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(Adnkronos) - I fumetti sono una passione per generazioni intere di lettori che, però, può anche costare cara. Basti pensare che per trascorrere due notti in città per il Lucca Comics&Games 2024 si pagherà in media 800 euro, contro i 175 euro di un normale weekend di ottobre. A rivelarlo è Altroconsumo che ha deciso di analizzare i costi di alloggio e trasporto pubblico dall'1 al 3 novembre confrontando i prezzi con un normale fine settimana del mese precedente (11-13 ottobre). Se un anno fa il biglietto della sola giornata inaugurale costava 25,60 euro quest'anno costa 26 euro, mentre la giornata clou di sabato 2 novembre passa da 30,60 euro a 33 euro. Ma è sul biglietto cumulativo per l'intero evento (5 giorni) che si fa sentire l'aumento, passando da 82 euro a 95 euro. E anche sul più gettonato 3 giorni weekend si sborserà di più, 76 euro al posto dei precedenti 65 euro. I risultati dell’inchiesta di Altroconsumo per quanto riguarda il pernotto, mostrano un risultato a due facce: se dormire a Lucca e dintorni (Pisa e Viareggio) nel primo fine settimana di novembre, costa oggi mediamente il 70% in più che nel mese precedente, è altrettanto vero che di fatto l'alloggio in questo periodo rincara meno dello scorso anno, quando si spendeva mediamente il 161% in più della settimana di ottobre presa a confronto. Gli aumenti più consistenti tra la settimana del festival e un tranquillo weekend di ottobre si registrano per alberghi (+128%) e campeggi (+94%). Per gli hotel i prezzi non solo crescono di più, ma si rivelano tra i più cari delle tipologie considerate: 443 euro è la spesa a cui si va incontro per un soggiorno di due notti contro i 212 euro di due notti a ottobre. Da notare però che per le stesse due notti in albergo, l’anno scorso si spendevano ben 734 euro (quasi 300 euro in più). L’aumento dei prezzi a Lucca (rispetto a un altro fine settimana di ottobre) più alto in assoluto è quello per i B&B (+604%) con una spesa media che passa dai 113 euro a ottobre a ben 794 a novembre, per due notti: 7 volte tanto. Anche per le altre tipologie di alloggi gli aumenti sono consistenti, oltre il 400%, spesa sopra i 700 euro per gli hotel (quasi 1500 euro nel 2023) e sopra gli 800 euro per appartamenti, case e stanze con Booking.com e Airbnb. Per i trasporti l’andamento dei prezzi è complessivamente opposto a quello degli alloggi: se un soggiorno in hotel a Lucca può costare anche il 50% in meno dello scorso anno, la spesa per prendere il treno è in aumento su tutte le tratte, con un picco del 130% in più per Bologna (mediamente le altre tratte aumentano del 16%). In confronto invece ai prezzi del treno di un weekend di ottobre, come lo scorso anno, per il viaggio in treno non ci sono grandi differenze per quasi tutte le città di partenza selezionate, fanno eccezione Genova e Torino con aumenti a novembre su ottobre rispettivamente del 28% e 19%. Per il bus (Flixbus), si spende l’89% in più a novembre partendo da Genova (da 38 a 72 euro) e il 44% in più da Torino (da 72 a 104 euro). Molto contenuti gli aumenti da Bari e Milano, mentre Venezia è in controtendenza con prezzi leggermente inferiori a novembre (108 euro contro 110 euro).
(Adnkronos) - Un nuovo ponte italiano verso lo spazio. E' l'obiettivo che vuole raggiungere la startup Fast Aerospace, che ha presentato oggi il proprio progetto, HyperDart, a Digithon, la prima maratona digitale italiana, fondata da Francesco Boccia, e in corso a Bisceglie in Puglia. "La nostra start-up si occupa di aviolancio ipersonico, tecnologia ipersonica e droni -racconta ad Adnkronos/Labitalia Alessandro Castelvetri uno dei 5 soci della startup, ingegneri aerospaziali del Politecnico di Milano- e vuole realizzare il prossimo ponte nazionale verso lo spazio, quindi poter lanciare satelliti nello spazio a partire dall'Italia, ad esempio dallo spazio porto di Taranto-Grottaglie poco distante da qua. Il nostro sistema è molto versatile e permette di fare una cosa che nessun altro lanciatore può fare ad oggi", sottolinea. Tecnologia al servizio del futuro. "Il sistema è composto da un drone alato che porta sul dorso un razzo che contiene il satellite. Il veicolo decolla dall'aeroporto e raggiunge una velocità atmosferica 5 volte la velocità del suono, dove il razzo viene sganciato e prosegue verso lo spazio mentre il drone torna alla base di partenza per la prossima missione. Permetterebbe di fare fino a 60 lanci l'anno che è una frequenza mai vista in ambito spaziale", sottolinea. E il prodotto "è estremamente innovativo e va a riempire una grande fetta di mercato che tuttora è scoperta perché ci sono tantissimi fabbricanti di satelliti che si trovano a dover tantissime cose mentre questo sistema permetterebbe un accesso tempestivo allo spazio", ribadisce. E l'obiettivo della presenza a Digithon è la crescita. "Siamo qua a Digithon per vincere il grant che ci servirebbe per acquisire capacità di calcolo per le nostre simulazioni. Abbiamo appena chiuso un round di investimento da parte di Cdp 500.000 euro. Con il grant potremmo acquisire capacità di calcolo attraverso l'acquisto di workstation che ci permetterebbero di fare simulazioni come ad esempio per la fluidodinamica, per la combustione ma anche per la costruzione di algoritmi per la guida autonoma del nostro drone e anche per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale", conclude. E il progetto è già al centro dell'attenzione. "Al momento si sono interessate diverse realtà commerciali tra cui ad esempio la divisione spazio di Leonardo e una fabbrica di satelliti situata in provincia di Bari, abbiamo fatto delle lettere di interesse ma stiamo anche aprendo un contatto direttamente con il governo italiano", conclude.
(Adnkronos) - “Le città, oggetto del nostro studio, oggi in Italia occupano il 7% del territorio e a viverci è il 30% della popolazione, che produce il 60% del Pil nazionale, ma consuma solo il 29% dell'energia. Ciò è la dimostrazione del fatto che le città hanno delle economie di scala, che abbiamo chiamato economie di densità, che fanno sì che, pur essendo un posto in crescita - dove quindi cresce anche la CO2 che si produce - sono in realtà intrinsecamente efficienti e, quindi, sono delle alleate rispetto al tema della sostenibilità”. Lo afferma l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, intervenuto a margine della presentazione del Position Paper “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit” realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A e il contributo scientifico di ASviS. Il documento è stato presentato oggi, nell’ambito della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. “Stiamo, quindi, lavorando su queste economie di densità: una rete elettrica, ad esempio, presente in una città, allaccia al chilometro cinque volte più utenze rispetto a una rete rurale, mentre una rete dell'acqua tre volte e mezzo - spiega Mazzoncini - Riscaldare un appartamento in una città costa in termini energetici il 20-25% in meno rispetto ad un appartamento in un'area rurale. Dobbiamo lavorare su questo in quanto la sfida alla decarbonizzazione al 2050 è ancora molto complessa da realizzare”. “Abbiamo stimato che una decina di miliardi di euro all'anno di investimenti nelle città - circa 270 miliardi di euro al 2050 - ci può consentire di ridurre del 52% le emissioni di CO2 nelle città. Dobbiamo lavorare molto sui parametri che conosciamo: il teleriscaldamento, le pompe di calore, il tema dell'illuminazione pubblica, il fotovoltaico sui tetti, gli alberi nelle città, tutti aspetti che contribuiscono sia alla sostenibilità che alla qualità della vita delle persone, che rimane uno dei nostri obiettivi fondamentali”, conclude.