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(Adnkronos) - Nessun '6' al concorso di oggi del Superenalotto. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 73 milioni di euro. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: - con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; - con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; - con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; - con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; - con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Questa la combinazione vincente: 1-16-64-70-72-82. Jolly: 34. SuperStar: 86.
(Adnkronos) - Al via, da sabato 14 a domenica 22 settembre, presso Fiere di Parma, il Salone del Camper, giunto alla sua 15ma edizione. La manifestazione è organizzata da Fiere di Parma e da Apc - Associazione Produttori Caravan e Camper, e beneficia del patrocinio del ministero del Turismo e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La kermesse del caravanning, che negli ultimi anni ha superato i centomila visitatori, attestandosi così al secondo posto in Europa per numero di visitatori tra le fiere specializzate, è dedicata a tutti coloro che amano il turismo itinerante, open air, la gastronomia e le attività outdoor. Oltre al focus Camper e Caravan, con più di 300 espositori e oltre 600 veicoli ricreazionali esposti da produttori italiani ed europei il Salone del Camper propone altre 3 sezioni complementari: 'Percorsi e Mete', dedicata all'offerta turistica e alla scoperta di nuove destinazioni attraverso guide e proposte editoriali; l''Area Shopping', per l'acquisto di prodotti adatti a spazi ridotti; l'area 'Accessori', una mini-fiera dedicata a tutto l'occorrente per i viaggi in camper, caravan e per la vita outdoor, sempre più ricca di proposte innovative e di tendenza. Quest’anno il Salone del Camper cade in un momento favorevole e di crescita per il settore caravanning, fattore particolarmente importante anche per l’industria italiana del camper. L’Italia è infatti il terzo produttore di camper in Europa dopo Germania e Francia. Il comparto industriale del caravanning ha fatturato lo scorso anno oltre 1 miliardo di euro di prodotti finiti. Rilevante anche la filiera della componentistica italiana che serve i produttori europei, oltre ovviamente i produttori nazionali. Gli addetti diretti e indiretti del comparto industriale in Italia sono stimati in oltre 8.000 unità a cui si aggiungono le numerose concessionarie che si occupano della distribuzione. Le immatricolazioni di camper nuovi in Italia rappresentano una cartina di tornasole: nei primi sette mesi del 2024 le immatricolazioni di camper nuovi hanno fatto registrare una crescita del 22,22%. Le immatricolazioni di caravan hanno fatto registrare un aumento nei primi sette mesi dell’anno pari al 4,72%. Anche a livello europeo si registrano dati positivi: nel primo semestre 2024 le immatricolazioni di camper in Europa sono aumentate del 9,4%. “Il settore del turismo all'aria aperta - afferma Daniela Santanchè, ministro del Turismo, che parteciperà al convegno inaugurale di sabato 14 settembre - rappresenta un asset strategico dell'offerta turistica italiana ed è in costante crescita. Siamo consapevoli della rilevanza di questo comparto all'interno dell'ecosistema turistico e, per questo motivo, stiamo sostenendo il suo sviluppo in modo tangibile. Non solo manteniamo un dialogo costante con le associazioni di categoria, ma stiamo anche intraprendendo azioni significative. Abbiamo infatti stanziato un fondo specifico per supportare questo settore e attualmente stiamo lavorando a un bando dedicato alle aree di sosta per camper, con l'obiettivo di colmare il gap rispetto agli altri paesi europei e di valorizzare ulteriormente l'enorme potenziale del turismo all'aria aperta, un ambito in cui l'Italia ha ancora molto da offrire". Anche per la 15ma edizione del Salone del Camper saranno in programmazione tantissime esperienze legate alle aree di intrattenimento, a partire da 'Cucinare in Camper', a cura dell‘Unione Ristoranti del Buon Ricordo, l’associazione di ristoranti che salvaguarda le tradizioni regionali italiane: a coordinare l'intera operazione sarà Luciano Spigaroli. Ricco anche il calendario di attività dedicate a bambini e ragazzi: dall’area 'Kinderheim', pensata per i più piccoli, gestita da operatori professionali specializzati, al 'Villaggio dello Sport' che offre una varietà di attività sportive promuovendo il divertimento e il benessere fisico. Non manca l’area dedicata agli 'Amici a 4 Zampe', in collaborazione con tecnici cinofili qualificati Enci. Infine, alcuni tra i più importanti eventi: da quello inaugurale del 14 settembre, 'Turismo e Turismi: il futuro del Plein Air', con la presenza del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a quello di domenica 15 settembre, 'L’Apprendista Camperista', di Dado Martino, attore, comico, cabarettista, regista, con la grande passione del Camper che porta avanti con la sua community. E ancora 'Turismo open air: come svilupparlo nel proprio territorio o per la propria impresa', in programma sabato 20 settembre. “Il Salone del Camper non è solo una vetrina per gli appassionati del plein air - sostiene Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma - ma è un volano per l'intero settore turistico. Una manifestazione indispensabile per i produttori dei mezzi ma anche per l’intera filiera, oltre che per gli appassionati, che qui trovano veicoli, accessori, innovazione, attrezzature, novità tecnologiche, destinazioni e idee. I numeri dell’edizione 2024 parlano di un settore in continua crescita: aumento di circa il 4% di veicoli, ben oltre 600 diversi modelli esposti, crescita di espositori, oltre 300, e una superficie complessiva di oltre 110.000 metri quadrati. Siamo una finestra su un futuro sempre più green e sostenibile - conclude Antonio Cellie - e anche i nostri investimenti vanno in questa direzione, con un piano di 20 milioni di euro destinato al restyling in ottica green dei quartieri, volto a migliorare le strutture e offrire un’esperienza ancora più coinvolgente e immersiva a espositori e visitatori durante manifestazioni di grande richiamo come il Salone del Camper". “Il turismo open air - spiega Gloria Oppici, brand Manager di Fiere di Parma - è sempre più trendy e anche in Italia sta vivendo un vero e proprio boom, con previsioni di oltre 56 milioni di presenze per questa estate non ancora conclusa, di cui oltre il 53% dall'estero. Sono numeri significativi confermati anche da un’indagine interna svolta a maggio-giugno 2024 su visitatori fidelizzati, che testimonia la trasversalità del fenomeno, una passione che diventa stile di vita e soddisfa tante diverse esigenze del turista: passione sportiva, attenzione alla sostenibilità, amore per la natura, curiosità enogastronomica, approfondimento culturale e soprattutto rigenerazione. Il Salone del Camper mette in scena tutte le declinazioni della vacanza esperienziale - conclude Gloria Oppici - e offre ai suoi tanti visitatori (oltre 100.000 nel 2023) l'occasione unica di vedere, provare oltre 600 diversi nuovi modelli di veicoli ricreazionali. Non è semplicemente una straordinaria esposizione, ma da 15 anni è l'appuntamento per il popolo dei viaggiatori". Il buon andamento del settore rispecchia il fatto che il turismo in camper è trendy. Non nel senso di una moda temporanea, ma nel senso che il caravanning interpreta un nuovo bisogno di vivere il proprio tempo libero in maniera lenta e individuale, senza la necessità di prenotare, partendo quando si vuole e cambiando meta in qualsiasi momento: un turismo lontano dalla 'pazza folla' che consenta a ciascuno di costruirsi su misura le proprie 'fughe' nel tempo libero, quindi tutto l’anno, e non solo durante le vacanze estive. “Si tratta di un nuovo approccio culturale che il camper interpreta in maniera ideale. Infatti, viaggiare in camper permette a famiglie, coppie e amici di cucire su misura il proprio tempo libero: un lusso per la nostra società che, invece, è spesso afflitta dall’omologazione e massificazione del turismo. Ogni anno nuovo pubblico si avvicina al mondo del caravanning: il Salone del Camper di Parma è l’evento ideale per toccare con mano i vari strumenti che il plein air offre", afferma Simone Niccolai, presidente di Apc - Associazione Produttori Caravan e Camper. "Un altro elemento rilevante da considerare quando si parla di camper è il fatto che un camper mantiene un alto valore nel tempo e può quindi essere considerato un buon investimento sia in termini economici che in qualità del proprio tempo libero e, perché no, anche del proprio lavoro, grazie allo smartworking in camper", conclude.
(Adnkronos) - Esperti a confronto a Lecce per svelare i segreti del mondo sommerso. Tre in particolare gli obiettivi della ricerca. "Primo, mappare i fondali marini ancora in larghissima parte sconosciuti: solo il 20% è noto. Secondo, tutelare un ambiente che è fondamentale per la vita sul pianeta. Terzo, ma non certo d’importanza, lavorare sul patrimonio archeologico subacqueo che è enorme". Così Vincenzo Pisani, responsabile coordinamento progetti di ricerca per Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine Ets, spiega all’Adnkronos i temi del workshop di due giorni 'Forma Maris - Sistemi per la conoscenza e la mappatura del mondo subacqueo' (5 e 6 settembre a Lecce e Porto Cesareo), promosso da Università del Salento in collaborazione con Fondazione Leonardo e Marina Militare. Una iniziativa che si inserisce nell’ambito del programma ‘Civiltà del Mare - Il Subacqueo’. “La ricerca sulla dimensione subacquea nasce da una collaborazione con Marina Militare, che ha portato, nel marzo 2023, alla pubblicazione, in collaborazione con esperti e ricercatori della Sapienza e del Cnr, di ‘Civiltà del Mare. Il Subacqueo, nuovo ambiente dell’umanità, il primo rapporto multidisciplinare dedicato alla materia, e nel successivo avvio, a giugno 2023, dell’iniziativa Le Università per il Subacqueo, volta a diffondere e promuovere la cultura del subacqueo mettendo a conoscenza del grande pubblico la ricchezza, in questo campo, delle competenze scientifiche e delle attività di ricerca delle nostre Università. Ad oggi sono oltre 50 gli Atenei italiani che hanno aderito al progetto”. Un impegno che si traduce in seminari, conferenze, workshop, su tutto il territorio nazionale. Obiettivo: "Coinvolgere non solo gli esperti, ma anche i più giovani, per stimolarli a diventare i futuri professionisti di un settore, che richiede competenze altamente specializzate, tra cui, solo per fare alcuni esempi: sommergibilisti, biologi marini, geologi, oceanografi, archeologi subacquei, esperti di diritto del mare". Quello di Lecce, incentrato su archeologia subacquea e profili professionali del settore, è il terzo appuntamento del percorso ‘Le Università per il Subacqueo’. “Un’occasione di confronto e approfondimento sulle principali metodologie e tecnologie innovative necessarie per svolgere attività di ricerca, posizionamento, documentazione e monitoraggio, nonché per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio sommerso culturale e naturale a diverse profondità - spiega Pisani - In un Paese come il nostro, che cela sotto i suoi mari testimonianze di inestimabile valore delle varie civiltà succedutesi nel corso dei secoli, è fondamentale sapere quali soluzioni tecnologiche e metodologie possono facilitare e rendere più ergonomico ed economico il lavoro di archeologi, biologi e altri ricercatori. Ma soprattutto garantire condizioni di sicurezza durante le operazioni subacquee”. Il prossimo appuntamento con ‘Le Università per il Subacqueo’, fa sapere Pisani, è previsto in autunno nel capoluogo lombardo, in collaborazione l’Università degli Studi di Milano - Bicocca. Un territorio immenso ancora da esplorare. “La dimensione subacquea abbraccia un’estensione di 360 milioni di km2, vale a dire oltre due terzi della superficie terrestre, con 1,3 miliardi di km3 d’acqua e una profondità media oceanica di 3800 metri. Paradossalmente, di questa dimensione, a noi molto più prossima rispetto alla volta celeste, sappiamo molto poco. Ad oggi, abbiamo mappato circa il 20% dei fondali marini e il 95% dei Paesi non dispone ancora degli strumenti necessari per mappare i propri territori oceanici - prosegue - Una mappa completa sarebbe fondamentale per analizzare la circolazione oceanica, per contribuire alla previsione degli tsunami, per la sicurezza della navigazione, per monitorare e contenere i rischi idrogeologici sottomarini, per la posa dei cavi e delle condutture: tutti aspetti per i quali è cruciale una approfondita conoscenza della forma del fondale marino”. Molto importante il contributo che le innovazioni tecnologiche possono offrire. “Un prezioso contributo ci arriva dall’utilizzo della fotogrammetria subacquea, nonché dall’integrazione di vari tipi di telecamere e sensori, come sonar e multibeam, installati su droni sottomarini o di superficie telecomandati. Inoltre, il patrimonio subacqueo è attualmente riservato ai professionisti e ai subacquei sportivi: le tecnologie possono invece consentire l’accessibilità ‘ampliata’, la fruizione e la condivisione dei paesaggi sottomarini attraverso modelli 3D e percorsi immersivi o semi-immersivi, restituendo alle comunità un patrimonio ‘invisibile’ ancora privilegio per pochi”, conclude Pisani.