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(Adnkronos) - La missione Polaris Dawn è partita questa mattina alle 11.23 italiane dal Complesso di Lancio 39A del Kennedy Space Center della Nasa in Florida. Si tratta della prima missione dell'omonimo programma, che sfrutterà al massimo le capacità del Falcon 9 e della capsula Dragon e raggiungerà un'altitudine superiore a qualsiasi altra capsula di SpaceX, puntando a stabilire l'orbita terrestre più alta mai raggiunta. Durante l'attraversamento delle fasce di radiazione di Van Allen, Polaris Dawn condurrà studi volti a comprendere meglio gli effetti del volo spaziale e delle radiazioni sulla salute umana. A circa 700 chilometri sopra la Terra, l'equipaggio tenterà la prima attività extraveicolare commerciale, utilizzando una tuta spaziale progettata da SpaceX, aggiornata rispetto all'attuale modello intraveicolare (Iva). La costruzione di una base lunare e di una città su Marte richiederà migliaia di tute spaziali; pertanto lo sviluppo di questa nuova tuta e l'esecuzione dell'Eva rappresentano passi cruciali verso un design scalabile per future missioni di lunga durata. Durante i cinque giorni di missione l'equipaggio condurrà anche diversi esperimenti scientifici. La passeggiata spaziale, prevista per il terzo giorno, durerà due ore e vedrà due membri dell'equipaggio uscire completamente dalla capsula Dragon. Il progetto, finanziato dal miliardario filantropo Jared Isaacman, che farà parte dell’equipaggio in qualità di comandante, mira a stabilire nuovi primati nell'esplorazione spaziale privata. La missione si concluderà con un ammaraggio al largo delle coste della Florida. Considerata la rilevanza di questa missione, che porterà un equipaggio nell'orbita più alta raggiunta dai tempi delle missioni Apollo (con un apogeo di circa 1.400 km) e realizzerà la prima passeggiata extraveicolare privata nella storia, SpaceX ha incluso il Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi nella rete di stazioni di terra distribuite a livello globale per fornire supporto alla missione Polaris Dawn. Le stazioni del Bsc di Malindi hanno condotto per settimane test TT&C (Telemetria, Tracciamento e Controllo) per garantire la massima efficienza durante tutte le fasi della missione, in particolare nella trasmissione delle informazioni da terra alla navicella Crew Dragon, che orbiterà intorno alla Terra. Il Bsc di Malindi fornirà supporto durante tutte le fasi della missione: dal supporto al vettore Falcon 9 fino al raggiungimento dell’orbita nominale, supporto alla fase critica dell'Eva e alle manovre orbitali necessarie per preparare il rientro della navicella fino all'atterraggio sulla Terra.
(Adnkronos) - "Contro le organizzazioni criminali che sono pronte a usare l'intelligenza artificiale nei loro attacchi noi attraverso gli algoritmi dobbiamo essere capaci di organizzare preventivamente le risposte. Dobbiamo avere sempre noi il pallino in mano e ed esseri capaci di contrastare l'uso delle organizzazioni criminali e il governo su questo c'è". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo sul palco di Digithon, la più grande maratona digitale italiana in corso a Bisceglie e fondata da Francesco Boccia. "Siamo lo Stato, abbiamo risorse e intelligenze", ha continuato Piantedosi. "Dobbiamo fare in modo che si creino le professionalità che possano supportare iniziative per valorizzare le opportunità che arrivano dal digitale", ha sottolineato. E su Digithon Piantedosi ha sottolineato: "Mi compiaccio per l'iniziativa, innanzitutto per la presentazione delle startup e anche per il contributo generale alla diffusione del digitale, che è qualcosa che crescerà sempre più nella nostra società, e come si vede dalle startup qui riguarda soprattutto i giovani", ha concluso.
(Adnkronos) - Un terzo della popolazione infantile mondiale, ovvero 766 milioni di bambini, è stata esposta a ondate di calore estreme nel periodo compreso tra luglio 2023 e giugno 2024, quando le temperature hanno raggiunto nuovi record. Lo rivela una nuova indagine di Save the Children, realizzata analizzando le immagini satellitari delle temperature superficiali nel mondo. Nello stesso periodo, 344 milioni di bambini, il 15% del totale mondiale, hanno sperimentato, nel luogo dove vivono, la temperatura più alta registrata almeno dal 1980, mentre il numero di minori colpiti da ondate di calore estreme è raddoppiato nell’ultimo anno rispetto a quello precedente. Ben 170 milioni di minori sono stati colpiti dal caldo estremo solo nel luglio di quest’anno, mese che ha registrato temperature senza precedenti a livello globale, compreso il giorno più caldo. "I bambini di tutto il mondo stanno vivendo ondate di calore più intense e frequenti a causa della crisi climatica, che mette a rischio la loro salute fisica e mentale e diritti come l'istruzione. I bambini sono più vulnerabili degli adulti agli effetti del caldo, come ad esempio i colpi di calore, perché il loro corpo ha una minore capacità di regolazione della temperatura. Inoltre, il loro sistema respiratorio e immunitario è ancora in fase di sviluppo, il che li rende più suscettibili agli impatti negativi sulla salute della scarsa qualità dell'aria che spesso accompagna queste situazioni climatiche, evidenzia Save the Children. Inoltre, "il caldo estremo sta portando a un aumento dei ricoveri ospedalieri dei minori, alla diffusione di condizioni respiratorie come l'asma, oltre ad avere un impatto sulla salute mentale e sullo sviluppo generale dei bambini. Le ondate di calore stanno anche aggravando le disuguaglianze esistenti e l'insicurezza alimentare e hanno un impatto anche sull'istruzione, causando chiusure delle scuole e una riduzione delle capacità di apprendimento. Nelle zone di conflitto, l'effetto combinato delle ondate di calore e delle crisi umanitarie mette ulteriormente in pericolo i bambini che già vivono in condizioni precarie". “La portata di questa crisi è sconcertante - ha dichiarato Shruti Agarwal, Senior Advisor per i cambiamenti climatici e le economie sostenibili - Quando quasi un terzo dei bambini del mondo è esposto alle ondate di calore, non si tratta solo di un record, ma di una catastrofe. Non si tratta più di un disagio, ma di una minaccia alla loro sopravvivenza, alla loro istruzione e al loro futuro. Stiamo assistendo a una tendenza allarmante: le ondate di calore stanno diventando più frequenti, più gravi e più durature, colpendo più duramente i bambini già minacciati da disuguaglianze e discriminazioni. Non si tratta oramai solo di un fenomeno meteorologico: sono un indicatore negativo della salute del nostro pianeta e rappresentano un rischio grave e sproporzionato per la salute e il benessere dei minori e delle generazioni future”. Save the Children chiede ai governi nazionali di "eliminare rapidamente l'utilizzo e i sussidi ai combustibili fossili e di garantire una transizione giusta ed equa per limitare il riscaldamento delle temperature a 1,5 °C sopra i livelli preindustriali. I bambini devono essere riconosciuti agenti chiave del cambiamento nella crisi climatica e vanno loro garantite piattaforme per esprimersi".