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Lotta al melanoma, l'immunoterapia funziona meglio al mattino

(Adnkronos) - L’immunoterapia contro il melanoma è più efficace e con meno effetti collaterali se somministrata al mattino. Questo è uno dei dati emersi dallo studio multicentrico di Fase III 'CheckMate 238', il primo che conferma l’efficacia a 10 anni dell’immunoterapia ...

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Imprese, Fine consolida presenza in Europa con ingresso Intecno

(Adnkronos) - Fine (Foodservice international network), il gruppo europeo di interesse economico che agisce come ‘one-stop shop’ per le principali catene della ristorazione, annuncia oggi un’operazione strategica che ne consolida la leadership sul mercato continentale. Attraverso ...

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Giunta (Fs Energy): "Obiettivo 1 GW di produzione da rinnovabili entro 2029"

(Adnkronos) - "Non è mai troppo tardi per fare sostenibilità, e comunque intervenire all'interno di un perimetro di azione che per il Gruppo Ferrovie dello Stato rappresenta un target importantissimo. Il nostro Gruppo è infatti il più grande consumatore italiano di ...

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Lotta al melanoma, l'immunoterapia funziona meglio al mattino

(Adnkronos) - L’immunoterapia contro il melanoma è più efficace e con meno effetti collaterali se somministrata al mattino. Questo è uno dei dati emersi dallo studio multicentrico di Fase III 'CheckMate 238', il primo che conferma l’efficacia a 10 anni dell’immunoterapia adiuvante, ovvero somministrata dopo l’intervento nei pazienti con melanoma resecato ad alto rischio. Il lavoro è stato presentato da Paolo Ascierto, professore ordinario di Oncologia all’Università Federico II di Napoli e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, al congresso annuale dell’European Society For Medical Oncology (Esmo), a Berlino. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista 'New England Medical Journal of Medicine'. “Questi dati rappresentano il follow-up più lungo mai registrato per un immunoterapico somministrato dopo l’intervento chirurgico del melanoma - spiega Ascierto -. Un’analisi successiva post-hoc suggerisce inoltre una potenziale migliore efficacia e tollerabilità dell’immunoterapia somministrata prima delle ore 13, un dato che merita ulteriori valutazioni”. Lo studio ha coinvolto un totale di 906 pazienti con melanoma resecato ad alto rischio, divisi in 2 gruppi: nel primo i pazienti hanno ricevuto il farmaco nivolumab e nel secondo l’ipilimumab. Tutti i pazienti sono stati seguiti per circa 10 anni. “Ebbene, il nivolumab, un inibitore di PD-1, uno dei ‘freni’ che impediscono al sistema immunitario di attaccare il tumore, ha dimostrato un’efficacia superiore e duratura rispetto alla monoterapia con l’ipilimumab, sia sulla sopravvivenza libera da recidiva e sia sulla sopravvivenza libera da metastasi a distanza”, riferisce Ascierto. In particolare, il tasso di sopravvivenza libera da recidiva a 10 anni è stato del 44% per i pazienti trattati con nivolumab, rispetto al 37% per quelli trattati con ipilimumab. Uno scarto simile è stato osservato anche sul fronte della sopravvivenza libera da metastasi a distanza: 54% nel gruppo nivolumab in confronto al 48% nel gruppo ipilimumab. Più simili i tassi di sopravvivenza globale a 10 anni, pari al 69% con nivolumab e al 65% con ipilimumab. “Differenze lievi, ma comunque significative, sono state nuovamente riscontrate nella sopravvivenza libera da progressione alla seconda linea di terapia: l’analisi mostra la superiorità di nivolumab, con tassi a 10 anni del 55%, rispetto al 47% per l'ipilimumab”, sottolinea Ascierto. In un’analisi separata sulla stessa coorte di pazienti, i ricercatori hanno fatto una scoperta sorprendente. I pazienti a cui l’immunoterapia è stata somministrata al mattino, precisamente prima delle ore 13, la sopravvivenza libera da recidiva a 10 anni è risultata del 44% contro il 38% di chi l'ha ricevuta di pomeriggio. “Ancora più ampio è lo scarto tra i pazienti a cui è stato somministrato solo l'ipilimumab: 43% di sopravvivenza libera da recidiva di mattina contro il 34% - precisa Ascierto -. Inoltre, i dati indicano una frequenza numericamente più alta di eventi avversi correlati al trattamento con la somministrazione pomeridiana rispetto a quella mattutina per entrambi i farmaci. E’ dunque evidente che il ritmo circadiano influenza l’efficacia e la tollerabilità dell’immunoterapia, un filone di ricerca che merita di essere approfondito”.

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Imprese, Fine consolida presenza in Europa con ingresso Intecno

(Adnkronos) - Fine (Foodservice international network), il gruppo europeo di interesse economico che agisce come ‘one-stop shop’ per le principali catene della ristorazione, annuncia oggi un’operazione strategica che ne consolida la leadership sul mercato continentale. Attraverso una rete integrata di distributori e tecnici, Fine offre ai key account multinazionali un unico punto di contatto per la gestione di tutte le fasi del business: dalla progettazione delle cucine, alla fornitura di attrezzature, fino all'assistenza post-vendita coordinata a livello europeo. Con l’ingresso del gruppo Intecno, che dal 1992 è la più qualificata rete distributiva spagnola per il catering equipment, Fine completa la copertura del quarto principale mercato europeo. Il Gruppo Intecno ha sede a Barcellona e conta 60 aderenti, oltre a 70 centri di assistenza tecnica specializzati. A testimonianza del valore strategico dell'integrazione, il consiglio di amministrazione della società, presieduto da Juan Carlos Pérez Hernandez, ha designato per i due posti in consiglio di Fine il proprio direttore generale Francisco Soler e l’head of international relationship, Victor Rull. Questa mossa proietta il potenziale aggregato dei quattro gruppi di acquisto - Digrim, Gif, Intecno e Pentagast - a 385 milioni di euro (stima 2025). La nuova configurazione estende la portata operativa di Fine a un totale di 11 Paesi europei, serviti da 450 dealer e una task force di 2.200 tecnici specializzati, rendendo il network l’interlocutore ideale per i principali key account del settore della ristorazione. L’obiettivo è lo sviluppo di progetti come l’unificazione dei fornitori dei marchi propri, l’offerta sempre più ampia di servizi alle maggiori società di ristorazione europee e lo scambio di know-how.

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Giunta (Fs Energy): "Obiettivo 1 GW di produzione da rinnovabili entro 2029"

(Adnkronos) - "Non è mai troppo tardi per fare sostenibilità, e comunque intervenire all'interno di un perimetro di azione che per il Gruppo Ferrovie dello Stato rappresenta un target importantissimo. Il nostro Gruppo è infatti il più grande consumatore italiano di energia elettrica, oltre 7 terawattora (TWh) di consumo annuo, quindi stiamo parlando di una spesa energetica che supera circa il miliardo di euro ogni anno di costi. Era necessario e strategico fare questo passo" di creare Fs Energy "ed è stato inserito all'interno del piano industriale del Gruppo 2025-29, dove appunto uno degli obiettivi strategici che bisogna traguardare è il raggiungimento di un Gigawatt (GW) di produzione da fonti rinnovabili entro il 2029". Così Antonello Giunta, amministratore delegato e direttore generale di Fs Energy, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. Secondo Giunta, la creazione di Fs Energy "era straordinariamente importante per accentrare all'interno di questa struttura tutte le attività energetiche del Gruppo, siano esse quelle relative all'approvvigionamento di energia elettrica per metterci al riparo, rendere più sicuro dalle diverse variabili in campo l'approvvigionamento elettrico e quindi il consumo energetico del Gruppo". Giunta ha quindi sottolineato la scelta green del Gruppo visto che "il piano di approvvigionamento da fonti rinnovabili è un piano che prevede sì il raggiungimento di 1 Gigawatt al 2029, ma traguarda al 2034 due Gigawatt di produzione da fonti rinnovabili, che tradotto in energia significano circa 3 Terawattora di energia, quindi il 40% dei volumi del Gruppo coperti da produzione da fonti rinnovabili", ha concluso.

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