• FAQ
  • MAPPA DEL SITO
  • A A A
Ricerca avanzata linkedin logo facebook logo facebook logo rss
  • Persone
  • Aziende
  • Agenda
  • Notizie
Persone arrow down |
Comunicazione Italiana by For Human Relations Srl

ENTRA NEL NETWORK

  • Home
  • Chi siamo
  • Agenda
  • Edizioni
  • Servizi
  • Eventi
  • Atlante
  • Il mio network
Username: Password:  
| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ENTRA NEL NETWORK

| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ultimora | economia

Amazon: "Stop a piani consegna con droni in Italia, avanti in Usa e Gb"

(Adnkronos) - Amazon sospende il servizio Prime Air in Italia. “A seguito di una revisione strategica, abbiamo deciso di interrompere i nostri piani di consegna commerciale con droni in Italia. Nonostante il coinvolgimento positivo e i progressi compiuti con le autorità ...

rss-lavoro-pay | lavoro

Fitness, boom del franchising: il 22% degli italiani sceglie catene per risparmiare fino al 67%

(Adnkronos) - Il costo dell'abbonamento in palestra rappresenta oggi il principale ostacolo per milioni di italiani che vorrebbero mantenersi in forma. Con il 53% degli utenti che indica il prezzo come fattore decisivo nella scelta del centro fitness e un ...

rss-sostenibilita-pay | sostenibilita

Più caldo ed eventi estremi in Italia, come sarà il clima fino al 2100

(Adnkronos) - Più caldo e, insieme, una riduzione media delle precipitazioni entro la fine del secolo in tutto il bacino del Mediterraneo e in Italia dove questi cambiamenti saranno accompagnati da un marcato incremento della frequenza degli eventi estremi con temporali ...

  • Privacy
  • Condizioni d’uso
  • Contattaci
  • Feedback
  • Credits

IL BUSINESS SOCIAL CROSS-MEDIA

134975 Iscritti Newsletter

91092 Manager in Atlante Online

55590 Manager pubblicati in Atlante

38462 Partecipanti agli Eventi

622 Eventi gestiti

3753 Speaker

Comunicazione Italiana

FOR HUMAN RELATIONS SRL
P. IVA 14395231005

FOR HUMAN COMMUNITY
P.IVA 14828671009

> ROMA
via Alessandro Trotter 3
Cap 00156
tel: 06.835.499.86 - fax: 06.835.499.87

info@comunicazioneitaliana.it
skype: comunicazioneitaliana
close

Amazon: "Stop a piani consegna con droni in Italia, avanti in Usa e Gb"

(Adnkronos) - Amazon sospende il servizio Prime Air in Italia. “A seguito di una revisione strategica, abbiamo deciso di interrompere i nostri piani di consegna commerciale con droni in Italia. Nonostante il coinvolgimento positivo e i progressi compiuti con le autorità aerospaziali italiane, il più ampio contesto in cui operiamo in Italia non offre, al momento, le condizioni necessarie per i nostri obiettivi di lungo periodo per questo servizio. I nostri progetti di consegna con droni negli Stati Uniti e nel Regno Unito proseguono positivamente, con voli di test e consegne commerciali che si sono dimostrati efficaci e ben accolti dai clienti". Così Amazon in una nota. "Con oltre 25 miliardi di euro investiti in Italia negli ultimi 15 anni, oltre 19.000 dipendenti diretti in più di 60 siti distribuiti nel Paese, continuiamo a servire i nostri clienti in Italia e offrire loro un'esperienza di acquisto eccellente".

close

Fitness, boom del franchising: il 22% degli italiani sceglie catene per risparmiare fino al 67%

(Adnkronos) - Il costo dell'abbonamento in palestra rappresenta oggi il principale ostacolo per milioni di italiani che vorrebbero mantenersi in forma. Con il 53% degli utenti che indica il prezzo come fattore decisivo nella scelta del centro fitness e un mercato da 3,1 miliardi di euro che conta oltre 5 milioni di iscritti, il settore sta vivendo una trasformazione radicale. La risposta a questa sfida economica arriva dal franchising, che oggi serve il 22% degli sportivi italiani offrendo tariffe percepite come migliori dal 67% degli utenti rispetto ai centri indipendenti. A evidenziarlo una ricerca di Nomisma spa per Reting, che rivela un profilo molto specifico dell'utente tipo del franchising: giovani tra i 18 e i 35 anni (35%), residenti nel Nord-Ovest (44%), single (37%) e prevalentemente uomini (33%). Questo target cerca convenienza economica ma anche flessibilità oraria, con il 54% degli utenti che valuta superiori gli orari di apertura delle catene rispetto ai centri tradizionali. La crescita del franchising nel fitness non è un fenomeno isolato. Nel 2024, il settore ha registrato un aumento del giro d'affari del 9,9%, raggiungendo i 34 miliardi di euro complessivi in Italia. Nel solo 2023, il numero di punti vendita in franchising è aumentato del 7,6%, contribuendo all'1,8% del Pil nazionale. Questi numeri riflettono un cambiamento strutturale nel modo in cui gli italiani approcciano l'attività fisica. 'Il franchising nel fitness - spiega Enrico Tosco, esperto del settore e Ceo di Reting - sta rispondendo a un'esigenza reale del mercato. Non si tratta solo di prezzi più bassi, ma di un modello di business completamente diverso che punta su efficienza, standardizzazione e tecnologia per abbattere i costi operativi". Il paradosso del settore emerge quando si analizzano i fattori di fidelizzazione. Mentre il prezzo attira i clienti, è l'ambiente motivante e positivo a trattenerli, come dichiarato dal 46% degli iscritti. "La sfida per il franchising è mantenere un equilibrio tra efficienza economica e qualità dell'esperienza. I dati mostrano che il 37% degli utenti resta fedele grazie a programmi personalizzati, un aspetto su cui i centri indipendenti hanno tradizionalmente un vantaggio", osserva Tosco. Il contesto europeo conferma la vitalità del settore. I ricavi totali del mercato del fitness in Europa sono aumentati del 14% nel 2023, raggiungendo 31,8 miliardi di euro e superando i livelli pre-pandemia del 2019. In questo scenario, le quote associative rappresentano il 52,53% della quota di mercato dei centri fitness, evidenziando un modello basato sugli abbonamenti ricorrenti che favorisce le economie di scala tipiche del franchising. La tecnologia sta giocando un ruolo cruciale in questa trasformazione. Il settore del fitness digitale ha raggiunto un fatturato globale di 59 miliardi di dollari nel 2024, con una previsione di crescita del 7% fino al 2029. In Italia, quasi 10 milioni di persone hanno utilizzato almeno un'app per salute e benessere, con il 38% che si concentra su fitness e yoga. "L'integrazione tra fisico e digitale è il futuro del settore. Le catene in franchising hanno maggiori risorse per investire in tecnologia e questo rappresenta un vantaggio competitivo significativo", afferma Tosco. Il processo decisionale degli italiani nella scelta della palestra sta evolvendo. Mentre il passaparola rimane fondamentale per il 43% degli utenti, il 25% usa internet per confrontare le opzioni e uno su quattro è influenzato dalle recensioni online. Questo shift digitale favorisce le catene organizzate che possono investire in marketing e presenza online. La percezione del valore offerto dal franchising è particolarmente forte su aspetti specifici. Oltre ai prezzi, il 48% degli utenti valuta superiore la qualità e varietà dell'attrezzatura nelle catene. Tuttavia, su aspetti come la pulizia e la qualità dei corsi, molti utenti non vedono differenze significative o preferiscono ancora i centri indipendenti. "Il mercato si sta polarizzando. Da un lato abbiamo le grandi catene che puntano su volumi, prezzi competitivi e tecnologia. Dall'altro, i centri indipendenti che devono differenziarsi attraverso la personalizzazione e l'esperienza boutique. Entrambi i modelli hanno spazio per crescere in un mercato che vede 8 italiani su 10 praticare qualche forma di attività fisica", conclude Tosco. Le prospettive future indicano una continua espansione del franchising, trainata da diversi fattori. La crescente attenzione al benessere, con l'84% degli utenti che si allena per 'sentirsi in forma', garantisce una domanda sostenuta. L'evoluzione demografica, con giovani sempre più attenti al rapporto qualità-prezzo, favorisce modelli efficienti. Infine, l'integrazione con il digitale apre nuove opportunità di servizio e fidelizzazione. Il settore del fitness italiano si trova, quindi, a un punto di svolta. Con 7.500 centri attivi e un mercato in crescita, la competizione tra modelli di business diversi sta ridefinendo l'offerta. Per i consumatori, questo si traduce in maggiori opzioni e prezzi più competitivi. Per gli operatori, la sfida è bilanciare efficienza economica e qualità del servizio in un mercato sempre più esigente e informato.

close

Più caldo ed eventi estremi in Italia, come sarà il clima fino al 2100

(Adnkronos) - Più caldo e, insieme, una riduzione media delle precipitazioni entro la fine del secolo in tutto il bacino del Mediterraneo e in Italia dove questi cambiamenti saranno accompagnati da un marcato incremento della frequenza degli eventi estremi con temporali intensi e alluvioni improvvise soprattutto durante la stagione autunnale sulle Alpi. È quanto emerge da uno studio Enea. “Abbiamo utilizzato proiezioni climatiche regionali ad altissima risoluzione (fino a 5 km) che, come una lente di ingrandimento, ci hanno permesso di conoscere con estrema precisione gli impatti attesi al 2100, soprattutto in relazione agli eventi estremi e ai fenomeni locali - spiega la coordinatrice dello studio Maria Vittoria Struglia, ricercatrice del Laboratorio Enea Modelli e servizi climatici - Le proiezioni climatiche regionali sono uno strumento estremamente utile per stimare in modo più affidabile gli impatti del cambiamento climatico su scala locale. Consentono inoltre di progettare strategie di adattamento mirate, che tengano conto delle specificità territoriali e stagionali”. Il team Enea ha realizzato simulazioni sia per il clima passato (1980-2014), utili a quantificare le variazioni già in atto, sia per il clima futuro (2015-2100), utilizzando tre scenari socioeconomici e climatici di riferimento. Gli scenari spaziano da quelli in cui vengono attuate politiche di sostenibilità ambientale a quelli in cui le politiche di decarbonizzazione non sono centrali nei modelli di sviluppo. Sulla base di queste proiezioni, sono stati stimati gli effetti del cambiamento climatico sulla temperatura superficiale e sulle precipitazioni in Italia. Secondo lo studio, nelle aree montuose si prevede un aumento delle temperature estive con punte fino a +4,5 °C e fino a +3,5 °C in autunno nello scenario a più elevato impatto. Si tratta di un riscaldamento significativo che, in queste zone, non è riprodotto dai modelli globali a bassa risoluzione. Sul fronte delle precipitazioni il clima tenderà a diventare generalmente più secco in tutte le stagioni, in particolare durante l’estate. Tuttavia, nei due scenari più critici, ci si attende un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi soprattutto sull’Italia settentrionale e, in particolare, nelle zone alpine e subalpine. Entrando nel dettaglio delle elaborazioni Enea, alla fine del secolo (2071-2100), in inverno si potrebbe verificare un aumento dell’intensità delle precipitazioni soprattutto nelle Alpi occidentali, a differenza delle Alpi orientali dove si registra una lieve diminuzione; mentre nell’Italia meridionale l’intensità diminuirà, con un calo particolarmente marcato sui rilievi principali della Sicilia. In primavera il quadro è simile a quello invernale, ma con un aumento più diffuso dell’intensità sull’intero arco alpino. In estate viene rilevata una diminuzione generalizzata dell’intensità delle precipitazioni estreme, soprattutto lungo le coste tirreniche. In autunno, nello scenario più severo, infine, si registra un aumento significativo dell’intensità delle piogge estreme su gran parte del territorio italiano, con incrementi più marcati nelle aree in cui gli impatti climatici previsti risultano già più intensi (Nord Italia). La simulazione regionale ad alta risoluzione mostra un cambiamento delle precipitazioni diverso - e in alcune aree persino opposto - rispetto a quanto previsto dal modello globale a bassa risoluzione. “Negli ultimi anni, lo sviluppo di tecnologie sempre più potenti ha reso possibile proiezioni climatiche regionali molto più dettagliate che hanno permesso di valutare gli impatti locali del cambiamento climatico e dei rischi connessi al clima, nonché supportare politiche di adattamento e mitigazione. Questo rappresenta un progresso significativo per la regione mediterranea, un hotspot climatico caratterizzato da una morfologia fortemente eterogenea (un bacino semi-chiuso circondato da rilievi montuosi alti e complessi), che richiede analisi ad alta risoluzione. La regione è infatti particolarmente vulnerabile agli impatti di fenomeni meteorologici estremi su scala locale, che possono influenzare in modo significativo il benessere e l’economia delle comunità locali”, conclude Struglia.

Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l’utente dichiara di accettare e acconsentire all’utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. Privacy Policy.