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(Adnkronos) - Blitz dei carabinieri di Milano in casa di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007, a Voghera. Durante la perquisizione sono stati sequestrati telefoni e pc. Setacciati inoltre alcuni campi alla ricerca dell'arma del delitto che, secondo un testimone, sarebbe un attizzatoio da camino. I militari si sono recati anche nell'abitazione dei genitori del 37enne, a Garlasco, e di due suoi amici, Roberto Freddi e Mattia Capra, entrambi amici anche del fratello della vittima. Per l'omicidio è stato condannato in via definitiva a 16 anni l'allora fidanzato Alberto Stasi. I due amici frequentavano l’abitazione di via Pascoli e i loro nomi già compaiono in una relazione tecnica dei carabinieri dell'8 febbraio 2024. Nel documento si spiega come viene procurato il Dna di Sempio e come si siano spinti a frugare nella spazzatura di casa Poggi per acquisire i campioni da comparare con il materiale trovato sulle unghie di Chiara Poggi. In quella relazione oltre al nome dell'indagato, "i carabinieri rendevano nota l'identità anche degli altri individui frequentanti la casa della vittima nei cui confronti era stato possibile compiere acquisizioni di materiale biologico, ossia Mattia Capra, Marco Poggi e Roberto Freddi". I nomi dei due amici emergono anche per alcuni contatti telefonici che ci sarebbero stati con Sempio la mattina del 13 agosto 2007, giorno del delitto. Capra e Freddi non risultano indagati, così come è estraneo ai fatti è il fratello della vittima, il quale era in vacanza in Trentino il giorno dell'omicidio. Nell'ambito delle nuove indagini sull'omicidio, i Carabinieri stanno cercando anche l'arma del delitto. Le ricerche in un canale che passa per le abitazioni a Tromello, un piccolo comune del Pavese a cinque chilometri da Garlasco. I militari hanno svolto un sopralluogo questa mattina presto. Sul canale affaccia anche una casa disabitata della famiglia Cappa, i cugini di Chiara Poggi. Sul posto anche i Vigili del fuoco. Il dragaggio del canale è un’operazione necessaria per avviare le ricerche della possibile arma del delitto. Sarebbero state le dichiarazioni mediatiche di un testimone a fornire indicazioni su dove è stata buttata l'arma del delitto. Affermazioni a cui ora i militari cercano riscontro. L'ipotesi è che l'arma cercata sia un attizzatoio da camino, come quello sequestrato (e mai analizzato) ad Alberto Stasi. Tra gli oggetti sequestrati nel 2007 a Stasi anche un martello, tra le armi più compatibili con le ferite riportate dalla ventiseienne vittima e unico attrezzo (non usato abitualmente) che da inventario sembra mancare da casa Poggi. Nella villetta di via Pascoli non risulta mancare nessun oggetto vicino al camino, il che lascia intendere che se la pista dei Carabinieri si rivelasse corretta si potrebbe parlare di omicidio premeditato. Secondo indiscrezioni, il testimone di recente avrebbe fatto dichiarazioni sull'oggetto in metallo e sulla possibilità che sia stato gettato nel canale che scorre tra i comuni del Pavese. Già un altro testimone, che poi ritrattò le sue dichiarazioni rese, aveva parlato poco dopo il delitto di una ragazza con i capelli biondi che si sarebbe allontanata in bici da via Pascoli e "che aveva nella mano destra un piedistallo tipo da camino-canna da fucile con in testa una pigna". “Il canale è stato ripulito dal Comune circa otto anni fa”, raccontano i residenti delle case che affacciano sulla roggia che attraversa il paese a pochi chilometri da Garlasco. “Con una barca apposta sono passati, hanno messo tutto lo sporco a riva e ho visto mentre lo ripulivano”, racconta la signora Antonella, il cui giardino affaccia sul canale, dal lato opposto rispetto a quello della casa della famiglia Cappa, imparentata con Chiara Poggi. I residenti, inoltre, riferiscono delle loro pulizie periodiche dei tratti della roggia che affaccia sulle rispettive case, “per fermare la crescita delle piante, in modo che non ostruiscano il fosso”, racconta un abitante. “La famiglia Poggi è rimasta ancora una volta basita per quanto sta accadendo. Il nostro ordinamento attribuisce alle Procure un amplissimo potere in fase di indagini ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione ignorando quanto accertato in un giusto processo, valorizzando - a distanza di quasi 20 anni - delle ipotesi stravaganti e creando in tal modo i presupposti per una loro immediata diffusione sugli organi di stampa”. Lo afferma in una nota l'avvocato Francesco Compagna, difensore della famiglia Poggi, in merito agli ultimi sviluppi sull’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. “Il rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda, e ora nuovamente esposte a sofferenze indicibili, richiederebbe a nostro avviso un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni", conclude l’avvocato Compagna. “Da casa Poggi manca solo un martello, l’attizzatoio del camino non è mai sparito dalla villetta di via Pascoli a Garlasco”, precisa dal canto suo all'Adnkronos Gian Luigi Tizzoni, avvocato che da sempre affianca la famiglia Poggi. Arma che si cerca da anni e che ora i carabinieri di Milano - che indagano su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima - cercano in un canale a Tromello, comune che confina con Garlasco. "Stanno facendo indagini tradizionali, a tappeto, non so cosa stiano cercando davvero ma Andrea Sempio è sereno come sempre. Io di perquisizioni ne ho viste mille, ma se non sono mirate...vediamo cosa sequestrano e capiremo qualcosa in più", afferma all'Adnkronos l'avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio (in concorso) di Chiara Poggi. Il difensore è a casa dei genitori di Sempio: "Qui la perquisizione è ancora in corso. Computer non ce ne sono, ci sono telefoni vecchi e nuovi ma vediamo un po', non hanno ancora sequestrato nulla finora" ha aggiunto. La collega Angela Taccia, invece, è a Voghera dove è in corso la perquisizione dei carabinieri a casa di Andrea Sempio.
(Adnkronos) - Tra le filiere del Made in Italy, la Meccatronica è quella che offrirà più posti di lavoro tra il 2024 e il 2028. E' quanto emerge da un approfondimento delle previsioni quinquennali del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I dati sono emersi in occasione dell’evento 'Competenze per il Made in Italy', promosso da Unioncamere e Universitas Mercatorum nell’ambito delle iniziative per la Giornata del Made in Italy promossa dal Ministero delle Imprese. Con una domanda compresa tra le 160mila e le 182mila (sia come occupazione aggiuntiva, sia come turn over), la filiera della meccanica e della robotica precede tutte le voci della manifattura più apprezzata nel mondo: l’Agroalimentare con 134-156mila posti di lavoro, la Moda, con 75-80mila occupati e il Legno e Arredo 22-34mila assunzioni entro il 2028. "In una fase di grandi trasformazioni, di ricerca di nuovi materiali, tecnologie e fonti energetiche, anche il Made in Italy sta cambiando e, quindi, richiede nuove competenze professionali capaci di sostenere questa evoluzione", sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. "Oltre alle ormai indispensabili competenze digitali e green, per gli imprenditori e i collaboratori diventano sempre più essenziali competenze manageriali, per cogliere le opportunità e dare valore alle idee; competenze culturali e artistiche, per integrare qualità, estetica, attenzione al cliente e legame con il territorio nei prodotti. E servono le soft skills, cioè capacità di adattamento ai cambiamenti e flessibilità e disponibilità alla sperimentazione, per essere in grado di qualificarsi e riqualificarsi continuamente e individuare nuovi modi di fare e di produrre". Ma quali competenze ricercano e ricercheranno nei prossimi anni le imprese di queste filiere anche in considerazione delle transizioni digitali e green in atto? Oltre ai dati del Sistema Informativo Excelsior, utili indicazioni emergono anche dalle elaborazioni sulla base degli annunci di lavoro pubblicati tramite i canali digitali (web job vacancy). Per quanto riguarda la meccatronica, centrali sono le competenze legate alla robotica, all’automazione e alla standardizzazione e dei processi, e nei prossimi anni sarà crescente l’impatto dell’intelligenza artificiale. Non potranno mancare però anche competenze legate ai sistemi che sfruttano energie alternative, all’elettrificazione e alla conservazione dell’energia e alla conoscenza dei protocolli ambientali specifici del settore. Le filiere della moda e del legno e arredo risentiranno della crescita d’importanza del canale online. Questo renderà essenziali competenze nell’e-commerce analysis e digital marketing ed emergerà la necessità di professioni con competenze tecnologiche innovative (vetrinisti e disegnatori con competenze relative a realtà aumentata o virtuale). Inoltre, aumenterà l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale e potranno emergere figure come environmental protocols expert e tecnico del recupero e riciclaggio dei tessuti. Infine, nella domanda delle industrie dell’agroalimentare emergerà la richiesta di esperti per l’ottimizzazione dei processi e di competenze verdi ovvero della conoscenza di tecniche di riciclaggio, di packaging, di gestione degli scarti alimentari, per la commercializzazione dei prodotti alimentari biologici, per la gestione dei procedimenti che maggiormente rispettino le direttive aziendali sul risparmio energetico.
(Adnkronos) - Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, ha ritirato oggi il Premio Guido Carli, il riconoscimento dedicato all’ex governatore della Banca d’Italia e assegnato ogni anno alle personalità che si sono distinte per il loro impegno sociale, i successi in campo imprenditoriale, oltre che per aver portato lustro al talento e alla genialità italiana nel mondo. Dopo una carriera professionale che spazia dal mondo della finanza ai settori industriali, Palermo è, dal 2022, amministratore delegato di Acea. "Ricevere questo premio – ha commentato l'ad - è un onore, un tributo soprattutto ai valori sui quali ho centrato il mio percorso professionale: la creazione di valore nelle aziende, le ricadute sulla collettività, portando sempre al centro le persone". La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma, nella sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica. La XVI edizione del Premio Guido Carli è stata intitolata a Papa Francesco e interamente dedicata all’impegno sociale e all’attenzione agli ultimi.