ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Andrea Delogu si confida con il pubblico di Ballando con le stelle e apre il suo cuore prima della nuova puntata che andrà in onda stasera, sabato 6 dicembre. La conduttrice, in gara con il maestro Nikita Perotti e una delle concorrenti più amate di questa edizione, vede la finale sempre più vicina. Ma l'appuntamento di questa sera si preannuncia impegnativo e la tensione cresce, così come la paura di non soddisfare le aspettative dei telespettatori. "Allora: noi siamo un po' preoccupati di deludervi stasera, perché abbiamo puntato sulla pulizia delle linee e sul messaggio della coreo", ha scritto la conduttrice sulla piattaforma .X "Insomma io ci proverò al massimo delle mie possibilità ad essere pulita", ha scherzato, riconoscendo i suoi limiti da ballerina. "Quindi oggi saremo 'noi', ma più asciutti. Speriamo vi piaccia", ha concluso. Un messaggio sincero e trasparente, accolto con affetto dai fan, che da settimane seguono con entusiasmo il percorso della coppia. E non manca chi legge in quel 'noi' qualcosa in più, una sintonia che va oltre la pista.
(Adnkronos) - E' l'Italia uno dei principali marketplace del wedding tourism ne sa qualcosa Francesca Resciniti, 'regina italiana' del destination wedding. "Dopo la chiusura del Covid - racconta all’Adnkronos/Labitalia - dal 2022 abbiamo assistito a un vero e proprio boom di coppie che hanno deciso di sposarsi in Italia. Questo perché nel 2020 sono state costrette a rinunciare, ma poi sono tornate alla carica molto più felici di prima, anche con budget maggiori. Organizzo matrimoni soprattutto per gli anglofoni, quindi americani, australiani e canadesi che scelgono il nostro Paese per sposarsi con temperature non proprio fredde, anche se quest’anno il 2 gennaio ho organizzato un matrimonio per una coppia di cittadini di Singapore che avevano richiesto un’atmosfera natalizia". Vista la distanza con i futuri sposi Francesca propone sempre un incontro in videochiamata. "In questo modo - spiega - faccio una serie di domande che mi facciano capire qual è la loro visione di matrimonio organizzato in Italia. E nove volte su dieci loro mi parlano di un po' di stereotipi che hanno visto nei film, oppure nell’immaginario collettivo del loro paese, o addirittura su Google. La regione che funziona di più è la Toscana, anche il lago di Como è sempre in pole position. Ma la Toscana ha diverse offerte: dal castello alla villa storica, all'agriturismo, all'albergo". "La maggior parte delle 'mie' coppie - continua - organizza un mini weekend, che però non è quasi mai un fine settimana, in cui offrono ai loro ospiti un’esperienza come cooking class, tour guidati o lezioni di yoga. Si inizia con un pizza party, poi si dorme in location, se non tutti, comunque le persone più vicine, il giorno dopo c’è il matrimonio e l’ultimo giorno si fa un pool party e brunch, ad esempio. Il pizza party a volte viene sostituito ad una cena tipica italiana con prodotti locali. Tutto ciò che è gourmet a loro interessa poco, vogliono i nostri piatti tipici e gli invitati comunque godono di questa esperienza che è proprio fatta di condivisione". E i prezzi? "Senza considerare - sottolinea - viaggio, vestiti e gli eventi considero sempre tra gli 800 e i 1200 euro a persona. Cifre che possono anche essere superiori in base alle scelte. Diverse le tipologie di coppie che si rivolgono a me. Sicuramente appartengono a un’alta classe sociale, tra i 25 e i 32 anni di età, ma anche over 50 che sono al secondo matrimonio, oppure decidono di rinnovare le promesse". "La richiesta più particolare - conclude - è il matrimonio a sorpresa. Mi è capitato il futuro sposo che ha chiesto la mano della fidanzata e certo che lei avrebbe detto sì, per il giorno dopo il matrimonio era tutto organizzato". E per promuovere l'internazionalizzazione e l'attività di incoming, la Bmii-Borsa del matrimonio in Italia destination wedding in Italy ospita ogni anno a Roma buyer internazionali per scoprire le diverse soluzioni legate al mondo delle nozze made in Italy. "Il Centro Italia - dice all’Adnkronos/Labitalia Ottorino Duratorre, presidente Bmii - è risultato la macro-area più richiesta in Italia, superando il Sud e il Nord. Roma, grazie al suo patrimonio storico e artistico, è una delle prime tre mete italiane più ambite per i matrimoni degli stranieri. Roma, come capitale e meta di richiamo globale, è uno dei motori principali di questo incremento nel Centro Italia". "Roma è una delle mete elette dagli sposi stranieri per la sua bellezza e la sua comodità: in particolare la presenza di numerosi voli aerei che collegano la capitale italiana alle diverse località di provenienza degli sposi. La posizione centrale della città permette di raggiungere la location prescelta anche da ospiti, parenti e amici, provenienti dalle diverse parti del mondo come spesso accade. E le nozze sono un’occasione di riunione", conclude.
(Adnkronos) - Il 46% degli italiani (quasi uno su due) è pessimista sul futuro del Paese e solo il 22% immagina un’Italia migliore nei prossimi dieci anni. Un giudizio severo che si affianca a un paradosso evidente: il 79% degli italiani, soprattutto i più giovani, dichiara di pensare al domani, ma il 63% continua a sentirsi 'ancorato' al presente. Questa è la fotografia che emerge dal 'Barometro del Futuro', l’indagine demoscopica presentata oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e realizzata dall’Istituto Piepoli, nel corso dell’evento 'Un patto sul futuro, anche nell’interesse delle future generazioni', svoltosi all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis, in occasione della Giornata Mondiale dei Futuri dell’Unesco. L’incontro è stato l’occasione per presentare e discutere i primi risultati del progetto 'Ecosistema Futuro' (www.ecosistemafuturo.it), la partnership lanciata dall’ASviS un anno fa per mettere il futuro, o meglio 'i futuri', al centro della riflessione culturale, politica, economica e sociale del nostro Paese e che riunisce oltre 40 organizzazioni del mondo dell’istruzione, della cultura, dell’economia e dell’innovazione (tra cui i partner strategici Entopan, Intesa Sanpaolo, Iren, Randstad Research e Toyota Material Handling). “Come mostrato dall’indagine, gli italiani chiedono futuro, ma la gran parte di loro ritiene che nessuno se ne stia occupando seriamente, tanto meno i politici - ha commentato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS - tant’è vero che solo il 25% degli intervistati pensa che i governi agiscono anche nell’interesse delle future generazioni e il 65% ritiene che in Italia non si parli abbastanza di futuro. Ecosistema Futuro intende invertire questa tendenza, in linea con il ‘Patto sul Futuro’ approvato dall’Onu un anno fa, portando l’educazione ai futuri nelle scuole e nei musei, promuovendo riforme politiche come la Valutazione d’Impatto Generazionale delle nuove leggi, valorizzando la ricerca orientata al futuro e dando maggiore spazio alle giovani generazioni nelle scelte politiche”. Il 'Barometro del futuro', presentato da Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, evidenzia un divario profondo tra percezione personale e collettiva: il 37% degli italiani è ottimista riguardo al proprio futuro, ma il 34% percepisce un vuoto di visione sul futuro del Paese. La politica è considerata orientata al futuro solo dal 4% dei rispondenti, la scuola dal 7%, con un pessimismo più marcato nel Centro e nelle Isole, e più attenuato nel Nord Ovest. Tra le preoccupazioni principali emergono l’aumento del costo della vita e delle diseguaglianze (44%), l’intelligenza artificiale (36%), i rischi globali per la sicurezza e la pace (32%) e la crisi climatica (30%). La fiducia degli italiani si concentra nella scienza (80%), mentre scende drasticamente per istituzioni (29%), media tradizionali (24%) e social media (21%). Il Barometro evidenzia inoltre una chiara domanda di giustizia intergenerazionale: sette italiani su dieci chiedono una Legge sul Clima e quasi due su tre sostengono un’imposta sulle grandi ricchezze per finanziare i giovani. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con Icom Italia, Officine Italia, Save the Children e la Fondazione Italiana per gli Studi sul Futuro nell’ambito delle celebrazioni giubilari, sono state presentate le principali linee di azione di Ecosistema Futuro. Il Barometro del Futuro mostra una richiesta chiara: per il 75% degli italiani è urgente introdurre un’educazione al futuro nel sistema scolastico: da qui la prima linea di azione che riguarda l’introduzione della Futures Literacy proposta dall’Unesco nelle scuole e nei percorsi universitari, lungo le linee contenute nel Future Paper presentato oggi nel corso dell’evento. La seconda concerne le politiche pubbliche, attraverso l’applicazione della nuova normativa che impone la Valutazione d’Impatto Generazionale (Vig) delle nuove leggi, così da orientare le decisioni in una prospettiva di lungo periodo. La terza riguarda la partecipazione civica, con l’avvio del percorso verso la prima Assemblea Nazionale sul Futuro nel 2027. Nel corso dell’evento è stata annunciata anche la creazione del 'Network dei Musei dei Futuri', realizzato nell’ambito di Ecosistema Futuro da Icom Italia, rappresentata da Michela Rota (architetta esperta di sostenibilità), un’iniziativa che coinvolge già oggi oltre 40 istituzioni culturali apripista, che nel 2026 realizzeranno attività dedicate ai futuri possibili, con l’obiettivo di trasformare musei e istituzioni culturali in spazi di immaginazione civica e alfabetizzazione ai futuri. L’obiettivo è anche quello di realizzare un 'Museo dei Futuri' italiano, fisico e digitale, sulla falsariga delle esperienze internazionali esistenti. "Attuare il Patto sul Futuro in Italia vuol dire trasformare il modo in cui il sistema Paese prende le decisioni - ha commentato Luca Miggiano, responsabile del progetto Ecosistema Futuro - Per realizzare tale obiettivo è necessario confrontarsi sull’Italia che vogliamo nel futuro, migliorare i processi politici e creare una cultura orientata al futuro per navigare la complessità del presente. Ecosistema Futuro è nato per contribuire a creare un Paese per giovani, dando voce a chi già oggi lavora concretamente sul futuro e alle giovani generazioni, schiacciate tra debito climatico, precarietà e incertezze economiche".