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(Adnkronos) - Prosegue il lavoro diplomatico per arrivare alla pace tra Russia e Ucraina con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si affida alla mediazione degli Stati Uniti senza rinunciare all'appoggio dei partner europei che vedrà domani a Londra. L'Ucraina "è determinata a continuare a collaborare con gli americani per raggiungere la pace", ha assicurato Zelensky, in un colloquio telefonico "lungo e approfondito" con i negoziatori americani Steve Witkoff e Jared Kushner e con i suoi inviati, Andrii Hnatov e Rustem Umerov, reduci dai colloqui a Miami. "Sono grato per la discussione molto mirata e costruttiva - ha scritto Zelensky in un post su X - Abbiamo affrontato molti aspetti e analizzato i punti chiave che potrebbero garantire la fine dello spargimento di sangue ed eliminare la minaccia di una nuova invasione russa su vasta scala, nonché il rischio che la Russia non mantenga le sue promesse, come è accaduto ripetutamente in passato. L'Ucraina - ha ribadito il presidente - è determinata a continuare a collaborare in modo sincero con la parte americana per raggiungere una vera pace. Abbiamo concordato i prossimi passi e i formati per i colloqui con gli Stati Uniti. Ringrazio il presidente Trump per l'approccio così intenso ai negoziati". Quindi Zelensky ha precisato che ora aspetta Umerov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa, e il generale Hnatov "con un rapporto dettagliato di persona: non tutto può essere discusso al telefono, quindi dobbiamo lavorare a stretto contatto con i nostri team su idee e proposte. Il nostro approccio è che tutto deve essere fattibile: ogni misura cruciale per la pace, la sicurezza e la ricostruzione". Territori e garanzie di sicurezza sono stati al centro della telefonata di due ore tra Volodymyr Zelensky, Steve Witkoff e Jared Kushner, rivela Axios, che cita due fonti a conoscenza del colloquio telefonico, avvenuto al termine di una maratona negoziale di tre giorni a Miami tra l'inviato della Casa Bianca e il genero del presidente Donald Trump da una parte e il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa ucraino, Rustem Umerov, e il generale Andrii Hnatov, capo di Stato maggiore dell'Esercito. Secondo le fonti, la discussione sui territori è stata difficile, dal momento che la Russia continua a chiedere all'Ucraina di ritirarsi dalle parti del Donbas che controlla, ma gli Stati Uniti stanno cercando di sviluppare nuove idee per risolvere le divergenze. Un'altra questione chiave è rappresentata dalle garanzie di sicurezza degli Stati Uniti all'Ucraina. Una delle fonti ha affermato che le parti hanno compiuto progressi significativi e si sono avvicinate a un accordo, ma è necessario un ulteriore lavoro per garantire che entrambe le parti interpretino la bozza sulle garanzie di sicurezza in modo simile. Zelensky ha sentito anche il presidente francese Emmanuel Macron che gli ha confermato che "gli europei saranno necessariamente un pilastro fondamentale della soluzione giusta e duratura che stiamo costruendo collettivamente", ha riferito lo stesso presidente francese in un post su X. "Ho ribadito la nostra condanna e la nostra solidarietà in seguito agli ultimi attacchi russi. Ho condiviso quello che i miei recenti colloqui internazionali, in particolare in Cina, hanno contribuito a chiarire e a portare avanti", ha scritto Macron. "La Francia è determinata a collaborare con tutti i partner per garantire misure di de-escalation e imporre un cessate il fuoco - ha detto ancora il presidente - Continueremo il nostro coordinamento lunedì a Londra con il primo ministro Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, alla luce dei recenti colloqui tra ucraini e americani". Domani infatti il premier britannico incontrerà a Londra il presidente ucraino insieme ai leader di Francia e Germania per discutere degli ultimi sviluppi dei tentativi di individuare un accordo di pace per l'Ucraina e garanzie di sicurezza per il dopo guerra.
(Adnkronos) - “Ringrazio L’Espresso a supporto dell’innovazione che va fatta esprimere e va sempre ascoltata. Stiamo cercando di caratterizzare Roma come città amica dell'innovazione e per farlo occorre aiutare altri a pensare e immaginare cose che noi non siamo in grado di immaginare. Guarderemo con grande attenzione queste startup. So che sono state selezionate 300 proposte, ovviamente teniamo conto di tutti i vincitori ma anche di tutti quelli che hanno partecipato, saremo molto interessati ad aiutarli”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante la premiazione dei migliori progetti d’impresa italiani selezionati dal bando promosso da L’Espresso '7 idee per cambiare l’Italia'. Alla cerimonia, ospitata presso la sala della protomoteca in Campidoglio a Roma, hanno partecipato quattordici startup finaliste, votate da una giuria composta da rappresentanti dei partner del progetto: Fortunato Costantino (direttore risorse umane, legal e corporate affairs di Q8 Italia e professore a contratto presso la European school of economics di teoria generale della sostenibilità Esg di impresa e dell’innovazione sociale), Paul Kyprianou (responsabile relazioni esterne di Gruppo Grimaldi), Gaia Dal Pozzo (investment director per Lmdv capital), Enzo Raho (Qhse & sustainability director di Renco), Alessio Boceda (co-fondatore di Startup geeks) e Alberto Luna (di Talent garden). “Sono convinto che in questo Paese, in questa città -ha concluso con orgoglio il primo cittadino- ci sia tantissima energia per pensare al futuro. Spero che la nostra economia nazionale possa imparare anche a coltivare e sostenere idee più mondiali. Ringrazio ancora L’Espresso e tutti quanti hanno sostenuto questa iniziativa”.
(Adnkronos) - “Crediamo in un’evoluzione della filiera: più sostenibile, più circolare e più biodiversa”. Così Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, ha spiegato le ragioni che hanno portato l’azienda a promuovere il Good Farmer Award, unico premio in Italia dedicato all’agricoltura biologica e rigenerativa under 35. “L’ecosistema delle nostre materie prime è fondamentale - ha affermato - e l’agricoltura rigenerativa permette anche di offrire servizi ambientali come il sequestro del carbonio attraverso pratiche innovative”. Un progetto che, secondo Bollati, unisce dimensioni “micro”, come la qualità delle materie prime, a temi “macro” come la transizione ecologica: “Nel medio-lungo periodo sarà sempre più centrale nelle imprese, spinte anche dalle nuove generazioni di consumatori”. Per il presidente di Davines, la direzione è chiara: “Il futuro deve essere quello di cavalcare un modo di fare impresa più sostenibile. Anche la cosmetica deve far parte di questo mondo”.