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Malgioglio, nuovo disco omaggio alle donne: "Sono la colonna sonora della mia vita"

(Adnkronos) - Sarà un disco dedicato alle donne che ''sono la colonna sonora della mia vita''. Cristiano Malgioglio, in una intervista in esclusiva all'Adnkronos, anticipa l'uscita del suo nuovo album ''che si chiamerà probabilmente 'Amore e spine'" e che sarà ...

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Il diritto alle ferie, giorni e retribuzione: ecco come funziona

(Adnkronos) - Il diritto alle ferie? E' un principio di rilievo costituzionale del nostro ordinamento che ne stabilisce all’art. 36, comma 3, il diritto e l’irrinunciabilità. La finalità delle ferie rappresenta il concretizzarsi del diritto dei lavoratori al ristoro delle energie ...

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Emissioni gas serra 2025 in Italia, +0,3% rispetto al 2024

(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% ...

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Malgioglio, nuovo disco omaggio alle donne: "Sono la colonna sonora della mia vita"

(Adnkronos) - Sarà un disco dedicato alle donne che ''sono la colonna sonora della mia vita''. Cristiano Malgioglio, in una intervista in esclusiva all'Adnkronos, anticipa l'uscita del suo nuovo album ''che si chiamerà probabilmente 'Amore e spine'" e che sarà composto da brani ''in dieci lingue diverse, ognuno dei quali dedicato a una cantante che ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita'', racconta. Un'antologia autobiografica, spiega Malgioglio, composta dalle cover più amate delle sue cantanti internazionali preferite, anticipato dal singolo 'Chi lo sa', già disponibile su tutte le piattaforme, per il quale invece ha riscritto un testo in italiano di un brano della cantante francese Zaz. ''In questo pezzo c'è la malinconia di un amore perduto - prosegue il cantante - il brano all'inizio volevo chiamarlo 'La mia vita è tutto un film' ma era troppo lungo e ho preferito intitolarlo 'Chi lo sa' perché nel testo dico: 'chi lo sa, chi lo sa, se penso al mio destino'. Gli autori del brano sono francesi ma mi hanno dato la possibilità di fare il testo in italiano". (IL VIDEO) ''Chi lo sa' è una storia d'amore struggente - prosegue Malgioglio - un amore difficile da superare e che mi riguarda direttamente. Però è anche un brano dove c'è tanta allegria con echi di flamenco. Un mio amico brasiliano mi ha detto che c'è molta 'saudade'. Il testo è stato scritto interamente da me, la musica da Davide Esposito che è napoletano ma vive in Francia ed è uno dei più grandi autori internazionali: ha scritto canzoni anche per Céline Dion. Il singolo uscirà presto anche in Francia. Lunedì farò anche il video che presenterò prossimamente. Il regista che ho scelto è Gaetano Morbioli, uno dei più bravi del panorama italiano che ha lavorato anche con la Pausini, Ramazzotti e Zucchero''. Il disco sarà in dieci lingue diverse, perché, tranne il primo singolo, si tratterà di cover che Malgioglio eseguirà nella lingua originale. "Per il brano di Noa canterò in ebraico, per Jasmine Amber in arabo, per Cesaria Evora in creolo, per Dusty Springfield in inglese, per Gloria Estefan in spagnolo. Ma non ve le svelo tutte. Adesso sto provando a cantare in greco per omaggiare Anna Vissi ma la lingua è molto difficile". Alle grandi cantanti italiane non dedica "per ora nessuna canzone - svela - ma se dovessi scegliere un pezzo prenderei 'Maschio' di Annalisa': 'se fossi maschio io mi venderei', un pezzo che è più adatto al mio linguaggio''. Un disco sentimentale e dedicato alle donne che ''attraverso queste canzoni si potranno rispecchiare facilmente e diventare ancora più forti", sottolinea Malgioglio. "Ho creato questo album ragionando con il cervello di una donna non con il cervello di Cristiano Malgioglio, perché le donne sanno scrivere molto meglio degli uomini, hanno molta più sensibilità, sono molto più forti e conoscono bene la parola 'amore'''. Sulla scelta di fare un nuovo disco Malgioglio conclude: "In questa fase della mia vita mi sono chiesto: 'Che fine ha fatto il Cristiano Malgioglio di Mina, della Carrà, della Vanoni e di Calentano? Negli ultimi anni mi sono dedicato molto di più alla televisione, così ho deciso di tornare a cantare delle canzoni belle, cantabili, eleganti e sensuali come le cose che sono riuscito a fare durante la mia carriera. Sono molto soddisfatto e non vedo l'ora che esca''. (di Alisa Toaff).

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Il diritto alle ferie, giorni e retribuzione: ecco come funziona

(Adnkronos) - Il diritto alle ferie? E' un principio di rilievo costituzionale del nostro ordinamento che ne stabilisce all’art. 36, comma 3, il diritto e l’irrinunciabilità. La finalità delle ferie rappresenta il concretizzarsi del diritto dei lavoratori al ristoro delle energie psico–fisiche, per tale motivo il relativo godimento costituisce la declinazione di un’efficace tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. E' quanto ricorda l'approfondimento della Fondazione studi dei consulenti del lavoro dal titolo: 'Il diritto alle ferie tra finalità, dissuasione dal godimento e retribuzione dovuta'. L'approfondimento punta ad analizzare le fonti che regolano il diritto alle ferie e mettere a fuoco gli effetti sul trattamento retributivo durante i periodi di riposo: è questo il focus dell'approfondimento. Nel documento si ripercorre il quadro normativo, dal dettato costituzionale al codice civile fino al D.Lgs. n. 66/2003, evidenziando come le ferie rappresentino un diritto irrinunciabile finalizzato al recupero psico-fisico del lavoratore e non comprimibile neppure con il consenso del dipendente. Ampio spazio è dedicato al trattamento economico spettante durante le ferie: una questione che negli ultimi anni ha generato numerosi contenziosi e copiosa giurisprudenza. La Corte di Giustizia Ue e la Cassazione hanno, infatti, osservato che un trattamento ridotto della retribuzione potrebbe disincentivare la fruizione delle ferie, tradendo la loro funzione costituzionale. Tornando all'art. 36 Cost., prevede che il lavoratore abbia diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, specificando la loro irrinunciabilità e quindi l’indisponibilità. È importante evidenziare – alla luce della complessiva trattazione del presente approfondimento – come l’incipit dello stesso art. 36 della Costituzione sancisca il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro, e che risulti essere in ogni caso sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Per quanto concerne la declinazione della disciplina delle ferie operata dal Codice civile, l’art. 2109 prevede che il lavoratore abbia diritto a un periodo annuale di ferie retribuito possibilmente continuativo, nel tempo che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto tanto delle esigenze dell’impresa quanto di quelle del lavoratore medesimo. Viene poi demandata alla legge e alla contrattazione collettiva la concreta quantificazione della durata dei periodi riconosciuti. La norma civilistica chiarisce come la definizione del periodo feriale debba rappresentare una sintesi tra le diverse esigenze del datore di lavoro e del lavoratore. La fonte normativa che disciplina la materia delle ferie è oggi da rintracciarsi in particolare nel D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66 con cui il legislatore ha recepito la direttiva comunitaria 88/2003/ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 novembre 2003 concernente taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro. L’art. 10 del decreto, nel rispetto dei dettami di rango costituzionale e civilistici già in precedenza richiamati, sancisce il diritto in capo al lavoratore di fruire di un periodo di ferie retribuite pari a quattro settimane su base annua. Sempre l’art. 10 del D.Lgs. n. 66/2003 stabilisce il godimento di almeno due settimane continuative nell’anno di maturazione in ipotesi di richiesta avanzata dal lavoratore; le restanti due settimane obbligatorie possono poi essere fruite entro l’arco temporale dei diciotto mesi successivi a quello di maturazione. Decisamente incisivo il dettato del comma 2 del medesimo art. 10, che si pone esattamente in linea con il dettato di rango costituzionale e civilistico nel prevedere l’indisponibilità delle quattro settimane obbligatorie con conseguente impossibilità di monetizzazione delle ferie in sostituzione della fruizione, se non in caso di cessazione del rapporto di lavoro. Nel documento redatto dagli esperti dei consulenti del lavoro trovano spazio anche il caso degli autoferrotranvieri, settore caratterizzato da molteplici indennità che hanno portato i giudici a definire criteri puntuali per individuare le voci da riconoscere durante il periodo di ferie, e dei buoni pasto: erogazioni di natura assistenziale e non retributiva che non rientrano tra le voci da corrispondere durante le ferie.

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Emissioni gas serra 2025 in Italia, +0,3% rispetto al 2024

(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento delle emissioni è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della produzione idroelettrica. Lo comunica Ispra che pubblica la stima trimestrale delle emissioni in atmosfera anno 2025 - III trimestre. Come previsto dalla strategia di decarbonizzazione, si registra un sensibile calo delle emissioni legate ai consumi di carbone per la produzione di energia - si legge in una nota - Nel complesso si stima un aumento delle emissioni dalla produzione di energia dell’1.2%. In leggera flessione le emissioni del settore dei trasporti (-0.5%) principalmente per la riduzione nei consumi nel trasporto navale, mentre la riduzione dei consumi di gasolio per autotrazione è quasi del tutto compensata dall’incremento dei consumi di benzina. Per il riscaldamento si prevede un moderato aumento delle emissioni (+0.9%), legato ancora una volta a un maggior utilizzo di gas naturale. Anche l’industria registra un leggero incremento (+0.3%) rispetto all’anno precedente. Nel 2025 la richiesta di energia elettrica (233,264 GWh) risulta inferiore al valore dello stesso periodo del 2024 (-1.2%) ed è stata soddisfatta per il 42.7% da Fonti Energetiche Rinnovabili, per il 42.2% dalla produzione da fonti non rinnovabili, e la restante quota del 15.1% dal saldo estero. Per quanto riguarda le emissioni provenienti dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti, non si prevedono variazioni significative rispetto al 2024.

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