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(Adnkronos) - E' morto Alberto Franceschini, uno dei fondatori delle Brigate Rosse. A confermarlo è l'avvocato Davide Steccanella all'Adnkronos. La scomparsa è avvenuta l'11 aprile scorso. La notizia è stata diffusa solo oggi. "L'ho saputo ora, mi hanno scritto dei suoi colleghi. Mi dispiace. Non sapevo stesse male" ha detto all'Adnkronos l'avvocato Ambra Giovene che in passato lo ha difeso. "È stata un'esperienza lontana, ma molto coinvolgente. Ero assai giovane e fu un incontro in cui non si sottrasse a un dialogo sulla sua esperienza di vita". L'ex terrorista, 78 anni, fondatore insieme a Renato Curcio e Mara Cagol delle Brigate rosse, è morto l'11 aprile scorso ma la notizia è stata confermata solo oggi. Franceschini è stato condannato a oltre sessant'anni di carcere per duplice omicidio, costituzione di banda armata, costituzione di associazione sovversiva, sequestro di persona, oltraggio a pubblico ufficiale e rivolta carceraria, ma la sua pena è stata poi ridotta. Tra le azioni terroristiche di Franceschini si ricordano in particolare il sequestro del giudice genovese Mario Sossi e l'omicidio di due esponenti del Movimento Sociale Italiano avvenuto a Padova nel 1974, per cui è stato condannato. L'esponente di spicco delle Br è nato a Reggio Emilia il 25 ottobre 1947 da una famiglia di tradizione comunista e partigiana. Nel 1969 rompe con la Fgci partecipando a una manifestazione contro le basi Nato e costituisce con altri reggiani il 'Gruppo dell’appartamento'. Renitente alla leva, si trasferisce a Milano dove frequenta il Cpm di via Curtatone e dopo l’esperienza di Sinistra Proletaria e il convegno di Costaferrata (frazione di Pecorile), fonda, nel settembre del 1970, le Brigate Rosse insieme a Curcio e Cagol, con la quale compie la prima azione di guerriglia, incendiando, il 17 settembre in via Moretto da Brescia, l’autorimessa dell’ing. Giuseppe Leoni, direttore del personale della Sit Siemens. Sua l’arma che si vede puntata al viso del capo reparto Idalgo Macchiarini nel sequestro lampo di due anni dopo, che ebbe notevole risonanza mediatica per la fotografia con la scritta "colpiscine uno per educarne 100!" Ed è sempre lui, due anni dopo ancora, a gestire i giorni del sequestro del giudice genovese Mario Sossi del 1974. Arrestato insieme a Curcio l’8 settembre del 1974, sarà per anni uno dei brigatisti più attivi nelle carceri speciali, facendosi promotore del processo guerriglia a Torino, della rivolta dell’Asinara del 1979, e contribuendo a scrivere 'L’ape e il comunista', che determina la prima spaccatura interna contro la dirigenza Moretti, cui seguiranno 'L’albero del peccato' e 'Gocce di sole nella città degli spettri'. Sempre dal carcere, aderisce al Partito Guerriglia di Senzani dopo la scissione di quest'ultimo dalle Br di Moretti, e sarà uno dei maggiori fautori della caccia all'infame che comporterà alcune brutali esecuzioni di militanti accusati di delazione, minacciando personalmente di morte anche Toni Negri nel cortile del carcere di Palmi, accusandolo di cercare patti con l’autorità giudiziaria, e il 7 dicembre del 1983 inizia al carcere di Nuoro, insieme ad altri detenuti politici, uno strenuo sciopero della fame contro le limitazioni dell’art. 90 (una sorta di 41 bis ante litteram). Poi di colpo tutto cambia con l’approvazione della legge sulla dissociazione del 17 febbraio del 1987. Solo quattro giorni dopo, il 21 febbraio del 1987, è uno dei primi a sottoscrivere a Rebibbia l’impegno che rende pubblico nel suo libro, e meno di un anno dopo, il 14 gennaio 1988, ottiene la semi-libertà. Il 29 giugno 1992, dopo 4 anni di lavoro alla cooperativa Ora d’aria, il Tribunale di Cagliari dichiara estinta la sua pena, ma il 29 ottobre viene riarrestato dalla Procura Generale di Venezia, che, sulla base di un diverso 'conteggio', ritiene che debba ancora scontare 8 anni per la condanna quale concorrente morale per il duplice omicidio a Padova di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci del 17 giugno 1974. A quel punto, scattano varie interpellanze parlamentari, Franceschini minaccia lo sciopero della fame, interviene a suo favore anche il parlamentare comunista Ugo Pecchioli, e il 9 novembre 1992 la Corte di Assise di Venezia conferma il provvedimento di Cagliari e Alberto Franceschini viene definitivamente scarcerato dopo 18 anni di reclusione. Le ultime notizie lo davano presente l'anno scorso a Milano alla commemorazione di Alexei Navalny il dissidente russo morto in carcere in Siberia.
(Adnkronos) - Agsm Aim presenta la nuova campagna di comunicazione dal titolo 'Altri cent'anni e avanti!', che sarà diffusa nei territori di Verona e Vicenza a partire da lunedì 21 aprile. Con la campagna Agsm Aim, multiutility radicata nel tessuto sociale e produttivo delle due province, vuole consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e rafforzare la reputazione del Gruppo verso i propri stakeholder, ribadendo il ruolo di partner e sostenitore delle comunità locali. Il messaggio, caratterizzato da un tono di voce concreto e vicino, sottolinea il ruolo di Agsm Aim come attivatore delle migliori energie del territorio. “Agsm Aim ha avviato in questi mesi un percorso di ripensamento della propria strategia e del proprio piano industriale 2025-2030 e uno degli obiettivi è quello di gettare le basi per la crescita sostenibile dei territori in cui opera”, commenta Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim. “Con questa campagna vogliamo riaffermare il nostro ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’industrializzazione di città e territori che accompagniamo nella loro storia da oltre cent’anni. Agsm Aim non è un’azienda qualunque ma è l’espressione di un tessuto imprenditoriale e sociale che è stato capace di conquistare i mercati italiani e mondiali e che oggi, in un contesto internazionale complesso e incerto, ha la necessità di contare su partner solidi e credibili. Ecco allora cent’anni e avanti, con la solidità che sempre ci ha contraddistinto ma anche con l’intraprendenza e l’energia che sono il tratto distintivo di Verona e Vicenza. Ed è proprio a tutte e tutti coloro che ogni giorno lavorano, coltivano, commerciano, studiano e che hanno bisogno della nostra energia, che dedichiamo questa campagna di comunicazione, testimone del nostro orgoglio di essere al servizio di questo grande e bel territorio”, aggiunge. La campagna realizzata da StoryFactory è pianificata da OFF Media su stampa locale, radio, digitale e out of home a Verona e Vicenza fino a giugno 2025.
(Adnkronos) - Cento team di giovani innovatori che lavorano su progetti con impatto sociale riceveranno borse di studio per sviluppare competenze e soluzioni che possano migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con particolare attenzione alle pratiche agricole rigenerative, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle innovazioni in materia di sostenibilità degli imballaggi. L'obiettivo è aiutare, direttamente o indirettamente, 500mila persone. Sulla scia del successo di un progetto pilota lanciato in America Latina nel 2023, che ha coinvolto 20 giovani leader e di cui hanno beneficiato 130mila membri della comunità, Youth Impact: Because You Matter, iniziativa di Unesco e Nestlé, mira a espandere il suo impatto a livello globale, concentrandosi sulle sfide dei sistemi alimentari. Nestlé e l'Unesco sostengono, così, i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nello sviluppo e nel lancio di idee imprenditoriali che mirano a rendere la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo di cibo più resilienti e sostenibili. Contestualmente, puntano a rafforzare le economie e a garantire tassi più elevati di occupazione giovanile. “Una forza lavoro altamente qualificata e un approvvigionamento di materie prime più resiliente sono essenziali per il successo a lungo termine di Nestlé - ha dichiarato Laurent Freixe, Ceo di Nestlé - Stiamo affrontando la sfida di nutrire una popolazione in crescita, lavorando al contempo sulle cause e sugli effetti del cambiamento climatico. Si tratta di sfide cruciali che richiedono azioni decisive. Ecco perché, per risolverle, stiamo sostenendo i giovani innovatori”. Youth Impact: Because You Matter fornirà ai beneficiari corsi di formazione e programmi di mentoring personalizzati in base alle loro esigenze e priorità. Queste attività formative saranno sviluppate in parte dalla Youth Entrepreneurship Platform (Yep) di Nestlé, che fungerà anche da hub centrale del programma di rafforzamento delle competenze, che durerà sei mesi. Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa Nestlé Needs Youth, che negli ultimi dieci anni ha aiutato dieci milioni di giovani ad accedere a opportunità economiche. Inoltre, rafforza l'impegno a lungo termine dell'azienda nei confronti dei giovani nell'ambito della sua rinnovata strategia, che prevede il sostegno ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare entro il 2030 competenze che guardano al futuro, al fine di far crescere la prossima generazione di dipendenti e imprenditori agricoli e alimentari.