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(Adnkronos) - Chi gli ha parlato in queste ore lo descrive furente, ma soprattutto pronto a tirare dritto. Giancarlo Giorgetti segue da vicino il dossier Ita-Lufthansa, ora che l'accordo tra il suo ministero e il gruppo tedesco rischia di saltare dopo quasi due anni di trattative serratissime. L'intesa si sarebbe arenata nella notte, sulla seconda tranche di 325 milioni che proprio Viale XX Settembre dovrebbe incassare dall'accordo. I tedeschi avrebbero chiesto un aggiustamento o meglio una 'sforbiciata' della cifra, tirando in ballo l'accordo del 2023, con aggiustamenti parametrati sull'ultimo trimestre e numeri di riferimento di fatto sfavorevoli non solo per Ita ma per l'intero comparto aereo. Tanto è bastato per far saltare il banco, almeno al momento, perché fonti di governo sostengono all'Adnkronos che negli accordi portati avanti fino a questo momento tra Ita e Lufthansa "non erano affatto questi i patti". E i 10 milioni a perdere di cui parlano i tedeschi sarebbero molti di più, con una forbice che va da 50 a 200 milioni di euro, riferiscono i beninformati. Se il periodo preso a riferimento fosse quello di giugno, ad esempio, la cifra destinata al Mef sarebbe destinata a lievitare, perché si tratta del periodo più redditizio per il settore, sia sul comparto business che per i voli legati al turismo. La trattativa con la compagnia tedesca, viene inoltre fatto notare dalle stesse fonti, è stata portata avanti quando Ita non navigava in buone acque, ora invece la situazione sarebbe decisamente migliorata. Ma l'accordo a monte era di congelare le clausole, tenendo fede alle tre tranche concordate: la prima già incassata da Ita, la seconda destinata al Mef e che i tedeschi di punto in bianco, stando almeno alle fonti italiane, avrebbero voluto scontare. "Non si doveva arrivare a questo punto - riferiscono fonti di governo all'Adnkronos - i passi finora erano stati decisi insieme, ma così è venuta meno la fiducia che è più importante di qualsiasi clausola o accordo scritto per andare avanti". Un rapporto, quello sul dossier Ita-Lufthansa, che ormai viene descritto come "minato, essendo venuta meno la fiducia del Mef". E rispetto al quale Giorgetti sarebbe deciso a "non cedere ai ricatti", forte anche dell'appoggio di Palazzo Chigi. Da dove filtra "piena fiducia nell'operato del ministero che sta trattando la questione".
(Adnkronos) - In Italia ci sono 10,4 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni, quelli che lavorano sono circa 7 milioni, di questi l'80% presenta contributi stabili nell'ultimo quinquennio, coprendo mediamente circa l'80% dell'intero periodo. E’ illustrando questo scenario che il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, ha presentato all’Università Bocconi di Milano il XXIII Rapporto annuale dell’Istituto. “Ciò di cui c’è bisogno oggi -sottolinea Fava- sono le politiche attive; il razionale è che se vogliamo arrivare a un sistema pensionistico sostenibile, non ci sono molte ricette, se non prevalentemente, sostanzialmente e strutturalmente una: l’aumento della base occupazionale”. Questo, aggiunge , “vuol dire fare un nuovo patto col tessuto produttivo affinché assuma e dia migliori stipendi coerentemente alla produttività”. E poi, “bisogna parlare con i giovani per poter fare in modo che maturi in loro la consapevolezza del loro futuro professionale e previdenziale”. Questo “è il fil rouge che contraddistingue il nostro rapporto annuale”, a cui “vengono collegate ulteriori politiche attive quali la formazione continua, la formazione professionale, interventi a favore di anziani e donne. Il tutto in una visione olistica: o stanno insieme queste dimensioni, e possiamo arrivare a risultati concreti, altrimenti raramente oggigiorno possono funzionare”. La decontribuzione per chi assume under 35 “è assolutamente un buon inizio; la nuova manovra porta delle migliorie a favore dei giovani e dell’occupazione e su questo andremo sempre più avanti”. “La manovra -sottolinea Fava- è coerente, prudente e, in prospettiva, dovrebbe aiutare”.
(Adnkronos) - Sea Shepherd Italia annuncia l’espansione del Progetto Jairo, la sua campagna per la difesa e la conservazione delle tartarughe marine Caretta Caretta nel Mediterraneo, anche in Sardegna. Grazie al contributo di Bper Banca e Banco di Sardegna, è stato infatti possibile ampliare le attività di conservazione di questa specie lungo le coste dell'Isola, dove l’attività di Jairo non si era mai svolta. La Sardegna, spiega una nota, rappresenta infatti un nuovo habitat per la nidificazione delle tartarughe marine, dove quest’anno sono stati registrati ben sette nidi. Tuttavia, queste creature affrontano numerose minacce, tra cui la pressione antropica, l'inquinamento da plastica, la pesca accidentale e il cambiamento climatico. Il Progetto Jairo, nato nel 2017, si impegna a proteggere le tartarughe marine in ogni fase del loro ciclo vitale, dalla deposizione delle uova al rilascio in mare dei piccoli. I volontari di Sea Shepherd effettuano regolari pattugliamenti sulle spiagge per individuare e monitorare i nidi, assicurandosi che le future generazioni di tartarughe possano nascere in un ambiente sicuro. Inoltre, si occupano del recupero delle tartarughe ferite, collaborando con i centri di recupero locali. Il Progetto Jairo in Sardegna si è concentrato su differenti attività. Perlustrazione delle spiagge: Pattugliamento regolare delle spiagge per individuare e proteggere i nidi. I volontari hanno potuto pattugliare le spiagge di Is Arenas, di Abbarossa, Pistis, di Arborea, Torre dei Corsari, Su Pistoccu e Piscinas per un totale di circa 225 chilometri controllati; collaborazione con i centri di recupero locali: la permanenza in Sardegna dei volontari di Sea Shepherd ha potuto consolidare il rapporto di collaborazione con il CReS - Centro di Recupero del Sinis a Cabras (Or). Il Centro è stato costituito dall'Area Marina Protetta Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre e dall'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche; sensibilizzazione: i volontari, durante le perlustrazioni, e grazie alla presenza del camper targettizzato Sea Shepherd, ben visibile da lontano, hanno attirato l’attenzione di molte persone, coinvolgendo la comunità locale e i turisti sull’importanza della protezione degli Oceani. "Siamo entusiasti di poter estendere il Progetto Jairo alla Sardegna, una regione di straordinaria bellezza e importanza per la biodiversità marina", ha dichiarato Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia. "Grazie al sostegno di Bper Banca e Banco di Sardegna, potremo intensificare i nostri sforzi per proteggere le tartarughe marine e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare i nostri oceani. La collaborazione tra Sea Shepherd Italia e questi due importanti istituti finanziari rappresenta un esempio concreto di come il mondo del no-profit, quello imprenditoriale e il mondo istituzionale possano lavorare sinergicamente per affrontare le sfide ambientali più urgenti. Grazie al loro sostegno, potremo intensificare le nostre attività di monitoraggio, ricerca e protezione delle tartarughe marine, contribuendo così a garantire un futuro a queste magnifiche creature e ai loro habitat", ha concluso Morello. "Bper Banca - ha commentato Serena Morgagni, responsabile Direzione Communication di Bper - sostiene con convinzione il Progetto Jairo di Sea Shepherd. Quest’organizzazione senza scopo di lucro ha dimostrato negli anni impegno e dedizione in favore della tutela dei mari. Il Progetto Jairo rappresenta, infatti, un'azione concreta a beneficio dell'habitat acquatico, con riflessi positivi sulla salute complessiva dei nostri mari: un percorso allineato in pieno con gli obiettivi sociali e di sostenibilità di Bper, che vuole essere a supporto di iniziative e programmi a salvaguardia dell'ambiente e a tutela della biodiversità". Ha aggiunto Emanuela Cambuli, Responsabile Communication del Banco di Sardegna: "Per il Banco di Sardegna, la partnership con Sea Shepherd ci consente di portare e sostenere nell’Isola il progetto Jairo, un’iniziativa fortemente orientata alla salvaguardia dell’ambiente, con l’obiettivo di lasciare un mondo migliore alle nuove generazioni. Per questo, in collaborazione con Sea Shepherd e in sinergia con le Istituzioni locali, organizzeremo nella prossima primavera una serie di incontri con le scuole, alla scoperta delle aree e delle specie da salvare".