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(Adnkronos) - Un sondaggio per pungere Jannik Sinner prima della finale degli US Open contro Taylor Fritz e una battuta oscena su Anna Kalinskaya, la compagna dell'azzurro. Nick Kyrgios insiste e accende X con i suoi tweet 'anti-Jannik'. Il tennista australiano, fermo da mesi per problemi fisici, fa parte dello staff dell’emittente Espn per il torneo che si chiuderà domani con la finale maschile. Kyrgios è stato il tennista più critico dopo il caso doping che ha coinvolto Sinner, positivo in primavera al Clostebol - uno steroide anabolizzante - e non squalificato: l'inchiesta ha appurato che il numero 1 del mondo è risultato positivo per una contaminazione accidentale. Kyrgios, dopo aver chiesto una squalifica di 2 anni per Sinner, da settimane pubblica tweet con allusioni relative all'azzurro e con le sue provocazioni si attira le risposte piccate dei tifosi dell’altoatesino. Quindi, l'ultima (finora) puntata: l'australiano pubblica su X un sondaggio sollecitando pronostici in vista della finale maschile. Allo statunitense vengono abbinate le emoji di un fuoco, perché il giocatore è 'on fire', quella dell'aquila calva simbolo degli USA e la bandiera a stelle e strisce. Accanto al nome di Sinner, oltre alla bandiera italiana, un flacone è un guanto: un chiaro riferimento allo spray con effetti dopanti usato dall'ex fisioterapista dell'azzurro e alle protezioni non utilizzate nel trattamento che ha provocato la contaminazione. C'è chi risponde a Kyrgios postando la foto che lo ritrae con la tennista russa Anna Kalinskaya, ex compagna dell'australiana e attuale partner di Sinner. La risposta di Kyrgios alla foto ("secondo servizio") è sgradevole e misogina da una valanga di utenti. "Quindi sarei io il cattivo?", dice l'australiano replicando a chi fa notare la caduta di stile. "Un paio di parole e di emoji fanno scattare la gente. Non fa troppo ridere?", si chiede l'australiano che, alla fine, si concede un pronostico e un'analisi seria. "Sinner è sembrato eccellente contro Paul ma battibile contro Draper. Penso che l'italiano sia il netto favorito per la finale, Fritz deve assolutamente coinvolgere il pubblico nel match. Fritz deve trovare una delle migliori giornate al servizio. Sinner cercherà di essere aggressivo e comanderà il gioco appena possibile per far spostare l'americano nel campo, soprattutto dopo i 5 set giocati da Fritz contro Tiafoe. Fritz deve sfruttare le chance che Sinner concederà con la seconda palla".
(Adnkronos) - "Credo che sia giunto il momento per la maturità, che DigithON ha raggiunto, e di farlo diventare una specie di grande 'serra' delle idee e dello sviluppo economico della Regione. DigithON è molto importante perché è uno sguardo sul possibile mercato o sul mercato già esistente della digitalizzazione e potrebbe essere molto utile a noi un dialogo più stretto, direi quasi partecipativo, che ci consenta di avere anche delle nuove idee". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo a Digithon, la maratona digitale in corso a Bisceglie in Puglia. Secondo Emiliano "DigithON fa un lavoro preziosissimo di setacciamento però poi la regione Puglia ha programmi, a partire da 30 mila euro di finanziamenti fino ad arrivare a milioni di euro, che consentono a chi costruisce un’applicazione con una ricaduta imprenditoriale di costruire tutto il resto. Abbiamo programmi di finanziamento che consentono finalmente non solo di finanziare l’acquisto dell’hardware ma anche di finanziare i consulenti e chi dà consigli", ha concluso.
(Adnkronos) - Cinque milioni di tonnellate di rifiuti umidi raccolti da cucine e mense, 1,9 milioni di tonnellate di compost prodotto, 410mila tonnellate di carbonio organico riportato nei terreni agricoli, 5,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno risparmiate rispetto all’avvio in discarica, 409 milioni di metri cubi (Nm3) di biogas prodotti (411 GWh di energia elettrica, 169 GWh di energia termica e 167 milioni di Nm3 di biometano). E ancora, 9,4 milioni di euro distribuiti tra i Comuni e i soggetti gestori della raccolta differenziata in tutta Italia, 436mila euro di investimenti in ricerca e sviluppo e 37mila studenti coinvolti in attività educative. Sono i numeri, in termini di impatto ambientale, sociale ed economico, resi possibili dal sistema Biorepack e dalla filiera degli imballaggi in bioplastica compostabile, contenuti nel primo Rapporto di Sostenibilità di Biorepack, realizzato dalla School of Management dell’Università Bocconi di Milano. “Il rapporto di sostenibilità - spiega Francesco Bertolini, docente della Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, che da più di 30 anni svolge attività di insegnamento e ricerca in ambito internazionale sui temi della sostenibilità - è un documento che riporta le performance di un'organizzazione rispetto a questioni ambientali, sociali ed economiche. Fornisce un resoconto delle attività e degli impatti dell'azienda su tali tematiche in un determinato periodo di tempo. Rappresenta quindi uno strumento chiave per comunicare in modo trasparente con gli stakeholder, siano essi investitori, dipendenti, clienti, autorità regolatorie, comunità locali o cittadini. Attraverso di esso, si possono infatti documentare gli sforzi dell’organizzazione per operare in modo responsabile, riducendo l'impatto ambientale, promuovendo il benessere sociale e governando in modo etico”. In particolare, il Rapporto 2023 realizzato per Biorepack è il primo strumento completo che affronta il tema della sostenibilità, calato nel contesto dell’azione del Consorzio: gli analisti Bocconi hanno incentrato la rendicontazione sull’anno 2023 (o sul 2022 laddove non fossero ancora disponibili i dati più recenti) e hanno preso il 2021 come 'anno zero' per valutare i progressi fatti. Il rapporto Sda Bocconi ha messo inoltre in correlazione le attività della filiera delle bioplastiche compostabili con gli Sdgs dell’Onu (Obiettivi di sviluppo sostenibile). Dall’analisi emerge che la scelta del packaging biodegradabile e compostabile incide positivamente su molti degli obiettivi individuati come globali dalle Nazioni Unite. Tra di essi, in particolare si segnalano impatti positivi sul fronte della sicurezza alimentare, della crescita economica sostenibile, della lotta al cambiamento climatico e dello sviluppo di città e comunità sostenibili. “Nei suoi primi 3 anni di attività, il nostro consorzio ha consentito alla filiera delle bioplastiche di gestire al meglio il riciclo organico dei propri imballaggi, contribuendo positivamente ai risultati di riciclo in Italia e promuovendo il corretto conferimento dei manufatti da parte dei cittadini nella raccolta differenziata dell’umido domestico e la loro corretta etichettatura e riconoscibilità - commenta Marco Versari, presidente di Biorepack - In questo modo abbiamo potuto valorizzare la raccolta della frazione umida dei rifiuti che, attraverso il compostaggio, diventa una risorsa biologica strategica per mantenere la salute del suolo”. Il Rapporto di Sostenibilità di Biorepack è stata anche l’occasione per fotografare le performance ambientali, sociali ed economiche dei propri consorziati. Nei mesi scorsi è stato sottoposto un questionario ai 222 consorziati e ai potenziali utilizzatori finali degli imballaggi compostabili. Dai dati emerge che il 64% di loro conosce gli Sdgs, la metà dei consorziati mette in atto strategie per ridurre le proprie emissioni, il 35% reintroduce gli scarti di lavorazione nei processi produttivi e il 30% calcola le proprie emissioni di CO2. L’84% inoltre adotta iniziative e buone pratiche per la gestione dei propri dipendenti. Più indietro invece è l’adozione di un report di sostenibilità (adottato da appena il 16% delle aziende) anche se un ulteriore 24% intende predisporlo a breve. “Il passaggio da un'economia lineare a una circolare è iniziato, ma è un percorso lungo, complesso e articolato. In questa complessità Biorepack vuole giocare un ruolo di facilitatore - spiega Carmine Pagnozzi, direttore generale di Biorepack - Da un lato vuole aiutare la crescita di un settore innovativo come quello delle bioplastiche. Dall’altro intende favorire uno sviluppo nel quale gli indicatori di performance non siano più solo quelli economici, ma quelli compatibili con un equilibrio tra l’ecosistema e la società. Il piano strategico di Biorepack si inserisce in questa cornice valoriale. Ci impegneremo per consolidare questo approccio con tutti i nostri consorziati, siano essi produttori o utilizzatori di bioplastica”.