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The Cure, Rosalía e Iron Maiden, il 2026 sarà l'anno dei megashow in Italia

(Adnkronos) - Rock monumentale, pop da stadio, metal estremo, icone alternative e superstar globali: l'Italia si prepara a un 2026 live densissimo, trasversale e rumoroso al punto giusto, con una carrellata di concerti da segnare in rosso sul calendario. L'anno si apre ...

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EY-Parthenon rinnova sostegno al 'Claudio Dematté Private Equity of the Year'

(Adnkronos) - EY-Parthenon rinnova il sostegno al 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', iniziativa di AIfi che dal 2004 valorizza il ruolo del Private Equity e del Venture Capital nella crescita delle imprese italiane. Il premio riconosce le eccellenze che ...

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Sostenibilità, al via 'Energia in Franciacorta': progetto per famiglie vulnerabili

(Adnkronos) - Un fondo di 60mila euro per il pagamento di bollette di luce e gas e la promozione di un percorso di educazione e consapevolezza per i consumi: nasce 'Energia in Franciacorta', il progetto realizzato grazie all’accordo tra Banco dell’energia, ...

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The Cure, Rosalía e Iron Maiden, il 2026 sarà l'anno dei megashow in Italia

(Adnkronos) - Rock monumentale, pop da stadio, metal estremo, icone alternative e superstar globali: l'Italia si prepara a un 2026 live densissimo, trasversale e rumoroso al punto giusto, con una carrellata di concerti da segnare in rosso sul calendario. L'anno si apre all’insegna delle chitarre pesanti e della scena alternativa. A gennaio Milano ospita gli Slaughter To Prevail il 21 gennaio all’Alcatraz, seguiti dagli Architects il 29 gennaio al Fabrique, due visioni differenti del metal contemporaneo. Febbraio mantiene un profilo più scuro e ricercato: i Lorna Shore portano il nuovo album 'I Feel the Everblack Festering Within Me' sul palco della Kioene Arena di Padova il primo febbraio, e i Messa suonano il 20 febbraio in Santeria Toscana, mentre David Byrne, ex Talking Heads, arriva il 21 febbraio con una delle date più attese dell’inverno. Il mese si chiude con l’industrial dei KMFDM, in concerto il 27 febbraio al Legend Club. Marzo è uno snodo centrale del 2026. Il 5 marzo è la volta di Thundercat, mentre l’hip hop entra ufficialmente nella storia con il Wu-Tang Clan, atteso l’8 marzo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Morrissey torna a Milano il 9 marzo al Fabrique, seguito da Achille Lauro il 17 marzo, in una tappa speciale del suo nuovo percorso live. Il giorno dopo, il 18 marzo, Poppy porta all’Alcatraz il suo progetto trasversale. Il 25 marzo segna una delle date simbolo dell’anno: Rosalía arriva all’Unipol Forum di Assago con il Lux Tour, affiancata nella stessa giornata da IAMX al Legend Club. Il mese si chiude con i Suede il 27 marzo e con i dEUS il 29 marzo ai Magazzini Generali. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, spazio anche a una celebrazione chiave per la scena italiana: i Subsonica presentano il progetto speciale 'Cieli su Torino 96–26' con quattro concerti consecutivi alle Ogr di Torino (31 marzo, primo, 3 e 4 aprile), appuntamenti pensati per festeggiare i 30 anni di carriera della band torinese. Il ritmo rallenta solo in apparenza: il 12 aprile i Tame Impala fanno tappa a Torino, aprendo una fase più psichedelica ed elettronica del calendario. A maggio tornano invece le radici del post-punk con i Public Image Ltd il 26 maggio all’Alcatraz. Pochi giorni dopo, il 30 maggio, Vasco Rossi inaugura il nuovo tour allo Stadio Romeo Neri di Rimini, dando ufficialmente il via alla stagione degli stadi. Il mese di giugno è un’esplosione continua. Il 3 giugno i Metallica tornano in Italia con un’unica data allo Stadio Dall’Ara di Bologna, accompagnati dai Gojira. Ligabue parte il 5 giugno da Bibione e prosegue il 12 giugno a Roma, il 17 giugno a Torino e il 20 giugno a Milano, dopo aver inaugurato il 6 maggio la nuova Arena di Milano Santa Giulia con 'La prima notte'. Il 6 giugno è una giornata chiave: Cesare Cremonini suona al Circo Massimo di Roma, mentre Tiziano Ferro arriva a San Siro con StadiI26, tour che attraversa tutta l’estate italiana fino a Messina. Cremonini prosegue poi il 10 giugno a Milano, il 13 giugno a Imola e il 17 giugno a Firenze, mentre Achille Lauro conquista lo Stadio Olimpico di Roma il 10 giugno e San Siro il 15 giugno. Il 9 giugno a Milano convivono due anime opposte: i Touché Amoré ai Magazzini Generali e i Sepultura al Circolo Magnolia. Il 12 giugno Salmo porta il rap italiano sul palco del Firenze Rocks, festival che il giorno dopo, sabato 13 giugno, accoglie Robbie Williams come headliner, mentre domenica 14 giugno vede in line-up Mogwai, The Twilight Sad e Just Mustard, accanto ai Cure, protagonisti assoluti della serata. Sempre il 13 giugno arrivano anche gli A Perfect Circle a Ferrara, mentre il 14 giugno la città ospita un grande evento metal con Megadeth, Anthrax, Cavalera, Black Label Society, Gaerea e Game Over. Il 16 giugno è la volta dei Bad Omens a Milano e il 17 giugno gli Iron Maiden scrivono una pagina storica portando il metal per la prima volta a San Siro. Il nu metal sarà invece protagonista sul palco della Visarno Arena di Firenze, il 26 giugno, con i Linkin Park, che tornano in Italia dopo la data sold out agli I-Days 2025, che ha totalizzato oltre 78mila presenze. A fine mese entrano in scena i grandi festival estivi e la canzone d’autore: il 26 giugno Nick Cave and The Bad Seeds e il 27 giugno i Gorillaz accendono La Prima Estate a Lido di Camaiore, che si chiude il 28 giugno con i Twenty One Pilots. Da fine giugno tornano i Litfiba con il 17 Re Tour, appuntamento carico di memoria e identità rock che farà tappa in tutta Italia. Luglio è una corsa senza fiato. Il 3 luglio arrivano Florence + The Machine, il 5 luglio i Foo Fighters con gli Idles, il 6 luglio il grande metal con System of a Down, Queens of the Stone Age e Acid Bath agli I-Days Milano. Il 7 luglio è il turno di Gemitaiz, mentre Salmo continua il suo tour estivo il 2 luglio a Padova (Sherwood Festival), il 10 luglio a Napoli e il 12 luglio ad Asti. Da segnare in agenda anche uno degli eventi più attesi dell’anno: Caparezza, con date da giugno a settembre in varie città italiane. Tra l’11 e il 12 luglio debutta l’Ama Music Festival 2026 a Romano d’Ezzelino, con nomi come Scorpions, Saxon, Alice Cooper e The Damned, mentre Marilyn Manson firma una tripletta italiana (11 luglio Ferrara, 13 Bari, 14 Roma). Gli Opeth tornano in Italia per due date: il 10 luglio a Pompei (Anfiteatro degli Scavi) e l'11 luglio a Bologna (Sequoie Music Park), con i Blood Incantation come special guest. Il 15 luglio i Dogstar, la band di Keanu Reeves, fanno tappa a Milano al Teatro Arcimboldi. Il 17 e 18 luglio Bad Bunny accende l’Ippodromo La Maura, il 18 luglio Kanye West sceglie la Rcf Arena di Reggio Emilia e il 19 luglio Katy Perry chiude il mese al Lucca Summer Festival. Gran finale pop globale con The Weeknd, che colleziona tre date sold-out a San Siro dal 24 al 26 luglio, portando sul palco anche le hit del nuovo disco 'Hurry Up Tomorrow'. L’estate si allunga poi fino al 25 agosto con Tyler, The Creator a Milano, mentre l’autunno vede i Negramaro chiudere il tour il 20 settembre all’Arena di Verona. L'autunno, invece, si prepara a una nota estrema con il black metal dei Behemoth che tornano a Milano il 13 ottobre all’Alcatraz con Dimmu Borgir e i Dark Funeral. (di Federica Mochi)

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EY-Parthenon rinnova sostegno al 'Claudio Dematté Private Equity of the Year'

(Adnkronos) - EY-Parthenon rinnova il sostegno al 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', iniziativa di AIfi che dal 2004 valorizza il ruolo del Private Equity e del Venture Capital nella crescita delle imprese italiane. Il premio riconosce le eccellenze che guidano l’evoluzione del settore, promuovendo competitività e innovazione. Il private equity si conferma leva strategica per l’innovazione e la competitività del tessuto produttivo e imprenditoriale. Non solo un semplice strumento finanziario, ma un acceleratore della competitività e dell’internazionalizzazione delle imprese. Lo dimostra la XXII edizione del 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', organizzato da Aifi con il supporto di EY-Parthenon, che dal 2004 celebra le operazioni di successo nel settore. Il 18 dicembre, a Milano, sono state premiate 19 realtà finaliste, selezionate da una giuria composta da esperti industriali, finanziari e accademici. Le aziende, attive in settori che spaziano dall’alimentare al farmaceutico, condividono una forte vocazione alla crescita: circa la metà ha compiuto il salto da player regionale a protagonista nazionale o internazionale, confermando il ruolo del private equity come acceleratore di sviluppo e innovazione. Il Premio Demattè fotografa anche le nuove tendenze: attenzione crescente alle Pmi innovative e alle imprese tra 20 e 50 milioni di fatturato, oltre a un interesse in espansione verso Centro e Sud Italia, territori ricchi di storie imprenditoriali ad alto potenziale. Marco Ginnasi, Private Equity Leader EY-Parthenon, Italia, commenta: “Le operazioni premiate dal Dematté dimostrano come il private equity sia in grado di trasformare imprese locali in player nazionali e internazionali. Nel 2025 il 45% dei player è rappresentato da fondi e il 48% delle operazioni è avvenuto tramite portfolio companies: partnership solide e investimenti mirati hanno accelerato crescita, innovazione e passaggi generazionali". “Per gli operatori di private capital, il premio Dematté rappresenta molto più di un indicatore di performance: è la conferma di un approccio che mette al centro la costruzione di valore reale e duraturo. Non si premia solo il successo finanziario, ma la capacità di trasformare le aziende, rafforzarne la cultura, accelerarne l’apertura verso nuovi mercati e nuove competenze. Questo riconoscimento racconta l’evoluzione di un settore in cui gli investitori non sono più semplici fornitori di capitale, ma catalizzatori di crescita, innovazione e visione imprenditoriale”, afferma Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI. Secondo l’EY-Parthenon Bulletin, nel 2025 i fondi di private equity e infrastrutturali hanno partecipato a 615 operazioni su target italiane, per un valore complessivo di 23,5 miliardi di euro. Non solo capitale: i fondi portano competenze strategiche, digitalizzazione e sostenibilità, trasformando il private equity in una partnership di lungo periodo. “Il private equity è oggi una leva fondamentale per la competitività del sistema produttivo che, oltre a fornire risorse finanziarie, porta competenze e capacità di accelerare processi di trasformazione che altrimenti richiederebbero anni. È un catalizzatore di crescita per l’economia reale”, dichiara Umberto Nobile, Private Equity Leader EY Italia. Leggi l’articolo completo.

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Sostenibilità, al via 'Energia in Franciacorta': progetto per famiglie vulnerabili

(Adnkronos) - Un fondo di 60mila euro per il pagamento di bollette di luce e gas e la promozione di un percorso di educazione e consapevolezza per i consumi: nasce 'Energia in Franciacorta', il progetto realizzato grazie all’accordo tra Banco dell’energia, Fondazione Lgh, Cogeme Spa e Associazione Riuso 3, ente attuatore dell’iniziativa 'Banco del riuso', un servizio orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco, al riutilizzo degli oggetti e delle risorse e alla promozione delle capacità individuali, con il coinvolgimento di 11 Comuni del Sud Ovest bresciano. Il progetto si propone l’obiettivo di sostenere i nuclei familiari a rischio di povertà, anche energetica, grazie al contributo di Fondazione Lgh, fondazione del gruppo A2A attiva in Lombardia, tra i fondatori della Fondazione Banco dell’energia. 'Energia in Franciacorta' rientra nel filone 'Energia in periferia', promosso da Banco dell’energia per supportare le famiglie in situazioni di vulnerabilità energetica, residenti nelle zone più periferiche delle città italiane e nei piccoli comuni. Uno strumento sempre più importante, se si guarda ai numeri del fenomeno in Italia che, secondo i dati Oipe - Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica 2023, interessa 2,36 milioni di famiglie, pari a circa il 9% del totale, un dato in rapida crescita. “Affrontare la povertà energetica significa riconoscere che l’accesso all’energia è una condizione essenziale per la dignità e l’autonomia delle persone. Come Fondazione Banco dell’energia lavoriamo per far sì che nessuno sia escluso, sostenendo le famiglie nei momenti di maggiore fragilità. La collaborazione con i nostri partner ci permette di trasformare questo impegno in risultati concreti, offrendo ai territori strumenti capaci di generare valore sociale nel lungo periodo”, spiega Silvia Pedrotti, Responsabile Fondazione Banco dell’energia. Banco dell’energia condivide con Cogeme l’obiettivo di sostenere persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli attraverso iniziative solidali di tipo economico, attività educative e realizzazione di modelli di intervento legati alla promozione e allo sviluppo di energie rinnovabili; Riuso 3 nasce con finalità sociali per favorire lo scambio di beni, servizi e attività tra le persone, creando un modello orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco e al riutilizzo di oggetti e risorse: da qui l’accordo per rispondere al bisogno di singoli e famiglie vulnerabili che vivono sul territorio della Franciacorta e dell’ovest bresciano, coinvolgendo anche i Servizi Sociali di 11 amministrazioni, tutte aderenti dal 2018 al progetto 'Banco del riuso' (Berlingo, Castegnato, Cazzago San Martino, Castrezzato, Cologne, Iseo, Lograto, Maclodio, Paderno Franciacorta, Passirano, Rovato) con l’obiettivo di consolidare un network territoriale già costituito e impegnato in attività solidali sul territorio. Oltre al pagamento diretto delle bollette, saranno organizzati eventi formativi rivolti agli operatori per fornire loro le competenze necessarie per informare e sensibilizzare le famiglie beneficiare sui temi dell’efficientamento e del risparmio energetico e a tal fine verranno create e coordinate le figure dei Ted - Tutor per l’Energia Domestica. “Siamo particolarmente fieri, come Fondazione Lgh e co-fondatori di Banco dell’energia, di poter sostenere un nuovo progetto volto a contrastare la povertà energetica nei territori in cui operiamo - afferma Giorgio Bontempi, presidente di Fondazione Lgh - La povertà energetica è una realtà che tocca molte famiglie, e il progetto ‘Energia in Franciacorta’ ne è una risposta concreta, in grado di offrire un sostegno immediato e allo stesso tempo proporre un percorso formativo che aiuti le persone a diventare protagoniste consapevoli delle proprie scelte energetiche. Non parliamo di semplice assistenza, ma di un accompagnamento strutturato che mira a rafforzare le competenze e la capacità di gestione, generando un impatto positivo e duraturo sulla qualità della vita”. “Siamo nati nel territorio e per il territorio da più di cinquant’anni e questa mission la traduciamo nel nostro agire quotidiano. Fare servizi di pubblica utilità significa avere uno sguardo che va oltre le dinamiche classiche del fare impresa: significa creare un impatto positivo per le nostre comunità, a maggior ragione se il nostro operato va ad aiutare le famiglie in condizione di 'fragilità sociale'. Per questo abbiamo raccolto con grande convinzione questa iniziativa integrando la dotazione economica prevista e veicolandola ai comuni legati ad uno dei nostri progetti più emblematici, ovvero il 'Banco del riuso', grazie al supporto della nostra Fondazione”, afferma Giacomo Fogliata, presidente Cogeme Spa. “Pochi mesi fa abbiamo presentato uno dei primi report di valutazione d’impatto e abbiamo dimostrato che restituiamo al territorio tre volte tanto, rispetto a quanto abbiamo in dotazione. ‘Energia in Franciacorta’ ci permette di rafforzare ulteriormente questi risultati e di integrare l’offerta socio ambientale già in essere grazie ai Banchi del riuso e l’Associazione Riuso 3”, dice Gabriele Archetti, presidente Fondazione Cogeme ets.

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