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(Adnkronos) - Quando torna Paulo Dybala? La Roma aspetta l'attaccante argentino, ai box a causa dell'infortunio accusato nella terza giornata di Serie A contro il Torino. Gli esami a cui si era sottoposto Dybala avevano riportato una "una lesione di basso grado alla coscia sinistra", che lo aveva costretto a saltare il derby con la Lazio, vinto dalla Roma per 1-0 grazie al gol di Pellegrini, e a saltare anche il successo interno con il Verona. Dybala sta svolgendo un lavoro personalizzato che potrebbe portarlo presto a tornare in campo: "Paulo sta recuperando bene, ci auguriamo possa essere disponibile per domenica", ha detto il ds giallorosso Ricky Massara a SkySport pochi minuti prima dell'inizio della sfida di Europa League contro il Lille, che quindi spera nel rientro dell'argentino già per la sfida della prossima giornata di campionato, quando la squadra di Gasperini volerà a Firenze per sfidare la Fiorentina. Massara ha poi parlato del contratto dell'argentino, in scadenza la prossima estate: "Dybala non è l'unico in scadenza, ma il tema rinnovi non è stato ancora affrontato. Ora ci stiamo concentrando su queste partite".
(Adnkronos) - “La componente femminile, in particolare quando in età da lavoro, rappresenta la principale risorsa strategica per far crescere l’occupazione nel nostro Paese”. Così Natale Forlani, presidente dell’Inapp, ha commentato il Rapporto nazionale sul Round 11 realizzato dall’Istituto. “Molte ricerche in materia - ha spiegato - confermano l’importanza dei servizi di conciliazione tra i carichi lavorativi e quelli familiari, per consentire alle donne di partecipare al mercato del lavoro e per favorire la crescita del comparto dei servizi alle persone, che negli altri Paesi europei attira una quota rilevante di domanda di lavoro qualificato". "E' intenzione del nostro Istituto - ha sottolineato - costruire un modello di valutazione dell’efficacia delle politiche in un’ottica di genere per stimolare gli interventi nell’ambito delle politiche del lavoro, della conciliazione e della formazione, al fine di ridurre i divari esistenti”. “Il tema delle differenze di genere in Italia secondo la ricerca che abbiamo presentato oggi sembra essere meno percepita rispetto ad altri paesi. La spiegazione purtroppo non sta nel fatto che il tema non sia particolarmente esposto, anzi tutti gli indicatori ci dicono che, dal tasso di occupazione delle donne alle condizioni di accesso ai servizi per conciliare il lavoro e la famiglia, le condizioni salariali e di lavoro, la situazione femminile italiana non sia particolarmente felice”. “Questo - spiega - è un tema che dobbiamo affrontare con molta serietà, è necessario evidenziare che, senza la risorsa femminile nel mercato del lavoro e nella partecipazione alla vita della nostra collettività in termini attivi, i nostri problemi tenderanno ad aggravarsi. Ci sono diverse piste da perseguire per uscire da questa situazione. La prima, aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. La seconda comprendere che bisogna modernizzare i servizi alle persone, è una necessità non solo per sgravare i carichi che oggi pesano sulle donne, ma anche perché questi settori saranno importantissimi per reggere l'aumento dell'invecchiamento della popolazione e della non autosufficienza. La terza pista da seguire è fare in modo che la crescita del reddito e la qualità del lavoro delle donne siano adeguati per uscire dalle condizioni di povertà. Queste tre piste devono essere subito affrontate anche a livello politico”.
(Adnkronos) - “Essere parte del progetto #Rigeneraboschi ci ha permesso di osservare la differenza tra il bosco gestito e quello abbandonato o in libera evoluzione. Quando un grande player come Sorgenia entra nel mondo delle foreste attraverso la ricerca è un chiaro segnale dell'interesse a comunicare alla società civile il valore che hanno”. Sono le parole di Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia, all’incontro ‘#RigeneraBoschi: i primi risultati scientifici. I dati dei tree-talkers sul patrimonio forestale del nostro Paese a un anno dalla partenza del progetto’, tenutosi a Milano e promosso da Sorgenia. Avviato dall’azienda in partnership con l’università degli studi di Milano, il progetto monitora lo stato di salute di 5 boschi italiani raccogliendo dati attraverso i tree-talkers, dispositivi con tecnologia Internet of Things (IoT). L’analisi ha restituito un confronto sulla parte del bosco in cui c’è stata attività di cura e di gestione e la parte lasciata senza questa attività. Un progetto che ha permesso a Pefc di “identificare aree con una caratteristica di multifunzionalità, che comprende difesa della biodiversità, funzione turistica, assetto climatico, produzione di legname, eccetera”, riprende il segretario generale. “Dare alla scienza una panoramica che andasse dal bosco artificiale a quello abbandonato naturaliforme, da quello di pianura a quello di montagna, da quello gestito intensamente a quello più leggero - spiega Brunori - ha permesso a noi di Pefc, che siamo rappresentanti dei gestori forestali, di avere delle informazioni non solo su quando e quanto una foresta cresce, ma soprattutto su quella che è la sua tendenza. Essere parte di questa partnership ci fa pensare che riusciremo a comunicare con gli italiani sull'importanza del nostro patrimonio. Dobbiamo promuovere un tipo di attenzione al bosco che ci dia dei benefici e attraverso le certificazioni - conclude - creare un equilibrio tra la presenza dell'uomo e la presenza dei boschi”.