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(Adnkronos) - Una nuova web app innovativa per avvicinare i giovani al mondo del lavoro in modo più diretto, concreto ed efficace e rendere protagoniste le imprese, permettendo loro - con un’autentica rivoluzione nell’orientamento - di entrare in contatto con personale dotato delle competenze di cui hanno bisogno. È il duplice obiettivo che si pone 'LabLab' applicazione di Regione Lombardia che darà la possibilità agli studenti lombardi di svolgere un’esperienza in una delle tante imprese del territorio, aiutandoli a far coincidere le loro aspirazioni con le reali opportunità offerte dal mondo del lavoro. L’iniziativa è stata presentata questa mattina Palazzo Lombardia dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dall’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro, Simona Tironi, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche Luciana Volta, direttrice Usr Lombardia, Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, Davide Garufi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio. (Video) “L’obiettivo di questa iniziativa – ha spiegato il presidente Attilio Fontana – è potenziare ulteriormente l’istruzione e la formazione professionale in raccordo con le filiere economico-produttive rendendo il nostro sistema sempre più competitivo. Già nella passata legislatura siamo intervenuti per colmare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e Regione con la misura ‘Formare per Assumere’, rivolta alle imprese per finanziare percorsi formativi abbinati ad incentivi occupazionali”. “Ora con la web app LabLab – ha aggiunto il governatore lombardo - contiamo di agire a monte della filiera: favorendo, cioè, l’apertura delle aziende al mondo scuola, necessaria a prevenire il fenomeno del mismatch, ma anche la libertà di scelta degli studenti che potranno indirizzare le proprie aspirazioni, toccando con mano le offerte di un mondo che cambia rapidamente”. L’app LabLab permetterà al singolo studente di visitare le imprese, entrare in contatto con la realtà del lavoro e vivere una giornata intera in azienda. Un ruolo importante sarà rivestito dai docenti che monitoreranno e supporteranno i ragazzi nella ‘job experience’ offerte dalle aziende. Nello specifico le imprese avranno la possibilità di decidere quando e come ricevere i ragazzi. Tutto Il sistema sarà snello e semplice, grazie all’utilizzo di un QR code che renderà l’esperienza tecnologicamente accessibile a tutti. Altro punto di forza del progetto sarà il coinvolgimento delle famiglie. I ragazzi potranno infatti partecipare a queste esperienze in azienda sia da soli sia accompagnati dai genitori, che in questa fase cruciale per i ragazzi hanno un ruolo chiave. In particolare, verranno creati spazi di dialogo in cui verranno illustrati gli ultimi trend del mondo del lavoro. “Coinvolgere le aziende, creare un terreno di dialogo comune tra mondo del lavoro e mondo della formazione – ha spiegato l’assessore Tironi - è un importantissimo per favorire occupazione e dare concretezza alle aspirazioni dei ragazzi. Grazie a quest’app gli studenti potranno entrare fisicamente nelle tante imprese lombarde dove quotidianamente si crea, si produce e si lavora ogni giorno. L’idea è semplice, ma rivoluzionaria: non possiamo più aspettare che i ragazzi scelgano il proprio percorso di studi senza aver mai visto da vicino un lavoro, senza aver potuto toccare con mano cosa significa far parte di un'azienda e quali sfide ed opportunità offre il futuro”. “Vogliamo far dialogare il mondo delle imprese e i giovani, che potranno fare un’esperienza in azienda vedendo con i propri occhi la passione e l’impegno che si cela dietro ogni settore - ha aggiunto Tironi - solo se si trasmette passione ai ragazzi, potremo evitare che le loro scelte siano il frutto di mode passeggere o di scelte imposte. Questa idea è una vera rivoluzione, infatti, solo dopo aver visto e apprezzato un determinato lavoro, i ragazzi vengono messi nelle condizioni di scegliere consapevolmente il percorso di studi più adatto per raggiungere i loro obiettivi. Così invertiamo la logica rispetto al passato, solo così possiamo stare al passo con i tempi veloci del mondo del lavoro". (Video) Sono già molte le aziende che hanno già aderito all’iniziativa di Regione Lombardia, 290 imprese del territorio che saranno pronte ad accogliere gli studenti per permettere ali studenti di entrare in contatto diretto con la realtà del lavoro. Tra queste, solo per citarne alcune, Danone, Mille Miglia, Pomellato, La Linea Verde Group – DimmidiSì e Portrait Milano. “Ci congratuliamo con Regione Lombardia per questa webapp innovativa - ha sottolineato Letizia Caccavale - Public Affairs & Sustainability Manager Danone Italia - siamo felici di aderire perché rappresenta un impegno concreto in aiuto alle famiglie”. “Da tempo – ha spiegato Sabina Belli amministratore delegato di Pomellato - investiamo sui giovani, sulla loro formazione avviando attività utili a comunicare la ricchezza e le tante opportunità di lavoro che caratterizzano le professioni legate alla produzione di gioielli”. "Un’iniziativa unica nel suo genere – ha chiosato Laura Bianchetti, direttore HR de La Linea Verde Group - DimmidiSì - per aiutare in modo concreto i nostri giovani e introdurli nel mondo del lavoro. Siamo felici di poter accogliere i ragazzi mostrando loro il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica nel mondo dell’agricoltura”. “Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto - ha detto l’ad di Mille Miglia, Alberto Piantoni - mettiamo molto volentieri a disposizione la nostra esperienza, le nostre professionalità e il nostro know-how: i nuovi progetti intrapresi e quelli che verranno sono senz’altro un terreno favorevole per la formazione di nuove risorse”. “L’iniziativa di Regione Lombardia – ha aggiunto il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella commentando l’iniziativa - si inserisce in un vuoto, quello dell’emergenza nazionale del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che da anni penalizza in termini di competitività nei confronti dei competitors il sistema imprenditoriale nel suo complesso. Con la webapp LabLab sarà più semplice per le imprese arrivare direttamente ai giovani, e viceversa, evitando che le opportunità vadano perse per mancata conoscenza o per intermediazioni errate. Confindustria Lombardia, dopo aver contribuito attivamente alla fase progettuale di questo strumento digitale di matching, continuerà a garantire il suo supporto all’assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro soprattutto in termini di apertura delle aziende alle attività di orientamento e di diffusione dell’iniziativa tra le proprie associate”. Approvazione anche da parte di Confartigianato Lombardia. "Riteniamo che lo strumento che presentato oggi sia prezioso per il contenuto e anche per la modalità che utilizza – ha evidenziato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia - l’app parla la lingua delle giovani generazioni e li mette in contatto con le imprese. In un momento di grave carenza di capitale umano, figure come fonditori, operai specializzati, meccatronici risultano introvabili e ogni sforzo teso a migliorare il match domanda – offerta di lavoro ci vede e ci vedrà favorevoli”. “Accogliamo positivamente uno strumento di facile utilizzo – ha affermato Davide Garufi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio - vicino per funzionamento alle esigenze dei giovani e che rappresenta, allo stesso tempo, un’importante occasione per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e un’operazione culturale ed educativa, permettendo a studentesse e studenti di conoscere da vicino e sul campo le imprese, attraverso il racconto di imprenditori e collaboratori”. “Per facilitare la partecipazione di queste imprese all’app LabLab – ha aggiunto - è importante coinvolgere i Distretti del commercio, naturali aggregatori di un ampio ventaglio di aziende, nella promozione e applicazione dell’iniziativa. Una loro partecipazione permetterebbe, inoltre, a studentesse e studenti di conoscere più realtà economiche in un tempo limitato, offrendo loro più stimoli”.
(Adnkronos) - Si è conclusa l’ottava edizione di Bufala Fest – non solo mozzarella, la kermesse tutta all'insegna del gusto, dell'arte, dell'inclusione e del valore della diversità, che si è svolta a Napoli, nella centralissima Piazza Municipio, a pochi passi dai principali luoghi di interesse della città, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le peculiarità di tutta la filiera bufalina e l’integrazione di quest’ultima con le altre filiere agroalimentari, in particolar modo con la filiera ittica, grazie anche al sostegno del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura – Feampa. Da segnalare come, per tutta la durata della manifestazione, migliaia di visitatori hanno raggiunto il villaggio allestito in Piazza Municipio, senza causare alcuna criticità alla circolazione e al traffico veicolare della città di Napoli. Un segnale che il dispositivo messo in campo dal Comune di Napoli e l’iniziativa Park & Go di Anm hanno funzionato nel corso di questi primi tre giorni dell’evento, insieme alla posizione centrale per i trasporti pubblici di Napoli, a due passi dalla Linea 1 e della Linea 6 della metropolitana e vicini alle funicolari Centrale e di Montesanto e alla stazione di Linea 2 e Cumana. Nel corso dell’ultima giornata, hanno fatto visita al villaggio di Bufala Fest il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e Antonio Iannone, segretario dell'ufficio di presidenza del Senato. "Bufala Fest - spiega Antonio Rea, direttore organizzativo della manifestazione - si conferma una realtà consolidata nel panorama di eventi di qualità, riuscendo a coniugare il gusto di un'attenta selezione gastronomica alla necessità di veicolare contenuti interessanti in relazione alla promozione dell’intera filiera bufalina come volano di sviluppo economico e turistico della Campania. Quest'anno, attraverso i talk tematici organizzati con l’Associazione Giardino delle Idee e con il sostegno del Feampa, abbiamo acceso i riflettori sul valore della food diversity e l'importanza dell’inclusione alimentare". "Le emozioni che ho vissuto durante le cinque giornate di Bufala Fest – prosegue Rea – sono a dir poco uniche ed indescrivibili. Vedere quotidianamente bambini, giovani, adulti ed anziani tutti insieme nel nostro villaggio per degustare i piatti preparati dai nostri artisti del gusto, è stata un’immagine bellissima, l’istantanea più rappresentativa di questa ottava. Perché – conclude Rea - quando il pubblico di un evento come il nostro riesce ad essere con compostezza e sobrietà attore e spettatore al tempo stesso, significa che abbiamo imboccato tutti quanti la giusta direzione”. “Bufala Fest è un evento bello – ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - in cui ho trovato tanta qualità ed è ciò di cui ha bisogno la nostra Città. Una manifestazione che dà la possibilità a migliaia di turisti e di cittadini di trascorrere una serata diversa, all’aria aperta, in uno dei luoghi più simbolici di Napoli. Noi dobbiamo lavorare per migliorare costantemente la Città e intendiamo farlo sempre nell’interesse dei cittadini. Bufala Fest è un esempio rilevante di come tanti professionisti lavorano quotidianamente per alzare il livello della qualità dell’offerta turistica e degli eventi. Dare la possibilità ai tanti visitatori di poter cenare con una vista mozzafiato sulla stazione marittima o sul Maschio Angioino è un qualcosa di unico, irripetibile in qualsiasi altra città del mondo. Napoli è una città unica e noi dobbiamo solamente fare in modo di valorizzarla e di tenerla in movimento, di spingere gli investimenti degli imprenditori sani. Noi non abbiamo bisogno di immobilismo – conclude Manfredi - ma di una sfida continua che va verso il miglioramento”. “Per il secondo anno consecutivo – afferma Antonio Iannone, segretario dell'ufficio di presidenza del Senato – Bufala Fest gode il patrocinio morale del Senato, poiché si è affermato nel corso del tempo come un punto di riferimento per la promozione e la valorizzazione della filiera bufalina e dell’intero comparto agroalimentare. La capacità degli organizzatori di saper unire l’aspetto ludico e ricreativo con quello legato all’informazione e alla divulgazione delle peculiarità del comparto, conferisce ulteriore qualità ad una manifestazione che ogni anno riesce a coinvolgere migliaia di visitatori nella nostra regione. Di particolare interesse – conclude Iannone - anche il tema di questa edizione, che ha permesso di accendere i riflettori sulla food diversity e sull’inclusione alimentare, due argomenti al centro dell’attenzione delle politiche del Governo”. Questo e molto altro ancora è stato 'Bufala Fest - non solo mozzarella' che ha offerto al grande pubblico circa 40 espositori food che hanno proposto piatti realizzati esclusivamente con prodotti della filiera bufalina: latte, latticini, formaggi, carni, salumi anche in abbinamento con i Vini di 'Sannio Consorzio Tutela Vini' o Birra Leffe, oppure acqua Dolomia o bevande Pepsi e Chin8 Neri. 'Bufala Fest – non solo mozzarella' è stato organizzato dall’associazione "Giardino delle Idee" e da Crea Eventi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e Cia – Agricoltori Italiani Campania e con il patrocinio del Senato della Repubblica; della Camera dei Deputati; della Regione Campania; del Comune e della Città Metropolitana di Napoli; del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura - Feampa; dell'Università degli Studi di Salerno con il Dipartimento di Farmacia, l'Osservatorio sui Parchi e sulle Aree Protette del Mezzogiorno e il Sustainability Communication Centre.
(Adnkronos) - "Il progetto che presentiamo oggi nella sede di Rea Dalmine è un ottimo esempio di cooperazione tra imprese, A2A e il gruppo Green Thesis proprietario del termovalorizzatore e di buona amministrazione perché ci sono diversi comuni coinvolti che hanno saputo coordinarsi per consentire un attraversamento della nostra infrastruttura di teleriscaldamento in una delle zone più antropizzate d'Europa. Non era semplice portare i sei chilometri di condutture dalla Rea Dalmine fino alla città di Bergamo". Lo ha detto all’Adnkronos l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini in occasione della presentazione del progetto di sviluppo della rete di teleriscaldamento da Dalmine a Bergamo. "È un progetto molto importante – ha spiegato Mazzoncini - perché il teleriscaldamento di quarta generazione, che consente di utilizzare il calore di scarto, è il futuro: consente di portare calore decarbonizzato alle abitazioni. Siamo automaticamente compatibili con la direttiva europea ‘Case Green’. La direttiva prevede, entro un periodo che va tra il 2035 e il 2040, che anche le abitazioni riducano il loro impatto di CO2. Questo si può fare ovviamente in maniera passiva, con cappotti e serramenti, oppure decarbonizzando la sorgente di energia, ed è quello che stiamo facendo". La rete di Bergamo "oggi è una rete di 87 chilometri e l'estensione prevista è di 22. Questo dà l'idea della quantità di calore che si riesce a portare – sottolinea Mazzoncini - L'efficienza dell'impianto di Rea Dalmine, che già produceva energia elettrica, passa dal 27% all'80%. A dimostrazione di quanto sia importante in questi impianti il recupero di energia elettrica e del calore. Il recupero del calore è particolarmente importante nelle città del Nord Italia, come appunto Dalmine o Bergamo, che durante l'inverno hanno bisogno di molto calore ed è tra l'altro il periodo dell'anno in cui abbiamo meno rinnovabili, poiché il sole d'inverno spinge di meno. Quindi è un bel progetto di cui siamo molto orgogliosi".