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(Adnkronos) - "Stiamo lavorando pancia a terra per terminare tutti gli interventi nei tempi previsti, a partire da quelli che devono essere pronti per l'apertura della Porta Santa. Tantissime persone stanno lavorando con un grande impegno, siamo fiduciosi". E' quanto ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante l'evento 'Giubileo 2025 - 100 giorni all’apertura della Porta Santa', che si è svolto nella sede di Deloitte a Roma e che ha visto la presentazione della ricerca 'Globalizzare la solidarietà'. "Lo stanziamento fatto dal Governo per il Giubileo è circa un miliardo e quattro ma in realtà le opere collegate al Giubileo, con finanziamenti propri, preesistenti, sono più di 4 miliardi. A questo poi si sommano gli interventi del Pnrr che hanno una scadenza temporale diversa. Noi, complessivamente, stiamo investendo in questa consigliatura circa 13 miliardi per riqualificare e rilanciare Roma, una cifra senza precedenti perché purtroppo Roma ha avuto un deficit di investimenti, manutenzione, infrastrutture che si è accumulato molto pesante. C'era molto da recuperare per fare quello che non è stato fatto negli ultimi 15 anni - ha detto ancora il primo cittadino - e anche più e poi anche per trasformare la città. Roma ha quartieri periferici abbandonati a se stessi, ci sono quartieri che non hanno ancora le fognature, quindi stiamo facendo uno sforzo gigantesco per ricucire queste fratture. Il Giubileo ci ha stimolato a fare ulteriori interventi e a finalizzarli, anche per interpretare i valori, i principi che Papa Francesco ha voluto mettere al centro del Giubileo, come la cura dell'ambiente e del creato, l'attenzione agli ultimi e alle periferie". "Se si fanno degli investimenti miliardari – ha proseguito Gualtieri - è chiaro che l'impatto economico è molto forte. Il numero di cantieri e di addetti che vi lavorano è molto alto. Le opere pubbliche creano ricchezza: migliorando la qualità infrastrutturale della città la rendiamo più vivibile per i cittadini, ma anche più capace di crescere e generare occupazione, perché le infrastrutture sono fondamentali nella capacità di attrazione delle città, tutti questi elementi sono anche un volano economico. Non potevamo perdere quest'occasione perché la città aveva fame di investimenti, di modernizzazione, di trasformazione. I cantieri sono tanti ma siamo nei tempi, ci sono degli interventi che devono essere finiti per dicembre, altri per marzo o per l'estate, insomma hanno tempistiche diverse, ci sono interventi che è previsto che siano fatti anche dopo il Giubileo, quelli chiamati non indifferibili, che hanno una funzione di accompagnamento, non funzionali logisticamente. Siamo partiti con grandissimo ritardo, normalmente per aprire un cantiere ci vogliono due o tre anni di progettazione preliminare, progettazione esecutiva, gare, conferenze di servizi, autorizzazioni. Aprire tutti questi cantieri in meno di due anni è una cosa che non è mai successa nella storia perché normalmente ci vogliono tre anni da quando si parte con le prime progettazioni", ha concluso.
(Adnkronos) - Sostenere la capacità dei manager italiani di sfruttare al meglio la leva digitale per ideare nuove strategie e far crescere la competitività e occupabilità. Sono questi gli obiettivi dell’Avviso 1/2024 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager, leader in Italia per la formazione continua dei dirigenti. L'Avviso è finalizzato a potenziare le competenze manageriali nell'ambito della rivoluzione digitale ed ha registrato un notevole successo. 859 sono i piani formativi approvati, sugli oltre 1.100 presentati, con più di 1.600 dirigenti coinvolti per circa 92mila ore di formazione, ed uno stanziamento complessivo di circa 10,5 milioni di euro. In crescita la qualità delle proposte formative, testimoniata dal fatto che il 76% dei piani formativi ha ottenuto un punteggio di idoneità, superando le performance del precedente avviso nazionale. Le medie imprese fanno la parte del leone: il 43% dei piani approvati, infatti, appartiene alla classe dimensionale tra 50 e 249 addetti: assieme alle Piccole imprese (18% di piani approvati), costituiscono la stragrande maggioranza dei piani approvati, con oltre il 60%, a testimonianza del crescente fabbisogno di investimento nelle competenze digitali delle pmi. Un fabbisogno di investimento che si riflette su un parallelo incremento della qualità dei piani finanziati: le piccole imprese fanno infatti registrare risultati eccellenti, con l'88% dei piani formativi approvati. A livello geografico, l’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di piani approvati, seguita dal Veneto, ma va segnalato il buon risultato delle regioni del Mezzogiorno, con la Campania che spicca per la qualità dei piani presentati (89% di piani approvati). “L’idea di sostenere le diverse transizioni in cui il tessuto produttivo è impegnato, rafforzando la capacità dei manager di sfruttare la leva della digitalizzazione - commenta Massimo Sabatini, Direttore Generale di Fondirigenti - è una piccola scommessa vinta. Orientare le risorse della formazione continua sul potenziamento delle competenze digitali, soprattutto nelle pmi, significa, infatti, favorire, tramite la formazione manageriale, il cambiamento che sta caratterizzando in questa fase le imprese, La formazione manageriale, riguardando trasversalmente tutti i processi aziendali, organizzativi e produttivi, si conferma un fattore decisivo della trasformazione del tessuto produttivo”. Tra le aree di intervento previste dall’Avviso, proprio quella dei Processi aziendali ha ottenuto il maggior successo, con l'82% di piani approvati, focalizzandosi su competenze tecniche per la gestione di tecnologie e processi data-driven, l’esplorazione delle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale e social media marketing. I piani sulle Strategie di sostenibilità hanno puntato, invece, allo sviluppo di business model allineati con la transizione digitale e sostenibile, l'integrazione di analisi dati e IA, la comunicazione con gli stakeholder e il monitoraggio degli obiettivi Esg. Gli interventi formativi focalizzati sull'Organizzazione del lavoro si sono concentrati sulla ridefinizione degli assetti organizzativi, l'utilizzo di strumenti digitali per la gestione delle risorse umane e l'implementazione dell'IA nei processi HR. Infine, gli interventi sulle capacità individuali hanno promosso lo sviluppo di competenze digitali per la creazione di profili cross-disciplinari con maggiore autonomia decisionale, propensione allo sviluppo dell’innovazione e supporto alle abilità imprenditoriali funzionali a prevedere scenari futuri, anticipare il comportamento dei consumatori e incentivare la trasformazione sostenibile. L’insieme dei contenuti proposti evidenzia la diffusa necessità delle imprese di gestire in maniera consapevole l’uso delle nuove tecnologie (come ad esempio IA, cloud, machine learning, modelli predittivi), favorendo lo sviluppo delle capacità manageriali necessarie per ridefinire strategie, strutture organizzative e funzioni e per l’acquisizione di un mindset caratterizzato da una crescente attenzione alla sostenibilità. "Le proposte ricevute - conclude il presidente di Fondirigenti Marco Bodini - dimostrano motivazioni ben definite e obiettivi formativi chiari, funzionali al supporto del cambiamento organizzativo e dei processi di trasformazione Questo mostra che le imprese hanno ben compreso il ruolo decisivo che l'acquisizione di conoscenze e la presenza di figure manageriali idonee ad un utilizzo ottimale delle innovazioni tecnologiche possono svolgere in questa fase”.
(Adnkronos) - Engineering, leader nei processi di digitalizzazione di aziende e Pubblica Amministrazione, ha ottenuto la medaglia Gold da EcoVadis, tra le più accreditate agenzie internazionali di rating Esg, guadagnando 15 punti rispetto all’anno precedente. Questo riconoscimento consente ad Engineering di qualificarsi nel Top 5% delle oltre 130mila aziende a livello globale che hanno completato il processo di valutazione EcoVadis e che hanno dimostrato di possedere un solido sistema di gestione dei criteri di sostenibilità. A questo traguardo si aggiunge, sempre in ambito Esg, la recente validazione e approvazione di tre obiettivi di decarbonizzazione da parte di Sbti (Science-Based Targets initiative), in base a criteri qualitativi e quantitativi. “Engineering sta portando avanti un processo di crescita con l’obiettivo di diventare attore del cambiamento per sé e per i propri partner, mettendo la sostenibilità al centro delle politiche strategiche aziendali, a salvaguardia dell’ambiente e del benessere sociale e a supporto del business e dei nostri clienti - dice Maximo Ibarra, Ceo di Engineering - Il Piano Strategico di Sostenibilità, l’ultimo Bilancio Esg, la Medaglia Gold di EcoVadis, l’approvazione di tre obiettivi di decarbonizzazione da parte di Sbti, il coinvolgimento attivo di tutte le aree aziendali sui temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica confermano l’efficacia del nostro percorso e ci motivano a perseguire questa strada con ancora maggiore determinazione, grazie anche all’implementazione del digitale e dell’AI nelle nostre soluzioni e alle partnership in ricerca che stiamo sviluppando, come il sostegno alla recente istituzione della cattedra Luiss in Ai e Climate Change, prima in Europa, che porterà ulteriori competenze a Engineering e al Paese”. Aderendo all’iniziativa Sbti e sottoscrivendone l’impegno, il Gruppo Engineering si pone degli obiettivi near-term in linea con i criteri della Science-Based Targets initiative's Call to Action. Nello specifico Engineering Ingegneria Informatica Spa si impegna a: ridurre le emissioni assolute di gas serra di Scope 1 e 2 del 42% entro il 2030 rispetto all'anno base 2022; ridurre del 25% le emissioni assolute di gas serra di Scope 3 derivanti da attività legate ai combustibili e all'energia, ai viaggi di lavoro e al pendolarismo dei dipendenti entro lo stesso periodo di tempo; far sì che il 62% dei suoi fornitori in termini di emissioni, per quanto riguarda i beni e i servizi acquistati, abbia obiettivi basati sulla scienza entro il 2029.