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(Adnkronos) - Adrian Newey alla Aston Martin, ora è ufficiale. Il 'genio' della Formula 1, dopo l'addio annunciato alla Red Bull, passerà alla Aston Martin dalla primavera 2025 con un contratto d'oro - si parla di 30 milioni a stagione per 3 anni - e progetterà quindi la monoposto per il Mondiale 2026. Newey, 65 anni, chiuderà l'avventura alla Red Bull con il progetto della hypercar RB17 e si accaserà al team di Silverstone. La Aston Martin attende il progettista a marzo 2025: troppo tardi ovviamente perché Newey incida sulla monoposto della prossima stagione, il progetto decollerà direttamente con l'annata successiva. Il 'genio' britannico, dopo la separazione annunciata dalla Red Bull, è stato anche accostato alla Ferrari. La Aston Martin ha inseguito Newey e lo ha convinto, prospettando un progetto ambizioso con la realizzazione di un nuovo quartier generale e la costruzione di una nuovissima galleria del vento. "Ho avuto discussioni con diversi team, ma non con tutti. Alla fine ho preso una scelta naturale, ben precisa e chiara. Con Red Bull abbiamo raggiunto il picco del design dell'aerodinamica, la macchina dello scorso anno. Quella di quest'anno non era altro che un'evoluzione. Avevo bisogno di una sfida e l'ho trovata con Aston Martin", dice Newey, che ha accantonato l'idea di lasciare la Formula 1. "So perché ho deciso di continuare. Amo ancora le sfide e cercare di ottenere la performance nella vettura. Non ho più quella sensazione di pressione di dover dimostrare al mondo qualcosa, voglio solo fare il mio meglio per ottenere i migliori risultati". Newey dovrà fornire la monoposto migliore ai piloti Lance Stroll e Fernando Alonso. "Conosco Lance da molti anni, fin dai tempi della F3, quando mio figlio Harry correva in F3 e lui ha dominato in quella categoria. Con Fernando abbiamo lottato per tanti anni e a volte è stato un acerrimo nemico. Siamo stati molto vicini al fatto che si unisse alla Red Bull per la stagione 2009, ma sfortunatamente ciò non è avvenuto. È una leggenda di questo sport e non vedo l'ora di lavorare con lui".
(Adnkronos) - "L'intelligenza artificiale è già entrata nella nostra vita quotidiana ma come ogni innovazione epocale, se non governata, può comportare dei rischi. Le organizzazioni criminali, come chiunque altro, può sfruttare a proprio favore i vantaggi dell'Ia ma le loro attività possono capitolare sotto la forza dello Stato che arruola le energie e cervelli migliori. E l’Europa è fondamentale. Più sicurezza significa più sviluppo e più innovazione digitale, significa coniugare sicurezza e sviluppo economico insieme. Noi insistiamo sulla priorità nelle politiche pubbliche della transizione digitale in Europa e in Italia. Il crimine si batte più facilmente con la massima innovazione nelle mani dello Stato e i contributi che arrivano a DigithON dalle tante startup in gara sono a disposizione delle istituzioni". Così Francesco Boccia, fondatore di DigithON, dopo le parole del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi intervistato dalla giornalista del Tg1 Valentina Bisti durante la maratona digitale in corso a Bisceglie.
(Adnkronos) - Un terzo della popolazione infantile mondiale, ovvero 766 milioni di bambini, è stata esposta a ondate di calore estreme nel periodo compreso tra luglio 2023 e giugno 2024, quando le temperature hanno raggiunto nuovi record. Lo rivela una nuova indagine di Save the Children, realizzata analizzando le immagini satellitari delle temperature superficiali nel mondo. Nello stesso periodo, 344 milioni di bambini, il 15% del totale mondiale, hanno sperimentato, nel luogo dove vivono, la temperatura più alta registrata almeno dal 1980, mentre il numero di minori colpiti da ondate di calore estreme è raddoppiato nell’ultimo anno rispetto a quello precedente. Ben 170 milioni di minori sono stati colpiti dal caldo estremo solo nel luglio di quest’anno, mese che ha registrato temperature senza precedenti a livello globale, compreso il giorno più caldo. "I bambini di tutto il mondo stanno vivendo ondate di calore più intense e frequenti a causa della crisi climatica, che mette a rischio la loro salute fisica e mentale e diritti come l'istruzione. I bambini sono più vulnerabili degli adulti agli effetti del caldo, come ad esempio i colpi di calore, perché il loro corpo ha una minore capacità di regolazione della temperatura. Inoltre, il loro sistema respiratorio e immunitario è ancora in fase di sviluppo, il che li rende più suscettibili agli impatti negativi sulla salute della scarsa qualità dell'aria che spesso accompagna queste situazioni climatiche, evidenzia Save the Children. Inoltre, "il caldo estremo sta portando a un aumento dei ricoveri ospedalieri dei minori, alla diffusione di condizioni respiratorie come l'asma, oltre ad avere un impatto sulla salute mentale e sullo sviluppo generale dei bambini. Le ondate di calore stanno anche aggravando le disuguaglianze esistenti e l'insicurezza alimentare e hanno un impatto anche sull'istruzione, causando chiusure delle scuole e una riduzione delle capacità di apprendimento. Nelle zone di conflitto, l'effetto combinato delle ondate di calore e delle crisi umanitarie mette ulteriormente in pericolo i bambini che già vivono in condizioni precarie". “La portata di questa crisi è sconcertante - ha dichiarato Shruti Agarwal, Senior Advisor per i cambiamenti climatici e le economie sostenibili - Quando quasi un terzo dei bambini del mondo è esposto alle ondate di calore, non si tratta solo di un record, ma di una catastrofe. Non si tratta più di un disagio, ma di una minaccia alla loro sopravvivenza, alla loro istruzione e al loro futuro. Stiamo assistendo a una tendenza allarmante: le ondate di calore stanno diventando più frequenti, più gravi e più durature, colpendo più duramente i bambini già minacciati da disuguaglianze e discriminazioni. Non si tratta oramai solo di un fenomeno meteorologico: sono un indicatore negativo della salute del nostro pianeta e rappresentano un rischio grave e sproporzionato per la salute e il benessere dei minori e delle generazioni future”. Save the Children chiede ai governi nazionali di "eliminare rapidamente l'utilizzo e i sussidi ai combustibili fossili e di garantire una transizione giusta ed equa per limitare il riscaldamento delle temperature a 1,5 °C sopra i livelli preindustriali. I bambini devono essere riconosciuti agenti chiave del cambiamento nella crisi climatica e vanno loro garantite piattaforme per esprimersi".