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(Adnkronos) - Il numero uno del mondo Carlos Alcaraz è il primo finalista del Six Kings Slam, il ricco torneo di esibizione in corso di svolgimento a Riad. Lo spagnolo sconfigge lo statunitense Taylor Fritz, numero 4 del ranking Atp, con il punteggio di 6-4, 6-2 in un'ora e 10 minuti. Alcaraz aspetta in finale, in programma sabato 18 ottobre, il vincente del match che inizierà tra pochi minuti tra l'azzurro Jannik Sinner, numero 2 del mondo e il serbo Novak Djokovic, numero 5 Atp.
(Adnkronos) - Intelligenza Artificiale e Correttivo al Codice dei contratti i due temi approfonditi nel corso del 69° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, i cui lavori si sono svolti presso il Teatro delle Muse di Ancona. I giornalisti Manuela Moreno (Rai) e Gianluca Semprini (RaiNews) hanno condotto il modulo tematico ‘Sicurezza e affidabilità delle reti intelligenti: cogliere le opportunità, contrastare le minacce’. Emanuele Frontoni (docente di Informatica Università degli Studi di Macerata), dopo aver indicato nell’inconsapevolezza da parte delle vecchie generazioni, rispetto alle nuove, uno dei principali rischi, ha sostenuto che l’Ia aiuterà a separare le attività tipiche della macchina da quelle squisitamente umane. Nicola Colacino (docente di Diritto Internazionale Scuola Superiore a Ordinamento Speciale della Difesa) ha sottolineato come l’Ia sia soggetta a tre livelli di normazione. Questo perché è avvertito come uno strumento da trattare con cautela dato che può trasformare della realtà. Inoltre, lo spazio per l’uomo tende a ridursi, con la macchina che poco a poco riesce a fare quella che fa l’uomo. In particolare, relativamente all’attività dei professionisti c’è la difficoltà di ben definire la prevalenza della componente umana. Nicola Fiore (Comitato italiano Ingegneria dell’Informazione C3i), nel sottolineare il ruolo e l’attività del Comitato C3i, ha affermato che i dati dell’Ia devono sempre essere mediati dal professionista. Sulla stessa linea d’onda Elio Masciovecchio (vicepresidente del Cni) che ha detto: “Cambiano gli strumenti, ma l’ingegnere, il progettista resta sempre tale. Il professionista è sempre colui che assume la responsabilità finale. E’ fondamentale che dietro l’Ia ci sia un’intelligenza naturale”. ‘Dalla Legge Merloni al principio di risultato-Trent’anni di contratti pubblici alla ricerca di efficienza’ il titolo del secondo approfondimento dedicato al Correttivo del Codice dei contratti. Arturo Cancrini (studio legale Cancrini & Partners) ha ricordato come storicamente le direttive comunitarie siano state sempre concentrate sulle gare, trascurando l’attenzione dovuta alla realizzazione finale delle opere. Inoltre, ha sottolineato la necessità di mettere al centro il progetto e il professionista che lo elabora. Tutti gli interventi legislativi dopo il 1994 hanno ragionato in termini di sanzione. Il Correttivo individua finalmente il principio del risultato. Su una simile lunghezza d’onda Pietro Baratono (esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) che ha ricordato l’art.4 del Correttivo, basato sul principio del risultato, e gli importanti interventi in termini di semplificazione. Infine, ha affermato con forza la necessità di rimettere mano alle tariffe relativi al lavoro dei professionisti. Gianluca Rovelli (consigliere del Consiglio di Stato) ha sottolineato che il correttivo ha avuto un impatto positivo soprattutto sull’equo compenso, una scelta di equilibrio e di chiarezza da parte del legislatore. Sulla questione dei subappalti ha detto che il correttivo ha portato qualcosa di positivo in merito alla disciplina delle piccole e media imprese e sulla tutela dei lavoratori. Giuseppe Latour (Il Sole 24 Ore) ha ricordato come il Codice dei contratti sia stato oggetto di ben 264 modifiche, molte delle quali opportune, ma esiste la necessità di garantire unità e stabilità delle norme ed evitare il diluvio degli interventi. Sandro Catta (consigliere del Cni), ha poi illustrato alcuni dettagli del Correttivo, soffermandosi, in particolar modo, sugli aspetti relativi all’equo compenso.C’è stato anche uno spazio-dibattito riservato agli Ordini territoriali sui temi congressuali. A sostenere il confronto per il Cni sono stati Remo Vaudano (vicepresidente vicario) e Giuseppe Maria Margiotta (consigliere segretario).
(Adnkronos) - “Per il secondo anno consecutivo Acea promuove il contest “I Mille Volti dell’Acqua”, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni a diventare custodi dell’acqua per il futuro. Non solo a risparmiare e preservare la risorsa, ma anche a impegnarsi attivamente per diffondere una maggiore consapevolezza su questo tema”. Lo ha dichiarato Barbara Marinali, presidente di Acea, durante la cerimonia di premiazione del concorso “I Custodi dell’Acqua” che ha raccontato le risorse idriche al tempo del cambiamento climatico. La cerimonia si è svolta nel Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica, ieri sera, durante la serata inaugurale della Festa del Cinema. “Crediamo – ha aggiunto Marinali – che il linguaggio artistico e cinematografico sia uno strumento particolarmente efficace per raggiungere i giovani e stimolare un cambiamento culturale. L’acqua è una risorsa preziosa che va protetta ogni giorno, e per questo Acea lavora con impegno sul fronte della manutenzione delle reti, dell’efficienza tecnologica e della formazione nelle scuole”. “Serviamo oltre 11 milioni di persone – ha ricordato Marinali – e il nostro impegno è preservare la risorsa goccia a goccia, migliorando le infrastrutture e promuovendo comportamenti sostenibili, anche attraverso programmi educativi realizzati con il Ministero dell’Istruzione”.