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Ucraina, Ue approva blocco asset russi. Italia: "Esplorare alternative"

(Adnkronos) - L'Unione europea dice sì al congelamento indeterminato degli asset russi. Ma l'Italia invita a esplorare alternative. E, in una nota congiunta con Belgio, Bulgaria e Malta, sottolinea che si tratta di un "sì 'tecnico' ma la decisione spetta ai leader".   Il via ...

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Università, Luiss: "A disposizione per formare giovani che porteranno cambiamento Europa"

(Adnkronos) - "L’Europa è sicuramente in una fase di difficoltà, lo riscontriamo giorno per giorno, ora per ora, però sappiamo anche che non basta criticarla: bisogna cercare di farla ripartire con le idee dei Paesi fondatori". Lo ha affermato Giorgio ...

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Energia, Agsm Aim presenta revamping centrale di cogenerazione di Borgo Trento

(Adnkronos) - È stato presentato oggi, presso la centrale di cogenerazione di Borgo Trento (Verona), il revamping dell’impianto che dal 1994 produce energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento cittadino. L’intervento di efficientamento ha riguardato il ...

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Ucraina, Ue approva blocco asset russi. Italia: "Esplorare alternative"

(Adnkronos) - L'Unione europea dice sì al congelamento indeterminato degli asset russi. Ma l'Italia invita a esplorare alternative. E, in una nota congiunta con Belgio, Bulgaria e Malta, sottolinea che si tratta di un "sì 'tecnico' ma la decisione spetta ai leader". Il via libera è arrivato con il voto favorevole di 25 Stati membri e quello contrario di 2, si apprende da fonti Ue. La norma, basata sull'articolo 122 del Tfue, rende meno aleatorio il congelamento dei beni (doveva essere rinnovato ogni sei mesi all'unanimità) e, di conseguenza, meno complicato il prestito all'Ucraina basato su quei beni che l'Ue intende approvare nel prossimo Consiglio europeo, che inizierà il 18 dicembre. L'Ue "ha appena deciso di immobilizzare a tempo indeterminato i beni russi", ha sottolineato sottolinea l'Alta rappresentante Kaja Kallas. Questo "garantisce che fino a 210 miliardi di euro di fondi russi rimangano sul suolo dell'Ue, a meno che la Russia non paghi integralmente i risarcimenti all'Ucraina per i danni causati. Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia finché non prenderà sul serio i negoziati. Il Consiglio europeo della prossima settimana sarà cruciale per garantire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi anni". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha accolto "con favore" la decisione del Consiglio Ue "sulla nostra proposta di proseguire l'immobilizzazione dei beni sovrani russi".cIn questo modo, ha aggiunto, "inviamo un segnale forte a Mosca: finché questa brutale guerra di aggressione continuerà, i costi per la Russia continueranno ad aumentare. Questo è un messaggio forte all'Ucraina: vogliamo assicurarci che il nostro coraggioso vicino diventi ancora più forte sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati". Insieme a Belgio, Bulgaria e Malta, l'Italia "ha deciso di non far mancare il proprio sostegno al Regolamento che intende stabilizzare l'immobilizzazione dei beni russi - senza tuttavia stabilirne l'utilizzo - sino a che Mosca non cessi la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non la risarcisca per i danni causati dalla sua guerra", sottolineano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che la decisione è stata presa "perché non vi siano dubbi" sul sostegno di Roma a Kiev. L'Italia, tramite una dichiarazione aggiuntiva, ha però voluto sottolineare la necessità che "decisioni di una tale portata giuridica, finanziaria e istituzionale" siano sempre precedute "da una discussione a livello politico e non vi siano fughe in avanti a livello tecnico", rimarcano le stesse fonti. Sempre in quest'ottica la dichiarazione specifica che "la decisione odierna, oltre a non pregiudicare in alcun caso la decisione sull'eventuale utilizzo dei beni immobilizzati russi, non costituisce in alcun modo un precedente per il passaggio da decisioni all'unanimità alla maggioranza qualificata", viene ancora sottolineato. In vista del prossimo Consiglio europeo del 18 dicembre "e con uno spirito pienamente costruttivo", l'Italia ha quindi invitato la Commissione e il Consiglio "a continuare a esplorare e discutere opzioni alternative per rispondere alle esigenze finanziarie dell'Ucraina, basandosi su un prestito Ue e su soluzioni ponte, per garantire la continuità del sostegno prima che la soluzione individuata possa effettivamente entrare in vigore", concludono le fonti. Belgio, Bulgaria, Italia e Malta confermano il loro impegno a garantire a Kiev “un sostegno finanziario regolare e prevedibile nel lungo periodo”, sottolineando che qualsiasi soluzione “dovrà rimanere pienamente conforme al diritto internazionale e dell’Ue”. In una dichiarazione congiunta, i quattro Paesi ricordano che “i beni russi devono rimanere immobilizzati finché la Russia non porrà fine alla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non avrà compensato i danni causati dal suo conflitto”. I governi avvertono che l’utilizzo della procedura basata sull’articolo 122 Tfue “comporta conseguenze giuridiche, finanziarie, procedurali e istituzionali che potrebbero andare ben oltre questo caso specifico” e ribadiscono che la decisione “avrebbe dovuto essere discussa dal Consiglio europeo prima che il Consiglio assumesse una decisione finale”. In vista del Consiglio europeo di dicembre, i quattro Stati chiedono a Commissione e Consiglio di continuare a esaminare “opzioni alternative, conformi al diritto dell’Ue e internazionale, con parametri prevedibili e che presentino rischi significativamente inferiori” per far fronte alle esigenze finanziarie dell’Ucraina, “basate su uno strumento di prestito dell’Ue o soluzioni-ponte”. Pur votando sì alla procedura scritta, Belgio, Bulgaria, Italia e Malta precisano che tale voto “non pregiudica in alcun modo la decisione sull’eventuale utilizzo dei beni russi immobilizzati, che dovrà essere presa a livello di leader” e che esso “non costituisce un precedente nell’ambito della Politica estera e di sicurezza comune”. I quattro Paesi chiedono inoltre che “la presente dichiarazione sia allegata ai verbali della procedura scritta”.

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Università, Luiss: "A disposizione per formare giovani che porteranno cambiamento Europa"

(Adnkronos) - "L’Europa è sicuramente in una fase di difficoltà, lo riscontriamo giorno per giorno, ora per ora, però sappiamo anche che non basta criticarla: bisogna cercare di farla ripartire con le idee dei Paesi fondatori". Lo ha affermato Giorgio Fossa, presidente della Luiss, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Ateneo. Fossa ha sottolineato che, oltre a indicare cosa fare, "bisogna anche dire qual è la strada per farlo", richiamando in questo ruolo la responsabilità del sistema universitario. "Le università, non solo la Luiss ma anche la Luiss, sono a disposizione per formare sempre più i giovani che porteranno al cambiamento dell’Europa verso l’Europa che tutti vogliamo e desideriamo". Il presidente ha evidenziato come, valorizzando il pensiero accademico, emergeranno giovani capaci di guidare non solo il futuro del continente, ma anche di interpretare un mondo "sempre più interconnesso". Fossa ha concluso con un appello diretto agli studenti: "Devono tornare a credere prima di tutto in loro stessi per portare il cambiamento e migliorare il mondo che hanno trovato, lasciandolo ai loro figli meglio di come lo hanno ricevuto".

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Energia, Agsm Aim presenta revamping centrale di cogenerazione di Borgo Trento

(Adnkronos) - È stato presentato oggi, presso la centrale di cogenerazione di Borgo Trento (Verona), il revamping dell’impianto che dal 1994 produce energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento cittadino. L’intervento di efficientamento ha riguardato il cuore dell’impianto, la sezione cogenerativa, con l’installazione di due nuovi motori a combustione interna dotati di generatori per la produzione di energia elettrica. Questa tecnologia all’avanguardia - spiega l'azienda in una nota - sostituisce il precedente ciclo combinato a turbina a gas e turbina a vapore, garantendo maggiori prestazioni in termini di efficienza energetica, ottimizzazione delle perdite di rete ed elevata affidabilità operativa. Grazie al nuovo assetto impiantistico, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera vengono ridotte di quasi il 10%, passando da 81mila tonnellate/anno a 73mila tonnellate/anno. I lavori hanno permesso di dotare la centrale di quattro serbatoi di accumulo, ognuno da 200 metri cubi, per una gestione più efficiente dell’energia termica recuperata. Il revamping ha consentito, inoltre, di estendere la capacità produttiva dell’impianto alla rete di teleriscaldamento servita dalla centrale di Forte Procolo. L’impianto si distingue a livello nazionale per la presenza del più grande impianto solare termico mai realizzato a supporto di un impianto di teleriscaldamento, composto da 244 pannelli termici e sviluppato su una superficie di oltre 2.000 mq. L’investimento complessivo dei lavori è stato di 31 milioni di euro. “L’adozione di nuove tecnologie per efficientare un sistema già virtuoso come quello del teleriscaldamento va nella direzione tracciata dal nostro Piano Industriale, che punta a una transizione energetica sostenibile sotto ogni profilo - ha dichiarato Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim - Il revamping della centrale di Borgo Trento prepara il terreno alla sfida più grande che ci siamo posti con il Progetto Geotermia, una sfida che riguarda l’ambiente, le imprese e le famiglie delle nostre città e che intendiamo realizzare entro il 2030, per rilanciare il teleriscaldamento di Verona e Vicenza come modello di sviluppo sostenibile”. “Il revamping della centrale è un intervento ad alto valore tecnologico che consentirà di migliorare significativamente le performance dell’impianto - ha affermato Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim - Si tratta del primo passo di un progetto più ampio, dove il protagonista è proprio il teleriscaldamento, che mira a ridurre di oltre il 40% l’utilizzo di gas e le relative emissioni di anidride carbonica, in un percorso verso la carbon neutrality”. Situata nella zona nord-ovest di Verona, in viale Caduti del Lavoro, la centrale è operativa dal 1994. Con circa 88 chilometri di tubazioni, serve i quartieri di Borgo Trento e Navigatori e soddisfa il fabbisogno di energia elettrica di circa 34mila famiglie. L’impianto fornisce sia energia elettrica sia energia termica per riscaldamento e acqua sanitaria. La centrale è composta da due sezioni: Sezione Cogenerativa, oggi rinnovata con l’installazione dei due nuovi motori a combustione interna, che sostituiscono la precedente tecnologia a ciclo combinato; Sezione Termica, dedicata alla circolazione e integrazione del calore nella rete di teleriscaldamento, con cinque caldaie ausiliarie (70 MWt complessivi) e quattro serbatoi di accumulo da 200mc ciascuno, per una gestione efficiente dell’energia recuperata. All’esterno della centrale è stato realizzato un campo solare da 244 pannelli termici, con una potenza termica nominale di circa 1.200 kWt, che preriscalda l’acqua di ritorno dalla rete cittadina.

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