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India, morto a 114 anni maratoneta più anziano del mondo: Fauja Singh travolto da auto pirata

(Adnkronos) - E' morto all'età di 114 anni, travolto da un'auto pirata nel suo villaggio natale nel Punjab in India, quello che era considerato il maratoneta più anziano del mondo, Fauja Singh. Lo rende noto la polizia. Singh, doppia nazionalità indiana ...

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Welfare, sindaca Castelletti (Brescia): "Lavoriamo per dare ai lavoratori miglior qualità"

(Adnkronos) - “Il rapporto tra l’amministrazione comunale e A2a è più che storico. A2a, infatti, nasce dalla fusione di una delle nostre municipalizzate e abbiamo sempre lavorato per dare migliore qualità ai nostri lavoratori, con investimenti in ...

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Piemonte, caldo ed eventi estremi: Axa presenta studio sui rischi al 2050

(Adnkronos) - Si è svolta oggi a Torino la nuova tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati dal Gruppo assicurativo Axa Italia, dal titolo 'Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio - Axa incontra il territorio'. Con il Patrocinio di Ania ...

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India, morto a 114 anni maratoneta più anziano del mondo: Fauja Singh travolto da auto pirata

(Adnkronos) - E' morto all'età di 114 anni, travolto da un'auto pirata nel suo villaggio natale nel Punjab in India, quello che era considerato il maratoneta più anziano del mondo, Fauja Singh. Lo rende noto la polizia. Singh, doppia nazionalità indiana e britannica, era diventato un'icona mondiale. Ha stabilito record correndo maratone in diverse categorie di età, anche quando aveva più di 100 anni. Ha iniziato a correre tardi, all'età di 89 anni, e ha corso nove maratone complete tra il 2000 e il 2013, anno del suo ritiro. Era stato tedoforo delle Olimpiadi di Londra del 2012. L'incidente è avvenuto mentre il centenario stava passeggiando nel suo villaggio natale, Beas Pind, vicino a Jalandhar. "Sono in corso le ricerche e l'imputato verrà catturato presto", ha affermato Harvinder Singh, un alto ufficiale di polizia distrettuale. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha definito Fauja Singh un "atleta eccezionale con una determinazione incredibile". Harmander Singh, allenatore di Fauja Singh presso Sikhs In The City, ha confermato la sua morte: "E' con grande tristezza che possiamo confermare che la nostra icona di umanità e concentrato di positività, Fauja Singh, è scomparsa in India''. Il suo club e l'organizzazione benefica Sikhs In The City dedicheranno tutti i loro eventi fino alla Fauja Singh Birthday Challenge di domenica 29 marzo 2026 a celebrare la sua vita di successi e traguardi. "Raddoppieremo gli sforzi per raccogliere fondi per costruire la Fauja Singh Clubhouse sul percorso di Ilford dove era solito allenarsi'', ha detto l'allenatore. Tedoforo delle Olimpiadi di Londra del 2012, Singh ha raggiunto diversi traguardi nel corso della sua carriera di podista, tra cui quello di essere diventato il primo centenario a completare una maratona nel 2011 a Toronto. Prima di compiere 40 anni, Singh, un agricoltore, aveva vissuto entrambe le guerre mondiali e sperimentato il trauma della Partizione. "Da ragazzo non sapevo nemmeno che esistesse la parola 'maratona'", ha raccontato Singh alla Bbc. "Non sono mai andato a scuola, né ho praticato alcun tipo di sport. Ero un contadino e ho trascorso gran parte della mia vita nei campi'', ha aggiunto, spiegando che aveva iniziato a correre proprio per affrontare il dolore. Dopo la morte della moglie Gian Kaur all'inizio degli anni '90, si era trasferito a Londra per vivere con il figlio maggiore Sukhjinder. Durante un viaggio in India, assistette alla morte del figlio minore Kuldeep in un incidente che lo lasciò devastato. Sopraffatto dal dolore, Singh trascorreva ore seduto vicino al luogo in cui suo figlio era stato cremato. Gli abitanti del villaggio, preoccupati, consigliarono alla sua famiglia di riportarlo nel Regno Unito. Tornato a Ilford, a Londra, Singh incontrò un gruppo di uomini anziani che andavano a correre insieme. Incontrò anche Harmander Singh, che sarebbe poi diventato il suo allenatore. "Se non avessi incontrato Harmander Singh, non avrei iniziato a correre la maratona", aveva dichiarato a giugno.

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Welfare, sindaca Castelletti (Brescia): "Lavoriamo per dare ai lavoratori miglior qualità"

(Adnkronos) - “Il rapporto tra l’amministrazione comunale e A2a è più che storico. A2a, infatti, nasce dalla fusione di una delle nostre municipalizzate e abbiamo sempre lavorato per dare migliore qualità ai nostri lavoratori, con investimenti in welfare e territoriali”. E’ quanto affermato da Laura Castelletti, sindaca di Brescia, nel contesto dell’evento di A2A dal titolo 'WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’. Un’occasione di confronto e presentazione dei servizi di welfare, dei Premi di produttività e del nuovo piano di azionariato diffuso, a Milano. "Per noi qualità della vita, benessere dei lavoratori e dei cittadini sono aspetti fondamentali - spiega Castelletti - In tale contesto, in particolare, c'è un'attenzione ad accompagnare le famiglie e il tema della natalità con risposte efficaci ed investimenti importanti”. Quando si parla di maggiori investimenti territoriali, prosegue la sindaca di Brescia “si intende maggiore lavoro sul nostro territorio. Un lavoro qualificato capace di creare anche un legame intenso con l'azienda. Poniamo, quindi, uno sguardo nella direzione della nuova sede, negli investimenti in innovazione sul tema dei rifiuti, per i quali siamo sempre stati riconosciuti come città all’avanguardia e capaci di essere precursori - conclude la sindaca di Brescia - Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo inaugurato il recupero di calore da data center per immetterlo nel teleriscaldamento a sottolineare un’attenzione nei confronti del tema del gas e della Co2. Più lavoreremo in tale direzione, più riusciremo a sottrarre gas perché espandiamo il teleriscaldamento”.

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Piemonte, caldo ed eventi estremi: Axa presenta studio sui rischi al 2050

(Adnkronos) - Si è svolta oggi a Torino la nuova tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati dal Gruppo assicurativo Axa Italia, dal titolo 'Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio - Axa incontra il territorio'. Con il Patrocinio di Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative) e del Comune di Torino, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano con l’obiettivo di diffondere una sempre maggiore consapevolezza su un tema centrale e urgente per il futuro della società. In un Paese caratterizzato da una vulnerabilità strutturale che lo rende tra i più fragili d’Europa - con quasi il 94% dei comuni a rischio frane, alluvioni/erosione costiera e oltre l’80% delle abitazioni esposte ad un livello di rischio medio-alto legato ad almeno uno di questi eventi, si innescano anche gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, con un trend in crescita delle catastrofi naturali, aumentate da inizio 2023 del 16% (378 eventi meteorologici estremi in un anno) e costi pari a oltre 16 miliardi di euro (+22% vs 2022), un record a livello europeo. Ciononostante, restiamo fortemente sotto-assicurati: solo il 7% delle abitazioni e delle imprese italiane è coperto contro terremoti e alluvioni. In questa nuova tappa a Torino, Axa sceglie di mettere a disposizione la propria expertise nella comprensione di questi fenomeni, presentando uno studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Piemonte, grazie al coinvolgimento di Axa Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist. Al centro della ricerca, 3 ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni, stress idrico. Sul fronte delle temperature, i modelli di Axa Climate prevedono un aumento sostanziale nella maggior parte della regione del numero di giorni in cui le temperature massime percepite all’ombra saranno superiori a 33°C. In particolare, la parte centro-orientale avrà 7-8 giorni 'pericolosi' l’anno in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C. Le temperature estreme rappresenteranno una grande sfida per le città, soprattutto per Torino e Alessandria. A Torino si attendono infatti quasi 12 giorni in più all’anno nel 2050 con temperature massime all’ombra superiori a 35°, mentre ad Alessandria le stesse temperature si registreranno in 30 giorni in più all’anno. Sempre a Torino, il numero di giorni particolarmente caldi, superiori a 31°, aumenterà in modo drastico: nel 2050 saranno 41,3 all’anno, 6 volte in più rispetto alla baseline. Un fenomeno correlato che influisce in modo significativo sulla regione è quello delle ondate di calore: una sfida rilevante per l'industria piemontese, poiché potrebbe esporre i siti produttivi al rischio di rallentamenti o interruzioni prolungate. In merito al fenomeno delle inondazioni, eventi di piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico. Particolare attenzione merita il potenziale impatto del fenomeno sulle infrastrutture essenziali per l’attività economica a servizio del territorio, a titolo d’esempio l’A5 tra Torino e Aosta. Si vedrà infatti un aumento del rischio di inondazioni che potranno raggiungere un livello fino a 130 cm nel 2050 in alcuni tratti dell’autostrada, secondo lo studio. Le inondazioni fluviali, invece, avranno un forte impatto sulla zona intorno a Torino e nello specifico nella Pianura Padana, in quanto zona agricola densa caratterizzata dalla vicinanza ai fiumi. Il Piemonte sarà infine sempre più soggetto a stress idrico che interesserà soprattutto la parte sud della regione con più del 40% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Da sottolineare i possibili impatti a lungo termine sulle attività economiche dovuti all’aumento della durata e dell’intensità della siccità, come, ad esempio, la viticoltura nelle Langhe, dove lo stress idrico medio aumenterà dal 31% della baseline al 44% del 2050. A conclusione dello studio scientifico condotto da Axa Climate, presentato anche un nuovo strumento di analisi del rischio climatico e della biodiversità, sviluppato da Axa Altitude, parte di Axa Climate. Lo strumento è stato progettato per aiutare le aziende a identificare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, in tutto il mondo, valutarne i potenziali impatti finanziari e definire la strategia di adattamento proponendo le misure di mitigazione più efficaci. Lo strumento è in grado di fornire analisi dettagliate sui rischi in pochi minuti e in modo autonomo, monitorare la strategia di adattamento e supportare sul fronte della reportistica di sostenibilità, il tutto appoggiandosi all’ecosistema di esperti e database di Axa Climate. In questo contesto di grande complessità, misure di adattamento ben progettate giocano un ruolo cruciale, per limitare i danni e aiutare la regione ad adeguarsi e a mantenere la sua attrattività economica e le sue attività. Axa ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione di questi rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali. “A sei mesi dalla conclusione dell’iter che porterà tutte le imprese ad essere assicurate in virtù dell’obbligo di legge, è aumentata la consapevolezza del valore di questa copertura come strumento di protezione, non solo del patrimonio immobiliare, ma anche e soprattutto della continuità produttiva", afferma Umberto Guidoni, co-direttore Generale di Ania. "È essenziale promuovere una cultura della prevenzione, dotare le istituzioni e le imprese di strumenti scientifici adeguati, e rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato per rendere il nostro tessuto sociale ed economico più resiliente", sottolinea Claudia Porchietto, sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte. “In Axa - sottolinea Letizia D’Abbondanza, Chief Customer&External Communication Officer del Gruppo Axa Italia - crediamo nella necessità di accompagnare la società nella transizione climatica con un approccio a 360° consapevoli del ruolo sociale che, come assicuratori, possiamo avere, offrendo protezione alle persone di fronte ai rischi e alle grandi sfide globali, come il cambiamento climatico. E per farlo, intendiamo agire su due fronti: promuovere una cultura della prevenzione, con un approccio scientifico guidato dai dati, fondamentali per formulare stime e previsioni, e orientato a individuare soluzioni concrete, e diffondere una sempre maggiore consapevolezza condivisa, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, su un tema centrale e urgente per il futuro della società”.

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