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Joe Biden, l'ex presidente Usa sottoposto a radioterapia per il cancro alla prostata

(Adnkronos) - Joe Biden ha iniziato una radioterapia per il cancro alla prostata che è stato diagnosticato all'ex presidente degli Stati Uniti lo scorso maggio. Lo ha reso noto oggi il suo portavoce, dichiarando che "nell'ambito del trattamento per il cancro alla ...

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Patronati, Pagliaro (Inca Cgil): "Serve riforma per settore che tutela milioni di persone

(Adnkronos) - "Parlare della riforma patronati oggi significa parlare di una grandissima rete di prossimità che ogni anno in Italia e nel mondo accompagna diversi milioni di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e più in generale i cittadine e ...

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Sostenibilità, Meacci (Omnisyst): "Necessarie consapevolezza data-driven e passaporto digitale"

(Adnkronos) - Per avere successo “non esiste un'unica ricetta valida per tutte le aziende”. È possibile “identificare tre step di maturità verso la circolarità per le aziende e associare a ciascuna di esse un dominio tecnologico di ...

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Joe Biden, l'ex presidente Usa sottoposto a radioterapia per il cancro alla prostata

(Adnkronos) - Joe Biden ha iniziato una radioterapia per il cancro alla prostata che è stato diagnosticato all'ex presidente degli Stati Uniti lo scorso maggio. Lo ha reso noto oggi il suo portavoce, dichiarando che "nell'ambito del trattamento per il cancro alla prostata, il presidente Biden è al momento viene sottoposto alla radioterapia e a una cura ormonale". Le sedute di radioterapia si svolgeranno in un periodo di tempo di cinque settimane, ha detto ancora il portavoce, riporta Nbcnews, spiegando che si tratta di un nuovo trattamento, rispetto alla cura ormonale. Lo scorso maggio era stato annunciato che all'ex presidente, che ha 83 anni, era stata diagnosticata una forma aggressiva di cancro alla prostata, con metastasi alle ossa. Lo scorso settembre, Biden era stato sottoposto a un intervento per rimuovere cellule cancerogene sulla pelle. Il Washington Post riferisce che Biden, dopo il passo indietro nella campagna elettorale 2024, risiede stabilmente in Delaware e continua ad avere contatti costanti con esponenti del partito democratico. In particolare, Biden si confronta con il governatore della California, Gavin Newsom, e con la deputata Alexandria Ocasio-Cortez e il senatore Bernie Sanders. L'ex presidente, secondo il quotidiano, dedica molto tempo delle sue giornate lavorative alla redazione delle sue memorie e alla fondazione che si occupa della costruzione della sua biblioteca presidenziale.

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Patronati, Pagliaro (Inca Cgil): "Serve riforma per settore che tutela milioni di persone

(Adnkronos) - "Parlare della riforma patronati oggi significa parlare di una grandissima rete di prossimità che ogni anno in Italia e nel mondo accompagna diversi milioni di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e più in generale i cittadine e cittadini, giovani e meno giovani, in quella che è la tutela individuale, che negli ultimi vent’anni è cambiata tantissimo perché sono cambiate le prestazioni". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil. "Se è pur vero - avverte - che siamo di fronte ad uno stato sociale via via sempre meno generoso, per cui l’accesso alle prestazioni spesso è sempre più difficile, va anche detto che ambiti come la digitalizzazione, l’avvento dell’intelligenza artificiale stanno contribuendo alla riduzione del front-office gran in parte della Pa, per cui il lavoro dei patronati diventa sempre più prezioso. Modernizzarlo significa agganciarlo alla realtà del Paese e al cambiamento in atto: l’obiettivo è quello di accrescere efficienza e soprattutto qualità dei nostri servizi". "Da oltre un decennio - sottolinea - rivendichiamo una riforma. Con l’attuale governo abbiamo svolto un incontro molto importante il 20 febbraio del 2024, alla presenza della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. E' stata aperta la discussione sulla riforma ma, dopo oltre un anno e mezzo, ci troviamo di fronte a un nulla di fatto. L’idea su cui abbiamo discusso è stata quella di semplificare l’attività ispettiva attraverso l’aiuto della tecnologia: basterebbe mettere in linea mandato di patrocinio-domanda-provvedimento per arrivare alla definizione dell’attività svolta da ogni singolo patronato attraverso un semplice clic: una scelta che consentirebbe di liberare così gli ispettori del lavoro, che ogni anno sono chiamati a verificare le pratiche una ad una. In un paese dove la carenza degli ispettori del lavoro è cronica e dove ogni giorno quasi 4 persone fra lavoratrici e lavoratori muoiono di lavoro, con una simile scelta, da un lato, si potrebbe efficientare il sistema dei patronati e dall’altro mandare gli ispettori nei luoghi di lavoro per verificarne salubrità e sicurezza". In che modo l'Inca guarda al futuro dei patronati, in attesa della riforma? "In primo luogo - spiega il presidente Pagliaro - rivendicando il tema della semplificazione delle visite ispettive, che resta un tema prioritario. Tra l’altro, qualche giorno fa il Tar del Lazio ha pubblicato una sentenza, su nostro ricorso, che ci dà ragione, obbligando il ministero del Lavoro a chiudere l’annualità 2022 entro 30 giorni dalla sentenza". "I ritardi delle chiusure - rimarca - sono assurdi: il 2017 è stato chiuso nel 2025 dopo ben 8 anni Inoltre, con il Ce.Pa, il raggruppamento che mette insieme i patronati Inca, Inas, Ital e Acli, che da soli rappresentano oltre il 50% di tutta l'attività patrocinata in Italia e nel mondo, abbiamo avviato un gruppo di lavoro tecnico, per avanzare proposte: dalle attività svolte all’estero alla definizione di nuovi indicatori di qualità, dalla revisione delle tabelle ministeriali, a tutto quello che può essere utile per rafforzare la nostra rete di prossimità, senza escludere la possibilità di nuove attività". "Non a caso - fa notare - abbiamo intrapreso interlocuzioni con i Comuni italiani attraverso l’Anci e con le Regioni attraverso la Conferenza delle Regioni. Vogliamo evitare riforme affrettate, i patronati non sono semplici sportelli: rappresentano una rete di prossimità sociale che combatte solitudine, marginalità, isolamento nelle periferie e nelle aree interne del Paese. E' un valore costituzionale riconosciuto anche dalla Corte Costituzionale. Da quando siamo nati (e quest’anno a febbraio abbiamo compiuto ottant’anni) abbiamo contribuito all’emancipazione delle persone e più in generale della società e anche adesso abbiamo raccolto la sfida del cambiamento e vogliamo continuare a fare la nostra parte".

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Sostenibilità, Meacci (Omnisyst): "Necessarie consapevolezza data-driven e passaporto digitale"

(Adnkronos) - Per avere successo “non esiste un'unica ricetta valida per tutte le aziende”. È possibile “identificare tre step di maturità verso la circolarità per le aziende e associare a ciascuna di esse un dominio tecnologico di riferimento”. Lo ha detto oggi all’Adnkronos Enrico Meacci, ceo di Omnisyst, a margine del convegno “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali” presso Sda Bocconi School of Management, in collaborazione con Omnisyst. Il primo step è “la consapevolezza data-driven, quindi data analytics”. Il secondo “è il coinvolgimento della filiera, quindi passaporto digitale”. Il terzo step “è l'implementazione e l'iterazione di modelli circolari più complessi, quindi intelligenza artificiale e machine learning”. La tecnologia “mette a disposizione delle aziende la capacità di pianificare in maniera migliore quelli che sono i flussi dei materiali, senza dover implementare degli sprechi di materia” ha rimarcato Meacci. “Permette di tracciare questi flussi e di identificare con più facilità dove sono i lotti di materia, in qualche modo anche riducendo i costi di approvvigionamento e permette poi uno scambio sistematico dei dati, incrementando il trust dei vari attori coinvolti e permettendo una maggiore efficacia di tutto il sistema”. “Sono tre le sfide per le aziende che vogliono intraprendere un percorso di economia circolare. La prima è una visione chiara da un punto di vista strategico. In particolare il digitale offre delle importanti opportunità di semplificazione verso il percorso di circolarità, ma non sempre trasformazione digitale e strategia circolare vengono associati”. La seconda sfida riguarda “la capacità di essere efficaci nell'implementare progetti multidisciplinari”. “Trasformare un modello lineare e un modello circolare richiede diverse professionalità sedute attorno al tavolo – ha spiegato. E la terza sfida è la condivisione dei dati lungo la filiera, perché i modelli circolari richiedono più informazioni dei predecessori lineari, soprattutto su catene del valore globalizzate”.

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