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(Adnkronos) - Cinque avvisi di garanzia sono stati notificati ad altrettante maestre dell'asilo nido 'Ambarabà Ciccì Coccò' di Soci, frazione del comune di Bibbiena (Arezzo), dove mercoledì scorso è morto il piccolo Leonardo Ricci, due anni e mezzo, soffocato dal laccetto della felpa impigliato in un ramo mentre giocava nel cortile. L'atto, disposto dalla Procura di Arezzo, è necessario per consentire alle indagate di partecipare all'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni, probabilmente martedì 18 novembre, su disposizione della pubblico ministero Angela Masiello, titolare del fascicolo di indagine con la procuratrice Gianfederica Dito. L'inchiesta, aperta per omicidio colposo, mira a chiarire la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità legate alla vigilanza dei bambini. Tra le educatrici indagate c'è anche quella che per prima ha soccorso il piccolo, ricoverata sotto choc subito dopo l'accaduto. Le cinque maestre raggiunte dall'avviso di garanzia, secondo quanto ha appreso l'Adnkronos, avrebbero avuto il compito di vigilare sui piccoli fino a 36 mesi. I magistrato cercano di capire se ci sono state negligenze e omissioni nei loro comportamenti. Secondo le prime ricostruzioni, Leonardo non stava correndo, ma potrebbe essersi arrampicato sugli arbusti della piccola area verde esterna alla scuola, soprannominata dai genitori "il bosco". Qui il cappuccio della sua felpa si sarebbe impigliato a un ramo, causando il soffocamento. Gli investigatori dei carabinieri di Bibbiena stanno cercando di stabilire quanto tempo sia trascorso prima che qualcuno si accorgesse della tragedia e se l'area fosse adeguatamente visibile e sicura. Al momento dell'incidente, tra le ore 11 e le 12, nell'asilo erano presenti 60 bambini e 14 operatori, tra educatrici, assistenti e personale di cucina, secondo quanto precisato dalla cooperativa Koinè, che gestisce la struttura. La cooperativa ha inoltre sottolineato che il rapporto numerico tra personale e bambini era conforme alla normativa vigente e che il personale era professionalmente formato e aggiornato. La pianta coinvolta nell'incidente faceva parte di un progetto didattico e riceveva manutenzione costante. La scuola è sotto sequestro e i carabinieri della compagnia di Bibbiena stanno acquisendo anche immagini da una telecamera privata affacciata sul cortile. Parallelamente, la cooperativa ha istituito una commissione interna per ricostruire ogni dettaglio dell’accaduto, collaborando pienamente con la magistratura. La comunità di Soci è rimasta profondamente scossa. Nella serata di giovedì 13 novembre circa duemila persone hanno partecipato a una fiaccolata in memoria di Leonardo, tra lumini, peluche e preghiere, partendo dalla chiesa di San Niccolò fino al giardino dell'asilo. Sindaci del Casentino, volontari delle associazioni, genitori e nonni hanno voluto esprimere solidarietà alla famiglia del piccolo. L'autopsia e le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire definitivamente le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità. La tragedia del piccolo Leo ha scosso l’intero Casentino, alimentando il bisogno di verità e sicurezza nelle strutture per l’infanzia.
(Adnkronos) - Sono oltre 6.000 i visitatori che hanno varcato la sede dello stabilimento di Pedrignano (PR), il più grande e sostenibile pastificio del mondo. Lo fa sapere il Gruppo Barilla, che conferma il proprio impegno come azienda aperta, trasparente e vicina alle persone, proprio in occasione Settimana della cultura d’impresa (da 14 al 28 novembre). Le visite guidate rientrano nel progetto 'Porte aperte', un’iniziativa che promuove la conoscenza diretta della tradizione, della qualità e dell’innovazione che da quasi 150 anni rendono Barilla un’eccellenza italiana nel mondo. Consumatori, associazioni, enti, istituzioni e scolaresche hanno potuto scoprire da vicino il percorso che unisce cultura, storia e tecnologia: dalla Collezione Barilla d’Arte Moderna all’Archivio storico Barilla, fino all’esplorazione dello Stabilimento di Pedrignano. Il 2025 ha registrato più di 260 gruppi partecipanti, con un indice di gradimento prossimo al 100%: un segnale forte dell’interesse e dell’apprezzamento del pubblico per un’iniziativa che valorizza l’apertura e la trasparenza come principi fondanti della cultura d’impresa Barilla. Barilla ha inoltre aderito al programma Imprese aperte Parma, offrendo sessioni di visita dedicate sia ai privati sia agli studenti dell’Its tech & food academy e dell’Università di Parma, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle professioni e alle competenze della filiera alimentare. Il successo di 'Porte aperte' si conferma anche per il 2026, con oltre 90 gruppi già prenotati. Per chi non riuscisse a partecipare alle visite, è sempre possibile conoscere da vicino la storia del marchio al Museo della Pasta, realizzato con il contributo del Gruppo Barilla nella corte agricola di Giarola (PR), insieme al Museo del Pomodoro-info su www.museidelcibo.it. Infine, nel cuore di Parma, la storica Bottega Barilla accoglie i visitatori con un percorso immersivo che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione. I programmi delle prossime visite e degli eventi Imprese aperte Parma 2026 saranno disponibili da maggio su www.impreseaperteparma.com/barilla.
(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro. ''L’ambizione del Gruppo al 2035 -si sottolinea in una nota- cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo''. Il Consiglio di Amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca nell' esaminare e approvare l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 ha mantenuto saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro. Oltre il 35% del programma di investimenti è già concluso o in corso di realizzazione. L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.