? “Perché la messa a punto industriale e lo sbocco normativo arrivino a compimento prevediamo dai 2 ai 4 anni”, stima Savaresi.