INFORMAZIONIEricsson Telecomunicazioni Ruolo: Communications South Central Mediterranean Area: Communication Management Claudia Fabbietti |
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(Adnkronos) - Sono stati consegnati alla Croce Rossa i tre ostaggi rilasciati oggi da Hamas. Or Levy, Eli Sharabi e Ohad Ben Ami sono liberi dopo essere stati fatti salire sul palco per l'ormai consueto 'show' allestito da Hamas. Lo riporta il Jerusalem Post. Il rilascio dei tre rapiti del 7 ottobre è avvenuto a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. E' la prima volta che Hamas sceglie questa località per liberare i suoi prigionieri. I tre sono stati quindi consegnati dalla Croce Rossa alle forze militari israeliane all'interno di Gaza, rende noto l'Idf. Scortati fuori dalla Striscia dalle truppe israeliane fino a una base militare vicino a Re'im, gli ostaggi liberati sono arrivati in Israele. I tre si ricongiungeranno con le loro famiglie e poi saranno trasferiti in ospedale per accertamenti. Ohad Ben Ami, 56 anni, è il primo ostaggio israeliano che Hamas ha fatto uscire dal veicolo e che ha fatto salire sul palco a Deir al-Balah. Dopo di lui è stata la volta di Eli Sharabi, 52 anni, e Or Levy, 34 anni. I tre sono apparsi molto dimagriti e pallidi. Levy indossa abiti verde oliva che ricordano l'uniforme delle Idf, fa notare il Times of Israel. Ben Ami e Sharabi indossano abiti marroni con i loro nomi stampati sopra, come quelli dei carcerati. Sostenuti da miliziani di Hamas in mimetica e con il volto coperto, i tre sono stati registrati mentre pronunciavano discorsi rispondendo a domande. "Dico alle famiglie dei prigionieri di uscire e protestare", ha detto Ben Ami. "Chiedo al governo israeliano di procedere con il secondo e il terzo accordo in modo che tutti i prigionieri possano tornare a casa. Chiedo alle famiglie di essere forti", ha aggiunto. "Sono molto arrabbiato con il governo israeliano. Spero davvero che l'accordo continui fino alla seconda e terza fase. Sono molto felice di tornare dalla mia famiglia e dai miei amici oggi, e spero davvero di vederli presto. Voglio che i miei amici che sono rimasti qui tornino presto'', ha affermato Sharabi. "Le immagini inquietanti del rilascio di Ohad, Eli, e Or sono una cruda e dolorosa prova che non lascia spazio al dubbio, non c'è tempo da perdere per gli ostaggi. Dobbiamo farli uscire tutti, fino all'ultimo ostaggio. Subito!", quanto si legge in una dichiarazione del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi, diffusa dopo che si è concluso il rilascio. Immagini che "ricordano l'Olocausto", ha dichiarato l'October Council, che rappresenta le famiglie direttamente coinvolte nell'assalto di Hamas del 7 ottobre del 2023. Le immagini da Gaza dei tre ostaggi rilasciati "riecheggiano le fotografie dei sopravvissuti all'Olocausto e servono come ulteriore promemoria del peggior fallimento nella storia dello Stato e della necessità di indagare a fondo". "Anche le famiglie di Eli, Or e Ohad hanno bisogno di risposte", afferma ancora il gruppo in una nota. "Come è possibile che i cittadini siano stati rapiti da Israele e condotti nella Striscia di Gaza? Perché ci sono voluti quasi 500 giorni per riportarli indietro? E come è possibile che, ancora oggi, ostaggi viventi siano tenuti in condizioni disumane nei tunnel?", si legge. Il gruppo ha ribadito la sua richiesta di una commissione d'inchiesta statale, a cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si oppone. Le autorità israeliane "risponderanno alle scene orribili" a cui si è assistito oggi nella Striscia, ha dichiarato intanto Netanyahu in una nota rilasciata dal suo ufficio. "Il governo di Israele abbraccia i tre rimpatriati", si legge nella nota del premier, che si trova negli Stati Uniti. "Le immagini scioccanti che abbiamo visto oggi non resteranno senza riposta", prosegue la nota. "Il governo, insieme ai funzionari della sicurezza, sosterrà loro e le loro famiglie. Israele si impegna a riportare indietro tutti gli ostaggi e i dispersi", conclude. "Ecco come appaiono i crimini contro l'umanità! Il mondo intero deve guardare direttamente a Ohad, Or, e Eli che ritornano da 491 giorni di prigionia, sofferenti, emaciati e feriti, che vengono sfruttati in uno spettacolo cinico e crudeli da maledetti assassini", le parole del presidente israeliano Isaac Herzog, aggiungendo che in ogni caso "ci dà conforto il fatto che sono stati restituiti vivi nelle braccia dei loro cari". Sul palco allestito da Hamas per il rilascio presente uno striscione raffigurante un pugno con una bandiera palestinese e le parole "vittoria totale" scritte in ebraico, sopra a un'immagine del primo ministro Benjamin Netanyahu. Le parole citate sono proprio quelle di Netanyahu che ha giurato che la guerra non finirà finché Israele non otterrà la "vittoria totale" di Hamas. E' una ''illusione infranta'' quella che il premier israeliano Netanyahu aveva definito una ''vittoria assoluta'' contro Hamas nella Striscia, afferma il gruppo terroristico sciita in una nota diffusa dopo il rilascio dei tre ostaggi, aggiungendo che ''il nostro popolo palestinese, con la sua grande mobilitazione attorno alla resistenza e alla sfida all'occupazione, conferma il suo rifiuto di tutti i progetti di sfollamento e occupazione di Trump e la sua ferma determinazione a contrastarli''. Si spiega che sono state le ''Brigate Qassam a Gaz che hanno rilasciato oggi alcuni prigionieri nemici in loro possesso, in cambio della liberazione di un nuovo gruppo di nostri eroici prigionieri dalle prigioni dell'occupazione, nel quadro dell'accordo di cessate il fuoco''. La nota, rilanciata da al-Jazeera, prosegue affermando che ''la resistenza del nostro popolo rimarrà massima e ci stiamo avvicinando al ritorno, alla libertà e all'autodeterminazione''. ''La nostra resistenza ha aderito ai valori umani e alle disposizioni del diritto umanitario internazionale nel trattamento dei prigionieri e ha compiuto grandi sforzi per preservare le loro vite nonostante i bombardamenti sionisti e i tentativi del criminale di guerra Netanyahu di prenderli di mira e liquidarli'', ha quindi sostenuto Hamas nella nota. E' arrivato intanto a Ramallah il pullman con i prigionieri palestinesi che oggi hanno lasciato il carcere israeliano di Ofer, nel nuovo scambio nell'ambito dell'accordo tra Israele e Hamas. Secondo quanto riferisce al Jazeera, i palestinesi rilasciati, i primi dei 183 che verranno scarcerati oggi, sono scesi dal pulmann accolti dalle forze di sicurezza palestinesi e dalla folla che festeggiava. Tra i 183 prigionieri di sicurezza che verranno liberati oggi, 18 sono stati condannati all'ergastolo. Dei 183, 111 prigionieri sono stati arrestati a Gaza nel corso della guerra e i restanti 72 risiedono in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Sette dei prigionieri saranno espulsi dopo il rilascio.
(Adnkronos) - Quali saranno i lavori più richiesti del 2025? Dove si concentreranno le maggiori opportunità di carriera per i professionisti? “Per il 2025 - riferisce Silvia Movio, director di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale qualificato - dal punto di vista delle opportunità di lavoro, ci sono alcuni ambiti che sembrano soffrire decisamente meno della crisi generale e sono quelli legati alle nuove tecnologie, all’intelligenza artificiale, alla sicurezza informatica e alla sostenibilità. Secondo il nostro osservatorio è proprio qui che si concentreranno, nei prossimi mesi, le maggiori opportunità di carriera e guadagno per lavoratori giovani e meno giovani”. Sono tre le professioni più richieste nel 2025 secondo Hunters Group. 1) Artificial intelligence engineer: progetta, sviluppa e implementa soluzioni di intelligenza artificiale, combinando competenze in programmazione, scienza dei dati e machine learning per trasformare grandi quantità di dati in sistemi intelligenti e automatizzati, ottimizzando così processi e decisioni aziendali. 2) Cyber security engineer: progetta e implementa misure di sicurezza per proteggere le reti e i sistemi informatici da minacce o attacchi e, in caso di violazioni, fa in modo che tutto torni alla normalità nel più breve tempo possibile. 3) Data specialist: raccoglie, analizza e interpreta grandi quantità di dati per aiutare le aziende a prendere le decisioni migliori e per rendere i processi più efficienti. “Negli ultimi anni - aggiunge Silvia Movio - abbiamo assistito, fortunatamente, ad un aumento dell’attenzione al benessere delle persone e quindi non dobbiamo stupirci che, nel prossimo futuro, aumenteranno notevolmente le richieste per gli specialisti delle risorse umane, ovvero quei professionisti che si occupano di tutto ciò che riguarda il capitale umano, sia dal punto di vista pratico (processi di selezione, assunzioni, retribuzioni ad esempio) sia da un punto di vista più immateriale e legato, come dicevamo, al benessere dei lavoratori, attraverso l’implementazione di piani di formazione o azioni che possano favorire il bilanciamento tra vita professionale e vita privata”. Gestire i vari rischi che possono impattare sul business delle aziende è, in un momento storico complesso e in continua evoluzione come quello attuale, fondamentale. Per questo motivo, chi si occupa di risk management – quell’insieme di attività legate alla identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi – avrà molte occasioni nel 2025. Un altro professionista molto richiesto è, infine, il consulente della sostenibilità, ovvero colui che sviluppa pratiche per ridurre l’impatto ambientale delle aziende e per migliorarne la responsabilità sociale, anche in ottica Esg.
(Adnkronos) - Cucinare si conferma la qualità più attraente per i single italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni: secondo un’indagine, l’85% considera la cucina una vera e propria “green flag” in amore. Non solo: il 53% dichiara di essere più propenso a connettersi con qualcuno su un’app di incontri se questo condivide l’interesse per la cucina, mentre il 26% non prenderebbe nemmeno in considerazione un appuntamento con chi non sa cucinare. L’indagine, commissionata da Knorr e Tinder, ha rivelato che il 58% degli intervistati ha cucinato un pasto o imparato a cucinare per impressionare un potenziale partner, e il 70% ammette di essere più incline a dire "sì" a un secondo appuntamento dopo essere stato conquistato da una cena eccezionale. Per aiutare i single italiani a migliorare il proprio approccio agli appuntamenti, Knorr lancia la campagna #UnlockYourGreenFlag, un invito a valorizzare il potere della cucina per creare connessioni. “Mentre navighiamo tra red flag, cucinare è una green flag sicura”, spiega il brand, che incoraggia i single a inserire i propri interessi culinari nei profili di dating. Il 46% dei single crede che cucinare dimostri creatività, mentre il 44% lo associa alla capacità di prendersi cura degli altri e il 45% all’indipendenza. Tra le abilità culinarie più apprezzate spiccano la creazione di ricette originali (56%), la preparazione dell’impasto (47%) e le tecniche di taglio (22%). Meno rilevanti, invece, sono il rompere le uova con una mano (16%) o la tecnica del flambé (14%). Occhio però alle esagerazioni: un italiano su quattro (25%) ammette di aver gonfiato o mentito sulle proprie capacità culinarie per fare colpo, e il 12% confessa di aver comprato cibo pronto per fingere di averlo cucinato. Quando arriva il momento di scegliere cosa cucinare, le lasagne al ragù sono la scelta più sicura (23%). Anche una pasta all’amatriciana ha buone probabilità di successo (13%). Attenzione però a non commettere errori che potrebbero rovinare la serata: mancanza di condimenti (30%), eccesso di aglio (21%), porzioni troppo piccole (12%) sono considerati i principali passi falsi, mentre i piatti pronti al forno sono un grande “turn-off” per il 14% degli intervistati. Sul quando invitare il partner a cena il 28% dei single ritiene che il terzo appuntamento sia il momento ideale per proporre una serata romantica con un pasto fatto in casa. Knorr e Tinder dimostrano che la strada per il cuore passa dalla cucina: '#UnlockYourGreenFlag!'. “La nostra recente indagine sulle green flag mostra che uscire con qualcuno è diventato più difficile, con il 91% degli uomini e il 94% delle donne che concordano sul fatto che sia più impegnativo che mai", commenta Devyn Simone, esperta di relazioni di Tinder. "In un’epoca in cui sembra che siamo circondati da red flag, le persone desiderano qualcosa di positivo e universale, come cucinare. Cucinare è la massima green flag perché è più di una semplice abilità; è un modo per connettersi, mostrare creatività e dimostrare cura per gli altri. Non sorprende che i single si stiano rivolgendo alla cucina come luogo per accendere nuove connessioni”, sottolinea. Oltre alla cucina, altri interessi che catturano l’attenzione dei single italiani sono il cambiamento climatico (70%) e lo sport (63%). Mentre il saper scrivere poesie (38%), il trading di criptovalute (30%) e l’astrologia (27%) risultano invece essere meno attraenti. “Con '#UnlockYourGreenFlag', Knorr sta supportando i single promuovendo la green flag universale su cui tutti possiamo essere d'accordo: cucinare", commenta Melissa Passeri, trade & marketing manager di Knorr Italia. "Come il tuo alleato in cucina, siamo in missione per dire al mondo quanto possa essere potente. Indipendentemente dal fatto che tu sia esperto o meno, cucinare per qualcuno è un ottimo modo per dimostrare creatività, connettersi con il proprio partner e mostrare che ci tieni", sottolinea. "La nostra ricerca mostra che qualcosa di semplice, come aggiungere la cucina tra gli interessi o le abilità al proprio profilo di incontri, può essere un incentivo per conquistare un potenziale partner. Dopo tutto, il cibo è il linguaggio universale dell’amore, quindi ha senso che qualcosa di così semplice sia in grado di accendere la passione. Per cui, se stai cercando l’amore – o semplicemente un assaggiatore per la tua ultima ricetta – prova ad arricchire il tuo profilo aggiungendo la cucina”, conclude. Nell’ambito della campagna '#UnlockYourGreenFlag', Knorr sta collaborando con esperti di cucina e appuntamenti, come Tinder, per condividere consigli e trucchi utili sia in cucina che nella vita reale, in modo che i single d’Italia possano unirsi grazie al fascino della cucina.