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Salute, 3,5 mln con Bpco, studio indaga su impatto malattia da fronteggiare in 3 mosse 

(Adnkronos) - In Italia, secondo i dati Istat, soffrono di Bpco circa 3,5 milioni di persone, pari al 5,6% della popolazione. Un numero probabilmente sottostimato, poiché spesso la malattia viene diagnosticata solo in occasione di ricoveri per ...

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Food, la Guida Michelin per il Sud degli Stati Uniti premia la cucina d’eccellenza della Louisiana

(Adnkronos) - La Louisiana, cuore pulsante della cultura culinaria del Sud degli Stati Uniti, ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale durante la Cerimonia della Guida Michelin per il Sud degli Stati Uniti, svoltasi a Greenville, South ...

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Autorità di Bacino Po ad Ecomondo, focus su acqua e territorio

(Adnkronos) - L'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po è presente alla 28esima edizione di Ecomondo, organizzata a Rimini da Ieg-Italian Exhibition Group dal 4 al 7 novembre, con un programma d'incontri in cui relatori d'alto profilo affrontano i temi della sicurezza del ...

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Salute, 3,5 mln con Bpco, studio indaga su impatto malattia da fronteggiare in 3 mosse 

(Adnkronos) - In Italia, secondo i dati Istat, soffrono di Bpco circa 3,5 milioni di persone, pari al 5,6% della popolazione. Un numero probabilmente sottostimato, poiché spesso la malattia viene diagnosticata solo in occasione di ricoveri per riacutizzazioni (Bife 2023). Secondo il rapporto HealthSearch 2023, la prevalenza clinica della Bpco è del 2,7%, più alta negli uomini rispetto alle donne (3,2% vs 2,3%). Si tratta di una malattia 'invisibile' per il sistema sanitario, non sempre colta nella sua interezza dalla medicina generale, pur avendo un impatto profondo sulla salute del singolo e sui costi assistenziali. Le Linee guida Gold 2025 ricordano come la Bpco si associ frequentemente ad altre patologie croniche (cardiovascolari, metaboliche, osteoarticolari, neuropsichiatriche e oncologiche), aggravando la complessità del paziente. Di fronte a questa patologia che non si vede, ma si sente - si legge in una nota - occorre puntare su tre mosse per dare scacco matto alla Bpco. La prima passa attraverso la diagnosi precoce e corretta, grazie alla spirometria. La seconda prevede la terapia appropriata già nello studio del medico di medicina generale, spezzando quella discrepanza tra bisogni dei pazienti ed effettivo riconoscimento del quadro. La terza mossa, che consentirà davvero il salto di qualità nella gestione della patologia respiratoria e delle sue complicanze, punta al miglioramento della funzionalità polmonare e della qualità di vita del paziente con riduzione della dispnea e delle riacutizzazioni. L'obiettivo di questo approccio sul territorio è non solo ridurre il burden della malattia per il paziente e i caregiver, ma anche favorire un ottimale controllo della spesa sanitaria grazie al minor rischio di ricoveri ospedalieri legati alle recidive della patologia respiratoria. A disegnare questo percorso virtuoso sono i risultati dello studio Aster pubblicato sull''International Journal of Copd', che ha visto protagonisti i medici di medicina generale. La ricerca mostra come grazie a un approccio studiato su misura da parte del medico che opera sul territorio è possibile, nella vita reale, influire sul benessere dei pazienti con Bpco ottimizzando i trattamenti e favorendo l'appropriatezza prescrittiva e terapeutica. L'indagine ha consentito di descrivere i modelli di trattamento e gli esiti clinici della Bpco per 6 mesi, arruolando 385 pazienti con Bpco, da lieve a moderata, tra i 40 e gli 80 anni. Lo studio Aster analizza il trattamento della Bpco in medicina generale in Italia, focalizzando anche l'attenzione su particolari aspetti terapeutici, evidenziando come la diagnosi precoce, la rivalutazione del paziente e l'utilizzo di terapie più efficaci come i Laba/Lama, come terapie iniziali di mantenimento, impattino sui pazienti di nuova diagnosi. "Dalla ricerca emerge chiaramente come sia fondamentale il ruolo dei medici di medicina generale italiani nella gestione della Bpco - commenta Alessandro Rossi, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) - In presenza di linee guida chiare, sul territorio è possibile trattare e monitorare efficacemente i pazienti con Bpco, riducendo l'impatto della malattia e migliorando i risultati a lungo termine". La ricerca conferma che il medico sul territorio sia adeguatamente formato sulla malattia. In particolare, considerando i principali fattori di rischio e i sintomi che debbono mettere in guardia. In queste condizioni, poi - prosegue la nota - l'esame spirometrico deve rappresentare la 'conditio sine qua non' per la diagnosi e l'inquadramento terapeutico del paziente. Attualmente la spirometria appare sottoutilizzata nella medicina generale e lo studio Aster dimostra che integrarla nella pratica clinica può fare la differenza. Soprattutto, molti pazienti con Bpco non ricevono trattamenti conformi alle raccomandazioni Gold. Aster dimostra che una gestione più strutturata può portare a un miglioramento clinico significativo. Il che significa modificare i percorsi di presa in carico per ottenere una gestione ottimale della Bpco, basata sulle linee guida, in grado di offrire benefici tangibili in termini di sintomi, riacutizzazioni e qualità della vita. "Purtroppo - sottolinea - lo studio Aster mostra come per molti pazienti eleggibili non ci fosse una chiara diagnosi di Bpco precedente all'arruolamento, il che evidenzia l'importanza di uno screening della malattia e una diagnosi tempestiva mediante spirometria da parte dei medici di medicina generale. A quel punto, come indica la Nota 99, il medico di medicina generale può trattare la Bpco senza problemi: grazie alla rivalutazione del trattamento, anche con terapie innovative come i Lama/Laba si possono ottenere esiti positivi come quelli evidenziati dallo studio per i pazienti". Lo studio Aster - continua la nota - puntualizza quanto e come la chiave del successo della gestione della patologia dipenda dall'integrazione tra le competenze di medici di medicina generale e specialisti. "Ai primi va il compito di intercettare precocemente la patologia, per poi gestire direttamente il paziente con le forme meno impegnative ed indirizzare allo pneumologo il malato più grave, per la presa in carico specifica - osserva Claudio Micheletto, direttore dell'Uoc di Pneumologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Verona e presidente nazionale dell'Associazione italiana pneumologi ospedalieri - Non bisogna mai dimenticare che 4 pazienti con Bpco su 10 vengono riconosciuti solo nelle fasi avanzate della malattia e quindi l'approccio alla problematica sul territorio è basilare. Si tratta di pazienti particolari, vale a dire prevalentemente fumatori, che convivono con minimi sintomi nelle fasi iniziali, come la tosse con secrezioni e la difficoltà respiratoria solo da sforzo. Sono abituati a convivere, non riconoscono il lento deterioramento e non si rivolgono al medico. Tocca a noi andare a cercarli, per tentare di farli smettere di fumare, avviarli a una diagnosi e terapia". Dallo studio emerge come grazie alla rete più efficace ed efficiente tra medico di medicina generale e specialisti si può ottenere una migliore assistenza sociale e sanitaria per il paziente con Bpco. "Il ruolo dei medici di medicina generale nella ricerca clinica, soprattutto negli studi osservazionali di fase 4 come Aster, è cruciale per comprendere l'efficacia dei trattamenti nella pratica quotidiana e migliorare l'approccio terapeutico - rimarca Giovanna Elisiana Carpagnano, responsabile dell'Unità operativa complessa di Pneumologia dell'ospedale universitario Policlinico di Bari e direttrice della Scuola di specializzazione in Malattie dell'apparato respiratorio dell'università di Bari - Grazie alla loro conoscenza approfondita del territorio e alla stretta connessione con i pazienti, i medici di famiglia rappresentano un punto di riferimento fondamentale per raccogliere dati reali e validare strategie che possano ottimizzare la gestione di patologie croniche come la Bpco. Solo con una maggiore collaborazione tra medicina generale e specialistica, supportata da studi clinici di questo tipo, possiamo garantire diagnosi tempestive, trattamenti appropriati e un reale miglioramento della qualità di vita dei pazienti". "Gsk è impegnata da oltre 50 anni nel promuovere una gestione più efficace e sostenibile delle patologie respiratorie, investendo in ricerca, formazione e collaborazione con la comunità scientifica - dichiara Donato Cinquepalmi, direttore medico di Gsk Italia - Studi come Aster rappresentano un passo importante per rafforzare il ruolo della medicina territoriale e garantire che ogni paziente con Bpco possa ricevere una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato, in linea con le più recenti evidenze scientifiche".

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Food, la Guida Michelin per il Sud degli Stati Uniti premia la cucina d’eccellenza della Louisiana

(Adnkronos) - La Louisiana, cuore pulsante della cultura culinaria del Sud degli Stati Uniti, ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale durante la Cerimonia della Guida Michelin per il Sud degli Stati Uniti, svoltasi a Greenville, South Carolina. L’evento ha segnato un momento storico: la pubblicazione della prima Guida Michelin regionale del Nord America, dedicata alle eccellenze gastronomiche del Sud. Conosciuta per i suoi sapori intensi e autentici - dal gumbo ai piatti cajun e creoli, fino ai frutti di mare del Golfo - la Louisiana si afferma così come una delle mete più affascinanti per chi ama viaggiare alla scoperta della gastronomia locale. “Il cibo è parte integrante della nostra identità. Dalle tradizioni creole e cajun ai prodotti freschi delle nostre coste, la cucina della Louisiana è una delle più amate al mondo. Il riconoscimento della Guida Michelin conferma ciò che i nostri visitatori affermano da tempo: qui ogni piatto racconta una storia e regala un’esperienza indimenticabile”, ha dichiarato il vice governatore Billy Nungesser. Ed ecco le Stelle Michelin assegnate alla Louisiana: Emeril’s, New Orleans - due stelle ;Saint-Germain, New Orleans - una stella; Zasu, New Orleans - una stella. Il giovane chef E.J. Lagasse di Emeril’s ha inoltre ricevuto il prestigioso Michelin Young Chef/Culinary Professional Award, a conferma del talento emergente e dell’innovazione che animano la nuova generazione di cuochi del Sud. La Guida Michelin ha assegnato il riconoscimento Bib Gourmand a 11 ristoranti di New Orleans, premiando la loro capacità di offrire piatti di grande qualità a prezzi accessibili. Tra questi: Cochon, Dooky Chase, Saba e Turkey and the Wolf, veri e propri punti di riferimento per chi vuole scoprire la cucina locale in modo genuino. La selezione comprende indirizzi storici e nuove proposte creative, tra cui August, Herbsaint, Galatoire’s, Pêche e Saffron Nola, oltre a Elsie’s Plate & Pie a Baton Rouge e St. Francisville Inn & Restaurant a St. Francisville. “La Louisiana è da sempre celebrata da guide e critici gastronomici di tutto il mondo. L’ingresso nella Guida Michelin rafforza la nostra immagine come destinazione d’eccellenza per i viaggiatori internazionali, un luogo dove cultura, musica e sapori si fondono in un’esperienza unica”, ha dichiarato Doug Bourgeois, vicesegretario al Turismo. La partecipazione della Louisiana alla Guida Michelin è parte di un’iniziativa triennale promossa da Travel South Usa, la più grande organizzazione di promozione turistica regionale degli Stati Uniti, volta a valorizzare il patrimonio gastronomico e culturale del Sud. Al progetto collaborano l’Ufficio del Turismo della Louisiana, New Orleans & Company, Visit Baton Rouge, Lafayette Convention and Visitors Commission, Visit Lake Charles, Visit the Northshore e Visit Shreveport-Bossier.

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Autorità di Bacino Po ad Ecomondo, focus su acqua e territorio

(Adnkronos) - L'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po è presente alla 28esima edizione di Ecomondo, organizzata a Rimini da Ieg-Italian Exhibition Group dal 4 al 7 novembre, con un programma d'incontri in cui relatori d'alto profilo affrontano i temi della sicurezza del territorio alla luce dei cambiamenti climatici, delle prospettive delle acque sotterranee e del rapporto tra biodiversità e agricoltura. Nel focus di approfondimento 'Nuove strategie di pianificazione per la sicurezza del territorio come misura di adattamento climatico' (5 novembre) sono stati illustrati alcuni casi studio e proposte concrete per rendere il territorio più resiliente ai fenomeni estremi. Al centro del secondo appuntamento l’analisi del mutamento del clima nei periodi di scarsità idrica e di come la disponibilità di acqua di falda potrebbe contribuire al mantenimento dell'equilibrio ecologico ed essere una fornitura utile integrativa per le esigenze del mondo agricolo (6 novembre). Nel pomeriggio di oggi una sessione di lavori sul tema 'Biodiversità e Agricoltura: un’alleanza possibile?'. A seguire un ulteriore approfondimento con la Tavola rotonda 'Agire insieme per la biodiversità: quali strumenti, quali patti, quali alleanze?'.

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