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(Adnkronos) - Fabio Fognini incanta ma cede al quinto set contro Carlos Alcaraz oggi, lunedì 30 giugno 2025, nel primo turno del singolare maschile di Wimbledon. L'azzurro, 38 anni, sul Campo Centrale tiene testa allo spagnolo, numero 2 del mondo e campione in carica. L'iberico si impone per 7-5, 6-7 (5-7), 7-5, 2-6, 6-1 dopo una battaglia di 4h37'. Fognini, all'ultima apparizione sull'erba londinese prima del ritiro, regala una prestazione memorabile contro il detentore del titolo. L'azzurro si arrende con più di un rimpianto: alla fine, in un match impreziosito da 50 vincenti, il ligure sfrutta solo 5 delle 21 palle break create. Pesano le 5 chance non concretizzate nel primo set, in particolare. Alcaraz si salva e ora si prepara ad affrontare al secondo turno il 21enne britannico Oliver Tarvet, 'carneade' che in classifica è oltre la 700esima posizione e che a Wimbledon sta vivendo la sua personale favola. "Non so perché dovrebbe essere il suo ultimo Wimbledon. Con questo livello di tennis, può andare avanti tranquillamente 3-4 anni. E' stato incredibile, Fabio è un grande giocatore e lo ha dimostrato oggi ancora una volta. Sono triste che sia il suo ultimo Wimbledon, sono felice di aver condiviso il campo e lo spogliatoio con lui: godiamoci il finale della sua carriera", l'omaggio di Alcaraz. Sono 7, in totale, gli azzurri impegnati nella prima giornata del torneo.
(Adnkronos) - "In un momento in cui il lavoro cambia, le mansioni cambiano, con il grande intervento dell'intelligenza artificiale, sicuramente le agenzie avranno sempre un ruolo primario per dare più efficienza e più valore rispetto a quello che è la necessità del cambiamento. La mia presenza qui è di sostegno a tutti quei soggetti che fanno un lavoro 'buono'". Così Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, a margine dell'assemblea nazionale di Assolavoro in corso a Roma.
(Adnkronos) - Il 2024 è stato l’anno più caldo per la capitale, indicatori in crescita per tutti i dati che riguardano la temperatura e gli effetti sulle persone, mentre le precipitazioni diminuiscono durante l’anno ma aumentano gli episodi di piogge intense e violente. Per il futuro ci si aspetta un aumento di ondate di calore estive fino al 186% nello scenario intermedio. Dal Primo Rapporto di Monitoraggio Climatico per Roma Capitale, frutto di una collaborazione tecnico-scientifica tra il Cmcc - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Roma Capitale, emergono informazioni preziose per comprendere l’andamento attuale e futuro degli indicatori climatici. Questo nuovo servizio di monitoraggio nasce con l’obiettivo di fornire dati e strumenti operativi per affrontare in modo concreto e localizzato gli effetti dei cambiamenti climatici sulla città. Il report è il risultato di un percorso pluriennale di collaborazione tra Cmcc e l’amministrazione capitolina, che ha visto Cmcc impegnato sia nel supporto scientifico alla definizione della Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale, sia nella fase di ascolto pubblico. Il report del Cmcc rivela che il 2024 è stato l'anno più caldo dal 1991 per Roma, con una temperatura media di 19,7°C, superiore di 2,5°C rispetto alla media 1991-2020. I dati evidenziano una situazione critica su tutti gli indicatori: 36 notti torride con temperatura minima superiore a 25°C, quasi 30 giorni in più rispetto alla media storica 1991-2020; 5,4 ondate di calore estive in più rispetto al periodo di riferimento; 53 giornate con disagio termico estremo (temperatura percepita superiore a 45°C), 29 in più rispetto alla media 1991-2020. Il 2024 si è caratterizzato anche come un anno relativamente secco, con precipitazioni totali inferiori alla media, ma con episodi di precipitazioni estreme. Particolarmente anomalo è stato novembre con precipitazioni quasi totalmente assenti, secondo i dati delle stazioni meteorologiche. Questo dato non rappresenta un caso isolato ma si inserisce in una sequenza critica insieme al 2022 e 2023. Tutti e tre gli anni si contraddistinguono per valori elevati sia della temperatura media sia di numerosi indicatori legati al caldo, come le notti tropicali, le notti torride, i giorni torridi e il numero di ondate di calore estive. Le proiezioni climatiche elaborate per il 2050 mostrano un ulteriore peggioramento della situazione secondo tutti gli scenari Ipcc analizzati. Nello scenario intermedio Rcp4.5 ('Forte mitigazione'), i dati mostrano: aumento della temperatura media di 1,5°C rispetto al periodo 1981-2010; +22 giorni di notti tropicali (temperatura minima superiore a 20°C); incremento del 186% delle ondate di calore estive; +12 giorni con disagio termico estremo da combinazione di umidità e temperature elevate. Nello scenario più severo, caratterizzato da elevate emissioni di gas serra (Rcp8.5), la temperatura media potrebbe aumentare di 1,9°C, con 28 giorni aggiuntivi di notti tropicali e un incremento del 243% delle ondate di calore estive. Il servizio di monitoraggio che ha reso possibile il report si basa sulla piattaforma Dataclime, sviluppata dal Cmcc.