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Accordo con l'Agenzia delle Entrate, Amazon pagherà oltre 500 milioni di euro al fisco

(Adnkronos) - Amazon ha raggiunto un accordo con il fisco italiano per versare 511 milioni di euro nell'inchiesta che riguarda il presunto mancato versamento dell'Iva da parte dei venditori cinesi, rispetto ai quasi 3 miliardi calcolati dalla Guardia di ...

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Natale, per gli acquisti 3 italiani su 4 scelgono prodotti di marca di largo consumo

(Adnkronos) - Per gli acquisti natalizi, tre italiani su quattro si fanno guidare dalla presenza di una Marca. Nella scelta del brand, i fattori determinanti sono: la qualità (58% di risposte), il positivo rapporto qualità-prezzo (52%), la reputazione (29%), la ...

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Curatrice Doveil: "Design alleato per circolarità e riduzione impatto dei materiali"

(Adnkronos) - “Come accade per tutti i materiali, anche la plastica sta affrontando una necessaria metamorfosi. Non c’è infatti alcun materiale che oggi possa ignorare la necessità di ridurre il suo impatto” sull’ecosistema. Per raggiungere questo ...

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Accordo con l'Agenzia delle Entrate, Amazon pagherà oltre 500 milioni di euro al fisco

(Adnkronos) - Amazon ha raggiunto un accordo con il fisco italiano per versare 511 milioni di euro nell'inchiesta che riguarda il presunto mancato versamento dell'Iva da parte dei venditori cinesi, rispetto ai quasi 3 miliardi calcolati dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Milano tra imposte, interessi e sanzioni. L'inchiesta addebita al colosso americano di non avere ottemperato nel 2019-2021 ad alcuni obblighi tributari. La cifra si aggiunge ai 212 milioni definiti da Amazon logistica e Amazon italia transport per non incorrere nel rischio di misura interdittiva del divieto di pubblicità chiesta dal pm Paolo Storari per frode fiscale nella eterodirezione digitale dei lavoratori. "Questo accordo riflette il nostro impegno a collaborare in modo costruttivo con le autorità italiane. Ci difenderemo con determinazione rispetto all’eventuale procedimento penale, che riteniamo infondato". E' il commento di Amazon in merito all'accordo. "Siamo tra i primi 50 contribuenti in Italia e uno dei maggiori investitori esteri nel Paese. Negli ultimi 15 anni abbiamo investito oltre 25 miliardi di euro in Italia, dove impieghiamo direttamente più di 19.000 persone. Contesti normativi imprevedibili, sanzioni sproporzionate e procedimenti legali prolungati incidono sull'attrattività dell'Italia come destinazione di investimento" si sottolinea in una nota.

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Natale, per gli acquisti 3 italiani su 4 scelgono prodotti di marca di largo consumo

(Adnkronos) - Per gli acquisti natalizi, tre italiani su quattro si fanno guidare dalla presenza di una Marca. Nella scelta del brand, i fattori determinanti sono: la qualità (58% di risposte), il positivo rapporto qualità-prezzo (52%), la reputazione (29%), la storia e la tradizione della azienda (24%), l’innovazione (20%), i valori come etica e sostenibilità (16%) e la comunicazione (10%). Se non trovano il prodotto di Marca preferito, sette italiani su dieci lo cercano presso altri rivenditori. I Millenials con il 77% di risposte e i GenX con il 74% sono le generazioni più fedeli. Questi e altri dati sul comportamento natalizio del consumatore emergono da un’indagine realizzata da SWG per Centromarca presentata oggi nel corso di un incontro stampa cui hanno preso parte Francesco Mutti (Presidente, Centromarca), Gabriele Barbaresco (Direttore Area Studi, Mediobanca), Laura Cavalli (Responsabile Centro Studi, Centromarca), Stefano Cini (Head of Consumer Intelligence GeoMktg South Europe, NIQ), Michele Tesoro (Chief Customer Strategy Officer, Caliber). La ricerca rivela che gli italiani acquisteranno per uso personale o per regali principalmente generi alimentari e bevande (37% di risposte), prodotti per la cura della persona (36%), libri e hobbistica (34%), abbigliamento (33%) e prodotti per la casa (25%). Per il 58% del campione la presenza della Marca è decisiva al momento della scelta di un regalo, per la qualità e il prestigio che comunica a chi lo riceve. Il dato segna un incremento di 15 punti percentuali rispetto al 2024. Il ridotto potere d’acquisto delle famiglie si fa sentire se si considera che due consumatori su cinque prevedono di ridurre il budget per regali, pranzi e cene fino a oltre il 50% rispetto al 2024; il 47% manterrà l’importo dell’anno precedente; il 13% lo aumenterà fino a oltre il 50%. La spesa per pranzi e cene delle festività si aggirerà sui 130 euro. Ai regali saranno destinati mediamente 176,7 euro, ad altre attività 80, euro e 53,9 euro alle donazioni. Per il mercato del largo consumo, Niq prevede nel 2026 un’espansione a valore del +2,6%, sostanzialmente in linea con l’anno in corso. In questo scenario, secondo le elaborazioni del Centro Studi Centromarca, l’Industria di Marca registrerà una crescita di circa 2 punti percentuali, continuando a detenere una quota di mercato tra le più elevate in Europa pari al 68,1% nell’omnichannel (76,7% nei canali iper/super/libero servizio). ''La moderna Industria di Marca è fondamentale per lo sviluppo del largo consumo confezionato -sottolinea Francesco Mutti, Presidente di Centromarca- la leadership si fonda su investimenti destinati alla selezione delle migliori materie prime, all’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, alla sostenibilità dello sviluppo. Ne derivano una qualità e una distintività nel mercato che fa premio nel rapporto con i consumatori italiani ed esteri''. Il primato è confermato da uno studio svolto da Caliber, da cui si evince che le aziende associate a Centromarca godono di una reputazione superiore rispetto alla media globale ed europea. In particolare, il settore del largo consumo italiano (rappresentato nella ricerca dal perimetro Centromarca) è l’unico in crescita, con uno score reputazionale del 77%, a fronte di una media internazionale pari al 72%. Nel corso dei lavori, Mediobanca, nell’ambito di una più ampia riflessione sulle dinamiche dello scenario economico, ha riportato recenti stime della Commissione Europea, che prevedono una crescita del prodotto interno lordo italiano del +0,4% nel 2025 e del +0,8% annuo nel biennio 2026-2027. In un contesto di sostanziale stagnazione, secondo il Presidente Mutti: ''È indispensabile puntare allo sviluppo di un’industria eccellente e innovativa, capace di generare valore a monte e a valle delle filiere. Servono aziende solide, capaci di affrontare l’instabilità che in questi anni caratterizza le catene del valore. In tal senso si collocano i nostri interventi e le proposte di policy recentemente presentate al Governo, alle forze politiche e alle associazioni delle imprese operanti nella filiera del largo consumo''.

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Curatrice Doveil: "Design alleato per circolarità e riduzione impatto dei materiali"

(Adnkronos) - “Come accade per tutti i materiali, anche la plastica sta affrontando una necessaria metamorfosi. Non c’è infatti alcun materiale che oggi possa ignorare la necessità di ridurre il suo impatto” sull’ecosistema. Per raggiungere questo obiettivo disponiamo di “due strategie fondamentali: la prima è la circolarità, la seconda è la capacità di avere un progetto per il fine vita della materia. In questo contesto, il design ha un ruolo molto importante perché può accompagnare i prodotti anche nella relazione con l'utilizzatore” e promuovere “questa operazione”. Con queste parole Frida Doveil, curatrice della mostra Oltreplastica, è intervenuta in occasione dell’evento inaugurale dell’esposizione, realizzata da ADI Design Museum con il supporto di Eni, main partner del museo, e con la presenza in mostra di Versalis con Novamont e Finproject. L’esposizione nasce per rendere evidenti tutte le possibilità che il design ha oggi a disposizione per compiere scelte responsabili quando utilizza la plastica. “La mostra si occupa verticalmente del tema della plastica. Questo materiale è infatti stato un alleato potentissimo dell'innovazione nel secolo scorso, da alcuni chiamato proprio ‘il secolo della plastica’ - aggiunge la curatrice, spiegando come l’arrivo del composto di sintesi “ha spinto verso il miglioramento delle performance anche di altri materiali. Oggi però, accanto alla performance funzionale, dobbiamo guardare anche alla performance ambientale. La plastica sta facendo questa operazione, ma forse è meno visibile rispetto ad altri materiali, anche perchè si tende a pensare che la plastica vada sostituita. Invece, a dover essere sostituita è l’idea che abbiamo di questo materiale. La mostra, con il neologismo ‘Oltreplastica’, vuole suggerire l'idea di questo cambio culturale: dobbiamo vedere la plastica per quello che è già diventata e per l'opportunità che ci dà di fare plastica in una maniera sostenibile e consapevole”. L’esposizione ha un ruolo importante anche nel promuovere una riflessione sul tema della sostituzione dei materiali: “Ogni nuovo materiale entra in campo imitandone un altro - conclude - presentandosi come una proposta migliore o in sostituzione di un materiale precedente. Qui, ad Oltreplastica, vogliamo invece guardare ai materiali in un'ottica diversa, ossia concentrandoci su ciò che ci può aiutare a usare quello che è plastico in una maniera alternativa. Collaborano dunque, in questo universo, anche forme della materia che non hanno a che fare con i polimeri - magari originate dal legno o dai batteri o, ancora, dai funghi - le cui prestazioni però sono simili a quelle dei polimeri. Questo è molto interessante”.

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