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(Adnkronos) - Melania Trump si schiera pubblicamente in difesa del diritto all'aborto? Sembra di sì, a giudicare In un video pubblicato su X dalla moglie di Donald Trump. L'ex first lady prende posizione su un tema dirimente nella campagna elettorale in vista del voto del 5 novembre per la Casa Bianca. "La libertà individuale è un principio fondamentale che io difendo - scrivel'ex first lady che sta promuovendo la sua autobiografia 'Melania' - senza dubbio non c'è spazio per compromessi quando si tratta di questo diritto essenziale che ogni donna possiede dalla nascita. Libertà individuale. Che cosa significa veramente il mio corpo, la mia scelta?". Interpellata per un commento da Nbcnews, una portavoce della campagna di Kamala Harris ha replicato: "purtroppo per le donne di tutta l'America, il marito della signora Trump è in profondo disaccordo con lei e è la ragione per cui oltre una donna americana su tre vive sotto il divieto di aborto di Trump che minaccia le loro salute, libertà e vite". Secondo le anticipazioni del Guardian, l'ex first lady nel suo libro difende i diritti riproduttivi delle donne, che sono sotto attacco in decine di stati americani guidati dai repubblicani dopo che la maggioranza conservatrice della Corte Suprema, determinata dai tre giudici nominati da Trump, ha abolito il diritto costituzionale all'aborto.
(Adnkronos) - "I temi affrontati in questo Congresso e la nostra visione di questo mondo legato al sistema Paese li abbiamo portati al di fuori della categoria. Per la prima volta, infatti, abbiamo organizzato un 'congresso diffuso' che ha avvicinato il mondo degli ingegneri al territorio e alla cittadinanza". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Elio Masciovecchio, vice presidente del Cni, a margine del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena. E proprio dall'attenzione per il territorio nasce la monografia della rivista 'L'Ingegnere Italiano' dedicata al vino. "Nel realizzarla - ha spiegato Masciovecchio - abbiamo trovato tante connessioni tra i territorio, l'ingegneria e le varie fasi che portano a 'qualcosa' che abbiamo sulle nostre tavole e che è il miglior messaggero del mondo che è il vino". "Come dice il presidente Perrini - ha sottolineato - c'è tanta ingegneria in un bicchiere di vino. Basti pensare che spesso i vigneti sono un ausilio per quel che riguarda le frane. Il contesto storico che stiamo vivendo è forse uno dei più drammatici che la storia contemporanea potrà ricordare. Agli effetti dell'instabilità economica globale aggravati dai conflitti in essere sui postumi della pandemia si è unita una crisi climatica senza precedenti. E' per questi motivi che nasce lo strumento della Next Generation EU, il cui aspetto più pragmatico si concretizza nel meglio conosciuto Recovery Plan, un piano appunto non solo un aiuto economico che vuole cogliere l'occasione di trasformare radicalmente il sistema europeo rendendolo più ecologico, digitale e resistente". "L'Italia - ha chiarito- è caratterizzata a livello internazionale dall'eccellenza del settore agroalimentare e in questo contesto il settore vitivinicolo ricopre un ruolo strategico. Già dagli anni '90 le aziende del settore hanno dotato soluzioni agricole 3.0, riassumibili con il concetto di viticultura di precisione. L'innovazione va dalla mappatura con GPS in vigna, a geolocalizzazioni satellitari adattate alla guida delle macchine agricole, dall'utilizzo di droni con infrarossi per monitorare la salute delle piante e del suolo, alle stazioni meteorologiche, dagli strumenti per rilevare la maturazione fenolica delle bacche, ai robot per la vendemmia con sensori e sistemi bluetooth integrati. In cantina troviamo presse di ultima generazione e sistemi di controllo. E ancora: gestioni della temperatura automatizzate e informatizzate grazie a microprocessori, dispositivi per macerazioni che migliorano la qualità e la quantità delle sostanze estratte, biotecnologie applicate per la performance dei lieviti e il controllo dei patogeni. Le principali soluzioni tecnologiche disponibili possono incrementare la sostenibilità della filiera, a vantaggio di costi più contenuti sul lungo periodo e di un aumento della qualità di vino e territorio. Le aziende che hanno optato per una transizione più innovativa ed ecologica e comunicato in modo efficace ai consumatori hanno registrato una crescita economica maggiore".
(Adnkronos) - Destinati nel 2023 più di 3,5 milioni di euro in favore di progetti a rilevanza sociale; oltre 140mila bambini e ragazzi coinvolti in progetti di educazione nutrizionale, di sensibilizzazione sull’uso dell’acqua e per il rispetto degli animali domestici; donate più di 2mila tonnellate di prodotti alimentari e di prima necessità (+10% vs 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e 2,2 milioni di euro (+65% vs 2022) a organizzazioni ed enti benefici. Un impatto sociale positivo e misurabile che emerge dal report 'Il nido che condividiamo', il primo Studio di Impatto Sociale, relativo al 2023, presentato da Nestlé e realizzato in collaborazione con Luiss Business School e Scs Consulting. Sono diversi gli ambiti di impegno sociale e in materia di welfare aziendale analizzati dallo studio, sintetizzati in cinque macro-aree: benessere delle persone del Gruppo Nestlé in Italia e delle loro famiglie, supporto alle comunità locali, educazione alimentare, salute e benessere nutrizionale, sicurezza sul lavoro. Per ottenere questo importante risultato, il Gruppo Nestlé in Italia ha destinato, solo nel 2023, oltre 3,5 milioni di euro in favore di misure e progetti a impatto sociale. Guardando alla genitorialità, il 91% dei padri o secondi caregiver che lavorano nel Gruppo Nestlé ha deciso di usufruire della Nestlé Baby Leave, il congedo di tre mesi retribuito al 100% introdotto dall’azienda nel 2022. Una percentuale decisamente molto più alta del dato nazionale che ha visto fermarsi al 64% i papà che hanno usufruito del permesso di 10 giorni previsto dalla legge alla nascita di un figlio. In aggiunta alla Nestlé Baby Leave, nel 2023 l’azienda ha contribuito al pagamento di 27 rette di asilo nido per i figli dei suoi collaboratori, per un ammontare di quasi 75mila euro, oltre a più di 58.500 euro di prodotti alimentari per la prima infanzia forniti gratuitamente ai neogenitori. Significativo anche l’impulso che Nestlé fornisce all’educazione delle giovani generazioni: sono infatti oltre 140mila i bambini e i ragazzi coinvolti in iniziative promosse dall’azienda su tematiche quali corretta nutrizione, sensibilizzazione sull’uso dell’acqua, cura e rispetto degli animali domestici. Il Gruppo Nestlé si impegna anche ad aiutare associazioni ed enti benefici, come Banco Alimentare, attraverso donazioni di prodotti alimentari. Solo nel 2023 queste ultime hanno superato le 2mila tonnellate (+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e si aggiungono alle donazioni di natura monetaria, per un totale (sempre lo scorso anno) di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022). “Siamo orgogliosi di condividere il nostro primo Report di Impatto Sociale, che certifica l’impegno e la responsabilità nei confronti delle nostre persone e delle comunità in cui operiamo, le quali rappresentano i capisaldi del nostro modello di business - ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia - Sono diverse le misure e i progetti che abbiamo promosso per generare un impatto positivo e duraturo, con il desiderio di creare un futuro migliore per tutti. Gli importanti risultati conseguiti ci spingono a lavorare con ancora più entusiasmo e dedizione, nella convinzione che la nostra crescita come azienda e come individui sia strettamente legata al valore sociale che riusciamo a generare ogni giorno con il nostro lavoro”. “In un periodo storico in cui la responsabilità sociale è sempre più centrale nel percorso intrapreso da ogni impresa verso il perseguimento del cosiddetto Successo Sostenibile, siamo stati felici di collaborare con il Gruppo Nestlé in Italia che ambisce a generare cambiamenti sociali positivi - ha dichiarato Cristiano Busco, professore ordinario, Luiss Business School - Il Report di Impatto Sociale 2023 del Gruppo Nestlé in Italia si propone infatti di condividere, a valle di un rigoroso processo di identificazione e misurazione, gli impatti più significativi generati dal Gruppo. Le iniziative sociali realizzate hanno impattato positivamente ambiti di impegno quali, tra gli altri, il benessere delle loro persone e famiglie, il supporto alle comunità locali, l’educazione alimentare. Tali ambiti di impegno sono oggi tra gli ingredienti più preziosi della ‘ricetta’ d’impatto sociale proposta dall’azienda, una ricetta che, grazie al primo Report di Impatto Sociale, il Gruppo Nestlé in Italia ha deciso di raccontare”. Il valore sociale generato dalle attività di Nestlé è anche legato all’impegno e alla generosità delle sue persone che, grazie al pieno sostegno dell’azienda, possono dedicare il proprio tempo a chi ne ha più bisogno. Il volontariato aziendale retribuito rappresenta infatti un importante cardine della responsabilità sociale del Gruppo. Nel 2023 sono stati 90 i dipendenti a svolgere attività di volontariato con un permesso aziendale retribuito e l’azienda punta ad arrivare a 450 persone entro il 2026.