Confindustria DigitaleConfindustria digitale è la Federazione di rappresentanza industriale, nata con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo dell'economia digitale. |
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(Adnkronos) - Nel 2024 Ferrarelle S.p.A. Società Benefit ha rafforzato la propria posizione sul mercato, raggiungendo un fatturato di 241 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente, e un margine EBITDA che si attesta a 24,1 milioni di euro. Un risultato particolarmente significativo, raggiunto in un contesto economico sfidante, caratterizzato da forti pressioni inflattive e da un’elevata competitività nel settore delle acque minerali. Positiva anche la PFN-Posizione finanziaria netta, pari a circa 20 milioni di euro, che attesta una gestione ottimale della liquidità e un efficace utilizzo di strumenti finanziari agevolati da parte di Ferrarelle Società Benefit. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati finanziari dell’anno appena trascorso, insieme alla nuova Relazione d’Impatto - che ribadisce l’impegno trasversale dell’azienda su ambiente, persone, comunità e governance - a conferma della solidità del modello di business della Società, a vent’anni esatti dal rientro in Italia dello storico marchio Ferrarelle, ad opera della famiglia Pontecorvo Ricciardi. La crescita nel 2024 è stata trainata da un aumento dei volumi venduti, che hanno raggiunto la quota record di 1.046 milioni di litri, e dalla costante attenzione all’efficienza operativa. Elementi che hanno permesso a Ferrarelle S.p.A. Società Benefit di accrescere la sua quota mercato: l’azienda, infatti, si conferma quarto player a volume nel canale retail e sale al secondo posto nel canale AFH – Away From Home, grazie anche all’introduzione di innovazioni, ad un piano di investimenti che, oltre all’export, guarda all’efficientamento industriale. Nel 2024, gli investimenti in CAPEX – Spese in conto capitale si sono attestati a 17,6 milioni, con una previsione di ulteriori 20 milioni nel 2025 destinati al sostegno delle infrastrutture produttive e logistiche. Negli ultimi due anni, la Società ha installato due nuove linee di imbottigliamento in PET, una presso lo stabilimento di Riardo (CE) ed una presso quello di Darfo Boario (BS); una terza linea di imbottigliamento in lattine è in corso di installazione nel 2025. Inoltre, particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità ambientale, come dimostra l’avvio del nuovo impianto di trigenerazione, simbolo della volontà di ridurre l’impatto energetico e rafforzare l’autonomia produttiva, grazie all’erogazione di oltre 11 milioni di KWh/anno di energia elettrica. “I risultati economici raggiunti testimoniamo la solidità del nostro modello d’impresa e la nostra visione: crescita economica e responsabilità ambientale e sociale devono avanzare insieme, creando un impatto positivo e duraturo. Anche in un contesto sfidante come quello di oggi, abbiamo investito con determinazione nel futuro, nelle persone e nel nostro amato territorio. Ferrarelle Società Benefit si conferma così punto di riferimento nel settore e nel panorama imprenditoriale italiano, integrando tradizione e innovazione con l’obiettivo di generare valore condiviso. Il nostro impegno resta chiaro: qualità dei prodotti e responsabilità verso l'ambiente, oggi e per le generazioni future”, ha dichiarato Carlo Pontecorvo, Presidente e Amministratore Delegato di Ferrarelle S.p.A. Società Benefit. “Imprenditorialità, innovazione ed etica: sono questi i principi fondanti del nostro modello di business. Una formula che ci ha permesso di crescere in modo costante negli anni, mantenendo sempre salde le nostre radici e consolidando il legame con tutti i principali stakeholder. Oggi, Ferrarelle Società Benefit è una realtà che guarda al futuro, in continua evoluzione e fortemente proiettata all’internazionalizzazione, grazie ad una strategia di business di lungo periodo che punta a generare valore, contribuendo alla crescita economica e sociale del territorio e dell’intera comunità” ha commentato Marco Pesaresi, Direttore Generale e membro del Consiglio di Amministrazione di Ferrarelle S.p.A. Società Benefit. Un impegno che trova piena attuazione nelle diverse attività di beneficio comune intraprese nel 2024 e rendicontate all’interno dell’ultima Relazione d’Impatto dell’Azienda. La sostenibilità rimane, infatti, un asset strutturale e non accessorio per Ferrarelle Società Benefit: cresce così l’utilizzo di plastica riciclata, che passa dal 26,6% al 29% del totale della plastica impiegata, mentre vengono valorizzate le partnership a impatto sociale e ambientale sviluppate negli ultimi anni. Di particolare rilevanza, la collaborazione ultradecennale con FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano; Fondazione Telethon, il cui obiettivo in termini di donazione è stato superato del +15%; Save The Children, attraverso il sostegno ai “Punti Luce” del Rione Sanità di Napoli per contrastare la povertà educativa nell’area campana; Fondazione AIRC e Premio Malaparte, uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani per personalità internazionali ed esempio concreto di restituzione al patrimonio culturale campano.
(Adnkronos) - "Un Papa che ha subito invocato la pace, che ha indicato pur in poche parole la via difficile di una nuova concordia che parte dagli ultimi, i vessati, gli oppressi dei Sud del mondo, dalle periferie dell'esistenza. C'è tanta continuità nell'attenzione alle vittime dell'economia dello 'scarto' anche nella scelta di un nome molto impegnativo, quello di un predecessore come Leone XIII che ha fondato nei fatti la dottrina sociale con la prima Enciclica Rerum Novarum che guarda al mondo del lavoro, dei diritti, dell'inclusione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Luigi Sbarra, già leader della Cisl, commenta l'elezione di Papa Leone XIV.
(Adnkronos) - Andriani, Società Benefit, pioniere nel mercato dell’healthy food, dopo aver rivoluzionato il mondo della pasta con il brand Felicia, annuncia il proprio ingresso nel settore pet food con il lancio di Proggy Care, la prima linea italiana di alimenti da economia circolare, priva di ingredienti di origine animale e da agricoltura rigenerativa. Con Proggy Care - si sottolinea in una nota - "il Gruppo amplia la propria strategia industriale integrando le competenze nutrizionali e agroindustriali sviluppate nel food umano all’universo pet, in un segmento in rapida ascesa a livello internazionale. Un progetto che rappresenta l’estensione naturale del purpose di Andriani: migliorare la salute delle persone, degli animali e del pianeta attraverso l’innovazione alimentare". Frutto di 5 anni di studi su proteine vegetali alternative, fermentazione, appetibilità e salute intestinale, Proggy Care entra nel mercato del pet food per cambiare le regole del gioco. Un prodotto frutto di un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro in R&D e innovazione tecnologica con il coinvolgimento di veterinari, tecnologi alimentari e centri di ricerca agronomica, con l’obiettivo di offrire un nuovo alimento completo sul piano amminoacidico, bilanciato, altamente digeribile e conforme alle linee guida nutrizionali FEDIAF. “Il contesto attuale del pet food riflette dinamiche sempre più simili a quelle dell’alimentazione umana: cresce l’attenzione verso qualità, etica e sostenibilità, ma il sistema di offerta non è ancora in grado di rispondere in modo adeguato – dichiara Michele Andriani, Presidente e CEO di Andriani S.p.A. – Con Proggy Care abbiamo scelto di proporre un’alternativa concreta, basata su una sostenibilità reale e sul superamento del modello lineare che ancora oggi si fonda sull’allevamento intensivo e sul riutilizzo degli scarti animali. È una scelta netta e consapevole: vogliamo nutrire i nostri animali da compagnia senza alimentare un sistema inefficiente, eticamente superato, che consuma enormi risorse naturali, genera sofferenza e contribuisce attivamente alla crisi climatica”. Secondo i dati più recenti, il comparto pet food è responsabile a livello globale di circa il 25% delle emissioni di gas serra legate all’allevamento intensivo. Proggy Care propone una discontinuità netta rispetto a questo modello, grazie a una ricetta interamente vegetale, clean label e 100% cruelty free, formulata con proteine da lenticchie, ceci e piselli. “Abbiamo investito cinque anni di ricerca e oltre cinque milioni di euro per sviluppare un alimento realmente innovativo, formulato con materie prime human grade provenienti dalla nostra filiera agricola integrata” continua Michele Andriani. In Europa, il segmento vegetale nel pet food è passato dal 10% dei nuovi lanci nel 2020 al 25% nel 2022. In questo scenario di rapida evoluzione, Proggy Care si propone come una nuova generazione di pet food in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento a etica, qualità e sostenibilità. Grazie all’apporto di fibre solubili e prebiotici naturali, contribuisce al mantenimento di un microbiota sano e a una digestione regolare. La qualità delle materie prime, unita all’assenza di OGM, soia, frumento, mais, coloranti o conservanti, rende il prodotto un alimento clean label, e 100% cruelty free. Il 90% degli ingredienti proviene da economia circolare: si tratta di sottoprodotti agroalimentari di alta qualità, non destinati al consumo umano ma perfettamente idonei e valorizzati attraverso processi di upcycling. Tutti gli ingredienti sono tracciabili e provengono da coltivazioni distribuite su sul territorio italiano, all’interno dei quali vengono promossi, lungo la filiera, progetti di agricoltura rigenerativa su superfici selezionate. La produzione avviene nello stabilimento Andriani di Gravina in Puglia, carbon neutral dal 2024, alimentato da fonti rinnovabili (fotovoltaico e biomasse) e supportato da un impianto di trigenerazione ad alta efficienza. “Questo progetto è espressione della nostra visione industriale: portare anche nell’alimentazione animale gli stessi valori che guidano il nostro impegno sull’alimentazione umana – rispetto per il pianeta, tutela della biodiversità, responsabilità sociale. Il nostro piano industriale prevede una roadmap al 2028 con l’ampliamento della gamma e dei canali distributivi. Non ci limitiamo a sostituire ingredienti: vogliamo contribuire a trasformare il modo stesso in cui pensiamo l’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe, in coerenza con una nuova consapevolezza etica e ambientale che oggi non è più rinviabile” – conclude Michele Andriani. L’espansione di Proggy Care si inserisce in un piano industriale strutturato che copre il triennio 2025-2028, con l’obiettivo di consolidare la presenza del brand nel segmento super-premium. Dopo il lancio iniziale, la linea sarà progressivamente estesa sia in termini di offerta – con l’introduzione di referenze dedicate anche ai gatti e l’ampliamento alla categoria umido – sia in termini di canali distributivi, con una presenza sempre più capillare nella grande distribuzione, nei pet shop e nel canale specializzato. L’obiettivo è arrivare a piena maturità industriale e commerciale entro il 2028, con una gamma completa, integrata e in linea con la visione rigenerativa del Gruppo.