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(Adnkronos) - Un 27enne originario della Nigeria ha aggredito una suora in una chiesa nei pressi di Largo di Torre Argentina, a Roma. Il giovane è stato arrestato dagli agenti della Polizia della Sezione Volanti. Il fatto è accaduto nella mattinata di ieri, quando una suora ha notato un uomo entrare all’interno dell’edifico e aggirarsi con un comportamento guardingo mentre cercava di oscurare il volto col cappuccio di una felpa. Nel timore che potesse compiere azioni criminose, quando ha notato che si stava avvicinando al tabernacolo, lo ha invitato con gentilezza ad allontanarsi, ma l’uomo, dal canto suo, ha reagito impulsivamente: senza neanche risponderle, si è scagliato contro di lei colpendola con schiaffi e pugni al volto con una tale violenza da farle perdere l’equilibrio. Le urla della suora, caduta a terra, hanno richiamato l’attenzione di alcuni passanti che subito sono corsi in suo aiuto e hanno allertato le forze dell’ordine, mentre, nel frattempo, l’aggressore si era dato alla fuga. Gli agenti della Sezione Volanti, intervenuti sul posto, hanno immediatamente raccolto tutte le informazioni necessarie a rintracciare il giovane. Grazie alle descrizioni fornite dai testimoni, sono così riusciti a intercettarlo e bloccarlo poco dopo, in Piazza del Monte di Pietà. Portato negli uffici del I Distretto Trevi Campo Marzio per gli accertamenti di rito, l’uomo è finito in manette perché gravemente indiziato del reato di lesioni aggravate e portato nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo, all’esito del quale, questa mattina, il giudice ha convalidato l’arresto.
(Adnkronos) - L’Università degli Studi Roma Tre ha conferito oggi la Laurea honoris causa in Italianistica a Pupi Avati, per lo studio e la promozione dell’opera e della figura di Dante. "Devo ammettere che è una grandissima emozione arrivare con sessant’anni di ritardo a un riconoscimento di questo genere. Ho ritrovato esattamente quello che era il mio stato d’animo - ha confessato il maestro Avati - quando incominciai il rapporto con l’Università a vent’anni, attendendo di diventare dottore in scienze politiche, per una carriera diplomatica. Non è accaduto niente di quello che immaginavo accadesse ed accade oggi, con un ritardo di così tanti anni, che impreziosisce questa opportunità che mi viene data". Dopo i saluti del Rettore dell’Ateneo, Massimiliano Fiorucci, e dopo l’intervento dei docenti Maurizio Fiorilla e Anna Pegoretti, il maestro Pupi Avati ha svolto la sua lectio magistralis dal titolo 'Dante'. L’impegno pluridecennale di Avati sulla vicenda umana e la biografia intellettuale dell’Alighieri si è concretizzato nel film 'Dante' (2022) e nel romanzo 'L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante' (2021), che riflette da vicino la sceneggiatura. Avati ha coltivato l’idea per oltre vent’anni, durante i quali non ha mai smesso di studiare e di affrontare con caparbietà la spaventosa mole della bibliografia dantesca, confrontandosi con la comunità degli studiosi. All’interesse per Dante si unisce la grande competenza e la felice capacità di Avati, già chiara in 'Magnificat' (1993), di raccontare il Medioevo attraverso puntuali e ambiziose ricostruzioni di ambienti, costumi, usi. Alla cerimonia hanno preso parte Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, e Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura del Comune di Roma e tanti amici e ammiratori del regista. Sin dalla fondazione, Roma Tre ha messo al centro lo studio e l’insegnamento della figura e dell’opera di Dante. Nell’ateneo, quando era ancora la Facoltà di Magistero, ha insegnato Giorgio Petrocchi, cui si deve la prima vera edizione critica della Commedia, quella su cui tutti abbiamo studiato il testo del poema. A lui è intitolata la biblioteca del polo umanistico dell’università, che possiede un importante fondo con i libri di un altro grande studioso di Dante, Umberto Bosco, cui si deve la monumentale impresa dell’Enciclopedia Dantesca. La tradizione di studi danteschi a Roma Tre è proseguita negli anni, grazie alla presenza di dantisti di vaglia, a insegnamenti dedicati (quello di Filologia e critica dantesca e quello di Letteratura italiana del Medioevo) e a progetti di ricerca. Non mancano iniziative legate alla cosiddetta Terza Missione dell’Università, a cominciare dal Festival Dantesco, che – in collaborazione con l’Associazione Xenia e la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium – promuove l’incontro tra le arti performative e l’opera dantesca attraverso produzioni teatrali e cinematografiche realizzate dagli studenti delle scuole e delle università. Proprio al Teatro Palladium il 5 maggio prossimo verrà proiettato il film 'Dante' in un incontro in cui Pupi Avati dialogherà con i docenti e gli studenti. L’evento sarà preparato da alcune lezioni dedicate ai problemi di ricostruzione della biografia dantesca.
(Adnkronos) - La cronaca di questi giorni con il dissenso di una parte dell’industria automotive e le proteste dei lavoratori sembra confermare i numeri della rilevazione effettuata da Adnkronos tra i propri utenti web e social: per il 65% il Green deal europeo andrebbe eliminato, per il 23% migliorato e solo per il 12% è una priorità. Così come viene portata avanti, secondo i 5.500 utenti che non rappresentano un campione statistico, la transizione danneggia l’economia (75%). In pochi si esprimono positivamente sull’acquisto delle auto elettriche a causa del prezzo (46%) o dei limiti per la ricarica (38%). Le risposte sono state oggetto di commento durante il convegno Adnkronos Q&A dal titolo “Trasformazione green, investimenti e strategie” che si è svolto oggi nel Palazzo dell’Informazione di Roma. Il Direttore di Adnkronos Davide Desario, introducendo i lavori, ha sottolineato l’importanza di “interrogarsi su cosa resta del Green Deal europeo e su come le politiche nazionali stanno cambiando per attuarlo. Comprendere quale sarà l'approccio della nuova Commissione Europea e a che punto siamo nella corsa alla transizione ecologica. Esaminare le iniziative delle aziende italiane che cercano di conciliare sostenibilità e competitività. Analizzare la percezione della sostenibilità da parte degli italiani, basata sulla nostra recente rilevazione. Discutere -continua Desario- anche su come la sostenibilità debba essere comunicata efficacemente e quale ruolo cruciale svolga l'informazione in questo processo. È tutto quello che, come Adnkronos, abbiamo provato a fare con questo convegno su dei temi che toccano da vicino il Paese reale e la vita di cittadini e imprenditori”. Pareri che si conciliano con le preoccupazioni della politica e delle istituzioni italiane. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha introdotto la strategia del Governo: “L’attenzione del governo è su più fronti: il lavoro in corso sui settori in cui è più difficile carbonizzare, gli incentivi per le CER, l’avanzamento delle misure al PNRR e diverse altre azioni normative semplificatorie. Sono convinto che il rinnovamento delle istituzioni europee ci permetterà di affrontare con maggiore pragmatismo anche quelle norme del green deal che si sono dimostrate molto ma molto sbilanciate”. “L’Italia non ha mai lavorato per distruggere- ha precisato il ministro Fratin - Ha voluto piuttosto migliorare, anche riuscendo, direttive e regolamenti che rischiano di lasciare indietro interi settori dell’economia. Non c’è più posto in Europa per approcci che non tengano conto di quelle che sono le evidenze scientifiche e di contesti nazionali differenti tra i 27 paesi europei. Credo che su questa linea si possa lavorare nel nuovo parlamento, nella commissione e consiglio europei. Come già fatto al G7 clima, energia e ambiente così a COP 29, che si apre tra pochi giorni, porteremo con responsabilità la voce del sistema paese espressione di valore e di eccellenza”. Di recente il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha presentato una proposta al Parlamento Europeo per anticipare la revisione del Green Deal rispetto al 2026. Tramite un messaggio trasmesso durante il dibattito, Urso ha spiegato che “in questa fase, sul settore automotive, insieme alla Repubblica Ceca, il nostro Paese si è fatto promotore di un non paper che sarà presto discusso in Commissione al fine di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035. La transizione deve esserci ma occorrono le condizioni per raggiungerla. Il processo va sostenuto con una forte immissione di risorse pubbliche a oggi fuori dalla portata dei bilanci pubblici non solo dell’Italia ma di tutti i Paesi europei. Non solo: serve un approccio basato su evidenze empiriche e non su posizioni ideologiche, che guardi con favore alla neutralità tecnologica e all’inserimento dei biocarburanti tra le modalità per raggiungere l’abbattimento di CO2. Per questo chiediamo di anticipare alla prima metà del prossimo anno il Rapporto di valutazione previsto per fine 2026”. “Il Governo – ha concluso il ministro Urso - è consapevole che l’obiettivo della decarbonizzazione non può essere messo in discussione, ma occorre un confronto aperto su quale sia la modalità corretta per raggiungerlo”. Sulla stessa lunghezza d’onda le osservazioni espresse dal mondo delle imprese. Su questo fronte, la rilevazione tra gli utenti Adnkronos sembra andare in altra direzione: secondo il 56% tra le aziende ci sarebbe troppo green washing nella comunicazione e servirebbe più attenzione (35%). In veste di consumatori, 4 utenti su 10 tengono conto dell’attenzione alla sostenibilità per i propri acquisti. Fatti (per il 64%) e coerenza (32%) sembrano avere un maggiore impatto sulle scelte del carrello. Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, ha parlato dell’Agenda 2030 e degli obiettivi da raggiungere: “Tra pensieri, parole e azioni c’è una divergenza piuttosto impressionante. L'Italia purtroppo non sta facendo quello che i ministri ci hanno detto. Il Piano strutturale di Bilancio avrebbe dovuto definire riforme e investimenti su 5 temi: transizione digitale ed ecologica, attuazione della legge europea sul clima, pilastro sociale dei diritti europeo, resilienza economica e sociale, difesa. Nel Piano strutturale di bilancio c’è poco di tutto questo”. “Qual è la vera prospettiva che l'Italia vuole conseguire?, si chiede Giovannini, aggiungendo: "La paura è che l'idea sia quella di ridiscutere questi obiettivi, sia al 2030 sia al 2050". Le risorse per proseguire nel lavoro verso gli obiettivi, ragiona Giovannini, "si possono trovare: ci sono 30 miliardi di sussidi all'anno dannosi per l'ambiente che il governo si è impegnato a smantellare nei prossimi anni". Quanto al Green Deal europeo, Giovannini chiarisce: "Il green non è stato toccato di una virgola, c'è tutto e lotta insieme a noi. L'approccio ideologico non è mai esistito. E' sempre stato pensato non come una politica ambientalista ma come una politica di sviluppo economico". Hanno preso parte al convegno: Matteo Cimenti, Presidente Federchimica- Assogasliquidi; Riccardo Piunti, Presidente Conou; Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking ING Italia; Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale; Ada Rosa Balzan Founder e Presidente di ARB SB; Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia; Diego Cattoni AD Autostrade del Brennero; Luigi Ferraris, AD Fibercop; Paola Aragno, Eikon Sc, Livio Livi, SostenibileOggi; Alberto Rossi DG Assarmatori.