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Dazi Usa, lettera di Trump all'Ue: "Tariffe al 30% dal 1 agosto". Von der Leyen: "Pronti a contromisure"

(Adnkronos) - Dopo il Canada, anche Unione Europea e Messico hanno ricevuto la lettera promessa da Donald Trump sui dazi. Il presidente americano ha comunicato che imporrà tariffe al 30% sulle importazioni europee dal prossimo 1 agosto.   La ...

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Assolavoro: "I 10 principali vantaggi della somministrazione"

(Adnkronos) - Sono dieci, ricorda Assolavoro, i principali vantaggi della somministrazione di lavoro per le imprese. 1) Determina la riduzione dei costi di reperimento e gestione della forza lavoro. 2) Facilita l’individuazione di figure professionali difficili da reperire sul mercato, ...

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Terzo Settore, Marco Piuri è il nuovo presidente di Fondazione Banco Alimentare Ets

(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Banco Alimentare Ets, recentemente insediato, ha nominato Marco Piuri nuovo presidente della Fondazione e Pietro Maugeri come vicepresidente. Contestualmente, è stato conferito l’incarico di direttore ...

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Dazi Usa, lettera di Trump all'Ue: "Tariffe al 30% dal 1 agosto". Von der Leyen: "Pronti a contromisure"

(Adnkronos) - Dopo il Canada, anche Unione Europea e Messico hanno ricevuto la lettera promessa da Donald Trump sui dazi. Il presidente americano ha comunicato che imporrà tariffe al 30% sulle importazioni europee dal prossimo 1 agosto. La lettera, indirizzata direttamente alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è arrivata nelle mani di Bruxelles meno di 48 ore dopo l’annuncio di Donald Trump (LEGGI). Nella missiva, pubblicata su Truth, il presidente americano conferma l’intenzione di imporre dazi del 30% su un ampio spettro di beni industriali e agricoli europei a partire dal 1° agosto, motivando la decisione con la necessità di "riequilibrare" una relazione commerciale che definisce "profondamente asimmetrica". "Se per qualsiasi motivo decideste di rispondere aumentando le vostre tariffe, il numero da voi scelto si andrà ad aggiungere al 30% da noi richiesto", si legge ancora. Il nuovo dazio rappresenta un netto inasprimento rispetto all’aliquota del 20% annunciata da Trump ad aprile, e arriva mentre i negoziati tra Washington e Bruxelles restano in stallo. Inizialmente, l’aumento doveva entrare in vigore questa settimana, portando l’attuale livello tariffario dal 10% al nuovo valore, ma il presidente americano ha posticipato la scadenza al 1° agosto. Dall’inizio della settimana, la Casa Bianca ha inviato lettere a oltre 20 Paesi per notificare le nuove tariffe. "Rimaniamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1 agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate se necessario". Lo dichiara la Commissione europea in un comunicato in cui "prende nota" della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti. Quel livello di aliquota tariffaria "interromperebbe catene di approvvigionamento transatlantiche essenziali, a scapito di imprese, consumatori e pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico", puntualizza l'esecutivo Ue. "Poche economie al mondo possono eguagliare il livello di apertura e il rispetto delle pratiche commerciali leali dell’Ue", prosegue il comunicato, sottolineando che il blocco ha "costantemente dato priorità a una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, a testimonianza del nostro impegno verso il dialogo, la stabilità e una partnership transatlantica costruttiva". "Nel frattempo, continuiamo ad approfondire le nostre partnership globali, saldamente ancorate ai principi di un commercio internazionale basato sulle regole", conclude il documento. Bruxelles era stata informata dell’imminente introduzione dei dazi americani prima che Trump pubblicasse le lettere ufficiali sulla sua piattaforma Truth Social. Lo rende noto la portavoce capo della Commissione Paula Pinho. In risposta alla mossa americana, è stata convocata per domani una riunione straordinaria degli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’Ue a Bruxelles. L’incontro, non programmato, servirà a discutere una possibile risposta comune dell’Unione, alla luce delle nuove tariffe e del rischio di un’escalation commerciale con Washington. In una nota di Palazzo Chigi si legge che ''il governo italiano continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione Europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione Europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni. Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l'Occidente nel suo complesso, atteso che - particolarmente nello scenario attuale - non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell'Atlantico. Ora è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un'intesa". Arrivano anche le reazioni di Francia e Germania. "Insieme alla presidente della Commissione europea, la Francia condivide la stessa, molto forte disapprovazione per l'annuncio di dazi orizzontali del 30% sulle esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti dal 1° agosto", dichiara il presidente francese, Emmanuel Macron, in un post su X. Macron ricorda che l’annuncio arriva "dopo settimane di intenso impegno della Commissione nei negoziati con gli Stati Uniti, sulla base di un’offerta solida e fatta in buona fede". Esorta quindi Bruxelles a reagire con decisione: "Nel quadro dell’unità europea, spetta più che mai alla Commissione affermare la determinazione dell’Unione a difendere risolutamente gli interessi europei". Il presidente francese chiede di "accelerare la preparazione di contromisure credibili, mobilitando tutti gli strumenti a disposizione, compresa l’anti-coercizione, se non sarà raggiunto un accordo entro il 1° agosto". Infine, ribadisce il pieno sostegno della Francia alla Commissione europea nei negoziati "che si intensificheranno per raggiungere un accordo reciprocamente accettabile entro il 1° agosto, nel rispetto che partner commerciali come l’Unione europea e gli Stati Uniti si devono". L'Ue negozi con Trump "pragmaticamente", afferma la ministra dell'Economia tedesca, Katherina Reiche, dopo l'invio della lettera di Trump. "L'Ue deve ora, per il tempo che le rimane, negoziare in modo pragmatico una soluzione con gli Stati Uniti che si concentri sui principali punti conflittuali", dice la ministra. Trump ha inviato una lettera anche alla presidente del Messico Claudia Sheinbaum, annunciando dazi al 30% dal 1° agosto in mancanza di un accordo commerciale. "Il Messico mi ha aiutato a rendere sicuro il confine, ma quanto fatto non basta. Non ha ancora fermato i cartelli che stanno provando a trasformare tutto il Nord America nel parco giochi del narcotraffico. Non posso permettere che accada!", si legge nella lettera pubblicata su Truth Social. Il governo messicano ha definito "un trattamento ingiusto" l’imposizione di dazi del 30% sui prodotti messicani annunciata dagli Stati Uniti. La notizia, comunicata a Città del Messico durante un incontro negoziale tra funzionari dei due Paesi tenutosi ieri negli Stati Uniti, ha suscitato immediata reazione da parte delle autorità messicane. Le segreterie di Economia e degli Esteri del Messico hanno dichiarato congiuntamente: "Abbiamo espresso al tavolo negoziale che si tratta di un trattamento ingiusto e che non siamo d’accordo con questa misura". E' stata inviata ieri, invece, la missiva destinata al Canada, dove il tycoon ha annunciato dazi del 35% sulle importazioni negli Stati Uniti dal Paese dal primo agosto. Su Truth Donald Trump aveva pubblicato la "lettera" indirizzata al premier canadese Mark Carney. "Dal primo agosto 2025 imporremo al Canada dazi del 35% sui prodotti canadesi inviati negli Stati Uniti, distinti dai dazi settoriali - si leggeva nel testo - Se per qualsiasi motivo decideste di aumentare le vostre misure tariffarie, allora, qualsiasi importo sceglierete per farlo verrà aggiunto al 35% da noi imposto".

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Assolavoro: "I 10 principali vantaggi della somministrazione"

(Adnkronos) - Sono dieci, ricorda Assolavoro, i principali vantaggi della somministrazione di lavoro per le imprese. 1) Determina la riduzione dei costi di reperimento e gestione della forza lavoro. 2) Facilita l’individuazione di figure professionali difficili da reperire sul mercato, attraverso la selezione da un ampio database (sono stimati in circa 5 milioni i cv complessivamente presenti nelle banche dati delle agenzie per il lavoro). 3) Garantisce flessibilità nella gestione della forza lavoro per soddisfare esigenze aziendali di breve, medio e lungo periodo. 4) Tutela l’impresa sul piano legale attraverso l’unica forma regolare di fornitura professionale di manodopera. 5) Consente alle aziende di reperire risorse selezionate e formate e di coordinarle e dirigerle al pari dei propri dipendenti diretti, senza i relativi oneri di gestione contributiva, previdenziale, assicurativa e assistenziale. 6) Dà accesso a tutti i benefici economici e contributivi, così come previsto per le assunzioni dirette. 7) Permette di avere una maggiore disponibilità di personale attivo senza computarlo nell'organico dell'azienda. 8) Non è soggetta ai limiti legali previsti per il contratto a termine se si assume con contratto di somministrazione a tempo determinato, in particolare i limiti numerici previsti dal ccnl degli utilizzatori sono esclusi per legge in caso di assunzione di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati e di percettori di ammortizzatori sociali. 9) Consente di conteggiare i lavoratori in somministrazione disabili nella quota di riserva prevista nell’azienda in cui lavorano, in caso di missioni di durata non inferiore a dodici mesi. 10) Permette sia di 'esternalizzare' alcune fasi della produzione, sia di internalizzare figure caratterizzate da una elevata professionalità attraverso l’assunzione diretta in qualsiasi momento (le agenzie per il lavoro non possono opporsi alla volontà dell’azienda di assumere direttamente i lavoratori in somministrazione).

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Terzo Settore, Marco Piuri è il nuovo presidente di Fondazione Banco Alimentare Ets

(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Banco Alimentare Ets, recentemente insediato, ha nominato Marco Piuri nuovo presidente della Fondazione e Pietro Maugeri come vicepresidente. Contestualmente, è stato conferito l’incarico di direttore generale a Donato Didonè, già membro del Board of Directors di Feba (Federazione Europea dei Banchi Alimentari). Piuri succede a Giovanni Bruno, che ha guidato la Fondazione per due mandati, dopo un precedente impegno all’interno del Consiglio di Amministrazione, accompagnandola in un decennio di trasformazioni profonde, tra cui la pandemia e le conseguenti crisi economiche e sociali - spiega Banco Alimentare in una nota - Sotto la sua guida, Banco Alimentare ha rafforzato la propria identità e capacità di risposta, consolidandosi come riferimento nel Terzo Settore per il recupero delle eccedenze alimentari e il sostegno a chi è in difficoltà. Marco Piuri, classe 1960, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, porta con sé un ampio bagaglio di esperienza manageriale a livello nazionale e internazionale e in società quotate. È noto per la sua capacità di coniugare rigore gestionale, visione strategica e attenzione alla persona. “Raccolgo con gratitudine il testimone di una grande esperienza, costruita con intelligenza, passione e dedizione in oltre trent’anni di storia - ha dichiarato Marco Piuri - Un patrimonio prezioso che va custodito e, allo stesso tempo, rilanciato e rinnovato profondamente: perché le sfide che ci attendono - dalla crescente povertà alimentare alla necessità di moltiplicare le occasioni di recupero lungo tutta la filiera - ci chiedono di innovare, collaborare, agire con sempre maggiore efficacia e responsabilità. Vogliamo intensificare la cooperazione con le aziende, le istituzioni e i territori, ampliando la capacità di recupero lungo tutta la filiera e sostenendo le oltre 7.600 strutture caritative convenzionate, che ogni giorno portano aiuto concreto a circa 1.800.000 persone. Il nostro obiettivo è duplice: alleviare i bisogni e generare cultura della condivisione”. A guidare operativamente la Fondazione sarà Donato Didonè, nominato direttore generale. Didonè ha maturato una lunga esperienza all’interno di importanti realtà della produzione agroalimentare, sviluppando una profonda conoscenza del settore. “Porto con me competenze nel settore food e una rete di rapporti e relazioni che potrà rafforzare la capacità di Banco Alimentare di recuperare più cibo, contribuendo in maniera incisiva alla lotta alla povertà alimentare mantenendo l'attaccamento all'origine del Banco - ha dichiarato Didonè - Dal giugno 2024 ho assunto anche il ruolo di delegato per Banco Alimentare all’interno della Federazione Europea dei Banchi Alimentari (Feba): un’occasione preziosa per condividere buone pratiche, dialogare a livello europeo e portare in Italia stimoli e strumenti utili per affrontare le nuove sfide che ci attendono”. Il nuovo Cda, che guiderà la Fondazione nel triennio 2025-2028, è composto da: Berni Leonardo, presidente Banco Alimentare Toscana Odv, Cfo Gruppo Teresa e Tommaso Becagli; Falcone Francesco Gerardo, presidente Banco Alimentare Calabria Odv, imprenditore settore alberghiero; Galbiati Emiliano, Partner Dgm Consulting Srl Sb, consulente di direzione; Maugeri Pietro, neo eletto vicepresidente del Cda di Fondazione Banco Alimentare, presidente Banco Alimentare della Sicilia Odv, dottore commercialista specializzato in diritto del lavoro e partner Studio Scacciante&Associati; Kron Manuela, consulente, direttore Corporate Affairs Nestlè Italia fino al 2024; Piuri Marco, presidente Fondazione Banco Alimentare Ets, Senior Executive Manager; Sacco Daniele, Gruppo Mondadori Srl_HR, Legal and Organisation Director; Seddio Pasquale, ricercatore e professore aggregato di Economia aziendale presso il Dipartimento per l'Economia e l'Impresa (Disei) dell'Università degli studi 'Amedeo Avogadro di Novara', docente Facoltà di Scienze Politiche e Sociali presso l'Università Cattolica di Milano/ricercatore e docente universitario; Tuzzi Alessandro, Università Cattolica del Sacro Cuore, vicedirettore Generale e direttore Area Pianificazione, Amministrazione e Controllo di Gestione.

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