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Gaza, tv Israele: "Mr Fafo ucciso in scontri nella Striscia"

(Adnkronos) - "Mr Fafo è stato ucciso a Gaza". La tv israeliana Kann rilancia la notizia diffusa inizialmente su diversi canali Telegram. Saleh al-Jafrawi, definito dall'emittente la 'stella web di Gaza', sarebbe stato ucciso dai clan che si oppongono ad Hamas nella Striscia. In ...

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Cni, con 'Visioni' si apre il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia

(Adnkronos) - L’ingegneria italiana è a disposizione del Paese con tutte le proprie competenze per garantire lo sviluppo e la sicurezza in tutti i settori: dalle infrastrutture alle sfide della transizione energetica ed ecologica, dall’Intelligenza ...

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Sostenibilità, indagine: impegno green per una impresa su due

(Adnkronos) - Il 64% degli italiani ritiene giusto che le aziende si espongano su tematiche sociali. Il 52% dichiara che non acquisterebbe prodotti o servizi da aziende che prendono posizioni non condivise e il 47% ha già smesso di comprare da marchi che non li convincono sul piano ...

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Gaza, tv Israele: "Mr Fafo ucciso in scontri nella Striscia"

(Adnkronos) - "Mr Fafo è stato ucciso a Gaza". La tv israeliana Kann rilancia la notizia diffusa inizialmente su diversi canali Telegram. Saleh al-Jafrawi, definito dall'emittente la 'stella web di Gaza', sarebbe stato ucciso dai clan che si oppongono ad Hamas nella Striscia. In particolare, al-Jafrawi sarebbe stato ucciso nella zona di al-Sabra, teatro degli scontri tra il clan Dughmush e gruppi legati a Hamas. Dall'ottobre 2023, al-Jafrawi è diventato una figura sempre più nota sui social. La sua presenza in numerosi video, spesso nelle vesti di giornalista con la pettorina 'press', è stata accostata alla propaganda di Hamas. Sui social, profili filo-israeliani hanno evidenziato la presenza di al-Jafrawi in molti video in cui l'uomo avrebbe 'interpretato' ruoli diversi - dal medico al donatore di sangue - apparendo anche in condizioni critiche. Al-Jafarawi si presentò sui social il 7 ottobre 2023 con un video che celebrava gli attacchi di Hamas contro Israele. Successivamente, pubblicò una clip in cui assisteva terrorizzato ai primi attacchi israeliani. Profili pro-Israele accostarono i due video, creando il nickname Mr Fafo, acronico di 'Fuck around find out', traducibile con 'cerchi guai e li trovi'. La figura di Jafarawi, nel corso dei mesi, è stata accostata a raccolte fondi per gli abitanti di Gaza, con accuse relative all'uso del denaro ricevuto. Gli scontri sono stati documentati dalla Bbc. "Uomini di Hamas a volto scoperto hanno scambiato colpi di arma da fuoco con miliziani vicino all'ospedale giordano nel sud di Gaza City", scrive la testata, riportando la descrizione di un alto funzionario del ministero dell'Interno gestito da Hamas, secondo cui "le unità di sicurezza hanno circondato una milizia armata all'interno della città e si sono impegnate in pesanti combattimenti per arrestare i suoi membri". Il ministero ha dichiarato "che otto membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi in quello che ha descritto come un assalto armato da parte di una milizia". Fonti mediche locali hanno riferito che da ieri, quando sono iniziati gli scontri, 19 membri del clan Dughmush sono stati uccisi, insieme a otto combattenti di Hamas. Testimoni oculari hanno riferito alla Bbc che gli scontri sono scoppiati nel quartiere di Tel al-Hawa dopo che una forza di Hamas di oltre 300 combattenti si è mossa per prendere d'assalto un blocco residenziale dove gli uomini armati di Dughmush erano asserragliati. L'obiettivo di Hamas sarebbe stato quello di sfrattare le unità di Dughmush dall'edificio per stabilire una nuova base. I residenti hanno descritto scene di panico mentre decine di famiglie fuggivano dalle loro case. "Questa volta le persone non stavano fuggendo dagli attacchi israeliani, stavano scappando dalla loro stessa gente", ha detto un uomo. La famiglia Dughmush, uno dei clan più importanti di Gaza, ha da tempo rapporti tesissimi con Hamas: scontri violenti sono già avvenuti in passato.

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Cni, con 'Visioni' si apre il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia

(Adnkronos) - L’ingegneria italiana è a disposizione del Paese con tutte le proprie competenze per garantire lo sviluppo e la sicurezza in tutti i settori: dalle infrastrutture alle sfide della transizione energetica ed ecologica, dall’Intelligenza artificiale alle criticità legate alla cybersecurity. Gli ingegneri, dunque, restano fedeli alla propria funzione storica ma con uno sguardo e un approccio rivolti al futuro della comunità. Questo, in sintesi, quello che preannunciano i confronti e i dibattiti del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri e dagli Ordini degli ingegneri di Ancona e Macerata. Il titolo dell’evento, in programma dal 13 al 16 ottobre, è evocativo: 'Visioni'. Il percorso degli ingegneri vuole segnare un vero e proprio cambio di passo in vari ambiti. Dai valori condivisi all’innovazione, sino alla sicurezza declinata in tutti i suoi molteplici aspetti. Un evento itinerante che farà tappa principale al Teatro delle Muse di Ancona, a poche centinaia di metri dal porto dove sarà attraccata una nave da crociera in grado di ospitare gli oltre 1.300 congressisti provenienti da tutta Italia. E proprio con la 'nave-albergo' gli ingegneri salperanno alla volta di Fiume, in Croazia, per un interessante scambio culturale e professionale tra i colleghi dei due paesi. L’obiettivo è mettere a confronto informazioni, condividere conoscenze e scambiare pareri e punti di vista su argomenti di valenza internazionale. La filosofia è ormai quella consolidata e che guida da tempo il Consiglio nazionale degli ingegneri: la categoria deve aprirsi al mondo, accogliere proposte e offrire competenze di alto livello. Un arricchimento reciproco e continuo per tutti i colleghi. “Gli ingegneri - afferma Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni -sono i garanti della sicurezza in tutti i settori della società civile. Dagli ambiti tradizionali, come infrastrutture e cantieristica, sino alle nuove frontiere tecnologiche, dall’Intelligenza artificiale alla cyber security, i professionisti italiani hanno le competenze per gestire situazioni complesse. Ma c’è bisogno delle istituzioni. Il Consiglio Nazionale è da sempre a disposizione degli enti preposti per collaborare, in maniera armonica e sinergica, ad individuare quella giurisprudenza idonea, semplice e chiara, in grado di valorizzare le competenze e le prestazioni professionali rese, fondamentali per realizzare opere indispensabili per il Paese. Al congresso in programma nelle Marche sarà questo il messaggio che, grazie alla platea qualificata di relatori, agli approfondimenti e alle tavole rotonde ed analisi, cercheremo di veicolare: l’ingegneria come cassa di risonanza per un’Italia sempre più sicura, sensibile a tematiche così importanti. Senza dimenticare che il compito dell’ingegnere è assicurare che le prestazioni offerte siano all’altezza delle nostre capacità e competenze e siano in grado di dare certezze al sistema Paese”. “Le Marche - spiega Stefano Capannelli presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona - diventeranno, per alcuni giorni, non una semplice vetrina, ma un vero e proprio palcoscenico di confronto per offrire soluzioni concrete alle fragilità che colpiscono questa ed altre meravigliose terre italiane. Ogni tema, inviterà a comporre una solida ed efficace prospettiva risolutrice, una visione, al servizio dei nostri territori. Si discuterà di prevenzione sismica ed idrogeologica. Saranno affrontate inoltre le innovazioni volte ad un’effettiva crescita delle infrastrutture fisiche e telematiche con una particolare attenzione al tema dei porti. Denso sarà il capitolo sulle funzionalità e la centralità delle opere pubbliche con un focus ad hoc sul nuovo Codice dei contratti”. “Siamo stati entusiasti - afferma Maurizio Paulini, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Macerata - di ospitare, nei giorni che hanno preceduto l'assise nazionale, a Macerata, le attività aggregative e sportive, con circa 1600 atleti, organizzate dal nostro Ordine. Abbiamo offerto ai nostri colleghi l’opportunità di scoprire incantevoli meraviglie paesaggistiche e culturali, convinti del fatto che la nostra professione possa crescere in un luogo dove tradizione, arte e natura si fondono in un abbraccio perfetto”. Dopo l’inaugurazione del Congresso, in programma lunedì 13 ottobre, che prevede, oltre alla presenza di numerosi ospiti istituzionali, la relazione del presidente Angelo Domenico Perrini, il dibattito raggiungerà il clou mercoledì 15 ottobre e sarà articolato prevalentemente attraverso quattro tematiche. La prima è l’ecosistema sostenibile e sicuro, l’ingegneria come strumento di sicurezza e prevenzione del rischio in molteplici ambiti. Un percorso che vede il Cni in prima linea da anni, grazie al dialogo col sistema Paese volto a mettere a fuoco tre aspetti imprescindibili: messa in sicurezza degli edifici in chiave antisismica, interventi di prevenzione e mitigazione del rischio di dissesto del territorio, sicurezza nei luoghi di lavoro e delle persone, con specifico riferimento al proliferare delle nuove tecnologie guidate da Ia. La seconda tematica riguarda le infrastrutture moderne e resilienti. La modernizzazione del Paese dipende soprattutto dalla disponibilità di infrastrutture e nodi viabilistici moderni ed efficienti. L’ingegneria pone l’attenzione sul binomio infrastruttura-sicurezza, sempre più di attualità visti i cambiamenti climatici che, insieme ad altri fattori, stanno rendendo il patrimonio infrastrutturale fragile e obsoleto. L’ingegneria sta studiando, progettando e realizzando opere di mitigazione e di prevenzione del rischio. Il terzo tema è la sicurezza e l’affidabilità delle reti intelligenti. Ogni processo decisionale e di transizione ormai non può prescindere dalle nuove tecnologie, dal sopravvento dell’Intelligenza Artificiale. Ma soprattutto, da una gestione oculata e competente della sicurezza delle reti. L’ultimo tema è dedicato a una riflessione su trenta anni di contratti pubblici alla ricerca dell’efficienza, a partire dalla Legge Merloni. Un confronto particolarmente utile, con esperti sulle norme del Codice dei contratti pubblici, strumento di uso quotidiano per molti professionisti. Infine, nel corso dei lavori sarà aperto un momento di confronto sulle ultime novità relative al ddl delega sulla riforma delle professioni, attualmente in esame, a proposito della quale il Cni è impegnato in un serrato confronto istituzionale.

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Sostenibilità, indagine: impegno green per una impresa su due

(Adnkronos) - Il 64% degli italiani ritiene giusto che le aziende si espongano su tematiche sociali. Il 52% dichiara che non acquisterebbe prodotti o servizi da aziende che prendono posizioni non condivise e il 47% ha già smesso di comprare da marchi che non li convincono sul piano valoriale e comportamentale. Una presa di posizione netta: il 77% degli italiani, oggi, ritiene che le aziende non prestino sufficiente attenzione alle tematiche ambientali. A dirlo è una nuova ricerca Ipsos, intitolata Rilanciare la responsabilità d’impresa attraverso la concretezza, presentata oggi a Milano durante la prima giornata di lavori del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso dall’8 al 10 ottobre all’università Bocconi. Se è vero che nel panorama italiano il 15% delle imprese può essere definito 'green core', ovvero con investimenti green significativi e certificazioni ambientali, le aziende 'green non core', ovvero che hanno già fatto investimenti per ridurre l’impatto ambientale ma che ritengono di poter incrementare il loro impegno, sono invece il 35%. Insieme, le due categorie rappresentano un’impresa su due e sono il cuore virtuoso del Paese, capace di trainare una crescita che trova riscontro anche nei numeri rilevati dal Salone: per questa edizione, le aziende che partecipano per la prima volta alla manifestazione sono 63, il 24% per cento del totale. L’altra metà delle aziende risulta più indecisa rispetto al proprio impegno green. Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che per la sua tredicesima edizione prevede 120 incontri con più di 500 relatori e oltre 260 organizzazioni partecipanti tra aziende, istituzioni e realtà non profit, è da sempre l’occasione per una riflessione collettiva da cui possano scaturire idee concrete per il futuro della sostenibilità. Il tema scelto per questa edizione, Creare futuri di valore, fa da sfondo all’indagine condotta da Ipsos per il Salone, che mette in luce un forte dualismo tra responsabilità individuale e aspettativa verso le imprese. La crescente polarizzazione, che rappresenta uno dei tratti distintivi del panorama attuale, emerge anche tra i consumatori, con una parte della popolazione sempre più attiva e un’altra che si allontana dai temi della sostenibilità. “Anche se il percorso verso lo sviluppo sostenibile è ancora in salita, ci sono tante opportunità: è nei momenti di maggior criticità, infatti, che nascono le soluzioni più innovative - commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - In uno scenario decisamente complesso come quello di oggi, la sostenibilità assume un ruolo ancora più importante perché aiuta a leggere i problemi in modo nuovo e a vedere la realtà in una prospettiva diversa. Il Salone della Csr si propone anche quest’anno come luogo di incontro, di confronto, di ispirazione con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle persone, stimolare la loro creatività, ricordare a tutte le organizzazioni l’importanza di misurare l’impatto generato”. L’indagine Ipsos ha identificato quattro gruppi di cittadini-consumatori, con percentuali che si sono evolute nel tempo: i Sostenitori convinti (26%), che comprendono la sfida e modificano attivamente i propri comportamenti; gli Aperti ma incerti (41%), che riconoscono l’importanza della sostenibilità ma faticano a tradurla in azioni; gli Scettici (18%), che dubitano della sincerità delle iniziative sostenibili ed infine gli Indifferenti (15%), che non si sentono coinvolti né responsabili. Ma se il numero dei sostenitori è in costante aumento negli anni, quello degli aperti per la prima volta è in diminuzione: nel 2024 erano il 44%, a dimostrazione dell’esistenza di una fascia intermedia con idee sempre più incerte. Un messaggio che gli italiani sembrano invece aver appreso senza incertezze è che la sostenibilità non è più solo un tema ambientale: ambiente, sociale ed economia sono considerati tre pilastri della sostenibilità ormai in equilibrio, rispettivamente con un 35, 34 e 31% di priorità. Quanto alle tematiche da affrontare con maggiore urgenza, il campione di italiani intervistato da Ipsos (1000 interviste a popolazione di anni 16+) mette al primo posto salari dignitosi e lotta all’evasione fiscale, seguiti da riduzione dell’inquinamento, lotta alla povertà e al disagio economico, tutela sanitaria idonea e universale. In linea generale, i consumatori italiani si ritengono molto impegnati sul fronte della sostenibilità. Il 72% degli intervistati, ad esempio, afferma di fare già tutto il possibile, a livello personale, per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. “Siamo in una fase storica di ripensamento - commenta Andrea Alemanno, Service Line Head di Ipsos - Le crisi sono tipiche dei processi evolutivi, non piacciono mai ma dobbiamo imparare a valorizzarle. E chiederci come possiamo essere più concreti, come dimostrare che l’impegno profuso ha davvero impatto, come impostare una narrazione non più basata solo su uno ‘story telling’ emozionale, ma unire l’emozione di pensare ad un mondo migliore con la serietà di un impegno preso, rispetto al quale ci impegniamo davvero a cambiare il nostro modo di consumare, produrre, essere”. Per favorire il dialogo e la condivisione in tutti gli ambiti della sostenibilità, il programma culturale della tredicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale è suddiviso in sei percorsi: Formazione e Lavoro; Cultura e Territorio; Economia e Finanza; Ambiente e Rigenerazione; Governance e Leadership; Innovazione e Impatto. Accanto a temi sempre attuali come l’evoluzione del welfare aziendale, il percorso di decarbonizzazione delle imprese, l’impegno per i territori, in questa edizione del Salone saranno affrontati alcuni argomenti originali come per esempio: la space economy e la gestione sostenibile dello spazio; l’adeguamento dei luoghi alla diversità e la ridefinizione dell’idea di femminismo in ottica di parità. Una novità di quest’anno è il format 'Caffè con l’esperto', uno spazio di incontro e confronto con il pubblico. In questa edizione saranno coinvolti nelle tre giornate Marco Frey, Stefano Zamagni e Filippo Giordano, che risponderanno alle domande dei presenti sul ruolo delle imprese in uno scenario in cambiamento, sul futuro dell’economia civile, sulla misurazione dell’impatto sociale. Anche quest’anno torna Meet the Csr Leaders, l’iniziativa nata nel 2022 dalla collaborazione tra Il Salone della Csr e Amapola, con la partecipazione del network Csrnatives, che crea un ponte diretto tra le nuove generazioni e i professionisti del mondo della sostenibilità, con brevi sessioni individuali di circa 30 minuti riservate a studentesse e studenti universitari, neolaureate/i e giovani professioniste/i. Il Salone anche per quest’edizione collabora con AWorld lanciando la 'Capsula del tempo'. Per tutti e tre i giorni dell’evento, i partecipanti potranno scegliere fino a 3 azioni sostenibili tra quelle proposte e impegnarsi simbolicamente a portarle avanti durante tutto l’anno. Registrandosi con la propria email, riceveranno reminder periodici e aggiornamenti per impegnarsi attivamente e trasformare la consapevolezza in azione concreta. Durante le tre giornate del Salone, l’artista Silvia Bairo sarà presente per dare vita con il suo tratto a un reportage illustrato dal vivo, capace di restituire non solo i momenti salienti ma anche le atmosfere, le relazioni, le emozioni che attraversano la manifestazione. Un vero e proprio diario visivo, che unisce performance artistica e narrazione, offrendo uno sguardo inedito sulla sostenibilità raccontata attraverso l’arte. Inoltre, il Salone ospita per la seconda volta una versione del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, realizzata in collaborazione con Made in Carcere con l’impiego di tessuti e scampoli destinati al macero a cui viene data una nuova simbolica vita. A conclusione del Salone, l’opera non sarà smantellata ma donata da Made in Carcere all’Università Bocconi. Anche per questa edizione è in corso la procedura di certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento. Inoltre, per la prima volta il Salone intende misurare il suo impatto sociale: in collaborazione con Operàri è stato realizzato un questionario diffuso a relatori e visitatori su aspettative e cambiamenti generati dalla manifestazione.

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