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(Adnkronos) - "L'Europa deve capire che, se vuole essere grande, deve decidere da sola e non dipendere da altri. Quando tu appalti la sicurezza a un altro, devi sapere che c'è un prezzo da pagare...''. Così la premier Giorgia Meloni ospite oggi del Tg La7, intervistata dal direttore Enrico Mentana. ''Non parlerei di un incrinarsi di rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Io penso che quello che è scritto in questo documento strategico, magari con toni assertivi, è qualcosa che nel dibattito tra Stati Uniti ed Europa va avanti da molto tempo e ritengo che parli di processo storico inevitabile. Se l'Europa vuole essere grande, deve difendersi da sola, non dipendere da altri" ha affermato Meloni. "La linea del governo è stata molto chiara. Abbiamo fin dall'inizio sostenuto l'Ucraina per costruire la pace. La pace non si costruisce con le buone intenzioni, ma con la deterrenza'', le parole della premier su Kiev. L'Italia, ha poi spiegato, "ha potuto avere" sull'Ucraina ''una postura seria e forte grazie a una maggioranza compatta. Ragione per la quale io ascolto sempre quello che dicono i miei alleati, perché è giusto, aiuta a ragionare, aiuta anche a prendere delle decisioni più consapevoli". ''Io - ha continuato - ascolto sempre quello che dicono i miei alleati. Noi siamo tutti filo-italiani. Io penso che ci riguardi quello che accade in Ucraina. I fili ce li hanno i burattini... Questo non è un dibattito tra filo-russi, filo-americani, filo-europei. Noi siamo tutti filo-italiani. Il tema vero è come si difende meglio l'interesse nazionale italiano?''. Sul referendum sulla giustizia, la premier "consiglia" agli italiani "di andare votare sì e di guardare al merito delle norme sulla giustizia''. Il referendum, ha detto ancora, "lo considero importante non per il governo ma per gli italiani e la giustizia''. "Tranquilli, il governo - ha aggiunto - rimane in carica fino a fine legislatura, comunque vada il referendum sulla giustizia. Consiglio di andare a votare guardando al merito delle norme, la giustizia può migliorare''. La riforma del "premierato non l'abbiamo messa in un cassetto. Rimette il potere nelle mani dei cittadini e garantisce stabilità ai governi", ha continuato la premier. ''Il premierato è una riforma economica, quindi sono determinata ad approvarla'', ha continuato. La premier cita a tal proposito il Sole 24 ore che ''ha pubblicato qualche giorno fa una stima per la quale l'instabilità dei governi nei 10 anni precedenti all'arrivo di questo governo è costata in termini di interessi sul debito 265 miliardi di euro. Questo - spiega - significa un'altra legge finanziaria ogni anno. Mentre oggi lo spread sotto i 70 punti vuol dire risparmiare interessi sul debito. E la stabilità di questo governo consente, per esempio, in 3 anni di portare 80 miliardi di investimenti dall'estero. Il premierato è una riforma economica. Quindi io sono determinata ad approvarla'', insiste la presidente del Consiglio. ''Il confronto con la Schlein? Sono sempre disponibile ai confronti, ma ci dicano innanzitutto chi è il leader dell'opposizione...", ha continuato Meloni. "Ho dichiarato varie volte la mia disponibilità a confrontarmi con il leader dell'opposizione, quando però mi diranno chi è'', ha detto ironica la premier. Sul fronte manovra, ''abbiamo concentrato gran parte delle risorse sul potere d'acquisto e sul potenziamento dei salari. Se avessimo aspettato l'attuale opposizione, campa cavallo...". ''No, l'Italia non è stata timida" con Israele su quanto successo in Cisgiordania. ''Noi siamo stati molto chiari in varie sedi. All'Assemblea generale delle Nazioni Unite, io ho detto che Israele non ha il diritto di impedire la nascita di uno stato della Palestina o di favorire nuovi insediamenti per impedirlo. E' la ragione per la quale abbiamo sottoscritto la dichiarazione di New York sui due Stati, per cui la posizione italiana è sempre stata molto chiara", le parole di Meloni sul Medio Oriente. Sul riconoscimento dello Stato di Palestina ''io resto fedele alla linea indicata dal Parlamento: ha votato una risoluzione che prevede il riconoscimento dello Stato palestinese quando si materializzeranno due condizioni, il disarmo di Hamas e la certezza che non abbia un ruolo nella governance di Gaza. Gli sforzi italiani sono rivolti a implementare il piano di Trump, che è complesso, ma è un'occasione che potrebbe non tornare". "Ho sempre fatto quello che credevo fosse giusto fare. Il vantaggio di chi arriva al governo come siamo arrivati noi, è che quando non devi dire grazie a nessuno che non siano i cittadini, puoi rispondere solo a loro. E' il più grande vantaggio che ha la sottoscritta e questo governo. Ho cercato di prendere sempre decisioni con buonsenso, si può fare meglio ma almeno fisicamente non avrei potuto fare di più", ha poi detto parlando del suo esecutivo. ''Direttore, io rispondo anche ai giornalisti... Anche questi, diciamo, sono dei falsi storici. Poi facciamo il conto delle domande a cui rispondo durante un anno....'', risponde quindi a Mentana, che la pungola sul rapporto con i media.
(Adnkronos) - E' l'Italia uno dei principali marketplace del wedding tourism ne sa qualcosa Francesca Resciniti, 'regina italiana' del destination wedding. "Dopo la chiusura del Covid - racconta all’Adnkronos/Labitalia - dal 2022 abbiamo assistito a un vero e proprio boom di coppie che hanno deciso di sposarsi in Italia. Questo perché nel 2020 sono state costrette a rinunciare, ma poi sono tornate alla carica molto più felici di prima, anche con budget maggiori. Organizzo matrimoni soprattutto per gli anglofoni, quindi americani, australiani e canadesi che scelgono il nostro Paese per sposarsi con temperature non proprio fredde, anche se quest’anno il 2 gennaio ho organizzato un matrimonio per una coppia di cittadini di Singapore che avevano richiesto un’atmosfera natalizia". Vista la distanza con i futuri sposi Francesca propone sempre un incontro in videochiamata. "In questo modo - spiega - faccio una serie di domande che mi facciano capire qual è la loro visione di matrimonio organizzato in Italia. E nove volte su dieci loro mi parlano di un po' di stereotipi che hanno visto nei film, oppure nell’immaginario collettivo del loro paese, o addirittura su Google. La regione che funziona di più è la Toscana, anche il lago di Como è sempre in pole position. Ma la Toscana ha diverse offerte: dal castello alla villa storica, all'agriturismo, all'albergo". "La maggior parte delle 'mie' coppie - continua - organizza un mini weekend, che però non è quasi mai un fine settimana, in cui offrono ai loro ospiti un’esperienza come cooking class, tour guidati o lezioni di yoga. Si inizia con un pizza party, poi si dorme in location, se non tutti, comunque le persone più vicine, il giorno dopo c’è il matrimonio e l’ultimo giorno si fa un pool party e brunch, ad esempio. Il pizza party a volte viene sostituito ad una cena tipica italiana con prodotti locali. Tutto ciò che è gourmet a loro interessa poco, vogliono i nostri piatti tipici e gli invitati comunque godono di questa esperienza che è proprio fatta di condivisione". E i prezzi? "Senza considerare - sottolinea - viaggio, vestiti e gli eventi considero sempre tra gli 800 e i 1200 euro a persona. Cifre che possono anche essere superiori in base alle scelte. Diverse le tipologie di coppie che si rivolgono a me. Sicuramente appartengono a un’alta classe sociale, tra i 25 e i 32 anni di età, ma anche over 50 che sono al secondo matrimonio, oppure decidono di rinnovare le promesse". "La richiesta più particolare - conclude - è il matrimonio a sorpresa. Mi è capitato il futuro sposo che ha chiesto la mano della fidanzata e certo che lei avrebbe detto sì, per il giorno dopo il matrimonio era tutto organizzato". E per promuovere l'internazionalizzazione e l'attività di incoming, la Bmii-Borsa del matrimonio in Italia destination wedding in Italy ospita ogni anno a Roma buyer internazionali per scoprire le diverse soluzioni legate al mondo delle nozze made in Italy. "Il Centro Italia - dice all’Adnkronos/Labitalia Ottorino Duratorre, presidente Bmii - è risultato la macro-area più richiesta in Italia, superando il Sud e il Nord. Roma, grazie al suo patrimonio storico e artistico, è una delle prime tre mete italiane più ambite per i matrimoni degli stranieri. Roma, come capitale e meta di richiamo globale, è uno dei motori principali di questo incremento nel Centro Italia". "Roma è una delle mete elette dagli sposi stranieri per la sua bellezza e la sua comodità: in particolare la presenza di numerosi voli aerei che collegano la capitale italiana alle diverse località di provenienza degli sposi. La posizione centrale della città permette di raggiungere la location prescelta anche da ospiti, parenti e amici, provenienti dalle diverse parti del mondo come spesso accade. E le nozze sono un’occasione di riunione", conclude.
(Adnkronos) - "L’obiettivo è riuscire ad arrivare decarbonizzati al 2050". Lo ha detto oggi l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. "Per arrivarci, siccome il 2050 è terribilmente vicino, stiamo inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno a metà vita utile - ha spiegato l'ad- . Se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo. Abbiamo i nostri punti di passaggio al 2030-2035-2040 e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target". Per conseguire gli obiettivi prefissati "ci sono condizione esogene complicate e opportunità da valutare" ha avvertito Mazzoncini, ribandendo come quello dei data center sia "un grande tema". "Sono necessari per la competitività del nostro Paese, per avere la proprietà dei nostri dati qua, non negli Usa o in Cina, ma sono molto 'demanding' in termini energetici". Il rischio nel prossimo periodo "è che possano essere affrontati prevalentemente con il termo elettrico, quindi bisognerà come capire come lavorare sul carbon capture e storage e capire quali siano le prospettive di decarbonizzazione di un’energia necessaria per alimentare l’intelligenza artificiale che rappresenta il principale trend di crescita della domanda elettrica".