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(Adnkronos) - Dopo il lungo saluto dei fedeli, circa 250mila dal 23 aprile, è il giorno dei funerali di Papa Francesco. A partire dalle 10.00 di oggi, sabato 26 aprile, avranno inizio le esequie sul sagrato di San Pietro, basilica che per tutta la notte ha ospitato il feretro del Santo Padre. Poi, al termine della cerimonia, il lento corteo funebre che accompagnerà la salma fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore, dove Francesco riposerà per sempre. Le esequie, così come i riti dei giorni scorsi, seguiranno un ordine semplificato rispetto a quello dei predecessori di Bergoglio. Esattamente come il Papa ha approvato nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis un anno fa. La solenne messa esequiale sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Il giorno dei funerali decreta inoltre l'inizio dei Novendiali, con nove giorni di messe in suffragio a San Pietro. Il feretro di Papa Francesco al termine del funerale sarà riportato all'interno della Basilica di San Pietro, quindi passerà dalla Porta del Perugino per il corteo funebre per la traslazione a Santa Maria Maggiore, ha spiegato il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. Per l'arrivo al luogo di sepoltura, previsto intorno alle 13, il tempo stimato è circa un'ora, ma in ogni caso si tratterà di un corteo funebre "a passo d'uomo" per permettere ai fedeli di salutare un'ultima volta il Santo Padre. Per il trasporto della bara verrà utilizzato un carro funebre che permetta la visione del feretro di Francesco. Il corteo potrà essere seguito dai fedeli dietro le transenne nel percorso, ma non ci saranno persone a piedi al seguito. Solo alcune auto con a bordo i parenti di Bergoglio e alcuni cardinali. Il corteo "passerà da luoghi simbolici" di Roma, ha riferito ancora il portavoce vaticano, senza però specificare quali saranno questi luoghi. A dare qualche indicazione in più è stato invece il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. “Il corteo funebre passerà nella galleria Pasi, attraverserà il ponte, corso Vittorio, piazza Venezia. Poi - ha spiegato - proseguirà per i Fori Imperiali, salirà per via Labicana e svolterà su via Merulana per poi arrivare a Santa Maria Maggiore dove ci sarà la tumulazione che non sarà aperta al pubblico. Non sarà possibile seguire il corteo funebre, ci saranno delle transenne e le persone potranno vedere il passaggio da dietro e in quei punti procederà a passo d’uomo”. Giannini ha aggiunto che ci sarà “un piccolissimo corteo da parte di alcuni cardinali e sarà in auto”. "Il corteo funebre del Papa, di poche auto con alcuni cardinali e qualche parente, procederà a passo d’uomo per permettere a tutti di dare l’ultimo saluto. Abbiamo calcolato che per arrivare a Santa Maria Maggiore impiegherà poco più un’ora, procedendo tra i 5 e i 10 chilometri orari", le indicazioni del prefetto. Bergoglio ha deciso di essere sepolto a Santa Maria Maggiore e lo ha scritto nel testamento diffuso dal Vaticano e scritto il 29 giugno 2022, quindi quasi tre anni fa, con cui ha dato disposizioni sulla sua sepoltura. Il Papa ha chiesto che la sua tomba venisse "preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”. E così sarà. Sul marmo, la riproduzione della sua croce pettorale. Rispetto alle esequie e al corteo funebre, la tumulazione resterà invece un momento privato quindi non aperto al pubblico. Prima dell'ingresso nella chiesa papale, ad accogliere Bergoglio sarà un gruppo di poveri. Le visite sulla tomba del Papa saranno aperte nella giornata di domenica 27 aprile, dalle 7 del mattino. Sono oltre 160 le delegazioni che oggi prenderanno parte ai funerali. Per l’Italia, con il presidente Sergio Mattarella e la figlia Laura, ci saranno la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, il vicepremier Antonio Tajani, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, durante un briefing con la stampa ha reso noto l’ordine in cui si collocheranno alla destra del sagrato, guardando la basilica. Il primo ad essere rappresentato è il Paese da cui viene il Papa, e dunque l’Argentina, a seguire l’Italia, con il presidente Mattarella. Poi prendono posto nelle varie file i sovrani regnanti, per ordine alfabetico ma in lingua francese. A seguire i capi di Stato dei vari Paesi, sempre in ordine alfabetico in lingua francese. Il primo posto per ogni fila è quello più vicino al popolo, sempre sul lato destro guardando la basilica: dunque il presidente più vicino e più visibile sarà quello argentino. A Roma, tra gli altri, sono intanto arrivati il presidente americano Donald Trump con la moglie Melania, il primo ministro ungherese Viktor Orban e il presidente francese Emmanuel Macron, accompagnato dalla consorte Brigitte. Saranno 15 le lingue, comprese quattro lingue dei segni, con le quali Radio Vaticana Vatican News seguirà in diretta la celebrazione delle esequie e il successivo percorso che, attraverso le strade di Roma, accompagnerà il feretro del Pontefice alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Le telecamere aeree e terrestri saranno gestite dal Centro Televisivo Vaticano - Vatican Media.
(Adnkronos) - Innovazione, cooperazione e impresa tornano a incontrarsi a Fiera Roma per 'Codeway Expo 2025', la manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione allo sviluppo e alla sostenibilità, che si svolgerà dal 14 al 16 maggio a Roma. Organizzata da Fiera Roma e Internationalia, l’appuntamento riunisce il mondo produttivo, le istituzioni internazionali, le organizzazioni della società civile e il mondo accademico, con l’obiettivo di trasformare le grandi sfide globali in concrete opportunità di crescita condivisa. Con i suoi 'Villaggi della Cooperazione' dedicati a settori chiave come sanità, digitale, energia, infrastrutture, formazione e filiera del caffè, Codeway si conferma un punto di riferimento per chi crede nella forza delle partnership pubblico-private per generare impatto e sviluppo. Oltre a essere un hub di networking B2B e B2G con rappresentanti delle Nazioni Unite, istituzioni europee, banche d’investimento e pmi, Codeway offre percorsi formativi, mentoring, workshop tematici e presentazioni operative sul procurement Onu e sulle misure del Piano Mattei, cruciale per il rilancio della cooperazione italiana verso l’Africa. Un evento strategico non solo per rafforzare il posizionamento delle imprese italiane nei mercati emergenti, ma anche per riaffermare il ruolo dell’Italia nella costruzione di un futuro più giusto, equo e sostenibile a livello globale. Ecco i temi protagonisti delle tre giornate. Il 14 maggio il focus sarà sull’intersezione tra sanità, digitalizzazione, transizione ecologica e istruzione: quattro leve fondamentali per lo sviluppo e la resilienza dei Paesi partner. Si parte con il panel, a cura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, 'Gavi e Global Fund: opportunità per il settore sanitario e farmaceutico in Africa', che illustrerà come i grandi programmi internazionali stiano trasformando il sistema sanitario africano e aprendo nuove prospettive per le imprese italiane. A seguire, sempre organizzato dal Maeci, 'Faro sul digitale nel quadro del Piano Mattei', per esplorare le possibilità offerte alle imprese nel campo dell’innovazione e della trasformazione digitale nei Paesi africani, grazie alla cooperazione italiana. Un’occasione unica per conoscere finanziamenti, strumenti concreti e percorsi già avviati in Senegal, Ghana, Costa d’Avorio e Mozambico. Spazio poi alla sostenibilità con la presentazione, ancora a cura del Maeci, del Padiglione italiano alla Cop 30 di Belém e in particolare del progetto 'AquaPraça', firmato dall’architetto Carlo Ratti: un’opera simbolo dell’eccellenza italiana nell’architettura green e nelle tecnologie ambientali. Infine, il grande tema della formazione sarà al centro della conferenza internazionale Tvet Africa 2025, organizzata da De Lorenzo S.p.a., azienda italiana leader nel settore della formazione. Il panel affronterà il ruolo strategico della formazione tecnica e professionale per lo sviluppo economico e l’inclusione giovanile nel continente africano, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali di primo piano come il Ministro dell’Istruzione del Ghana. Sempre il 14 maggio, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) propone il panel 'La cooperazione italiana per lo sviluppo di una moda etica: trame sostenibili per i partenariati Africa – Italia'. Un confronto sul lavoro dignitoso nel settore tessile e manufatturiero e sulle sinergie tra Italia e Africa per una filiera globale del tessile e del cuoio più equa, sostenibile e trasparente. La seconda giornata sarà dedicata al procurement internazionale, tema chiave per aprire alle imprese italiane nuovi mercati e opportunità globali. Nel panel 'Mission 300', verrà presentato per la prima volta in Italia il programma di Banca Mondiale e Banca Africana di Sviluppo per garantire accesso all’elettricità a 300 milioni di persone in Africa subsahariana entro il 2030. Un’iniziativa che unisce cooperazione, energia e sviluppo inclusivo e che vedrà a Roma figure chiave del progetto. Segue ''Le opportunità di procurement delle Agenzie delle Nazioni Unite', organizzato in collaborazione con Unops: un appuntamento essenziale per le imprese interessate a entrare nel mercato delle forniture Onu, opportunità che vale ogni anno quasi 25 miliardi di dollari. Il panel fornirà indicazioni pratiche, best practice e strumenti concreti per accedere alle piattaforme di gara, con un focus particolare sulle pmi, le imprese guidate da giovani e donne e i criteri di sostenibilità. A completare la giornata, altri due importanti appuntamenti targati Aics. Il panel 'Saperi e Imprenditorialità: la cultura per la cooperazione allo sviluppo e nel Piano Mattei per l’Africa', che metterà in luce il ruolo importante della cultura e del patrimonio culturale nel sistema di cooperazione italiano, valorizzando l’apporto di Università, imprese, Osc e istituzioni. A seguire la conferenza 'Le statistiche pubbliche come strumento di buona governance: trasparenza, accountability e opportunità', un appuntamento che riflette sull’importanza dei dati ufficiali e affidabili nella costruzione di società aperte, inclusive e competitive. L’ultimo giorno si chiude con una riflessione strategica su finanza e filiere sostenibili, temi fondamentali per consolidare partenariati duraturi e favorire investimenti responsabili. Il panel 'Gli strumenti finanziari della cooperazione per il settore privato' offrirà una panoramica operativa su incentivi, garanzie e credito all’export per le aziende italiane interessate a investire nei Paesi africani, con incontri bilaterali dedicati. A concludere, 'Caffè, sostenibilità e investimenti', una sessione che accenderà i riflettori sul Fondo globale per la sostenibilità e la resilienza del caffè, promosso dall’Italia insieme alla International Coffee Organization e a Cassa Depositi e Prestiti. Un modello innovativo di cooperazione economica e ambientale che guarda al futuro della filiera globale del caffè. Gli appuntamenti elencati rappresentano solo una parte del fitto programma dell’evento, frutto del contributo corale di organizzazioni, imprese e istituzioni che condividono l’obiettivo comune di promuovere uno sviluppo globale più equilibrato ed efficace. Con Codeway Expo 2025, Roma diventa capitale del dialogo tra impresa, istituzioni e cooperazione internazionale, in uno spazio dove visioni, progetti e strategie si incontrano per costruire assieme un mondo più equo e sostenibile. L’appuntamento è dal 14 al 16 maggio a Fiera Roma. Il futuro della cooperazione è adesso.
(Adnkronos) - Un'ondata di colore, solidarietà e partecipazione sta attraversando la scuola primaria Leonardo Da Vinci di Milano grazie a 'Il bosco invisibile', un progetto promosso dall'associazione dei genitori 'Amici della Leonardo' e realizzato in collaborazione con l'associazione 'We Are Urban! Milano', che lo ha già portato a termine in quattordici scuole. L'obiettivo è semplice, ma potentissimo: migliorare la qualità dell’aria e degli ambienti scolastici ridipingendo tutte le 36 classi in uso nell’istituto con Airlite, una speciale pittura che purifica l’aria, elimina in modo permanente muffe e batterie migliora la vivibilità quotidiana. L’impresa sta coinvolgendo oltre 200 genitori e volontari, decisi a regalare, nei primi due weekend di aprile, tempo, energie, braccia e buona volontà per dipingere la scuola di oltre 700 bambini, che è anche un punto di riferimento per tutta la zona Città Studi con i suoi oltre 90 anni di storia. Il risultato atteso? Classi più sane, pulite e accoglienti per alunni e insegnanti: "Il bosco invisibile è un progetto che trasforma la scuola, ma anche la comunità che la abita -spiega il preside della scuola Leonardo Da Vinci, Antonio Re-. Non solo muri ridipinti, ma relazioni che si rafforzano, alleanze educative che crescono e un esempio concreto di cittadinanza attiva". "Vogliamo che sia prima di tutto un momento di aggregazione -spiega l'associazione genitori Amici della Leonardo, che ha coordinato il progetto e lo ha finanziato per la maggior parte-. Abbiamo messo a frutto le competenze di ognuno nell’organizzazione e abbiamo scommesso sulla volontà di reinventarsi pittori per qualche ora per la realizzazione. Abbiamo scoperto un forte senso di comunità che aspettava il progetto giusto per emergere". L’iniziativa viene realizzata con il supporto di Wau! Milano, associazione che promuove la cura del bene comune, comprendendo anche la risorsa 'aria', attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. "Siamo felici di aver incontrato tutti gli studenti della scuola per un momento didattico che promuove la cultura del bene comune a partire dall’importanza di un elemento vitale che non vediamo e che non dovremmo sentire -commenta Andrea Amato, presidente di Wau! Milano-. Un progetto che deve essere spiegato per meglio comprendere il valore un gesto di volontariato che presenta molteplici aspetti positivi". Tra i sostenitori del progetto, anche YesMilano, l’agenzia di promozione del Comune, che ha abbracciato Il Bosco Invisibile come esempio virtuoso di integrazione e attivazione territoriale: "Abbiamo coinvolto la nostra rete di studenti internazionali, oltre 11.000 a Milano, per mostrare come i progetti di comunità siano uno straordinario ponte di integrazione -afferma la direttrice generale di YesMilano, Fiorenza Lipparini-. Il bosco invisibile è un modello da raccontare e replicare". Innamorata del progetto anche l’associazione Officine Rousseau (realtà educativa storicamente riconosciuta fra Milano e provincia come ex cooperativa Centri Rousseau dal 1968) che ha deciso di dare supporto al progetto Bosco invisibile degli Amici della Leonardo regalando due ore di attività nel parco della scuola per i figli dei volontari. Fondamentale anche il contributo degli sponsor e dei partner locali. Vittoria Pirovano di Leonardo Frontero-Frontero Case, ha scelto di sostenere con un contributo economico l’iniziativa: "Abbiamo creduto da subito nella forza di questo progetto. E' raro vedere così tanto entusiasmo, concretezza e impatto positivo in un’unica iniziativa. Era naturale volerla supportare". Anche i fornai di zona, da Viale Romagna a Piazza Piola, hanno voluto partecipare, donando teglie di pizza e focaccia per le giornate di pittura, mentre il Carrefour di via Spinoza ha offerto le bevande e gli snack per chi ha esigenze alimentari particolari, dimostrando la sua consolidata affinità elettiva con gli studenti di tutte le età che popolano Città Studi. Il progetto, realizzato nei primi due weekend di aprile,trasforma la scuola Leonardo Da Vinci in un esempio concreto di collaborazione tra famiglie, istituzioni, associazioni e attività del territorio. Un bosco invisibile che ha reso visibile la forza di una comunità unita.