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(Adnkronos) - Il senatore Claudio Borghi chiede lo stop della vaccinazione covid su adolescenti e ragazzi. I professori Roberto Burioni e Matteo Bassetti bacchettano l'esponente della Lega. Il 'caso' nasce da un post di Borghi, che su X fa riferimento ad uno studio sugli effetti delle vaccinazioni anti-Covid e le miocarditi nei giovani. "Dopo la pubblicazione di questo studio su Eclinicalmedicine (rivista 'The Lancet') per minimo principio di prudenza la vaccinazione Covid a ragazzi e adolescenti dovrebbe essere immediatamente sospesa. Avviserò immediatamente il ministro e se necessario presenterò interrogazione", scrive il senatore del Carroccio. "I Paesi devono tenere in piedi costose organizzazioni dove scienziati e medici decidono se i vaccini hanno un rapporto rischio-beneficio favorevole. Noi risparmiamo tutti questi soldi perché abbiamo il senatore Borghi che fa gratis questo difficile lavoro", scrive il virologo Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, rispondendo a Borghi. Il senatore "forse farebbe bene ad andare in una scuola dove insegnano l'inglese", dice l'infettivologo Matteo Bassetti commentando all'Adnkronos Salute il messaggio del leghista.
(Adnkronos) - Un quadro sconfortante. E' quello che traccia un’indagine demoscopica, promossa da Inca Cgil e realizzata dalla Fondazione Di Vittorio, che Adnkronos/Labitalia ha potuto visionare in anteprima, sul rapporto tra italiani e procedure digitali nella pubblica amministrazione. Secondo la ricerca, su un campione di 6.000 persone intervistate, sufficientemente rappresentativo della popolazione residente in Italia, in tema di welfare state, gli italiani fanno molta fatica ad accedere e a farsi riconoscere le diverse misure (indennità, pensioni, sussidi, ecc.) ricorrendo ad una procedura online. Infatti, la quasi totalità (92%) degli intervistati ha dichiarato di “non essere in grado di svolgere pratiche digitali con la pubblica amministrazione”. Solo l’8% è certo di farcela, di cui il 53% uomini e il 47% donne. (VIDEO) Entrando maggiormente nel dettaglio e disaggregando i dati per fascia di età, quello che colpisce è la percentuale di persone con una età tra i 35 e i 55 anni, quelli che per età ed esperienze hanno più occasioni di interloquire con la PA, che dichiarano apertamente la propria incapacità (60% del campione). Un risultato che si riflette su quanti hanno avuto un qualche rapporto con una qualsiasi amministrazione: solo il 56%, di cui il 41% uomini e 59% donne e su quanti non c’hanno neppure mai provato: il 53% uomini e il 47% donne. Tra quanti hanno avviato una pratica digitale (56% del campione), solo il 26% dichiara di essere riuscito facilmente ad “ottenere quello che voleva”, mentre: il 48% è riuscito ad ottenere le risposte con grandi difficoltà; il 12% solo dopo avere chiesto aiuto ad un parente; l’8% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; il 6% non è riuscito. Questo quadro generale, che segnala un ritardo nell’apprendimento delle procedure online, non migliora, sottolinea l'indagine Inca-Fdv, quando le domande si fanno più specifiche sui rapporti con Inps e Inail. Se il 47% del campione complessivo dichiara di aver avuto rapporti con l’Inps (57% uomini e 43% donne), soltanto il 16% dichiara di essere riuscito facilmente ad ottenere quello che voleva, mentre il 41% sì, ma con grande difficoltà, il 18% ha dovuto chiedere aiuto ad un familiare e l’8% si è dovuto rivolgere ad un patronato. Il 17% comunque dichiara di non esserci riuscito. Colpisce il 65% di coloro, con un’età tra i 35 e il 55 anni, che dichiara di non esserci riuscito, ma anche il 59% di coloro che si sono rivolti ad un patronato. Per quanto riguarda l’Inail, la percentuale del campione che dichiara di aver avuto un qualche rapporto con l’Istituto scende al 21% (47% uomini e 53% donne), ma soltanto l’11% è riuscito ad ottenere quello che voleva; il 38%, si, ma con grande difficoltà; il 12% solo dopo avere chiesto aiuto ad un parente; il 24% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; il 15% afferma di non esserci riuscito. Fin qui le domande poste erano finalizzate a comprendere il livello di conoscenza della macchina digitale della Pubblica amministrazione genericamente intesa, per ottenere una qualsiasi informazione, anche solo di tipo formale. Ma quando al campione vengono sottoposte domande più incalzanti sulle richieste online per il riconoscimento di qualunque prestazione previdenziale e socioassistenziale, il quadro diventa ancor più complicato. Con l’Inps, per esempio, il 32% del campione complessivo non ha mai fatto una pratica attraverso un cellulare o un pc; mentre il 41% lo ha fatto utilizzando un pc e soltanto l’8% con un cellulare, nonostante tutti gli intervistati fossero dotati di smartphone, considerando che il questionario è stato somministrato telematicamente. Colpisce in questo caso il 77% degli intervistati, compresi nella fascia di età tra i 35 e 55 anni, che risponde “non so”. Tra quelli che hanno usufruito dei servizi online di Inps: solo il 4% ha ottenuto facilmente quello che voleva; il 56% ha ottenuto quanto desiderato con grande difficoltà; il 4% solo dopo avere chiesto aiuto ad un familiare; il 28% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; l’8% non ci è riuscito. Con l’Inail, il quadro non cambia: il 58% del campione complessivo dichiara di non aver mai fatto una pratica online all’Inail attraverso un cellulare o un pc; mentre tra quelli che lo hanno fatto (38% del campione complessivo): solo il 5% ha ottenuto facilmente quello che voleva; il 26% ha ottenuto quanto desiderato con grande difficoltà; il 16% solo dopo avere chiesto aiuto ad un familiare; il 38% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; il 15% non è riuscito.
(Adnkronos) - Un luogo di aggregazione e di svago, culturalmente vivace, dove convivono arte, sport e socialità. È il nuovo spazio multifunzionale di oltre 900 mq, rigenerato a Bologna con il contributo di Negroni Salumi nell’ambito del progetto Costellazioni, che ha aperto ufficialmente nei giorni scorsi. (VIDEO) Lo spazio si trova all’interno di DumBo - Distretto urbano Multifunzionale di Bologna, ex scalo merci Ravone (via Casarini 19), un hub di rigenerazione urbana temporanea tra i più grandi d’Europa, che si arricchisce così di una nuova area trasformata in luogo di aggregazione ideato da tre giovani professioniste (Elisabetta Pettazzoni, Carlotta Trippa e Chiara Troisi), selezionate a livello nazionale tramite una Call for ideas rivolta a architetti, designer, creativi, professionisti e studenti tra i 18 e i 35 anni, ma anche istituti e associazioni di tutta Italia. A selezionare il progetto, figure di spicco e trasversali, che vanno dall’architettura alla sociologia, fino ai nuovi media: Mara Servetto, co-founder dello studio Migliore+Servetto, Francesco Morace, fondatore di Future Concept Lab, e i ‘narratori digitali’ di Costellazioni, Martina Socrate e Nikola Greku, insieme ai rappresentanti di DumBo e del marchio della Stella. “Con passione e impegno - spiegano Elisabetta Pettazzoni, Carlotta Trippa e Chiara Troisi, che hanno curato la progettazione e la direzione artistica del progetto vincitore chiamandolo 'Salotto Verde' - abbiamo trasferito il concetto di salotto domestico con le sue attività annesse in un contesto comunitario e multifunzionale, dove gli stessi elementi architettonici si sviluppano in modo flessibile e modulabile a seconda dei bisogni e delle attività. E per il verde urbano abbiamo adottato un modello di biodiversità virtuoso partendo dalla piccola scala, con interventi mirati e cuciti su misura. Il tutto arricchito da un portale d’ingresso iconico e un grande murale realizzato sul muro di confine con pittura fotocatalitica dotata di proprietà disinquinanti”. “Anche quest’anno - dichiara Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni - abbiamo scelto di collaborare con un partner attivo e presente sul territorio per portare avanti un piccolo intervento di rigenerazione che resta alla città. La selezione del progetto vincitore non è stata facile: ciò che mi ha colpito di più è il potenziale di questo spazio di trasformarsi in un vero e proprio luogo di aggregazione, dove le persone possono incontrarsi e ritrovarsi, condividere esperienze e partecipare a diverse attività, in sintonia con lo spirito di collaborazione e condivisione che rappresenta l'essenza del nostro progetto Costellazioni”. A fare da catalizzatore dei processi di trasformazione urbana e sociale portati dal nuovo spazio di Costellazioni, il contesto esistente in DumBo, dove innovazione sociale e creatività incontrano da sempre lavoro, cultura, arte e sport. "Sin dalla sua nascita, DumBo è un luogo in cui la rigenerazione urbana si accompagna alla creatività e alla partecipazione - aggiunge Andrea Giotti, amministratore delegato di Open Event, la società che gestisce DumBo - Qui operano studi creativi, laboratori artistici, associazioni, agenzie di comunicazione, cooperative, imprese e start up. 'Salotto Verde' condivide le stesse radici e diventerà l’emblema della visione alla base di tutto il Distretto, con al centro i valori di inclusione, socialità e sostenibilità. Come DumBo, 'Salotto Verde' ci auguriamo possa parlare a tutte le generazioni in un’ottica di aggregazione intergenerazionale”.