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(Adnkronos) - Nel M5S “nessuno può dire di questo si discute e di questo no”. Lo ha detto Giuseppe Conte alla festa del Fatto parlando di Beppe Grillo e sottolineando che "non accetterò mai un soggetto soprelevato sulla comunità, io non potrei esserci". Con Grillo “non ci siamo più sentiti e non mi ha più chiamato, evidentemente deve andare così. Non è questione Grillo conto Conte, ma Grillo contro una comunità che vuole discutere”, ha detto tra l’altro il leader M5S. “Abbiamo lanciato un processo costituente mai fatto da un partito o un movimento in Italia e in Europa. Mi ha fatto sorridere che chi ha lanciato l’idea della democrazia dal basso viene meno adesso che si realizza un vero processo di partecipazione”, ha detto Conte. “Abbiamo parlato con lui l’ho tenuto aggiornato”, ha proseguito il leader pentastellato. Parlando delle questioni interne al M5S, Conte spiega che "non torno a fare l’avvocato, ma sono tranquillo. Un garante dovrebbe rispettare un impegno contrattuale. Nel contratto ci sono specifici obblighi, serve a evitare future discussioni”. “La scissione è una prospettiva cui non abbiamo pensato né immaginato, mi sorprenderebbe, sarebbe la massima contraddizione. Nella storia del M5S prima i quesiti erano imposti dall’alto, ora partono dal basso e dovremmo perdere il Garante? Che logica c’è?”, ha aggiunto. Per quanto riguarda il dibattito interno nel M5S, "il simbolo è già cambiato più volte nella storia del Movimento, abbiamo messo la parola pace. Il doppio mandato? Io non c’ero, si sono inventati con Grillo compiacente il mandato zero. Sono già cambiati simbolo e doppio mandato. Ma io non ho detto dobbiamo cambiare, ma ascoltiamo”. “Se il simbolo resta identico va benissimo, lo voglio chiarire. Io non sono qui a fare il leguleio, sono il leader che ha avviato confronto”. “Ma non è detto che il simbolo verrà cambiato, magari i nostri iscritti non vorranno farlo e va benissimo”, ha detto ancora Conte. “La fiducia si vede dalle elezioni, è il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi non potremmo mai lavorare con Renzi, non potremmo mai costruire un progetto con lui”. “Campo largo che significa? Che chi ha votato con la Meloni, siccome ha perso le elezioni, viene con noi? Non è una questione di simpatia o idiosincrasia, per il bene comune uno se le fa passare. Ma qui è per il male comune. Loro sono per il jobs act, il salario minimo non lo vogliono, hanno raccolto firme contro il reddito di cittadinanza. Nei passaggi determinanti della legislatura hanno votato con Meloni”, ha aggiunto.
(Adnkronos) - Dall'editoria all'economia, con il comune denominatore dell'innovazione e dell'intelligenza artificiale. Questi i temi di alcune delle idee innovative che arrivano da Digithon24, la più grande maratone digitale italiana in corso a Bisceglie in Puglia. "L'obiettivo della nostra startup -racconta ad Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Cela, fondatore di StrategiX- è quello di realizzare un business plan in modo rapido e con dati sufficientemente accurati, per poter permettere ad aziende e startup di ottenere i finanziamenti a cui ambiscono nei loro obiettivi aziendali". StrategiX si basa su una "piattaforma online, che ti permette di registrarti, pagare un abbonamento e attraverso delle domande che il software ti fa, puoi compilare e ottenere dei risultati. Partiamo dall'analisi di mercato per poi sviluppare tutti gli obiettivi strategici e andare poi a finire nei piani finanziari", sottolinea Cela. L'intelligenza artificiale al servizio delle imprese. "L'IA al momento è centrale nella nostra startup. Al momento su OpenAI che è una delle piattaforme più utilizzate al momento, ma abbiamo in programma di sviluppare una nostra intelligenza artificiale interna, per poi 'caricarla' sul nostro software. Ciò potenzierà sicuramente i risultati", conclude. Dai business plan delle aziende alla fruizione di contenuti editoriali, con la startup pugliese Cartook. "La nostra idea come obiettivo principale è quello di arricchire l'esperienza di fruizione di contenuti editoriali, in particolar modo quello di libri e lo facciamo tramite un software innovativo che abbiamo realizzato noi in house, che permette agli utenti di creare degli avatar e di conseguenza personalizzare delle storie e generare un'unica copia al mondo della propria storia", spiegano ad Adnkronos/Labitalia Davide Altobello e Sergio Tranchino della startup. "Abbiamo già prodotto oltre 2000 libri, l'idea di Cartook è quella di trasformare il digitale in un prodotto fisico come un libro", spiegano. E Digithon24 può "essere sicuramente una vetrina importante innanzitutto per presentare la nostra realtà che ha avuto il suo primo periodo di test sul mercato e quindi ha bisogno di espandersi e una competition come questa è un ambiente positivo anche per confrontarsi con i nostri pari, chiamiamoli così, per avere opinioni e scambiare informazioni, questo sicuramente. E poi eventualmente avere dei riscontri da parte di eventuali coach o investitori che possano anche loro dare un contributo nei confronti della nostra azienda", concludono.
(Adnkronos) - Sostenibilità ambientale e innovazione sono gli elementi peculiari del Rifugio Dorigoni, storico approdo per gli escursionisti che si avventurano in Val di Rabbi, ramo laterale della celebre Val di Sole in Trentino. Qui, oltre quota 2.400 metri, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio trentino, sorge una struttura all’avanguardia con 120 anni di storia e un poderoso cuore pulsante, un impianto idroelettrico in funzionamento autonomo, vero e proprio tratto distintivo del rifugio. Realizzato da una storica azienda italiana, la piemontese Irem, il sistema copre l’intero fabbisogno della struttura fornendo in ogni istante energia pulita 100% rinnovabile. Totalmente automatizzata e controllata a distanza, l’installazione si basa su una turbina con una potenza generata di 43 kW. Non solo: gli automatismi del sistema, spiegano i tecnici, sono dotati di servomotori elettrici che consentono di evitare il ricorso agli oli lubrificanti garantendo così un ulteriore beneficio per l’ambiente. “La turbina ci permette di essere autonomi e di non dover trasportare in quota né gas né legna. Questo costituisce sia un beneficio economico che un vantaggio per l’ambiente”, spiega Cecilia Iachelini, che gestisce da tempo il rifugio insieme al fratello Lorenzo. Un’avventura iniziata insieme ai genitori nel 1981 e che, da allora, si è sempre sviluppata nel segno della sostenibilità ambientale. L’energia rinnovabile generata, spiegano Cecilia e Lorenzo, consente un’ampia operatività. Docce calde, ma anche una cucina capace di sostenere preparazioni più lunghe con l’impiego delle materie prime del territorio. Ai fornelli Simone Marcolin, chef con un curriculum che include, in particolare, un’esperienza in Antartide presso la Stazione di ricerca Concordia. A rendere sostenibile il rifugio non c’è solo la turbina. Da segnalare il ruolo del potabilizzatore che consente la piena autonomia idrica attraverso l’approvvigionamento dell’acqua dal vicino Lago Sternai. Poi, le buone pratiche quotidiane, dall’eliminazione delle vaschette in plastica della marmellata, sostituite da un dispenser, a una rigorosa raccolta differenziata dei rifiuti che vengono separati e trasportati in valle per lo smaltimento alla fine della stagione. “Per impattare il meno possibile occorre innanzitutto assumere uno stile di vita sobrio ed essenziale - conferma Lorenzo Iachelini - La prima regola per non inquinare, infatti, è non consumare eccessivamente ovvero portare con sé l’essenziale, riducendo, con meno imballaggi possibili”. Di proprietà della Società degli Alpinisti Tridentini, Rifugio Dorigoni, è aperto esclusivamente nella stagione estiva dal 20 giugno al 20 settembre e dispone di 65 posti letto con camere recentemente ristrutturate, bagni comuni al piano e una doccia.