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(Adnkronos) - Si terrà giovedì 11 dicembre presso la Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio a Roma, l’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica che riunirà gli imprenditori dell’industria nautica per una giornata dedicata ad approfondimenti, confronto e aggiornamento sul settore. L’agenda dei lavori si aprirà, al mattino, con la sessione privata dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del programma di attività 2026, la presentazione dell’analisi dei trend di mercato per l’anno nautico in corso e il sentiment 2026. Seguirà, alle ore 11:30, la sessione pubblica con il convegno dal titolo “Nautica: nuovi paradigmi per l’industria Made in Italy”, un appuntamento dedicato al futuro della filiera nautica italiana e al suo ruolo strategico nello sviluppo del Paese. “L’industria italiana della nautica da diporto ha registrato un 2024 ancora in crescita, con il fatturato del comparto industriale che ha toccato il massimo storico di 8,6 miliardi di euro, confermando altresì la cantieristica italiana campione dell’export, con una quota del 25% a livello mondiale. – dichiara Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica - L’industria italiana, grazie al proprio mix produttivo fortemente concentrato sull’alto di gamma e sul segmento dei superyacht, risulta in controtendenza all’interno di un quadro globale segnato da una stabilizzazione del mercato, dimostrandosi ancora una volta una vera eccellenza nazionale del Made in Italy nel mondo, fiore all'occhiello del Bello e Ben Fatto”. La significativa partecipazione all’Assemblea di Confindustria Nautica di rappresentanti del Governo, del Parlamento, del mondo accademico e delle imprese conferma il valore strategico di un comparto centrale per il Paese, che si riunisce a Roma per approfondire le sfide globali e le nuove direttrici del settore, dalle politiche industriali alle relazioni internazionali. Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali dell’On. Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati, della Vicepresidente del Senato Sen. Licia Ronzulli, del Presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti. Seguiranno due sessioni dedicate alla visione politica e industriale del comparto, che vedrà il contributo del Ministro per le Politiche del Mare, Sen. Nello Musumeci, del Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, On. Alberto Luigi Gusmeroli, e del Prof. Gabriele Natalizia della Sapienza Università di Roma, con Cattedra in Sicurezza e politica internazionale - e allo sviluppo del settore - grazie agli interventi del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Edoardo Rixi, del Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, On. Salvatore Deidda, e dell’On. Gerolamo Cangiano, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Nautica, Subacquea e Turismo”. Nel corso dell’Assemblea saranno previsti inoltre i saluti del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e del Comandante Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Amm. Isp. Capo (CP) Pil. Sergio Liardo. Il convegno offrirà un momento di confronto approfondito sui nuovi paradigmi economici e industriali che stanno ridisegnando il settore, confermando l’industria nautica italiana come una delle eccellenze più riconosciute della manifattura nazionale, capace di generare valore, innovazione e competitività e di proiettare il Made in Italy sui mercati globali con una leadership sempre più solida e strategica.
(Adnkronos) - E' l'Italia uno dei principali marketplace del wedding tourism ne sa qualcosa Francesca Resciniti, 'regina italiana' del destination wedding. "Dopo la chiusura del Covid - racconta all’Adnkronos/Labitalia - dal 2022 abbiamo assistito a un vero e proprio boom di coppie che hanno deciso di sposarsi in Italia. Questo perché nel 2020 sono state costrette a rinunciare, ma poi sono tornate alla carica molto più felici di prima, anche con budget maggiori. Organizzo matrimoni soprattutto per gli anglofoni, quindi americani, australiani e canadesi che scelgono il nostro Paese per sposarsi con temperature non proprio fredde, anche se quest’anno il 2 gennaio ho organizzato un matrimonio per una coppia di cittadini di Singapore che avevano richiesto un’atmosfera natalizia". Vista la distanza con i futuri sposi Francesca propone sempre un incontro in videochiamata. "In questo modo - spiega - faccio una serie di domande che mi facciano capire qual è la loro visione di matrimonio organizzato in Italia. E nove volte su dieci loro mi parlano di un po' di stereotipi che hanno visto nei film, oppure nell’immaginario collettivo del loro paese, o addirittura su Google. La regione che funziona di più è la Toscana, anche il lago di Como è sempre in pole position. Ma la Toscana ha diverse offerte: dal castello alla villa storica, all'agriturismo, all'albergo". "La maggior parte delle 'mie' coppie - continua - organizza un mini weekend, che però non è quasi mai un fine settimana, in cui offrono ai loro ospiti un’esperienza come cooking class, tour guidati o lezioni di yoga. Si inizia con un pizza party, poi si dorme in location, se non tutti, comunque le persone più vicine, il giorno dopo c’è il matrimonio e l’ultimo giorno si fa un pool party e brunch, ad esempio. Il pizza party a volte viene sostituito ad una cena tipica italiana con prodotti locali. Tutto ciò che è gourmet a loro interessa poco, vogliono i nostri piatti tipici e gli invitati comunque godono di questa esperienza che è proprio fatta di condivisione". E i prezzi? "Senza considerare - sottolinea - viaggio, vestiti e gli eventi considero sempre tra gli 800 e i 1200 euro a persona. Cifre che possono anche essere superiori in base alle scelte. Diverse le tipologie di coppie che si rivolgono a me. Sicuramente appartengono a un’alta classe sociale, tra i 25 e i 32 anni di età, ma anche over 50 che sono al secondo matrimonio, oppure decidono di rinnovare le promesse". "La richiesta più particolare - conclude - è il matrimonio a sorpresa. Mi è capitato il futuro sposo che ha chiesto la mano della fidanzata e certo che lei avrebbe detto sì, per il giorno dopo il matrimonio era tutto organizzato". E per promuovere l'internazionalizzazione e l'attività di incoming, la Bmii-Borsa del matrimonio in Italia destination wedding in Italy ospita ogni anno a Roma buyer internazionali per scoprire le diverse soluzioni legate al mondo delle nozze made in Italy. "Il Centro Italia - dice all’Adnkronos/Labitalia Ottorino Duratorre, presidente Bmii - è risultato la macro-area più richiesta in Italia, superando il Sud e il Nord. Roma, grazie al suo patrimonio storico e artistico, è una delle prime tre mete italiane più ambite per i matrimoni degli stranieri. Roma, come capitale e meta di richiamo globale, è uno dei motori principali di questo incremento nel Centro Italia". "Roma è una delle mete elette dagli sposi stranieri per la sua bellezza e la sua comodità: in particolare la presenza di numerosi voli aerei che collegano la capitale italiana alle diverse località di provenienza degli sposi. La posizione centrale della città permette di raggiungere la location prescelta anche da ospiti, parenti e amici, provenienti dalle diverse parti del mondo come spesso accade. E le nozze sono un’occasione di riunione", conclude.
(Adnkronos) - "Il valore più grande di Return è ciò che resta: aver creato una comunità ampia, omogenea e collaudata che prima non esisteva". Lo afferma Andrea Prota, presidente della Fondazione Return, nel corso del meeting finale del progetto, finanziato dal PNRR nell’ambito del programma NextGenerationEU, e in corso a Napoli. Tre giorni dedicati alla scienza del multi-rischio per comunità e territori resilienti in un clima che cambia, che hanno riunito ricercatori, istituzioni e imprese attorno ai risultati maturati in tre anni di lavoro. Per Prota, l’elemento centrale del progetto è la contaminazione tra discipline: “Abbiamo messo insieme chi studia i rischi naturali, ambientali e antropici e chi lavora nelle scienze sociali, economiche e umane. Questo approccio integrato è fondamentale per arrivare ai cittadini: capire come percepiscono i rischi, coinvolgerli nella coprogettazione e nelle azioni di mitigazione e adattamento climatico necessarie per ridurre impatti e rischi legati a fenomeni che cambiano rapidamente”. Il presidente sottolinea i risultati concreti: “Li distinguerei in due categorie: metodologie e tecnologie per supportare le decisioni di chi tutela i cittadini, e strumenti per valutare la situazione dei rischi e l’efficacia delle azioni messe in campo”. Tra questi, Return Ville, la città virtuale sviluppata dal progetto: “Abbiamo creato Return Land, un simulatore per mostrare scenari e interventi. Con il Dipartimento della Protezione Civile, nostro partner fin dall’inizio, porteremo questi strumenti a Regioni, Comuni, enti locali e imprese”. Prota evidenzia anche l’approccio multirischio come elemento distintivo: “Solo così possiamo avvicinarci alla complessità reale dei problemi”. E cita la Return Academy: “In aula hanno lavorato ingegneri, architetti, giuristi e filosofi, che hanno appreso direttamente dai ricercatori cosa emergeva dal progetto. Porteranno queste competenze nel loro lavoro quotidiano, pubblico o privato”. Ampio spazio è dedicato ai giovani: “Abbiamo superato i target previsti per RTDA, dottorati e assegni di ricerca, con una partecipazione femminile spontanea superiore al 40%. Il nostro obiettivo è dare continuità a queste professionalità, evitando che restino nel precariato”. Infine, il presidente sottolinea il rapporto con l’Anci: “All’inizio dell’anno nuovo ospiteremo un incontro a Napoli con i sindaci per chiudere il cerchio e penso che potremo anche sottoscrivere un accordo affinché i Comuni possano beneficiare pienamente dei risultati di Return".