INFORMAZIONIJason Jacobs |
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(Adnkronos) - L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (Icsc) ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto pari a 8,5 milioni di euro, in crescita del 43% rispetto al primo semestre del 2023. Lo rende noto l'Icsc dopo che il Cda presieduto da Beniamo Quintieri ha approvato la semestrale. Nel primo semestre dell’anno sono stati erogati nuovi crediti per 151 milioni di euro, in crescita di 19 milioni di euro (+22%) rispetto al giugno 23, grazie alla corposa spinta dei crediti agli Enti Territoriali (+48 milioni di euro vs giugno 23). In significativa crescita anche le nuove delibere di concessione, che si attestano a 244 milioni di euro (+106 milioni vs giugno 23), frutto delle nuove linee di credito relative allo student housing e al finanziamento del circolante delle squadre di calcio professionistiche. Si rafforza ulteriormente la presenza della banca nel segmento dei beni e delle attività culturali, con erogazioni in crescita di 5 milioni rispetto al giugno 23, grazie ai nuovi crediti per il finanziamento delle produzioni cinematografiche. Le nuove erogazioni portano il segmento “Cultura” a raggiungere un peso dell’8,1% sul totale dell’attivo della banca, in crescita rispetto al 6,2% del giugno 23. Si amplificano gli impatti socioeconomici positivi generati dalla banca con una media di portafoglio Sroi (Social Return on Investment) ex ante di 3,44x, in crescita rispetto al 3,21x della chiusura 2023. I nuovi impieghi erogati nel primo semestre dell’anno hanno registrato uno Sroi ex ante medio di 4,1x, per effetto dei rilevanti impatti stimati ex ante per i crediti a favore degli Enti Territoriali (Sroi ex ante 4,6x). Si consolida e conferma la solidità patrimoniale dell’Istituto, con un Cet1 ratio al 75,3%, così come la posizione di liquidità con un Lcr medio mensile pari a 917%. L’Npl ratio netto si attesta al 4,16%, in riduzione di 14 bps rispetto al giugno 23, mentre si rafforza significativamente il coverage dei crediti deteriorati che sale al 58,7% (+120 bps vs giugno 23). "Sono particolarmente orgoglioso - commenta il presidente Beniamino Quintieri - dei risultati raggiunti dall’Istituto nel primo semestre del 2024, che confermano l’azione anticiclica della banca in un contesto di restrizione dell’offerta di credito. Grazie all’impegno condiviso e alla collaborazione di tutti i nostri stakeholder siamo riusciti a ottenere risultati positivi, raggiungendo un nuovo record negli impieghi, migliorando sensibilmente la redditività della banca. Questo successo va ben oltre le semplici cifre finanziarie: rappresenta una testimonianza concreta dell’impatto sociale significativo che i nostri investimenti stanno generando. Ogni euro investito dall’Istituto moltiplica il suo valore attraverso i benefici che porta alle comunità: dalle opportunità di crescita per i giovani, grazie ai progetti legati allo student housing, alla promozione di uno sport inclusivo e accessibile, fino alla conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale". "Guardiamo al futuro con la consapevolezza che il nostro ruolo di banca pubblica non si esaurisce con l’erogazione di finanziamenti. Siamo chiamati a essere un motore di cambiamento sistemico, contribuendo in modo concreto e responsabile allo sviluppo del Paese e al benessere delle persone che lo vivono. Continueremo a lavorare con questa visione, mantenendo al centro del nostro operato la crescita sostenibile e la creazione di valore sociale", aggiunge Quintieri.
(Adnkronos) - Primo giorno di scuola, Autostrade per l’Italia anche quest’anno ha scelto di rinnovare il proprio supporto alle mamme e i papà del Gruppo. Tutti i genitori dipendenti non turnisti, con figli in età di scuola materna e primaria, avranno un permesso retribuito di 2 ore per poter accompagnare i bambini in occasione del loro primo giorno di scuola. Si tratta di un'iniziativa che ribadisce l'attenzione che Aspi e parti sociali ripongono rispetto alla conciliazione vita-lavoro dei lavoratori e il loro benessere. L'accordo siglato da azienda e sindacati va in continuità con i miglioramenti introdotti nel nuovo Ccnl in merito a congedi per maternità e paternità, tutele per i lavoratori con problemi di salute, miglioramenti nella previdenza complementare e un forte rafforzamento del sistema di welfare.
(Adnkronos) - Illegalità ambientali su coste e mari italiani: nel 2023 sono stati 22.956 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, +29,7% rispetto al 2022. Insieme alle violazioni amministrative, la media è di 8,4 illeciti per km di costa, uno ogni 119 metri. Ciclo illegale del cemento (10.257 reati, +11,2% rispetto al 2022), ciclo illegale dei rifiuti e mare inquinato (6.372, +59,3%) e pesca illegale (4.268 illeciti penali, +11,3%) sono i più diffusi. C’è anche la violazione delle normative che regolano la nautica da diporto: 2.059 illeciti penali accertati nel 2023, + 230% rispetto al 2022. A scattare questa fotografia è il nuovo report Mare Monstrum 2024 che Legambiente presenta oggi alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica (SA) del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo impegno contro speculazioni e illegalità. Sono 25.545 le persone denunciate nel 2023, in aumento del 43% rispetto al 2022. Cresce, però, l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone arrestate (204, +98,1% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, pari a 4.026, in crescita del 22,8% sul 2022. Un reato su due (50,3%) si concentra in Campania (3.095 illeciti penali), Sicilia (3.061), Puglia (3.016) e Calabria (2.371), che guidano nell’ordine, come numeri assoluti, la classifica regionale, seguite dal Lazio (1.529 reati) e dalla Toscana (1.516). Nelle prime dieci regioni figurano Sardegna, Veneto, Liguria e Marche. Proprio questa regione è, invece, la prima come numero di illeciti complessivi (reati e violazioni amministrative) per km di costa (38,9), seguita da Friuli-Venezia Giulia (31,9 illeciti per km) e Basilicata (30,9). Di fronte a questo quadro, Legambiente lancia oggi un pacchetto di dieci proposte che hanno al centro quattro macro temi: “lotta all’abusivismo edilizio e alla maladepurazione, il tema dei rifiuti e il contrasto della pesca illegale”. “Anche quest’anno, a fronte dell’impegno quotidiano delle Capitanerie di porto e delle forze dell’ordine contro l’aggressione alle coste e al mare del nostro Paese, con il nostro report Mare Mostrum - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle Arpa. La nostra associazione, da sempre impegnata in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie a Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna 'Spiagge e fondali puliti', avanza dieci proposte a Parlamento e Governo per tutelare in maniera più efficace lo straordinario patrimonio ambientale marino del Belpaese. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale”. “Il ciclo illegale del cemento - commenta Enrico Fontana, responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente - rappresenta la quota più significativa dei reati ambientali analizzati anche in questa edizione di Mare Monstrum, a causa, principalmente, della miriade di abusi edilizi che continuano a sfregiare l’Italia. Un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero Paese, che colpisce principalmente il Sud, in particolare le regioni a tradizionale insediamento mafioso, e le aree costiere, le perle estive del Belpaese e su cui bisogna intervenire con una mano decisa e con abbattimenti non più rimandabili. L’abusivismo edilizio lungo le coste, inoltre, fa da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente”.