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(Adnkronos) - Si parla da anni di un sequel di 'La Passione di Cristo', ma sembra che ora 'Resurrection' vedrà veramente la luce e che sarà girato ancora una volta in Italia. In questi giorni Mel Gibson è stato avvistato prima a Matera (che fu set di moltissime delle scene del kolossal del 2004) e ora a Gravina, in Puglia. A dare la notizia è stato Giuseppe Toscano, proprietario di Toscaffè, su Instagram. "Shock totale, esco fuori al bancone del bar - ha scritto - e c'è Mel Gibson seduto ai tavoli del bar a bere qualcosa". Crocs nere, camicia blu e pantaloni corti, l'attore e regista statunitense si è lasciato fotografare insieme a Toscano e ai dipendenti del bar di Gravina. Secondo indiscrezioni sembra che, dopo anni di rinvii e modifiche alla sceneggiatura, le riprese del film - intitolato 'Resurrection' ossia 'resurrezione' - inizieranno nel 2025 e che proprio in questi giorni Gibson stia svolgendo i sopralluoghi per capire quale città italiana sia la scelta migliore per tornare indietro nel tempo a oltre duemila anni fa. Il progetto dovrebbe riunire parte del cast originale tra cui Jim Caviezel nel ruolo di Gesù.
(Adnkronos) - Turismo e cultura sempre più trainanti per il tessuto economico della provincia di Cosenza. E' la tendenza che registra Klaus Algieri, presidente della Camera di commercio di Cosenza e vicepresidente di Unioncamere nazionale, intervistato da Adnkronos/Labitalia sullo stato di salute delle imprese cosentine e sulle prospettive alla ripartenza di settembre. "Dall’indagine Excelsior condotta sulla propensione delle imprese cosentine ad assumere nuovo personale emerge un dato incoraggiante: si prevedono, infatti un totale di 3.010 nuove entrate, più di un quarto delle quali (28,6%) concentrate nel turismo. Un dato che, se letto in associazione al trend di crescita registrato nel numero delle imprese nel settore, è una conferma della forza trainante del turismo e della cultura nel territorio", ribadisce Algieri riferendosi alle aspettative per la ripresa di settembre. E il presidente dell'ente camerale 'scatta' una fotografia dell'andamento dell'economia della provincia di Cosenza registrato negli ultimi mesi. "Nel primo semestre dell’anno abbiamo registrato, nella provincia di Cosenza, una leggera flessione nel numero di localizzazioni imprenditoriali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,5%) con una contrazione delle stesse in valore assoluto pari a -382 unità, che porta a 81.103 unità il totale imprese iscritte al nostro Registro. Tuttavia, i tassi di crescita mensili (dati agosto 2024) restituiscono un dato incoraggiante con valori positivi (0,051%) superiori sia alla media regionale (0,043%) che a quella nazionale (0,040%)", sottolinea ancora Algieri. Nel territorio non manca la vitalità delle imprese, nonostante una leggera flessione rispetto allo scorso anno. "L'ultimo tasso di crescita mensile rilevato è a vantaggio delle nuove iscrizioni (con 125 iscrizioni a fonte di 91 cancellazioni) il che, dopo il picco negativo registrato nel mese di luglio, sembra segnalare un’inversione di tendenza riportando i saldi mensili in territorio positivo. Rimane comunque, su base annua, una flessione nel numero totale di localizzazioni imprenditoriali con una riduzione dello 0,9% rispetto a fine 2023", sottolinea. E Algieri mette in evidenza quelli che sono i settori trainanti. "I settori che meglio contrastano il trend negativo sono quelli delle attività immobiliari, in cui registriamo un incremento del 3,8%, seguito dalle attività culturali (artistiche, sportive e di intrattenimento (+2,2%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2%), quelle di fornitura di energia elettrica, gas, ecc. (+1,7%) e, infine, le attività turistiche tipiche dei servizi di alloggio e ristorazione (+0,9%)", spiega. L'andamento dell'economia, ricorda Algieri, è legato alla stabilità del Paese. "La principale preoccupazione delle imprese è quella di poter contare sulla stabilità politica, che è sicuramente il fattore più importante. Politiche pubbliche coerenti e non frammentate, sia da un punto di vista territoriale che temporale, generano fiducia e incoraggiano gli investimenti creando un clima generale di ottimismo, punto di partenza irrinunciabile se si vuole che il tessuto economico risponda in modo proattivo alle sollecitazioni che un contesto così variabile e imprevedibile come quello che stiamo vivendo ci pone ogni giorno", conclude.
(Adnkronos) - "Il progetto che presentiamo oggi nella sede di Rea Dalmine è un ottimo esempio di cooperazione tra imprese, A2A e il gruppo Green Thesis proprietario del termovalorizzatore e di buona amministrazione perché ci sono diversi comuni coinvolti che hanno saputo coordinarsi per consentire un attraversamento della nostra infrastruttura di teleriscaldamento in una delle zone più antropizzate d'Europa. Non era semplice portare i sei chilometri di condutture dalla Rea Dalmine fino alla città di Bergamo". Lo ha detto all’Adnkronos l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini in occasione della presentazione del progetto di sviluppo della rete di teleriscaldamento da Dalmine a Bergamo. "È un progetto molto importante – ha spiegato Mazzoncini - perché il teleriscaldamento di quarta generazione, che consente di utilizzare il calore di scarto, è il futuro: consente di portare calore decarbonizzato alle abitazioni. Siamo automaticamente compatibili con la direttiva europea ‘Case Green’. La direttiva prevede, entro un periodo che va tra il 2035 e il 2040, che anche le abitazioni riducano il loro impatto di CO2. Questo si può fare ovviamente in maniera passiva, con cappotti e serramenti, oppure decarbonizzando la sorgente di energia, ed è quello che stiamo facendo". La rete di Bergamo "oggi è una rete di 87 chilometri e l'estensione prevista è di 22. Questo dà l'idea della quantità di calore che si riesce a portare – sottolinea Mazzoncini - L'efficienza dell'impianto di Rea Dalmine, che già produceva energia elettrica, passa dal 27% all'80%. A dimostrazione di quanto sia importante in questi impianti il recupero di energia elettrica e del calore. Il recupero del calore è particolarmente importante nelle città del Nord Italia, come appunto Dalmine o Bergamo, che durante l'inverno hanno bisogno di molto calore ed è tra l'altro il periodo dell'anno in cui abbiamo meno rinnovabili, poiché il sole d'inverno spinge di meno. Quindi è un bel progetto di cui siamo molto orgogliosi".