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Natale, eccessi a tavola e dolci: il piano per non ingrassare

(Adnkronos) - Nel pranzo di Natale qualche eccesso è consentito. Poi, però, bisogna rimettersi in riga fino a Capodanno quando, prevedibilmente, si tenderà nuovamente a esagerare. Il professor Giorgio Calabrese, specializzato in Scienza dell'Alimentazione e Consulente Scientifico del ...

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Terzo Settore, Lombardi (Min. Lavoro): "Co-programmare è ascolto reale e decisioni condivise"

(Adnkronos) - “Co-programmare non è un termine astratto: significa ascolto reale dei giovani e traduzione delle loro esigenze in decisioni concrete”.   Lo ha affermato Alessandro Lombardi, capo dipartimento politiche sociali del ministero del Lavoro, ...

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Sostenibilità, al via 'Energia in Franciacorta': progetto per famiglie vulnerabili

(Adnkronos) - Un fondo di 60mila euro per il pagamento di bollette di luce e gas e la promozione di un percorso di educazione e consapevolezza per i consumi: nasce 'Energia in Franciacorta', il progetto realizzato grazie all’accordo tra Banco dell’energia, ...

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Natale, eccessi a tavola e dolci: il piano per non ingrassare

(Adnkronos) - Nel pranzo di Natale qualche eccesso è consentito. Poi, però, bisogna rimettersi in riga fino a Capodanno quando, prevedibilmente, si tenderà nuovamente a esagerare. Il professor Giorgio Calabrese, specializzato in Scienza dell'Alimentazione e Consulente Scientifico del Ministero della Salute, propone consigli e regole per 'superare' le feste senza accumulare chili di troppo. O troppi chili. Riflettori puntati sul pranzo di Natale. Oggi, sulla tavola in molte case, compaiono i tortellini in brodo: comprati o fatti in casa, hanno un identikit più o meno standard. Sfoglia con 400 grammi di farina e 4 uova, quadratini di 2-3 centimetri per lato che racchiudono prosciutto, mortadella, formaggio. Per Calabrese, bisogna rispettare i limiti ed esiste un numero preciso: "I tortellini in una porzione sono 12", ha detto in una delle sue apparizioni a La volta buona. "Bisogna tenere conto di quello che c'è dentro: il prosciutto, la mortadella... Nel brodo c'è anche il grasso... A Natale, poi, non si mangiano solo i tortellini: prima c'è l'antipasto, poi arriva il secondo dopo i tortellini, poi il panettone. Se andate al ristorante, la porzione dei tortellini prevede 12 pezzi: io vi dico 'la giustizia', il mio è un consiglio salutista". Tra piatti della tradizione e dolci, tra un pranzo e una cena, difficile non superare la soglia del consentito. Lo strappo va bene se episodico. "E' ammesso solo per la cena della Vigilia, per il pranzo di Natale e per il veglione di Capodanno: quindi 24, 25 e 31 dicembre", il calendario del professore all'Adnkronos Salute. "Per tutti gli altri giorni, invece, dobbiamo seguire alcune semplici regole. Obiettivo: non ingrassare, ma limitarci a prendere non oltre mezzo chilo". Dalla cena del 25 dicembre, quindi, dovrebbe partire l'operazione 'rientro'. "La sera di Natale basteranno una insalatona e un frutto. Il 26, giorno di Santo Stefano, è sì una ricorrenza importante per noi cristiani, ma non una festa godereccia. Quindi dobbiamo mangiare regolarmente, come un giorno qualsiasi", ha spiegato, aggiungendo il menù: "A pranzo 60-70 grammi di pasta con legumi o verdure, una porzione di verdure crude, bollite o alla griglia e un frutto. La sera pesce al sale, in alternativa carne bianca o del formaggio, una porzione di verdure, 50 grammi di pane integrale e un frutto. In questo modo arriviamo al cenone di Capodanno, che di fatto è come il Natale per cui la trasgressione è concessa". Menzione speciale per i dolci, a cominciare da panettone e pandoro: "Al massimo una fetta al giorno, al mattino a colazione, in alternativa ai biscotti o fette biscottate, o come snack alle 17 per la merenda". Per provare a rimanere sulla retta via, è opportuno masticare in maniera regolare, step essenziale per mantere il controllo del peso. "Masticare significa attivare enzimi ptialinici nella bocca che agiscono su una parte di carboidrati", ha spiegato il medico evidenziando che "con la masticazione, poi si attivano una serie di muscoli". Quante volte bisogna masticare per ogni forchettata? "Qualcuno dice anche 50 volte, io direi almeno una ventina".

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Terzo Settore, Lombardi (Min. Lavoro): "Co-programmare è ascolto reale e decisioni condivise"

(Adnkronos) - “Co-programmare non è un termine astratto: significa ascolto reale dei giovani e traduzione delle loro esigenze in decisioni concrete”. Lo ha affermato Alessandro Lombardi, capo dipartimento politiche sociali del ministero del Lavoro, nel corso del meeting nazionale ‘Co-programmare con i giovani’, in corso fino al 20 dicembre al Grand Hotel Salerno e organizzato da Moby Dick Ets come ente capofila. “Si è partiti lo scorso anno con la legge 104 del 2024 e la 'Giornata dell’Ascolto del Minore', celebrata su tutto il territorio nazionale", ha sottolineato Lombardi. "Quest’anno, per la prima volta, abbiamo avuto un momento di condivisione con la fascia dei giovanissimi nell’ambito del Meeting nazionale ‘Co-programmare con i giovani’, per evidenziare il diritto all’ascolto del minore, componente fondamentale nelle relazioni sia genitoriali sia con le agenzie educative e la pubblica amministrazione”, ha continuato Secondo Lombardi, esperienze come questa rappresentano un modello concreto di partecipazione: “Questa esperienza di confronto ha trovato un’ulteriore occasione di manifestazione attraverso il programma nazionale 'DesTEENazione', con oltre 90 centri di aggregazione giovanile su tutto il territorio nazionale, dove i ragazzi possono esprimere le loro potenzialità, aspirazioni e attività di miglioramento. Ma c’è un valore ulteriore: consolidare una cultura della partecipazione e ampliare la capacità relazionale dei giovani, contrastando le solitudini che caratterizzano questo tempo. Progetti come questo dimostrano che giovani, Terzo Settore e istituzioni possono lavorare insieme, progettando politiche efficaci e condivise – ha spiegato Lombardi –. La co-programmazione rafforza la pubblica amministrazione e aumenta l’impatto sociale degli interventi”. Nel corso del Meeting, Lombardi è intervenuto nel panel 'Co-programmare, strumento collaborativo tra p.a. e terzo settore', insieme a rappresentanti accademici, istituzionali e associativi, per discutere opportunità e criticità del modello di co-programmazione. “Il Terzo settore funge da ponte tra i territori e le istituzioni – ha concluso Lombardi – permette di raccogliere bisogni concreti e trasformarli in azioni misurabili. La vera sfida oggi è fare in modo che esperienze come questa diventino prassi stabile, replicabile e non episodica, costruendo un dialogo duraturo con i giovani e creando comunità più inclusive, partecipative e vicine ai bisogni reali dei cittadini”.

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Sostenibilità, al via 'Energia in Franciacorta': progetto per famiglie vulnerabili

(Adnkronos) - Un fondo di 60mila euro per il pagamento di bollette di luce e gas e la promozione di un percorso di educazione e consapevolezza per i consumi: nasce 'Energia in Franciacorta', il progetto realizzato grazie all’accordo tra Banco dell’energia, Fondazione Lgh, Cogeme Spa e Associazione Riuso 3, ente attuatore dell’iniziativa 'Banco del riuso', un servizio orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco, al riutilizzo degli oggetti e delle risorse e alla promozione delle capacità individuali, con il coinvolgimento di 11 Comuni del Sud Ovest bresciano. Il progetto si propone l’obiettivo di sostenere i nuclei familiari a rischio di povertà, anche energetica, grazie al contributo di Fondazione Lgh, fondazione del gruppo A2A attiva in Lombardia, tra i fondatori della Fondazione Banco dell’energia. 'Energia in Franciacorta' rientra nel filone 'Energia in periferia', promosso da Banco dell’energia per supportare le famiglie in situazioni di vulnerabilità energetica, residenti nelle zone più periferiche delle città italiane e nei piccoli comuni. Uno strumento sempre più importante, se si guarda ai numeri del fenomeno in Italia che, secondo i dati Oipe - Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica 2023, interessa 2,36 milioni di famiglie, pari a circa il 9% del totale, un dato in rapida crescita. “Affrontare la povertà energetica significa riconoscere che l’accesso all’energia è una condizione essenziale per la dignità e l’autonomia delle persone. Come Fondazione Banco dell’energia lavoriamo per far sì che nessuno sia escluso, sostenendo le famiglie nei momenti di maggiore fragilità. La collaborazione con i nostri partner ci permette di trasformare questo impegno in risultati concreti, offrendo ai territori strumenti capaci di generare valore sociale nel lungo periodo”, spiega Silvia Pedrotti, Responsabile Fondazione Banco dell’energia. Banco dell’energia condivide con Cogeme l’obiettivo di sostenere persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli attraverso iniziative solidali di tipo economico, attività educative e realizzazione di modelli di intervento legati alla promozione e allo sviluppo di energie rinnovabili; Riuso 3 nasce con finalità sociali per favorire lo scambio di beni, servizi e attività tra le persone, creando un modello orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco e al riutilizzo di oggetti e risorse: da qui l’accordo per rispondere al bisogno di singoli e famiglie vulnerabili che vivono sul territorio della Franciacorta e dell’ovest bresciano, coinvolgendo anche i Servizi Sociali di 11 amministrazioni, tutte aderenti dal 2018 al progetto 'Banco del riuso' (Berlingo, Castegnato, Cazzago San Martino, Castrezzato, Cologne, Iseo, Lograto, Maclodio, Paderno Franciacorta, Passirano, Rovato) con l’obiettivo di consolidare un network territoriale già costituito e impegnato in attività solidali sul territorio. Oltre al pagamento diretto delle bollette, saranno organizzati eventi formativi rivolti agli operatori per fornire loro le competenze necessarie per informare e sensibilizzare le famiglie beneficiare sui temi dell’efficientamento e del risparmio energetico e a tal fine verranno create e coordinate le figure dei Ted - Tutor per l’Energia Domestica. “Siamo particolarmente fieri, come Fondazione Lgh e co-fondatori di Banco dell’energia, di poter sostenere un nuovo progetto volto a contrastare la povertà energetica nei territori in cui operiamo - afferma Giorgio Bontempi, presidente di Fondazione Lgh - La povertà energetica è una realtà che tocca molte famiglie, e il progetto ‘Energia in Franciacorta’ ne è una risposta concreta, in grado di offrire un sostegno immediato e allo stesso tempo proporre un percorso formativo che aiuti le persone a diventare protagoniste consapevoli delle proprie scelte energetiche. Non parliamo di semplice assistenza, ma di un accompagnamento strutturato che mira a rafforzare le competenze e la capacità di gestione, generando un impatto positivo e duraturo sulla qualità della vita”. “Siamo nati nel territorio e per il territorio da più di cinquant’anni e questa mission la traduciamo nel nostro agire quotidiano. Fare servizi di pubblica utilità significa avere uno sguardo che va oltre le dinamiche classiche del fare impresa: significa creare un impatto positivo per le nostre comunità, a maggior ragione se il nostro operato va ad aiutare le famiglie in condizione di 'fragilità sociale'. Per questo abbiamo raccolto con grande convinzione questa iniziativa integrando la dotazione economica prevista e veicolandola ai comuni legati ad uno dei nostri progetti più emblematici, ovvero il 'Banco del riuso', grazie al supporto della nostra Fondazione”, afferma Giacomo Fogliata, presidente Cogeme Spa. “Pochi mesi fa abbiamo presentato uno dei primi report di valutazione d’impatto e abbiamo dimostrato che restituiamo al territorio tre volte tanto, rispetto a quanto abbiamo in dotazione. ‘Energia in Franciacorta’ ci permette di rafforzare ulteriormente questi risultati e di integrare l’offerta socio ambientale già in essere grazie ai Banchi del riuso e l’Associazione Riuso 3”, dice Gabriele Archetti, presidente Fondazione Cogeme ets.

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