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Caso Garlasco, nuova udienza per l'ex pm Venditti: "Accanimento fondato sul nulla"

(Adnkronos) - Terminata la nuova udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia per l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti accusato di corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco perché sospettato di aver favorito nel 2017 l'archiviazione di ...

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Scarpe antinfortunistiche: cosa è cambiato con la nuova normativa EN ISO 20345:2022

(Adnkronos) -   in collaborazione con: lineonline   Chi lavora ogni giorno in cantiere, in officina o in fabbrica sa bene quanto sia importante indossare delle scarpe antinfortunistiche affidabili: queste rappresentano uno degli equipaggiamenti di sicurezza più ...

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A2a, piano al 2035: utile superiore a 1,1 miliardi, investimenti per 23 miliardi di euro

(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e ...

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Caso Garlasco, nuova udienza per l'ex pm Venditti: "Accanimento fondato sul nulla"

(Adnkronos) - Terminata la nuova udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia per l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti accusato di corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco perché sospettato di aver favorito nel 2017 l'archiviazione di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Domenico Aiello, Venditti era presente in aula, ma non ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Si tratta di un nuovo round dopo che gli stessi giudici del Riesame hanno già annullato il primo decreto di sequestro - di cellulare, computer e hard disk scattato il 26 settembre - per la genericità della richiesta firmata dal procuratore capo di Brescia Francesco Prete e dalla pm Cluadio Moregola. Il secondo tentativo di mettere le mani su quanto contenuto nei dispositivi elettronici dell'ex magistrato accusato di aver ricevuto 20-30mila euro per favorire Sempio (il padre Giuseppe è indagato per corruzione) arriva quando si attendono ancora le motivazioni del primo Riesame (attese per lunedì) e quando è pendente un'ulteriore richiesta di incidente probatorio per acquisire il contenuto digitale. La Procura di Brescia - competente a indagare in presenza di magistrati del distretto di Pavia - sostiene che all'interno del cellulare "sono sicuramente contenuti elementi utile alla prova del reato", si legge nella richiesta di sequestro, ma non è in grado di indicare parole chiave per la ricerca delle eventuali prove della corruzione sostenendo la necessità di indagare a tutto tondo "sui rapporti tra gli inquirenti (pm e polizia giudiziaria) con la famiglia Sempio o i loro avvocati e consulenti tecnici, sul versamento di denaro agli inquirenti, anche attraverso terzi soggetti". Nella richiesta di aver libero accesso a 11 anni di informazioni (mail, messaggi, foto) si evidenzia anche l’”estrema utilità" di acquisire chat il cui contenuto potrebbe essere stato cancellato visto “l'eco mediatico” intorno all'indagine riaperta 18 anni dopo il delitto di Chiara Poggi e a dieci anni dalla sentenza della Cassazione che riconosce l’allora fidanzato Alberto Stasi come il solo assassino della ventiseienne uccisa nella villetta di via Pascoli a Garlasco. La Procura di Brescia sta intanto valutando l'ipotesi di ricorrere in Cassazione sulla decisione del Riesame che lo scorso 7 novembre ha annullato i sequestri nei confronti del pm di Milano Pietro Paolo Mazza e dell'ex procuratore aggiunto di Pavia indagati per peculato e corruzione nell'inchiesta sul cosiddetto 'sistema Pavia'. Lo apprende l'Adnkronos. La riserva sarà sciolta solo dopo il deposito delle motivazioni in cui verrà spiegata la scelta di restituire cellulari, pc e gli altri dispositivi informatici agli indagati (per Venditti restano sotto sequestro per il caso Garlasco). Il sequestro dello scorso 8 ottobre era scattato su ordine della procura di Brescia, titolari del fascicolo il procuratore capo Francesco Prete e la pm Claudia Moregola, secondo cui gli indagati avrebbero beneficiato di "varie utilità (pranzi presso il ristorante Lino, vendita di auto a prezzo inferiore a quello di mercato, effettuazione gratuita di lavori di manutenzione alle auto) a fronte del compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio", consistiti "nell'affidamento pressocché esclusivo a Esitel del noleggio degli apparati di intercettazione e nell'affidamento esclusivo a Cr Service del noleggio di autovetture in misura incongrua rispetto alle esigenze investigative e destinate ad uso privato non inerente alle attività di indagine". Una tesi che il Riesame sembra non condividere, ma per capire se la scelta del collegio è legata alla mancanza di gravi indizi bisognerà attendere le motivazioni che arriveranno a stretto giro. "Mi chiedo quando finirà questo accanimento fondato sul nulla", ha detto all'Adnkronos l'ex procuratore aggiunto di Pavia al termine dell'udienza dove il difensore Domenico Aiello ha chiesto la restituzione dei dispositivi informatici sequestrati lo scorso 26 settembre. L'ex magistrato si mostra arrabbiato e poco voglioso di parlare, ma sempre convinto della sua estraneità alle accuse. "L'assenza del pm in aula segna una definitiva bancarotta del decoro e della coerenza con cui questa azione è stata iniziata e condotta a termine. I pubblici ministero disertano l'udienza senza nessuna giustificazione, con un comportamento inqualificabile, dopo aver appreso da tre avvocati diversi, sentiti come testimoni, che i soldi sono stati presi da loro", ha poi detto il legale. L'udienza di oggi si tiene all'indomani delle audizioni degli ex avvocati di Sempio, i legali Federico Soldani, Massimo Lovati e Simone Grassi. Lovati, anche davanti alla pm Claudia Moregola titolare del fascicolo insieme al procuratore capo Francesco Prete, ha ammesso ancora una volta di aver preso soldi in nero dalla famiglia Sempio e alla stampa riferisce di aver inteso che anche i colleghi hanno confermato lo stesso. Soldi, mai fatturati, come compenso per l'incarico ricevuto e per il lavoro che ha portato nel 2017 all'archiviazione del 38enne. Per l'avvocato Aiello, l'assenza della pubblica accusa in aula è la dimostrazione "dell'assenza del senso di responsabilità e di sensibilità istituzionale. A differenza loro, anche oggi Venditti è in aula. Quello della Procura che diserta l'aula è un atteggiamento farisaico, è inaccettabile, ma conferma la condotta tenuta finora di assoluto disinteresse sugli effetti che, con superficialità e incuria, sono stati prodotti sulla vita di Venditti". Il Tribunale del Riesame di Brescia si riserva intanto sulla richiesta dell'avvocato Aiello. L'udienza dura una manciata di minuti, vista anche l'assenza in aula della stessa procura. "Oggi è andata in scena una pagina misera, un terzo atto" se si conta anche il Riesame per il 'sistema Pavia' dove l'ex magistrato è indagato per corruzione e peculato che ha dato ragione alla difesa di Venditti. "L’ingiustizia nella storia si presenta sempre come ricerca di giustizia e oggi l’assenza del pm in aula segna una definitiva bancarotta del decoro e della coerenza con cui questa azione è stata iniziata e condotta a termine" aggiunge all'Adnkronos l'avvocato Aiello che in aula cita il filosofo e scrittore francese Jean-Paul Sartre e recita la poesia 'L'anatema'. "Mi avete umiliato, calunniato, diffamato e abbandonato, ma la mia stima mai intaccato. Non uno straccio di prova avete portato, soltanto calunnie e cattiverie per legittimare le vostre miserie. (...) Strade di immondizie ho transitato, soltanto omuncoli ho incontrato. Non son di cuore forte, ma di salda fede. Il mio onore trionferà. La vostra malvagità vi distruggerà. Di ogni ben mi avete privato ma la mia dignità vi ha disarmato (...). Il rimorso vi soffocherà e il sorriso sul vostro viso per sempre sparirà ma sul mio ritornerà. Maledetti, maledetti, maledetti" alcuni dei versi letti.

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Scarpe antinfortunistiche: cosa è cambiato con la nuova normativa EN ISO 20345:2022

(Adnkronos) - in collaborazione con: lineonline Chi lavora ogni giorno in cantiere, in officina o in fabbrica sa bene quanto sia importante indossare delle scarpe antinfortunistiche affidabili: queste rappresentano uno degli equipaggiamenti di sicurezza più importanti, perché spesso fanno la differenza tra un piccolo incidente e un infortunio vero e proprio. Non a caso negli ultimi anni è stata posta ancora più attenzione agli standard di sicurezza che definiscono le calzature antinfortunistiche: il 2025 è stato l’anno che ha visto attuare il grosso dei cambiamenti dovuti all’aggiornamento della normativa europea EN ISO 20345. La nuova versione, pubblicata nel 2021 ed entrata in vigore nel 2022, sostituisce la vecchia norma del 2011 e introduce una serie di miglioramenti concreti, nati per aumentare la sicurezza, la comodità e la durata delle scarpe da lavoro. Le vecchie sigle che rappresentano le classi di sicurezza della scarpe come S1, S2 e S3 restano, ma sono state introdotte due nuove classi: S6 e S7. Le novità di queste? Il riferimento a scarpe completamente impermeabili, pensate per chi lavora in ambienti molto umidi o all’aperto. Un’altra importante novità è la resistenza agli idrocarburi (FO) non più considerata obbligatoria nelle classi S1-S3, ma diventata ora un requisito aggiuntivo. La nuova EN ISO 20345:2022 ha introdotto test più realistici, materiali innovativi e sigle aggiornate per garantire maggiore sicurezza e comfort. Ecco, in breve, le principali novità da sapere: Introdotti tre nuovi tipi di lamina contro la perforazione da oggetti: P → indica una lamina in acciaio, molto resistente; PL → indica una lamina tessile, leggera e flessibile; PS → indica una lamina tessile rinforzata e garantisce la massima protezione da oggetti sottili. La lamina tessile è quella da prediligere se si è alla ricerca di scarpe antinfortunistiche leggere. In passato, per distinguere una scarpa antiscivolo, si utilizzavano le sigle SRA, SRB e SRC. Adesso queste sono state sostituite da un’unica sigla: SR. Questa può sembrare una banale semplificazione ma in realtà, sta a indicare che il test a cui è stata sottoposta la scarpa è più preciso e soprattutto, realistico: la suola viene testata su superfici bagnate e scivolose simili a quelle che si sperimentano realmente sul posto di lavoro. Anche per quanto riguarda la resistenza all’acqua, sono state introdotte alcune novità importanti: la vecchia sigla WRU è stato sostituita da WPA, che indica quanto la parte superiore della scarpa sia in grado di resistere all’acqua. In passato, il controllo WRU si limitava a verificare la resistenza all’acqua sullo strato superficiale della scarpa; ora invece, la sigla WPA indica un test volto a misurare in modo preciso quanta acqua penetra e quanta viene invece assorbita dalla tomaia della scarpa. Se si è alla ricerca di una scarpa completamente impermeabile, la sigla a cui prestare attenzione è WR (dall’inglese, water resistance). In pratica, oggi la nuova EN ISO 20345:2022 è ormai una realtà consolidata: dal 2022 i produttori certificano i nuovi modelli seguendo questi standard e tutte le scarpe in commercio dovranno adeguarsi a queste regole. Prima di acquistare un nuovo paio di scarpe antinfortunistiche o un capo di abbigliamento da lavoro, è quindi essenziale verificare sempre che il modello scelto sia conforme alle normativa aggiornate. Lineonline.it è da anni un punto di riferimento affidabile per chi cerca prodotti conformi e garantiti dai migliori marchi del settore.

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A2a, piano al 2035: utile superiore a 1,1 miliardi, investimenti per 23 miliardi di euro

(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro. ''L’ambizione del Gruppo al 2035 -si sottolinea in una nota- cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo''. Il Consiglio di Amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca nell' esaminare e approvare l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 ha mantenuto saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro. Oltre il 35% del programma di investimenti è già concluso o in corso di realizzazione. L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.

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