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(Adnkronos) - Si è svolto oggi il primo consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena dopo l’apertura dell’indagine della Procura di Milano che vede coinvolti l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e della lussemburghese Delfin sarl Francesco Milleri e l’amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio. Le ipotesi di reato contestate dagli inquirenti sono aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza, per presunti accordi "in concerto" legati all’ops da 13,5 miliardi con cui Mps ha rilevato Mediobanca, primo azionista di Generali. La riunione del board, a quanto si apprende, si è concentrata a lungo sulle indagini e sugli impatti che potrebbero avere sul percorso industriale della banca senese. Al termine dell’istruttoria interna il Consiglio ha rinnovato all’unanimità la piena fiducia a Lovaglio, confermandone i requisiti di correttezza previsti dal Dm 169/2020 e dagli orientamenti Bce sugli esponenti bancari. Una presa di posizione considerata cruciale dal mercato: il Cda di oggi era infatti atteso come un passaggio determinante per capire la stabilità della governance nell'operazione Mediobanca in un momento delicato per l’istituto. Dall’avvio dell’inchiesta, il titolo Mps ha toccato perdite scendendo sotto i 23 miliardi. “Il mercato attende chiarezza – ha detto ieri all’Adnkronos Pietro Calì, executive partner di Copernico Sim – non solo sul completamento dell’operazione, ma sulle garanzie di governance e sulla sostenibilità complessiva del nuovo assetto”. Sul fronte tecnico, il board ha ribadito che il processo di aggregazione con Mediobanca prosegue senza rallentamenti. I gruppi di lavoro congiunti stanno operando “a pieno regime con l’obiettivo di realizzare in tempi brevi le sinergie industriali, accelerare la crescita e la creazione di valore”. Un percorso che, secondo Michele Calcaterra, professore di Corporate Finance alla Bocconi, “resta incardinato sul sentiero dell’efficienza”, nonostante l’aumento della volatilità dovuta all'inchiesta. Intanto, lato Piazzetta Cuccia, emergono novità importanti anche dal lato Mediobanca, in particolare sulla controllata Mediobanca Premier, attiva nel wealth management. Nei giorni scorsi – secondo quanto appreso da Adnkronos – si sono tenuti due incontri interni, alla presenza dell’ad Alessandro Melzi d’Eril, nei quali è stato delineato il nuovo assetto post-integrazione. Le fonti riferiscono che Mediobanca Premier resterà una società autonoma, sia giuridicamente sia come marchio, mantenendo quindi una propria identità separata all’interno del nuovo gruppo. L’ad Gian Luca Sichel avrebbe inoltre annunciato l’ampliamento dello “scaffale” prodotti verso il corporate e lo small business, segnando una progressiva estensione dell’offerta. Sul piano delle risorse umane, sempre secondo quanto risulta, un gruppo di banker di alto profilo avrebbe lasciato Premier per approdare a Banca Patrimoni Sella. (di Andrea Persili)
(Adnkronos) - Opstart, private capital fintech hub italiano, compie un passo decisivo nel panorama fintech italiano: l’eliminazione definitiva dei portafogli virtuali grazie all’integrazione di Crowdlender (il portale di lending crowdfunding) all’interno della piattaforma e alla collaborazione con Banca Valsabbina. Una svolta che permette di investire in lending tramite un normale bonifico, senza aprire un wallet e senza passaggi intermedi. Una decisione che, come spiega il ceo Giovanpaolo Arioldi, "è molto più di un aggiornamento tecnico: è una scelta strategica che semplifica radicalmente l’esperienza dell’utente e abbatte una barriera che, per anni, ha frenato l’ingresso dei grandi investitori sul mercato del crowdfunding. Per me non è un punto di arrivo, ma il via a nuovi progetti perché l’innovazione è da sempre il nostro pane quotidiano". La nuova architettura digitale di Opstart riunisce equity, lending e debt crowdfunding in un solo ambiente, insieme a Crowdre per il real estate, alle operazioni proprietarie Crowdlisting e Crowdbridge e alla bacheca Crowdarena dedicata allo scambio di quote. Un ecosistema completo che rende Opstart l’unica realtà italiana in grado di offrire in un solo ambiente digitale, tutti gli strumenti per diversificare e raccogliere capitali tramite finanza alternativa. Il superamento dei wallet risolve una delle principali criticità del lending digitale: la complessità dell’infrastruttura degli istituti di pagamento. Con la nuova modalità, gli investitori ricevono interessi e capitale direttamente sul proprio conto corrente. Per investire è sufficiente un bonifico, senza ricariche o gestioni di portafogli virtuali. Arioldi sottolinea come questa evoluzione "ci permette di parlare finalmente la stessa lingua di istituti di credito e fondi di investimento. Questo apre le porte a investitori di calibro maggiore e ci consente di progettare strumenti di finanziamento più sofisticati per imprese strutturate, come operazioni di acquisition financing e Lbo (leveraged buy-out) mediante finanziamenti o minibond a supporto di processi di m&a (mergers and acquisitions)". La semplificazione riguarda anche le aziende che si finanziano tramite Opstart: i fondi arrivano direttamente sul conto corrente aziendale, dal quale partono poi i flussi di rimborso. Ciò consente di allineare le operazioni con la normale gestione di cassa, ricevere pagamenti da clienti e da enti pubblici e ridurre drasticamente i passaggi operativi richiesti dai wallet, che potevano essere ricaricati solo dall’azienda titolare. Con l’eliminazione dei wallet e la piena integrazione di Crowdlender, Opstart si posiziona come un vero e proprio private capital fintech hub, capace di connettere investitori, imprese e istituzioni in un ambiente regolamentato, efficiente e pronto a evolvere verso soluzioni sempre più avanzate della finanza alternativa in Italia.
(Adnkronos) - L’Università Lum ospiterà domani 28 novembre dalle 14.30 e sabato 29 novembre dalle 9.00, l’evento finale di Airclimact, un progetto di ricerca dedicato ai rischi di salute legati all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici in una popolazione che invecchia. Le due giornate riuniranno ricercatori, clinici, esperti di sanità pubblica e istituzioni impegnate sul tema delle esposizioni ambientali e del loro impatto sulla salute. Airclimact nasce all’interno di Age-It - Ageing well in an ageing society, il programma di ricerca nazionale finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si occupa di invecchiamento in buona salute. All’interno di questo quadro, Airclimact si concentra in particolare sul ruolo del clima e dell’inquinamento atmosferico, integrando dati ambientali, veterinari, clinici e di stile di vita per stimare il loro effetto sulla mortalità e sulle principali patologie cronico-degenerative. L’evento finale presenterà i dati delle analisi, che combinano modelli statistici tradizionali e tecniche di intelligenza artificiale per stimare il rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e neurodegenerative in relazione alle esposizioni ambientali. La presenza di due coorti localizzate al nord e al sud del Paese consente di confrontare contesti climatici e di inquinamento differenti, offrendo indicazioni utili per la sanità pubblica. La ricerca si basa su due grandi coorti di popolazione italiana, rappresentative di aree diverse del Paese. La coorte Moli-sani, che comprende oltre 24mila adulti residenti in Molise, e lo studio RoCav, con quasi 4mila persone della provincia di Varese, hanno fornito informazioni di dettaglio su stili di vita, parametri clinici, fattori socioeconomici e storia di malattia. A questi dati sono stati sovrapposti, tramite georeferenziazione dell’indirizzo di residenza, indici climatici come temperature estreme e variabilità stagionale, e livelli di inquinanti atmosferici come particolato fine, biossido di azoto e ozono. Una parte del programma sarà dedicata al contributo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e delle attività veterinarie, in un’ottica One Health. L’integrazione di dati provenienti dalla sorveglianza veterinaria e ambientale, dall’uso di fonti dati innovative e dagli studi sui rischi infettivi permette infatti di ampliare il quadro dell’esposizione, collegando la salute umana agli ecosistemi e al territorio. Nelle sessioni conclusive saranno presentate le proposte di linee guida per la mitigazione dei rischi legati a inquinamento e cambiamento climatico, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, come gli anziani e i gruppi socialmente svantaggiati. Il programma prevede anche uno spazio dedicato alla comunicazione del rischio, al rapporto tra fiducia nella scienza e percezione dei pericoli ambientali, e al ruolo degli stili di vita nella protezione della salute in un contesto climatico in rapido mutamento. L’iniziativa rientra nel progetto 'Impatto dell’inquinamento dell’aria e del cambiamento climatico su invecchiamento e patologie croniche a differenti latitudini: valutazione dei rischi e delle strategie preventive', finanziato nell’ambito del programma di ricerca Next Generation Eu - Age-It.