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(Adnkronos) - La guerra tra Ucraina e Russia dura da oltre 900 giorni. Gli scontri sul campo, soprattutto per le strategie offensive di Mosca nell'est dell'Ucraina, appartengono alla 'tradizione bellica', con tattiche vecchio stile. Il conflitto, però, allo stesso tempo è una sorta di laboratorio da 'war games 2.0' con un ricorso alle tecnologie moderne mai così ampio prima d'ora. La guerra in Ucraina è la prima a "combinare software open source con tecnologia d'avanguardia sul campo di battaglia, sfruttando immagini satellitari commerciali e militari, tecnologia per i droni, cyber warfare sofisticato e non, social media, intelligence su fonti open source, mezzi aerei senza pilota e via mare e operazioni sulle informazioni, intelligence umana e dei segnali, a un tale incredibile ritmo e dimensioni. Ma soprattutto ha evidenziato l'imperativo di adattare, sperimentare e innovare", sottolineano i direttori dei servizi di intelligence di Usa e Gb, Bill Burns (Cia) e Richard Moore (Sis), in un articolo pubblicato sul Financial Times. "Continueremo ad aiutare i nostri partner ucraini coraggiosi e risoluti - precisano - Questo conflitto ha dimostrato che la tecnologia, dispiegata insieme a straordinario coraggio e armi tradizionali, può alterare il corso della guerra". Per Burns e Moore, l'ascesa della Cina è considerata la sfida principale a livello di intelligence e geopolitica del 21esimo secolo e precisano che le due agenzie sono state riorganizzate "in modo da riflettere tale priorità". "Mantenere il vantaggio tecnologico è cruciale per assicurare il nostro vantaggio condiviso nell'intelligence. Sis e Cia non possono farlo da sole: la nostra partnership è potenziata da una rete di partnership con il settore privato", con "le imprese più innovative negli Stati Uniti in Gran Bretagna e nel mondo", precisano i due, confermando l'impiego di Ia, inclusa Ia generativa, per rendere possibili e migliorare le attività di intelligence, e tecnologie cloud. "Non c'è dubbio che l'ordine mondiale internazionale, il sistema equilibrato che ha portato a una pace e stabilità relativa e reso possibile l'aumento del tenore di vita, opportunità e prosperità, è minacciato in un modo mai visto dai tempi della guerra fredda. Ma combattere questo rischio con successo è alla base della nostra relazione speciale", affermano inoltre Burns e Moore. Le due agenzie, anticipano, continueranno quindi a lavorare insieme oltre l'Ucraina, per contrastare la campagna senza sosta di sabotaggio in Europa da parte dell'intelligence russa e del suo cinico impiego di tecnologia per diffondere bugie e disinformazione progettate per seminare zizzania fra di noi. "Nel 21esimo secolo, le crisi non arrivano in sequenza. Mentre vengono dedicate alla Russia risorse e attenzione significativi, agiamo insieme in altri luoghi e spazi per contrastare il rischio di instabilità globale", precisano. "L'anti terrorismo rimane al cuore della nostra partnership e lavoriamo a stretto contatto con altri per proteggere i nostri Paesi e per contrastare la minaccia dell'Is". Cia e Sis sono impegnate anche in Medio Oriente per promuovere contenimento e de-escalation, lavorano "senza sosta" per arrivare a un accordo per il cessate il fuoco e gli ostaggi a Gaza.
(Adnkronos) - "Stiamo crescendo moltissimo e crediamo che le startup siano una delle parti principali di questa strategia che abbiamo avviato e che si chiama 'Mare a sinistra', che ha l'obiettivo di creare le condizioni, grazie a questo ecosistema dell'innovazione creatosi in questi anni, per fare rientrare le 'idee'. Noi dobbiamo fare scegliere di investire qui in Puglia, così come sta avvenendo, visto che vi sono tante startup di non pugliesi che hanno deciso di 'atterrare' qui e di creare le condizioni per essere uno dei punti attrattivi nel Paese". Così Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, arrivando a Bisceglie alla prima giornata della nona edizione di Digithon, la maratona delle idee digitali fondata da Francesco Boccia. "Siamo diventati -ha ricordato l'assessore- la sesta regione italiana per numero di startup innovative, negli ultimi anni abbiamo raddoppiato il numero di startup sul territorio anche grazie agli incentivi regionali. E prossima settimana firmeremo un'intesa con 4 fondi di investimento per accompagnare le startup alla crescita e far si che non 'muoiano' per non aver avuto l'occasione di andare più in alto". E non è finita qui. "Stiamo lavorando anche con una nuova forma di 'TecnoNidi'. Crediamo che ci sia l'opportunità di iniziare a verticalizzare e attrarre su temi importanti, su sfide competitive su cui la Puglia vuole essere protagonista, provando a integrare il mondo del start-up con le grandi imprese", ha continuato Delli Noci. Per l'assessore l'intelligenza artificiale "è un'onda talmente alta che o diventiamo tutti surfisti o ci travolge. Alcuni Paesi si stanno muovendo prima di noi e quindi è arrivato il momento di cogliere questa sfida con uno sguardo rivolto al futuro", ha concluso.
(Adnkronos) - Ai film 'Vermiglio' di Maura Delpero e 'Ainda Estou Aqui' di Walter Salles, in concorso alla 81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, è andato il 'Green Drop Award' 2024 di Green Cross Italia, giunto alla tredicesima edizione. Il premio, la goccia di vetro di Murano realizzata dal maestro Simone Cenedese, contiene quest’anno la terra della casa natale di Rachel Carson, a Springdale, nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania. Il Green Drop Award, nato nel 2012, è il premio collaterale che Green Cross assegna al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival, che interpreta meglio i valori dell'ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli. “Ci sono stati due titoli che hanno rappresentato i valori e la mission di questo premio”, ha spiegato la giuria d’onore presieduta da Simone Gialdini, direttore generale Anec - Associazione Nazionale Esercenti Cinema, annunciando i vincitori di questa edizione. Vermiglio per aver rappresentato, spiega una nota, "con echi poetici che richiamano il cinema di Ermanno Olmi, un mondo rurale che vive secondo il ritmo delle stagioni scandito dalla natura, dando vita a una narrazione che, oltre a recuperare memorie e valori di una società contadina ormai scomparsa, diviene un significativo apologo sulla modernità. Un’opera nella quale le montagne sono sfondo di ogni inquadratura fino a diventare protagoniste quanto gli interpreti. Una produzione cinematografica, infine, che, unisce alla tensione etica della narrazione quella tecnica e tecnologica di abbattere i suoi impatti e certificare la sostenibilità di ogni processo, nel rispetto dell’ambiente e delle generazioni future". Ainda Estou Aqui perché "unisce il tema portante della resilienza civile al percorso della protagonista come attivista dei diritti civili, negli stessi anni in cui in Brasile si assiste, per esempio, alla campagna di perimetrazione dei territori della foresta amazzonica, ribadendo una volta di più, come i valori che riguardano l’umanità non siamo mai distanti e non possano essere disgiunti da un processo di crescita democratica e in generale come l’etica umana sia l’unica via di salvezza per il nostro pianeta". Il Green Drop Award assegnato al film 'Vermiglio' è stato ritirato da Francesca Andreoli, produttrice del film, stamattina all’Hotel Excelsior, alla Terrazza Cinematografo. "Questo premio, per me, ha un significato particolare perché è il primo premio ricevuto da 'Vermiglio' che rappresenta il primo film prodotto da Cinedora, la mia nuova casa di produzione che ho fondato pochi anni fa con i miei soci Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila e Maura Delpero. Questo primo premio a 'Vermiglio' mi fa capire che abbiamo imboccato la strada giusta che sicuramente cercheremo di seguire, anche nei prossimi film, negli anni a venire", ha spiegato Andreoli. "'Vermiglio' - ha aggiunto - è stato un progetto produttivamente molto stimolante, ma anche molto impegnativo per rispettare il ciclo temporale della storia che la regista voleva raccontare, abbiamo deciso di girare davvero nel corso delle quattro stagioni: in questo modo abbiamo mostrato l’interno ciclo di vita del passaggio di tempo e delle stagioni del luogo. Il luogo è protagonista di questa storia, le montagne ricordano all’uomo quanto, in fondo, sia piccolo rispetto all’immensità della natura, una natura che ci dobbiamo impegnare sempre di più a conservare e a rispettare. In questo i protocolli di mobilità ambientale che sono stati studiati ed implementati in questi anni sono finalmente diventati uno strumento importantissimo ed imprescindibile per l’industria cinematografica e audiovisiva".