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Nautica, l'11 dicembre Assemblea annuale soci Confindustria Nautica: focus su filiera

(Adnkronos) - Si terrà giovedì 11 dicembre presso la Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio a Roma, l’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica che riunirà gli imprenditori dell’industria nautica per una giornata dedicata ad approfondimenti, ...

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FederlegnoArredo, da gennaio Carlo Piemonte direttore generale

(Adnkronos) - Da gennaio 2026, Carlo Piemonte, con una carriera ventennale al servizio del settore legnoarredo e delle filiere forestali nazionali, assumerà l’incarico di Direttore Generale di FederlegnoArredo, diventando, a 44 anni, il più giovane Direttore Generale nella storia ...

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Il futuro dell'Italia? Solo il 22% è ottimista

(Adnkronos) - Il 46% degli italiani (quasi uno su due) è pessimista sul futuro del Paese e solo il 22% immagina un’Italia migliore nei prossimi dieci anni. Un giudizio severo che si affianca a un paradosso evidente: il 79% degli italiani, soprattutto i più giovani, dichiara di pensare al domani, ma ...

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Nautica, l'11 dicembre Assemblea annuale soci Confindustria Nautica: focus su filiera

(Adnkronos) - Si terrà giovedì 11 dicembre presso la Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio a Roma, l’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica che riunirà gli imprenditori dell’industria nautica per una giornata dedicata ad approfondimenti, confronto e aggiornamento sul settore. L’agenda dei lavori si aprirà, al mattino, con la sessione privata dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del programma di attività 2026, la presentazione dell’analisi dei trend di mercato per l’anno nautico in corso e il sentiment 2026. Seguirà, alle ore 11:30, la sessione pubblica con il convegno dal titolo “Nautica: nuovi paradigmi per l’industria Made in Italy”, un appuntamento dedicato al futuro della filiera nautica italiana e al suo ruolo strategico nello sviluppo del Paese. “L’industria italiana della nautica da diporto ha registrato un 2024 ancora in crescita, con il fatturato del comparto industriale che ha toccato il massimo storico di 8,6 miliardi di euro, confermando altresì la cantieristica italiana campione dell’export, con una quota del 25% a livello mondiale. – dichiara Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica - L’industria italiana, grazie al proprio mix produttivo fortemente concentrato sull’alto di gamma e sul segmento dei superyacht, risulta in controtendenza all’interno di un quadro globale segnato da una stabilizzazione del mercato, dimostrandosi ancora una volta una vera eccellenza nazionale del Made in Italy nel mondo, fiore all'occhiello del Bello e Ben Fatto”. La significativa partecipazione all’Assemblea di Confindustria Nautica di rappresentanti del Governo, del Parlamento, del mondo accademico e delle imprese conferma il valore strategico di un comparto centrale per il Paese, che si riunisce a Roma per approfondire le sfide globali e le nuove direttrici del settore, dalle politiche industriali alle relazioni internazionali. Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali dell’On. Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati, della Vicepresidente del Senato Sen. Licia Ronzulli, del Presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti. Seguiranno due sessioni dedicate alla visione politica e industriale del comparto, che vedrà il contributo del Ministro per le Politiche del Mare, Sen. Nello Musumeci, del Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, On. Alberto Luigi Gusmeroli, e del Prof. Gabriele Natalizia della Sapienza Università di Roma, con Cattedra in Sicurezza e politica internazionale - e allo sviluppo del settore - grazie agli interventi del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Edoardo Rixi, del Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, On. Salvatore Deidda, e dell’On. Gerolamo Cangiano, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Nautica, Subacquea e Turismo”. Nel corso dell’Assemblea saranno previsti inoltre i saluti del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e del Comandante Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Amm. Isp. Capo (CP) Pil. Sergio Liardo. Il convegno offrirà un momento di confronto approfondito sui nuovi paradigmi economici e industriali che stanno ridisegnando il settore, confermando l’industria nautica italiana come una delle eccellenze più riconosciute della manifattura nazionale, capace di generare valore, innovazione e competitività e di proiettare il Made in Italy sui mercati globali con una leadership sempre più solida e strategica.

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FederlegnoArredo, da gennaio Carlo Piemonte direttore generale

(Adnkronos) - Da gennaio 2026, Carlo Piemonte, con una carriera ventennale al servizio del settore legnoarredo e delle filiere forestali nazionali, assumerà l’incarico di Direttore Generale di FederlegnoArredo, diventando, a 44 anni, il più giovane Direttore Generale nella storia della Federazione. A darne notizia agli associati è stato il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, nel corso dell’assemblea di fine anno, che si è svolta oggi alla Triennale di Milano. “La scelta di Carlo Piemonte, condivisa con il Consiglio di presidenza di Fla, rappresenta un passo importante per il futuro della nostra Federazione. La sua profonda conoscenza delle diverse filiere, la capacità di lavorare a stretto contatto sia con le imprese che con le istituzioni regionali, nazionali ed europee, costituiranno un valore aggiunto fondamentale per tutti i nostri associati e per il nostro sistema produttivo. A lui – dice Feltrin – va il mio ringraziamento per aver accettato una sfida complessa e stimolante al tempo stesso, che potrà affrontare contando sulla collaborazione e il know-how della struttura della Federazione”. “È un onore e un’emozione assumere questo incarico – dichiara Piemonte –. Ringrazio il presidente Feltrin e il Consiglio di Presidenza per la fiducia dimostrata, le istituzioni e gli amici del Cluster del Friuli Venezia Giulia con cui ho condiviso un entusiasmante percorso ventennale, basato sul dialogo e sulla forza delle progettualità da attuare a favore del settore. Da gennaio, sarò a disposizione di tutto il sistema FederlegnoArredo e delle sue undici associazioni, facendo dell’ascolto, del confronto e dello sviluppo dei territori i punti fermi del ruolo affidatomi, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il ruolo della Federazione, quale riferimento per il sistema italiano del legno-arredo, rafforzando in primis il legame con il mondo confindustriale, nonché il dialogo con le altre associazioni di sistema. Obiettivi che andranno di pari passo al presidio dei temi legati alle foreste e alla loro gestione responsabile in un’interlocuzione proficua e proattiva con il ministero competente, grazie anche al prezioso ruolo del Cluster nazionale Italia foresta legno" .

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Il futuro dell'Italia? Solo il 22% è ottimista

(Adnkronos) - Il 46% degli italiani (quasi uno su due) è pessimista sul futuro del Paese e solo il 22% immagina un’Italia migliore nei prossimi dieci anni. Un giudizio severo che si affianca a un paradosso evidente: il 79% degli italiani, soprattutto i più giovani, dichiara di pensare al domani, ma il 63% continua a sentirsi 'ancorato' al presente. Questa è la fotografia che emerge dal 'Barometro del Futuro', l’indagine demoscopica presentata oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e realizzata dall’Istituto Piepoli, nel corso dell’evento 'Un patto sul futuro, anche nell’interesse delle future generazioni', svoltosi all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis, in occasione della Giornata Mondiale dei Futuri dell’Unesco. L’incontro è stato l’occasione per presentare e discutere i primi risultati del progetto 'Ecosistema Futuro' (www.ecosistemafuturo.it), la partnership lanciata dall’ASviS un anno fa per mettere il futuro, o meglio 'i futuri', al centro della riflessione culturale, politica, economica e sociale del nostro Paese e che riunisce oltre 40 organizzazioni del mondo dell’istruzione, della cultura, dell’economia e dell’innovazione (tra cui i partner strategici Entopan, Intesa Sanpaolo, Iren, Randstad Research e Toyota Material Handling). “Come mostrato dall’indagine, gli italiani chiedono futuro, ma la gran parte di loro ritiene che nessuno se ne stia occupando seriamente, tanto meno i politici - ha commentato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS - tant’è vero che solo il 25% degli intervistati pensa che i governi agiscono anche nell’interesse delle future generazioni e il 65% ritiene che in Italia non si parli abbastanza di futuro. Ecosistema Futuro intende invertire questa tendenza, in linea con il ‘Patto sul Futuro’ approvato dall’Onu un anno fa, portando l’educazione ai futuri nelle scuole e nei musei, promuovendo riforme politiche come la Valutazione d’Impatto Generazionale delle nuove leggi, valorizzando la ricerca orientata al futuro e dando maggiore spazio alle giovani generazioni nelle scelte politiche”. Il 'Barometro del futuro', presentato da Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, evidenzia un divario profondo tra percezione personale e collettiva: il 37% degli italiani è ottimista riguardo al proprio futuro, ma il 34% percepisce un vuoto di visione sul futuro del Paese. La politica è considerata orientata al futuro solo dal 4% dei rispondenti, la scuola dal 7%, con un pessimismo più marcato nel Centro e nelle Isole, e più attenuato nel Nord Ovest. Tra le preoccupazioni principali emergono l’aumento del costo della vita e delle diseguaglianze (44%), l’intelligenza artificiale (36%), i rischi globali per la sicurezza e la pace (32%) e la crisi climatica (30%). La fiducia degli italiani si concentra nella scienza (80%), mentre scende drasticamente per istituzioni (29%), media tradizionali (24%) e social media (21%). Il Barometro evidenzia inoltre una chiara domanda di giustizia intergenerazionale: sette italiani su dieci chiedono una Legge sul Clima e quasi due su tre sostengono un’imposta sulle grandi ricchezze per finanziare i giovani. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con Icom Italia, Officine Italia, Save the Children e la Fondazione Italiana per gli Studi sul Futuro nell’ambito delle celebrazioni giubilari, sono state presentate le principali linee di azione di Ecosistema Futuro. Il Barometro del Futuro mostra una richiesta chiara: per il 75% degli italiani è urgente introdurre un’educazione al futuro nel sistema scolastico: da qui la prima linea di azione che riguarda l’introduzione della Futures Literacy proposta dall’Unesco nelle scuole e nei percorsi universitari, lungo le linee contenute nel Future Paper presentato oggi nel corso dell’evento. La seconda concerne le politiche pubbliche, attraverso l’applicazione della nuova normativa che impone la Valutazione d’Impatto Generazionale (Vig) delle nuove leggi, così da orientare le decisioni in una prospettiva di lungo periodo. La terza riguarda la partecipazione civica, con l’avvio del percorso verso la prima Assemblea Nazionale sul Futuro nel 2027. Nel corso dell’evento è stata annunciata anche la creazione del 'Network dei Musei dei Futuri', realizzato nell’ambito di Ecosistema Futuro da Icom Italia, rappresentata da Michela Rota (architetta esperta di sostenibilità), un’iniziativa che coinvolge già oggi oltre 40 istituzioni culturali apripista, che nel 2026 realizzeranno attività dedicate ai futuri possibili, con l’obiettivo di trasformare musei e istituzioni culturali in spazi di immaginazione civica e alfabetizzazione ai futuri. L’obiettivo è anche quello di realizzare un 'Museo dei Futuri' italiano, fisico e digitale, sulla falsariga delle esperienze internazionali esistenti. "Attuare il Patto sul Futuro in Italia vuol dire trasformare il modo in cui il sistema Paese prende le decisioni - ha commentato Luca Miggiano, responsabile del progetto Ecosistema Futuro - Per realizzare tale obiettivo è necessario confrontarsi sull’Italia che vogliamo nel futuro, migliorare i processi politici e creare una cultura orientata al futuro per navigare la complessità del presente. Ecosistema Futuro è nato per contribuire a creare un Paese per giovani, dando voce a chi già oggi lavora concretamente sul futuro e alle giovani generazioni, schiacciate tra debito climatico, precarietà e incertezze economiche".

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