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(Adnkronos) - Seli Overseas, società del Gruppo Webuild, celebra il suo 75° anniversario in concomitanza con la festività di Santa Barbara, patrona dei minatori e di chi lavora in sotterraneo. Una ricorrenza che racconta una storia di innovazione e sicurezza nel settore del tunneling su scala globale, iniziata nel 1950 con la visione dell'ingegnere Carlo Grandori: portare tecnologia nelle lavorazioni riducendo drasticamente gli incidenti nel lavoro in galleria. Da quella intuizione, Seli Overseas ha trasformato il tunneling in un’arte ingegneristica, introducendo soluzioni pionieristiche come la Tbm a doppio scudo, progettata negli anni ’70 per affrontare le geologie più complesse, una tecnologia che ha aperto la strada alla meccanizzazione degli scavi in terreni complessi. Oggi, con oltre 846 km di gallerie scavate in 32 Paesi, per un totale di circa 100 tunnel realizzati e una presenza in 5 continenti, Seli Overseas è sinonimo di eccellenza tecnica e innovazione continua per il Gruppo Webuild e per i numerosi altri Clienti per cui opera su scala globale. La società, che dal 2021 è entrata a far parte del Gruppo Webuild, è parte di una storia di aggregazione ultracentenaria di aziende di successo in Italia e nel mondo che hanno unito le loro competenze dando vita all'attuale Gruppo Webuild, leader globale nelle grandi infrastrutture. L'esperienza specialistica di SelI Overseas è stata ed è ancora oggi decisiva in opere urbane di grande complessità. Il Cityringen di Copenaghen e un tunnel di oltre 13 metri di diametro nel centro densamente popolato di Łódź in Polonia sono esempi di interventi realizzati in contesti densamente popolati. In Egitto, la metropolitana che corre a due passi dalle Piramidi di Giza ha richiesto soluzioni ingegneristiche ad hoc per tutelare il patrimonio storico in superficie. In Italia, il know-how di Seli Overseas è oggi strategico nei cantieri ferroviari Webuild di maggior rilievo, dove supporta il Gruppo nella gestione di TBM con tecnologie avanzate applicate, come il Continuous Mining e il Dual Mode, che consentono di ottimizzare sicurezza e tempi di realizzazione. In Italia, con Webuild, Seli Overseas è in prima linea anche nella realizzazione della Galleria di Valico, parte del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi–Nodo di Genova, che è anche il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo d’Italia, gestendo con protocolli di sicurezza all'avanguardia sfide rilevanti come il contatto con la Faglia Sestri/Voltaggio e la presenza di gas naturale. Opera inoltre in cantieri strategici per la realizzazione della direttrice ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e sulla linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, dove impiega Tbm Dual Mode di ultima generazione per garantire efficienza e sostenibilità. Per il futuro, la crescente domanda di tunneling, guidata dall'esigenza di sviluppare infrastrutture integrate e sostenibili in aree urbane densamente popolate, rafforza il ruolo di Seli Overseas nel mercato internazionale in settori che spaziano dalla mobilità sostenibile alle opere idriche. Il suo continuo investimento in Green Tbm, sistemi digitali predittivi e automazione per ridurre rischi ed emissioni, conferma inoltre il ruolo di centro di competenza globale nel Gruppo Webuild.
(Adnkronos) - “Leggeremo il rapporto annuale dell’Osservatorio 4.Manager nel dettaglio perché è un documento complesso, con molte risultanze, molte analisi di causalità statistica, molte mappature del nostro sistema industriale, come sapete costituito soprattutto da piccole e medie imprese. E' prezioso perché rappresenta un'ottima base di conoscenza, soprattutto delle interrelazioni complesse all'interno delle filiere. Vengono analizzate le interrelazioni nell'ambito della filiera per implementare politiche pubbliche e, soprattutto, politiche industriali”. Lo ha dichiarato Renato Loiero, consigliere per le politiche di bilancio del Presidente del Consiglio dei ministri, oggi a Roma in occasione della presentazione del nuovo rapporto dell’Osservatorio 4.Manager intitolato 'Le filiere produttive nell’era della conoscenza aumentata'. “Si tratta - prosegue Loiero - di traguardare uno dei requisiti che dovrebbero caratterizzare le politiche pubbliche nel settore dell'industria, cioè la selettività: cercare di compendiare il rigore dei conti pubblici e lo sviluppo, indirizzando le risorse pubbliche, che sono per natura limitate, verso quegli ambiti produttivi che hanno una maggiore dinamica del valore aggiunto quelle che sarebbero più meritevoli di ricevere contributo o sostegno istituzionale”. Loiero ha concluso ricordando l’importanza del rapporto anche per le altre amministrazioni coinvolte nel disegno delle politiche industriali: “Serve alle varie altre istituzioni, al netto di quelle che hanno contribuito alla sua realizzazione, in particolare l’Istat, anche a fare valutazione delle politiche pubbliche ex ante ed ex post”.
(Adnkronos) - “Siamo una cooperativa agricola che fa rigenerazione ambientale e sociale in una zona semi-urbana di Roma”. Alessia Mazzù, classe ’90 e membro della Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio, ha ricevuto il Good Farmer Award per aver trasformato 22 ettari di terra pubblica abbandonata in un laboratorio di agricoltura rigenerativa e inclusione. “Usiamo l’agricoltura per parlare di giustizia sociale, per fare formazione, produzione, sperimentazione e inclusione sociolavorativa”, ha spiegato. Il premio sarà investito in un intervento strategico: “Raccoglieremo le acque meteoriche: in tempi di cambiamento climatico l’acqua è una risorsa preziosa che non può essere sprecata”. Sulla sostenibilità nel settore primario, Mazzù è netta: “Si può fare, anche se non è semplice. Serve una rivoluzione culturale: l’agricoltura rigenerativa richiede fiducia nel fatto che, nel lungo periodo, porta benefici a noi agricoltori e all’ambiente”.