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(Adnkronos) - Tre cadaveri in un casolare in provincia di Perugia. Sono di un uomo di 69 anni, di sua moglie 66enne e della figlia della coppia, 39enne, i corpi trovati nella tarda mattinata di oggi in un casolare in località Fratticiola Selvatica, in provincia di Perugia. A dare l'allarme il fidanzato della ragazza che, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, è andato nell’abitazione della famiglia dove, nel giardino, ha trovato i corpi. Sul posto il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Perugia, gli agenti della Squadra Volanti, della Squadra Mobile e del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, i sanitari del 118 e il medico legale. Secondo i primi accertamenti, i coniugi e la figlia sarebbero morti per colpi d’arma da fuoco: circostanza avvalorata dalla presenza di un fucile vicino al 69enne. Sono in corso le indagini, coordinate dalla Procura, finalizzate a ricostruire la dinamica dei fatti.
(Adnkronos) - "Il nostro progetto sperimenta una nuova tecnologia di realtà aumentata basata su un sistema di proiezione per rendere più collaborativo e soprattutto efficace le attività di design e di progettazione, principalmente focalizzate nel settore della moda dell'arredamento di interni, design di prodotti industriali e di packaging". Così Enrico Morosi della startup Why Only White (WoW) racconta ad Adnkronos/Labitalia gli obiettivi del progetto innovativo presentato a Digithon, la maratona digitale tenutasi a Bisceglie in Puglia. In particolare "la tecnologia -spiega- ha la capacità di generare contenuti digitali proiettati direttamente sopra un oggetto fisico quindi andiamo a creare quello che è il vero prototipo phygital, cioè fisico più digitale. Noi sfruttiamo la capacità di un sistema di tracciamento, che tra l'altro abbiamo brevettato, per riconoscere dove è posizionato un oggetto di qualunque forma e direzione nello spazio, e grazie al nostro software generiamo quelli che sono i contenuti digitali rappresentati sopra facendo sì che l'oggetto da bianco, neutro, che deve essere il colore di partenza possa essere declinato in infinite varianti estetiche e funzionali". Secondo Morosi "l'obiettivo è quello di andare a ridurre la necessità, durante le fasi di progettazione e di creazione di questi prototipi fisici, che sono funzionali proprio alla valutazione estetica, alla valutazione ergonomica oppure anche alla valutazione funzionale del prodotto stesso. Quindi abbattere i costi, abbattere i tempi di progettazione ridurre l'impatto ambientale del prodotto perché i prototipi poi vengono buttati via e soprattutto aumentare la capacità creativa del prodotto", conclude. "Noi siamo una startup con una sede legale in provincia di Varese, siamo però uno spin-off del Politecnico di Milano. Da Digithon ci aspettiamo più pubblicità e anche la possibilità di venire in contatto sia con potenziali partner industriali quindi persone veramente interessate a puntare sulla nostra tecnologia, o persone interessate magari ad integrare le loro capacità e funzionalità nella tecnologia stessa", conclude.
(Adnkronos) - Illegalità ambientali su coste e mari italiani: nel 2023 sono stati 22.956 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, +29,7% rispetto al 2022. Insieme alle violazioni amministrative, la media è di 8,4 illeciti per km di costa, uno ogni 119 metri. Ciclo illegale del cemento (10.257 reati, +11,2% rispetto al 2022), ciclo illegale dei rifiuti e mare inquinato (6.372, +59,3%) e pesca illegale (4.268 illeciti penali, +11,3%) sono i più diffusi. C’è anche la violazione delle normative che regolano la nautica da diporto: 2.059 illeciti penali accertati nel 2023, + 230% rispetto al 2022. A scattare questa fotografia è il nuovo report Mare Monstrum 2024 che Legambiente presenta oggi alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica (SA) del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo impegno contro speculazioni e illegalità. Sono 25.545 le persone denunciate nel 2023, in aumento del 43% rispetto al 2022. Cresce, però, l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone arrestate (204, +98,1% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, pari a 4.026, in crescita del 22,8% sul 2022. Un reato su due (50,3%) si concentra in Campania (3.095 illeciti penali), Sicilia (3.061), Puglia (3.016) e Calabria (2.371), che guidano nell’ordine, come numeri assoluti, la classifica regionale, seguite dal Lazio (1.529 reati) e dalla Toscana (1.516). Nelle prime dieci regioni figurano Sardegna, Veneto, Liguria e Marche. Proprio questa regione è, invece, la prima come numero di illeciti complessivi (reati e violazioni amministrative) per km di costa (38,9), seguita da Friuli-Venezia Giulia (31,9 illeciti per km) e Basilicata (30,9). Di fronte a questo quadro, Legambiente lancia oggi un pacchetto di dieci proposte che hanno al centro quattro macro temi: “lotta all’abusivismo edilizio e alla maladepurazione, il tema dei rifiuti e il contrasto della pesca illegale”. “Anche quest’anno, a fronte dell’impegno quotidiano delle Capitanerie di porto e delle forze dell’ordine contro l’aggressione alle coste e al mare del nostro Paese, con il nostro report Mare Mostrum - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle Arpa. La nostra associazione, da sempre impegnata in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie a Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna 'Spiagge e fondali puliti', avanza dieci proposte a Parlamento e Governo per tutelare in maniera più efficace lo straordinario patrimonio ambientale marino del Belpaese. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale”. “Il ciclo illegale del cemento - commenta Enrico Fontana, responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente - rappresenta la quota più significativa dei reati ambientali analizzati anche in questa edizione di Mare Monstrum, a causa, principalmente, della miriade di abusi edilizi che continuano a sfregiare l’Italia. Un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero Paese, che colpisce principalmente il Sud, in particolare le regioni a tradizionale insediamento mafioso, e le aree costiere, le perle estive del Belpaese e su cui bisogna intervenire con una mano decisa e con abbattimenti non più rimandabili. L’abusivismo edilizio lungo le coste, inoltre, fa da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente”.