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(Adnkronos) - Un boato. Poi il buio. Sui maxischermi, un video-manifesto con le immagini dei suoi stadi e una scritta che è un'appartenenza: ‘Noi siamo Ultimo’. Un'esplosione di fuochi d'artificio e infine, eccola. La sua voce. Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, è tornato a casa. Dopo aver infiammato gli stadi di Lignano, Ancona e Milano, l'onda del tour ‘La favola continua…’ è approdata in un Stadio Olimpico sold out, per la prima delle tre date che lo consacrano profeta nella sua terra. “Belli”, grida al suo pubblico. Nessun ballerino, nessun ospite a sorpresa. Solo lui: cappellino d'ordinanza, canotta e un microfono. Al centro di un palco monumentale, largo 65 metri e dominato da 900 metri quadrati di led, si staglia una passerella a forma di chiave, quel simbolo che porta al collo fin dagli esordi e che rappresenta l'accesso al suo mondo. Un mondo in cui solo questa sera si sono riversate 60.000 persone (le prime di 180.000 totali nei tre giorni) per sentirlo cantare. E per cantare con lui. Lo show è un'imponente dichiarazione di intenti: Ultimo basta a se stesso. La sua forza è un repertorio che, canzone dopo canzone, ha costruito un legame viscerale con il pubblico. Per oltre due ore, snocciola una scaletta generosa di 25 brani e un medley, un viaggio che parte da ‘Dove il mare finisce’ e arriva fino ai cori assordanti di ‘Sogni appesi’. In mezzo, ci sono tutte le sue anime: la malinconia di ‘Rondini al guinzaglio’, l'intimità di ‘I tuoi particolari’ e ‘Piccola stella’, l'energia di ‘Vieni nel mio cuore’. Il picco emotivo della serata arriva però con uno dei momenti più suggestivi del live. Le luci si abbassano e, sospeso in aria su un pianoforte volante, Ultimo incanta l'intero stadio. Da quella postazione magica, regala in sequenza: ‘Pianeti’, ‘Alba’ e la La parte migliore di me’, la ballad romantica dedicata al figlio. Quello di Roma, però, non è un concerto qualunque. È la celebrazione di un record. Con la data di domenica 13 luglio, Ultimo raggiungerà il traguardo storico del suo decimo Stadio Olimpico, diventando a soli 29 anni l'artista più giovane di sempre a raggiungere un simile risultato. Un traguardo che ha deciso di festeggiare con un regalo alla sua gente. "Domenica, per il mio decimo Stadio Olimpico, ho pensato di farvi un regalo: ci sarà un maxischermo al parchetto, dove tutto è iniziato. Trasmetteremo tutto il concerto in diretta, come fosse una finale dei mondiali. Non si pagherà un biglietto, potrete vivere il concerto gratuitamente". I posti limitati sono andati sold out in una manciata di minuti. Un gesto che rafforza il patto con la sua 'Generazione Ultimo', un pubblico che gli ha permesso di riempire 42 stadi in carriera, vendere oltre 1.750.000 biglietti e collezionare 84 dischi di platino. Ma le sorprese non finiscono qui. Sempre domenica, Ultimo ha promesso che annuncerà “qualcosa di veramente grandioso per tutti noi", alludendo al già chiacchieratissimo ‘raduno degli Ultimi’: un mega-evento previsto per il 2026 che, secondo diversi indizi, dovrebbe tenersi alla Vela di Calatrava di Tor Vergata. Ma intanto i fan si godono il live 2025 accompagnato da una band solida e impeccabile: Joel Ainoo (tastiere), Manuel Boni (chitarra), Jacopo Carlini (pianoforte), Mylious Johnson (batteria), Raffaele 'Rufio' Littorio (chitarra), Silvia Ottanà (basso), e una sezione di fiati e archi che aggiunge profondità e colore al sound. Dopo l'apoteosi romana (si replica domani e domenica), il tour prodotto da Vivo Concerti proseguirà la sua marcia verso sud, con le tappe allo Stadio San Filippo di Messina e allo Stadio San Nicola di Bari, per chiudere un'altra estate da record. Ma la favola, a Roma, è appena iniziata. (di Loredana Errico)
(Adnkronos) - Il settore della somministrazione, rende noto Assolavoro, guarda da sempre all’inclusione dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro italiano. Gli stranieri rappresentano infatti quasi il 32% del totale degli occupati in somministrazione con circa 163mila lavoratori (media mensile 2024). Attraverso le agenzie per il lavoro i lavoratori stranieri trovano impiego in diversi settori anche a medio-alta specializzazione come l’industria (in particolare metalli, alimentare, gomma e meccanica), l’informatica e i servizi alle imprese, il commercio e i trasporti. Nel 2022 Assolavoro e i sindacati di categoria hanno firmato un accordo per finanziare una serie di azioni volte ad agevolare l’accoglienza, l’inclusione e l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale, protezione temporanea e protezione speciale, con fondi per 45 milioni di euro. Per i beneficiari si prevede un’attività mirata di bilancio delle competenze, una formazione base per l’apprendimento della lingua italiana o un percorso di formazione professionale, a seconda delle competenze rilevate. I corsi di formazione previsti, sia quelli di base che quelli professionali, sono erogati gratuitamente e prevedono un’indennità di frequenza, il rimborso delle spese sostenute per vitto, alloggio e trasporto, e un’indennità una tantum di 1.000 euro a conclusione del corso. Grazie all’accordo, inoltre, sono state estese ai rifugiati che frequentano uno dei percorsi formativi anche alcune prestazioni di welfare erogate da Ebitemp normalmente rivolte ai lavoratori in missione, quali: il rimborso per l’assistenza psicologica, il rimborso per l’acquisto dei beni di prima necessità per i neonati e un contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione. Viene poi riconosciuta ai lavoratori somministrati che prestano ospitalità per almeno tre mesi ai rifugiati, sempre tramite Ebitemp, una indennità una tantum pari a 1.000 euro, elevata a 1.500 euro nel caso in cui si dia ospitalità a minori di 18 anni o donne in gravidanza.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”