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(Adnkronos) - E' stato condannato a 30 mesi di carcere il medico che ha ammesso di aver fornito ketamina a Matthew Perry poche settimane prima della morte dell'attore di Friends per overdose nel 2023. Salvador Plasencia si è dichiarato colpevole a luglio di quattro capi d'imputazione per spaccio di ketamina. Quarantaquattro anni, il medico, che gestiva una clinica di pronto soccorso a Calabasas, avrebbe dovuto comparire a processo ad agosto prima di raggiungere un patteggiamento. Rischiava una pena massima di 10 anni di carcere federale per ogni capo d'imputazione, hanno dichiarato i pubblici ministeri. Plasencia si è rivolto alla corte in lacrime: "Avrei dovuto proteggerlo", "devo assumermi la responsabilità", ha affermato.
(Adnkronos) - "Io porto l'esperienza della comunicazione all'interno di una pmi italiana, dove la comunicazione non è stata soltanto un vettore informativo ma parte della strategia di governance e di crescita dell'azienda e per noi di successo, anche appunto attraverso la comunicazione. il nostro è un settore tradizionale, in cui è difficile la comunicazione e centrale la reputazione. La comunicazione è stato un importantissimo volano per anticipare alcuni trend. Avere persone competenti ed esperte in materia è quindi fondamentale in un momento di grandi cambiamenti, accompagnare l'azienda nella 'liquidità' del mercato. Il comunicatore deve essere un manager nelle aziende grandi e piccole, il suo ruolo è fondamentale". Così Maura Mormile, cco Secursat, intervenendo all'evento 'Governance della comunicazione professionale: competenze certificate e responsabilità' sulle proposte di Manageritalia per la certificazione dei comunicatori.
(Adnkronos) - L’Università Lum ospiterà domani 28 novembre dalle 14.30 e sabato 29 novembre dalle 9.00, l’evento finale di Airclimact, un progetto di ricerca dedicato ai rischi di salute legati all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici in una popolazione che invecchia. Le due giornate riuniranno ricercatori, clinici, esperti di sanità pubblica e istituzioni impegnate sul tema delle esposizioni ambientali e del loro impatto sulla salute. Airclimact nasce all’interno di Age-It - Ageing well in an ageing society, il programma di ricerca nazionale finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si occupa di invecchiamento in buona salute. All’interno di questo quadro, Airclimact si concentra in particolare sul ruolo del clima e dell’inquinamento atmosferico, integrando dati ambientali, veterinari, clinici e di stile di vita per stimare il loro effetto sulla mortalità e sulle principali patologie cronico-degenerative. L’evento finale presenterà i dati delle analisi, che combinano modelli statistici tradizionali e tecniche di intelligenza artificiale per stimare il rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e neurodegenerative in relazione alle esposizioni ambientali. La presenza di due coorti localizzate al nord e al sud del Paese consente di confrontare contesti climatici e di inquinamento differenti, offrendo indicazioni utili per la sanità pubblica. La ricerca si basa su due grandi coorti di popolazione italiana, rappresentative di aree diverse del Paese. La coorte Moli-sani, che comprende oltre 24mila adulti residenti in Molise, e lo studio RoCav, con quasi 4mila persone della provincia di Varese, hanno fornito informazioni di dettaglio su stili di vita, parametri clinici, fattori socioeconomici e storia di malattia. A questi dati sono stati sovrapposti, tramite georeferenziazione dell’indirizzo di residenza, indici climatici come temperature estreme e variabilità stagionale, e livelli di inquinanti atmosferici come particolato fine, biossido di azoto e ozono. Una parte del programma sarà dedicata al contributo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e delle attività veterinarie, in un’ottica One Health. L’integrazione di dati provenienti dalla sorveglianza veterinaria e ambientale, dall’uso di fonti dati innovative e dagli studi sui rischi infettivi permette infatti di ampliare il quadro dell’esposizione, collegando la salute umana agli ecosistemi e al territorio. Nelle sessioni conclusive saranno presentate le proposte di linee guida per la mitigazione dei rischi legati a inquinamento e cambiamento climatico, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, come gli anziani e i gruppi socialmente svantaggiati. Il programma prevede anche uno spazio dedicato alla comunicazione del rischio, al rapporto tra fiducia nella scienza e percezione dei pericoli ambientali, e al ruolo degli stili di vita nella protezione della salute in un contesto climatico in rapido mutamento. L’iniziativa rientra nel progetto 'Impatto dell’inquinamento dell’aria e del cambiamento climatico su invecchiamento e patologie croniche a differenti latitudini: valutazione dei rischi e delle strategie preventive', finanziato nell’ambito del programma di ricerca Next Generation Eu - Age-It.