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(Adnkronos) - "Ma sei impazzito a lasciare da sola in casa una bambina di 6 anni? Ho sentito due volte" nostra figlia "stasera e mi ha detto che è a casa da sola da più di due ore perché tu sei a cena fuori". E' questo il messaggio di Ilary Blasi inviato all'ex marito Francesco Totti la sera del 26 maggio del 2023, alle 23.19, depositato agli atti nel corso dell'udienza di opposizione all'archiviazione nel procedimento che vede indagato l'ex numero 10 della Roma per abbandono di minore insieme all’attuale compagna Noemi Bocchi e alla tata che vive nello stesso palazzo. Per i pm che sollecitano l’archiviazione, a cui si sono opposti i legali di Blasy, “non vi è mai stato un reale pericolo per i minori, la più piccola aveva un telefono con il quale poteva chiamare la madre, era con bambini più grandi e la tata, pur non presente, era ‘verosimilmente’ disponibile a salire subito perché vive nello stesso palazzo”. "Il dato certo è che la bambina è stata abbandonata - afferma all'Adnkronos il legale di Blasi, l'avvocato Fabio Lattanzi - L’altro dato certo è che la moglie del portiere ha mentito dicendo che era in casa. La domanda è perché ha mentito. Aspettiamo fiduciosi la decisione del giudice". Al termine dell'udienza di oggi a piazzale Clodio il gip si è riservato di decidere nei prossimi giorni.
(Adnkronos) - L'assemblea generale Emeca, riunitasi nelle scorse settimane a Milano, ha eletto i nuovi membri del suo consiglio di amministrazione, nominando vicepresidente Carlo Costa che in Italian Exhibition Group (Ieg) ricopre il ruolo apicale di chief corporate officer. A Costa, in Ieg, è affidata la gestione dei settori operation, finance, hr, it, legal compliance e le attività corporate delle società controllate dal Gruppo. Ieg, quotata al mercato principale su Euronext Milan, con le sue 60 fiere e 150 eventi, oltre 700 dipendenti in Italia e nel mondo con sedi a Rimini, Vicenza, Milano, Arezzo, Dubai, San Paolo, New York, Singapore oltre che in Cina, Arabia Saudita e Messico, è tra i principali organizzatori fieristici globali. Emeca, con sede a Bruxelles e presieduta da Elżbieta Roeske, è dal 1992 l'Associazione europea dei grandi centri fieristici. Riunisce le 25 più importanti sedi espositive in Europa, tra le quali anche quelle di Italian Exhibition Group con Rimini e Vicenza. Gli associati Emeca organizzano nel loro complesso 2.000 fiere all'anno con 400.000 espositori e 38,5 milioni di visitatori su una superficie espositiva di 38 milioni di metri quadrati. Oggi, l'Europa ospita la maggior parte delle fiere internazionali leader e rappresenta quasi la metà della quota di mercato globale. Tra i ruoli di Emeca quello di promuovere i suoi associati a livello europeo e globale nell'ambito di alleanze industriali con le principali istituzioni governative. Carlo Costa, classe 1968, è originario di Torino ma residente a Fano da 26 anni dove è attivissimo nel volontariato della sua città. Sposato con Mariarosa, due figli, Giovanni e Giacomo, si laurea in Economia e Commercio all’università degli studi di Torino e inizia la sua carriera nell’ambito della direzione finanziaria della Luigi Lavazza S.p.a. Nel gigante del caffè partecipa anche allo studio, costituzione e gestione di una agency tresaury company nell’area doganale di Dublino. Passa poi a Ifas Gruppo di Torino, all’epoca uno dei più importanti dealer nel settore automotive controllato da un fondo di investimento milanese. Nel 2001 entra nell’allora Ente Autonomo Fiera di Rimini, accompagnandolo nella trasformazione in SpA e in tutte le maggiori operazioni: m&a in Italia e all’estero, l’integrazione con Fiera di Vicenza - che ha dato origine a Italian Exhibition Group S.p.A. - la quotazione in Borsa. Nel 2022 si sposta al Consorzio Tutela Grana Padano, il prodotto Dop più consumato al mondo. Nel 2024 rientra in Italian Exhibition Group con il ruolo apicale di Cco. Nel corso dell’ultima assemblea generale di Emeca, gli associati, provenienti da tutta Europa, si sono concentrati sulla pianificazione degli scenari fieristici e sulla crescita delle vendite registrata nel 2025 e su quella prospettica per il 2026; al centro dell’assemblea anche riflessioni sulle sfide dovute all’incerto contesto geopolitico, sugli investimenti nella decarbonizzazione, ristrutturazione delle sedi espositive e nuovi spazi multifunzionali. Riflettori accesi anche su digitalizzazione, servizi personalizzati, sicurezza e cybersecurity
(Adnkronos) - “Dal punto di vista economico abbiamo distribuito valore sul territorio direttamente, agendo verso gli enti locali, le pubbliche amministrazioni e quindi i territori per la promozione della raccolta differenziata, con oltre 780 milioni di euro in un solo anno; 20 milioni di euro sono stati poi destinati come valore distribuito alle piattaforme che si occupano di ritirare, riparare e rigenerare gli imballaggi commerciali industriali e altri 520 milioni di euro sono stati destinati a sostegno delle attività di riciclo e recupero dei materiali di imballaggio”. Così Simona Fontana, direttore generale Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, intervenendo, oggi a Milano, all’evento ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’, organizzato dal Consorzio in collaborazione con il Corriere della Sera, nella sede della Borsa di Milano. Sono numeri importanti quelli illustrati da Fontana che si sommano a quelli generati dall’effetto “indiretto e indotto sull'economia italiana - aggiunge - Stiamo parlando di oltre 3,8 miliardi di euro in un solo anno, pari a 2 miliardi di Pil generato”. Cifre che raccontano di un “indotto e di una filiera industriale che oggi occupa circa 25mila addetti”, ricorda. Risultati raggiunti grazie al sistema italiano di gestione degli imballaggi che si basa “su un approccio di sistema collaborativo tra Conai e i consorzi di filiera, tra le filiere del riciclo e le imprese, ma soprattutto con le istituzioni nazionali e locali - approfondisce il direttore generale del Consorzio - Una collaborazione che ha portato, nel 2024, al riciclo di oltre il 76,7% degli imballaggi che usiamo nelle nostre case e nelle nostre aziende”. Fontana si sofferma poi sulle principali criticità che rischiano di rallentare l'evoluzione del modello italiano per l'economia circolare: “Siamo oggi in una fase di transizione competitiva, dove la transizione ecologica deve ancora di più rafforzare il suo legame con una sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica per le imprese - spiega - Da questo punto di vista diventa importante andare verso regole sempre più chiare e orientate ai risultati. Nel settore degli imballaggi si è lavorato tanto su riduzione, riutilizzo, riciclo. Oggi è il momento di lavorare ancora di più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi sul tema del riciclato, sostituendo i materiali vergini con materiali da riciclo - raccomanda Fontana - Un passaggio utile a prevenire fenomeni di scambi commerciali non equi, dove la competizione e il costo al ribasso rischiano di mettere a repentaglio il grande lavoro che la manifattura italiana e le filiere del riciclo hanno saputo generare in questi 27 anni di attività”.