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A pancia in su o girato su un lato? La miglior posizione per dormire

(Adnkronos) - Qual è la miglior posizione per dormire? Ognuno di noi ha, da sempre, la propria preferenza, ma la scienza offre indicazioni chiare su quali siano le posizioni migliori per il nostro corpo nella fase di riposo. La posizione può infatti influenzare la qualità stessa ...

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Previdenza, Ricotti (Patronato Acli): "Serve vero pacchetto flessibilità e pensione minima"

(Adnkronos) - “Negli ultimi anni si è parlato molto di pensioni ma si sia fatto purtroppo molto poco, soprattutto per i lavoratori con redditi medio-bassi. Il sistema contributivo ha preso il posto di quello retributivo, ma non abbiamo visto ...

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Aragno (Eikon): "Cresce la richiesta di assicurazione sanitaria integrativa"

(Adnkronos) - “Tra le forme di welfare più richieste c’è l’assicurazione sanitaria integrativa. I lavoratori richiedono alle aziende stabilità, continuità, certezza nei percorsi di cura. Fondamentalmente chiedono supporto”. Così la vicepresidente di Eikon ...

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A pancia in su o girato su un lato? La miglior posizione per dormire

(Adnkronos) - Qual è la miglior posizione per dormire? Ognuno di noi ha, da sempre, la propria preferenza, ma la scienza offre indicazioni chiare su quali siano le posizioni migliori per il nostro corpo nella fase di riposo. La posizione può infatti influenzare la qualità stessa del sonno, fondamentale per rigenerare e ricaricare l'organismo. Secondo quanto riporta Mayo Clinic, la posizione migliore in cui dormire è girati su un fianco. Questa postura aiuta a prevenire il collasso delle vie respiratorie e può ridurre anche il russare. "Dormire su un fianco, magari con la testa leggermente sollevata, purché sia una posizione comoda, è un ottimo modo per dormire", la spiegazione della dottoressa Lois Krahn. Dormire sul fianco è consigliato anche, e soprattutto, per le donne in gravidanza. E' la scelta migliore è dormire sul fianco sinistro, perché questa soluzione consente ridurre la pressione sugli organi interna e favorisce la corretta circolazione del sangue, fondamentale per il feto. Anche secondo la Sleep Foundation dormire su un fianco è la posizione migliore, soprattutto per chi soffre di dolori a collo e schiena. In questo caso si consiglia di posizionare un cuscino tra le gambe. Sconsigliata invece una delle posizioni più comuni: dormire sulla schiena. "Per molti è comodo perché non grava sulle articolazioni", illustra la dottoressa Krahn, "ma dormire sulla schiena significa che lingua e mascella possono cadere verso il basso e ostruire le vie respiratorie. E molte persone russano di più". Il rischio in questo caso quindi è per l'ostruzione delle vie respiratorie, mentre dormire a pancia in giù mette a dura prova collo e colonna vertebrale. Chi dorme a pancia sotto, invece, potrebbe sottoporre ad uno stress eccessivo la colonna vertebrale e il collo.

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Previdenza, Ricotti (Patronato Acli): "Serve vero pacchetto flessibilità e pensione minima"

(Adnkronos) - “Negli ultimi anni si è parlato molto di pensioni ma si sia fatto purtroppo molto poco, soprattutto per i lavoratori con redditi medio-bassi. Il sistema contributivo ha preso il posto di quello retributivo, ma non abbiamo visto l’introduzione di una vera flessibilità. Anzi, la flessibilità concessa è stata rigida e riservata a categorie spesso più abbienti”. E' quanto ha detto Paolo Ricotti, presidente nazionale del Patronato Acli intervenuto al seminario “Previdenza Next Gen” a Roma. Da qui il richiamo di Ricotti alla necessità di un “pacchetto flessibilità”, che permetta alle persone di scegliere quando andare in pensione: “Serve consentire l’uscita tra i 63 e i 65 anni con almeno 20 anni di contributi, come in un’evoluzione della riforma Dini. Ovviamente con delle decurtazioni, ma con la possibilità per ciascuno di decidere se privilegiare più tempo libero o più reddito. Questa è la vera flessibilità, possibile nel sistema contributivo ma oggi di fatto inesistente”. Ricotti ha sottolineato come le misure sperimentali degli ultimi anni abbiano avuto un impatto minimo: “Quota 103, nel 2024, è stata utilizzata da appena 1.100 persone in Italia. Segno evidente che non si trattava di un’opzione realmente accessibile”, ha detto. Il presidente del Patronato Acli ha messo poi in guardia sulle conseguenze della scomparsa della pensione minima nel contributivo. “Quando le carriere lavorative si interrompono per lutto, malattia o infortunio, oggi vengono liquidate pensioni da 100 o 200 euro al mese: importi insostenibili. Senza una pensione minima di garanzia –ha aggiunto– non rispettiamo l’articolo 38 della Costituzione, che impone allo Stato di assicurare mezzi adeguati anche in caso di eventi avversi. Dobbiamo ripristinare un livello minimo che garantisca alle persone una vita dignitosa”.

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Aragno (Eikon): "Cresce la richiesta di assicurazione sanitaria integrativa"

(Adnkronos) - “Tra le forme di welfare più richieste c’è l’assicurazione sanitaria integrativa. I lavoratori richiedono alle aziende stabilità, continuità, certezza nei percorsi di cura. Fondamentalmente chiedono supporto”. Così la vicepresidente di Eikon Strategic Consulting Italia Paola Aragno, commentando i risultati della ricerca ‘Salute, benessere e sostenibilità’, presentata da Eikon in occasione dell’evento di apertura della Social Sustainability Week in corso oggi a Palazzo dell’Informazione a Roma. “Non si apre un conflitto tra pubblico e privato, ma un discorso sul tema della sostenibilità complessiva della tutela della salute” aggiunge Aragno sottolineando che “in questo le aziende possono fare la differenza”, favorendo “la costruzione di un welfare multi livello” dove “il servizio sanitario resta universale ma viene sostenuto dalle imprese, che diventano quasi parte di questa rete di protezione”.

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