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(Adnkronos) - L'Italia vince 3-1 a Tallinn contro l'Estonia oggi 11 ottobre per il match valido per il Gruppo I nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. A segno Kean al 5' e Retegui al 38' nel primo tempo. Nella ripresa, al 75', rete di Esposito. Un errore di Donnarumma regala all'Estonia il gol della bandiera, firmato da Sappinen al 77'. Il successo consente alla Nazionale del ct Gattuso di salire a 12 punti dopo 5 partite. Gli azzurri consolidano il secondo posto alle spalle della Norvegia, padrona del primo posto con 18 punti in 6 match e con una differenza reti di +26. Martedì 14 ottobre, a Udine, l'Italia può blindare la seconda piazza che vale la qualificazione ai playoff di marzo: gli azzurri ricevono Israele, che ha 9 punti. Gli azzurri sbloccano il risultato immediatamente. Imbucata di Dimarco, Kean controlla e fa centro con un delizioso destro a giro: 0-1. La partita dell'attaccante della Fiorentina di fatto finisce qui. Kean all'8' si fa male procurandosi da solo una distorsione alla caviglia destra: entra Esposito. L'Italia mantiene il controllo delle operazioni contro avversari che non pungono mai. Al 29' l'Estonia si fa male da sola. La difesa baltica va in tilt, Kuusk stende Retegui: calcio di rigore. Il numero 9 azzurro va sul dischetto ma si fa ipnotizzare da Hein, il portiere si distende a sinistra e devia il pallone sul palo. Retegui si fa perdonare al 38', sfruttando l'assist di Orsolini che arriva sul fondo e serve l'attaccante a rimorchio: destro senza appello, 0-2. Nella ripresa, due fiammate al 75' e al 77'. Prima, Esposito firma il 3-0 azzurro con un pregevole destro di prima intenzione sul cross di Spinazzola. Subito dopo, gol della bandiera per l'Estonia che ringrazia Donnarumma per una papera. Il portiere si lascia sfuggire il pallone su un cross senza pretese, Sappinen ringrazia e appoggia in rete per l'1-3. L'Italia tornerà in campo martedì 14 ottobre a Udine contro Israele.
(Adnkronos) - È stato firmato oggi presso la Prefettura di Roma il Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma per la costituzione della sezione territoriale provinciale di Roma della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte in materia di politiche attive del lavoro, di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, nonché di sostegno e assistenza ai lavoratori stranieri immigrati impiegati nel settore agricolo. L’iniziativa si inserisce nel più ampio quadro delle azioni di governo volte ad incentivare l'occupazione nel settore agricolo, anche attraverso l’istituzione presso l’INPS della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, un sistema che fonda sulla sinergia fra imprese agricole virtuose, istituzioni e parti sociali l’azione comune contro il lavoro sommerso. "La firma odierna rappresenta un momento significativo per la Capitale e l’intera Area metropolitana, perché rafforza la sinergia tra istituzioni impegnate nella tutela della legalità e nella promozione del lavoro regolare e sicuro. Il settore agricolo costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e sociale di una comunità, a volte meno visibile rispetto ad altri settori ma pur sempre vitale per il sostentamento di un territorio nonchè per l’affermazione dei valori di integrazione e coesione.Con la costituzione della sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità intendiamo promuovere un modello virtuoso di collaborazione interistituzionale, capace di valorizzare le imprese che operano nel rispetto delle regole e, al tempo stesso, di prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento e caporalato. Solo attraverso un’azione condivisa, fondata sul dialogo tra amministrazioni pubbliche, parti sociali e mondo produttivo, è possibile costruire un sistema di garanzie che tuteli i lavoratori, favorisca la trasparenza e restituisca piena dignità a un comparto che, anche nel territorio capitolino e nella sua area metropolitana, è espressione di economia reale, paesaggio e identità", così il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini. "Oggi, con la sottoscrizione di questo Protocollo che istituisce la sezione della Rete del lavoro agricolo di qualità nel territorio della Capitale e della sua Provincia, - ha affermato il Direttore del coordinamento metropolitano di Roma Nunzia Minerva - abbiamo compiuto un passo significativo nel rafforzare la collaborazione interistituzionale. Questo accordo ha come obiettivo primario la promozione della legalità nel settore agricolo. È fondamentale avviare strumenti di legalità e deterrenza a sostegno degli imprenditori agricoli, contrastando ogni forma di sfruttamento e caporalato. Il nostro impegno è rivolto alla tutela dei lavoratori e delle aziende che operano nel rispetto delle normative, collaborando attivamente con le Istituzioni per perseguire questa causa. L’avvio dei lavori della Sezione territoriale rappresenta un intervento concreto nella lotta contro il lavoro irregolare e il caporalato, favorendo una rete virtuosa tra Istituzioni, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per garantire condizioni di lavoro eque e sostenibili. La Rete del lavoro agricolo di qualità, sostenuta dall'INPS, si propone di valorizzare le aziende agricole che rispettano le normative contrattuali e di sicurezza, promuovendo comportamenti virtuosi e offrendo maggiore tutela ai lavoratori. La nostra azione interistituzionale, in particolare su temi complessi come il lavoro agricolo di qualità, la sicurezza e l’immigrazione, evidenzia l’importanza di un presidio attivo della legalità e della coesione sociale. In questo contesto, è necessario riflettere sulla dimensione identitaria del Comune di Roma e della sua Provincia, dove l’agricoltura, pur non essendo sempre intuitiva, rappresenta un settore strategico per l’economia, l’integrazione e la dignità di tutti i cittadini". Tutti gli intervenuti hanno evidenziato come la sottoscrizione di questo Protocollo per Roma e il suo territorio rientra anche nella strategia di valorizzazione di un comparto che, anche nella Capitale, è economia reale, paesaggio, identità. "L'importante firma di oggi si inserisce in un contesto più ampio di attenzione a livello nazionale al tema del lavoro agricolo regolare e tutelato", ha commentato Antonio Pone, Direttore centrale delle Entrate dell’INPS e vicario del Direttore generale, che ha concluso: "La sinergia con la Prefettura e con le altre istituzioni coinvolte, in particolare la DCM Roma dell'INPS guidata dal direttore Nunzia Minerva, consente di rafforzare i controlli, promuovere la legalità e garantire ai lavoratori, in particolare a quelli stranieri, condizioni di lavoro dignitose e sicure. È una testimonianza dell’impegno dell’Istituto a favore della legalità e della tutela sociale, in un settore strategico per l’economia nazionale".
(Adnkronos) - La rompighiaccio Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs, è salpata dal porto di Trieste e raggiungerà l’Antartide a dicembre passando per la Nuova Zelanda. La nave parte con un nuovo assetto grazie a un piano di ammodernamento e manutenzione straordinaria, reso possibile dai 4 milioni di euro stanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. L’arrivo della nave Laura Bassi in Nuova Zelanda è previsto per metà novembre, mentre il rientro a Trieste avverrà nella seconda metà di aprile 2026, al termine di una missione di oltre 190 giorni. “La spedizione della N/R Laura Bassi nell’estate australe 2025-2026 si dividerà in due fasi: la prima, dedicata all’approvvigionamento della base Mario Zucchelli, inizierà a fine novembre - spiega Franco Coren, direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Faremo poi un convoglio con la nave rompighiaccio del progetto antartico coreano, la Araon. Le due imbarcazioni si alterneranno lungo la rotta per supportarsi reciprocamente nella navigazione, l’appuntamento è all’inizio di dicembre al limite del ghiaccio. Successivamente, rientreremo in Nuova Zelanda per la seconda parte della missione, focalizzata su 5 progetti scientifici, che durerà fino ai primi di marzo”. Quest’anno, oltre alla strumentazione scientifica e ai materiali per la 41esima campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), la nave trasporterà a bordo anche le carote di ghiaccio raccolte nell’ambito dell’iniziativa internazionale Ice Memory, guidata dalla Ice Memory Foundation. Riconosciuta dall’Unesco, l’iniziativa ha tra i suoi fondatori l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e l’Università Ca’ Foscari Venezia, oltre ad altre quattro istituzioni europee. A supporto del progetto anche il Programma Nazionale di ricerche in Antartide (Pnra). L’obiettivo è creare un archivio mondiale di campioni da ghiacciai minacciati dal cambiamento climatico, una sorta di banca dati del clima a disposizione delle prossime generazioni di scienziate e scienziati. Il ghiaccio custodisce, infatti, preziose informazioni sull’atmosfera del passato - gas serra, aerosol, polveri e inquinanti - fondamentali per comprendere l’evoluzione del clima e dell’ambiente terrestre. Ad essere trasferite dalla Laura Bassi saranno le carote di ghiaccio estratte nel maggio 2025 sul Grand Combin (Svizzera) e nel 2016 sul Monte Bianco (Francia). I campioni attraverseranno due emisferi con un viaggio di oltre cinquanta giorni da Trieste fino all’Antartide. “Il trasporto dei campioni in Antartide realizza un sogno sul quale abbiamo lavorato per un decennio - ricorda Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, cofondatore del progetto Ice Memory e vice-presidente della Ice Memory Foundation - reso possibile dal team scientifico internazionale, dalle istituzioni e dalle organizzazioni che hanno sostenuto questo impegno per le future generazioni”. “Il Cnr-Isp, tra i fondatori di Ice Memory, è orgoglioso di contribuire a questa missione internazionale che salvaguarda gli archivi naturali del clima, un patrimonio prezioso per la comunità scientifica del futuro", dichiara Giuliana Panieri, direttrice dell’Istituto di scienze polari del Cnr. Una volta arrivate in nave presso la base costiera Mario Zucchelli, le carote saranno trasferite in aereo presso la stazione italo-francese Concordia nel plateau antartico. Il volo, della durata di quasi 5 ore, sarà operato in assenza di riscaldamento anche nella carlinga per garantire il mantenimento della temperatura a -20°C, condizione essenziale per preservare l’integrità dei campioni. Giunte a Concordia, le carote verranno alloggiate presso l’Ice Memory Sanctuary, una galleria lunga 35 metri, alta e larga 5. L’ice cave è stata scavata a circa 4 metri di profondità sotto la neve e realizzata senza l’impiego di alcun materiale da costruzione, per assicurare un impatto ambientale minimo. “Le operazioni di trasporto e conservazione vedono coinvolti tutti e tre gli enti attuatori del Pnra. Nello specifico, Enea si occuperà della gestione della catena del freddo e della logistica, coadiuvata a Concordia dall’Istituto polare francese Paul Émile Victor (Ipev) con il quale viene cogestita la Stazione. Uno sforzo logistico importante considerato il contesto ambientale tra i più difficili del pianeta”, spiega Elena Campana, responsabile dell’Unità tecnica Antartide Enea.