INFORMAZIONIINVALSI Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Presidente Area: Top Management Giacomo Elias |
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(Adnkronos) - La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili". Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
(Adnkronos) - Sostenere la capacità dei manager italiani di sfruttare al meglio la leva digitale per ideare nuove strategie e far crescere la competitività e occupabilità. Sono questi gli obiettivi dell’Avviso 1/2024 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager, leader in Italia per la formazione continua dei dirigenti. L'Avviso è finalizzato a potenziare le competenze manageriali nell'ambito della rivoluzione digitale ed ha registrato un notevole successo. 859 sono i piani formativi approvati, sugli oltre 1.100 presentati, con più di 1.600 dirigenti coinvolti per circa 92mila ore di formazione, ed uno stanziamento complessivo di circa 10,5 milioni di euro. In crescita la qualità delle proposte formative, testimoniata dal fatto che il 76% dei piani formativi ha ottenuto un punteggio di idoneità, superando le performance del precedente avviso nazionale. Le medie imprese fanno la parte del leone: il 43% dei piani approvati, infatti, appartiene alla classe dimensionale tra 50 e 249 addetti: assieme alle Piccole imprese (18% di piani approvati), costituiscono la stragrande maggioranza dei piani approvati, con oltre il 60%, a testimonianza del crescente fabbisogno di investimento nelle competenze digitali delle pmi. Un fabbisogno di investimento che si riflette su un parallelo incremento della qualità dei piani finanziati: le piccole imprese fanno infatti registrare risultati eccellenti, con l'88% dei piani formativi approvati. A livello geografico, l’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di piani approvati, seguita dal Veneto, ma va segnalato il buon risultato delle regioni del Mezzogiorno, con la Campania che spicca per la qualità dei piani presentati (89% di piani approvati). “L’idea di sostenere le diverse transizioni in cui il tessuto produttivo è impegnato, rafforzando la capacità dei manager di sfruttare la leva della digitalizzazione - commenta Massimo Sabatini, Direttore Generale di Fondirigenti - è una piccola scommessa vinta. Orientare le risorse della formazione continua sul potenziamento delle competenze digitali, soprattutto nelle pmi, significa, infatti, favorire, tramite la formazione manageriale, il cambiamento che sta caratterizzando in questa fase le imprese, La formazione manageriale, riguardando trasversalmente tutti i processi aziendali, organizzativi e produttivi, si conferma un fattore decisivo della trasformazione del tessuto produttivo”. Tra le aree di intervento previste dall’Avviso, proprio quella dei Processi aziendali ha ottenuto il maggior successo, con l'82% di piani approvati, focalizzandosi su competenze tecniche per la gestione di tecnologie e processi data-driven, l’esplorazione delle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale e social media marketing. I piani sulle Strategie di sostenibilità hanno puntato, invece, allo sviluppo di business model allineati con la transizione digitale e sostenibile, l'integrazione di analisi dati e IA, la comunicazione con gli stakeholder e il monitoraggio degli obiettivi Esg. Gli interventi formativi focalizzati sull'Organizzazione del lavoro si sono concentrati sulla ridefinizione degli assetti organizzativi, l'utilizzo di strumenti digitali per la gestione delle risorse umane e l'implementazione dell'IA nei processi HR. Infine, gli interventi sulle capacità individuali hanno promosso lo sviluppo di competenze digitali per la creazione di profili cross-disciplinari con maggiore autonomia decisionale, propensione allo sviluppo dell’innovazione e supporto alle abilità imprenditoriali funzionali a prevedere scenari futuri, anticipare il comportamento dei consumatori e incentivare la trasformazione sostenibile. L’insieme dei contenuti proposti evidenzia la diffusa necessità delle imprese di gestire in maniera consapevole l’uso delle nuove tecnologie (come ad esempio IA, cloud, machine learning, modelli predittivi), favorendo lo sviluppo delle capacità manageriali necessarie per ridefinire strategie, strutture organizzative e funzioni e per l’acquisizione di un mindset caratterizzato da una crescente attenzione alla sostenibilità. "Le proposte ricevute - conclude il presidente di Fondirigenti Marco Bodini - dimostrano motivazioni ben definite e obiettivi formativi chiari, funzionali al supporto del cambiamento organizzativo e dei processi di trasformazione Questo mostra che le imprese hanno ben compreso il ruolo decisivo che l'acquisizione di conoscenze e la presenza di figure manageriali idonee ad un utilizzo ottimale delle innovazioni tecnologiche possono svolgere in questa fase”.
(Adnkronos) - La sostenibilità economica e sociale della filiera agroindustriale nazionale rappresenta un fattore di stimolo e di grande attenzione per Danone Italia che, in un contesto aziendale già storicamente proattivo e sensibile nei confronti del sistema del welfare d’impresa, ha scelto di valorizzare il tema della parità di genere uscendo dalle proprie porte e parlando a tutte le realtà del comparto, anche le più piccole e legate ai territori. Per questo, nell’ambito del G7 Agricoltura e Pesca in programma dal 21 al 29 settembre 2024 a Ortigia, nella città di Siracusa, Danone Italia promuove il proprio impegno verso le persone e sarà presente con un panel dal titolo 'La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera' e con il Family Pit Stop Danone, per presentare ciò che sta facendo ed essere di ispirazione per altre realtà. In Italia, l’occupazione femminile registra purtroppo ancora molte criticità: solo il 55% delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavora, a differenza della media Ue, che registra un tasso di occupazione femminile pari al 69,3%11. Scenario che evidenzia la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel nostro Paese, il cui tasso di occupazione risulta essere quello più basso tra gli Stati UE, con circa 14 punti percentuali al di sotto della media. Divario che permane anche nel rapporto tra la popolazione maschile e quella femminile in ambito lavorativo: le donne occupate, infatti, sono circa 9,5 milioni, mentre gli uomini occupati sono circa 13 milioni. A questo si deve aggiungere, inoltre, che una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità. Favorire la parità di genere, l’occupazione e la crescita professionale femminile non rappresenta soltanto un’urgente istanza sociale, ma offre molteplici opportunità. La Banca d‘Italia stima che il calo demografico avrà un impatto sul pil pari al 7.6% nel 2050. Se il tasso di occupazione femminile raggiungesse quello maschile entro il 2040, la perdita del pil sarebbe solo del 1,7%. Promuovere concretamente una maggiore occupazione femminile significa, dunque, dar vita a un circolo virtuoso, capace di generare maggiore produttività, maggiore competitività e, da ultimo, maggiore natalità. Il tasso di natalità dell’Italia è molto basso, pari al 1.25 rispetto al 1.53 media europea. Per rispondere a queste sfide, già dal 2011 Danone Italia si è impegnata con politiche a sostegno della parità di genere. La responsabilità dell’azienda a favore della genitorialità nasce con la creazione di un Decalogo di impegni, che ha portato a risultati notevoli nel corso degli anni, sia in termini di benessere aziendale che di produttività. Nel 2013 le politiche sulla genitorialità (Parental Policy) sono diventate una 'best practice' a livello globale e, nel 2017, hanno ispirato la nascita ufficiale della Danone Global Parental Policy. Nel 2023 il tasso di natalità interno di Danone Italia è cresciuto del +3%. L’attuazione di queste politiche ha permesso a Danone Italia di ottenere a marzo 2023 la Certificazione per la Parità di Genere (Uni/Pdr 125:2022), un importante riconoscimento che dimostra l’impegno nel favorire l’adozione di politiche atte a incoraggiare la parità di genere e l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, a posizioni di leadership e a condizioni di armonizzazione della vita privata e professionale. Questo percorso ha portato l’azienda, nel 2024, a sottoscrivere il “Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana”, promosso da Winning Women Institute e di cui Danone Italia è la prima azienda firmataria, con l’obiettivo di realizzare un grande movimento a supporto della parità di genere, nella consapevolezza che questa sia una leva importante per la competitività dell’Italia. “Danone Italia ha puntato da anni sulla valorizzazione delle donne in termini di occupazione e crescita professionale, favorendo politiche a sostegno della maternità e della paternità, che hanno generato ottimi risultati in termini economici e sociali, con un tasso di natalità interno positivo. L’attuazione di queste politiche ci ha permesso di ottenere a marzo 2023 la Certificazione per la Parità di Genere. A seguito di questo importante riconoscimento, abbiamo scelto di coinvolgere i nostri fornitori nel percorso verso la Parità di Genere, accompagnandoli e supportandoli nel conseguire la Certificazione. - ha commentato Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone Italia – Invitiamo pertanto tutte le aziende della nostra filiera, e non solo, ad intraprendere azioni concrete per aumentare l’occupazione e favorire la crescita professionale delle donne, colmare il divario salariale e introdurre politiche a sostegno della genitorialità. Ad oggi contiamo già 38 firmatari aderenti al ‘Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana’ e speriamo che questo numero possa crescere sempre di più”. Al fine di promuovere il proprio impegno per la sostenibilità economica e sociale, che si concretizza attraverso politiche a sostegno della parità di genere e percorsi di supporto alle famiglie e alla natalità, Danone Italia sarà presente al G7 Agricoltura e Pesca di Ortigia con il panel “La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera”, che si svolgerà mercoledì 25 settembre, alle ore 16:00, presso il Salone Paolo Borsellino, Palazzo Vermexio, Ortigia (Sr). L’evento rappresenta un importante momento di confronto tra i protagonisti della filiera di Danone, i partner, le parti sociali, le associazioni e le istituzioni, che si aprirà con l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. In questo contesto verrà illustrato il “Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana” e l’impatto positivo che può generare anche nelle piccole e medie imprese agricole e agroindustriali italiane di lavorare concretamente alla parità di genere sul posto di lavoro e all’interno delle strutture aziendali nel complesso. Danone Italia presidierà, inoltre, la manifestazione promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con l’attivazione del Family Pit Stop Danone, un luogo pensato per genitori, nonni e bambini, dove allattare, dare la pappa ai piccoli, cambiarli ma anche semplicemente prendersi una pausa tra un evento e l’altro. Questo spazio riflette l’attenzione che Danone Italia pone da sempre nei confronti delle proprie persone e delle famiglie, dando vita a un modello virtuoso che valorizza l’attività di cura, di cui riconosce tutto il valore e le potenzialità, e portando questa attenzione anche fuori dalle mura dell’azienda. Per dare vita a un cambiamento significativo che abbia un impatto reale nella vita delle persone, Danone Italia ha scelto di lanciare una sfida ai propri fornitori: conseguire la certificazione per la Parità di Genere (UNI/Pdr 125:2022), aderendo all’esperienza del “Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana”. Il Manifesto rappresenta l’intenzione di Danone di inserire punti di premialità, stimati tra il 5 e il 10% della valutazione complessiva, in tutte le gare indette per le forniture di beni e servizi alle aziende certificate per la parità di genere. Alla base di questo approccio c’è la volontà di favorire un complessivo impulso alla produttività e al benessere aziendale, con l’auspicio di positive conseguenze sugli equilibri delle famiglie e sulla natalità nel Paese. Il Rapporto di Sostenibilità 2023 di Danone Italia conferma l’impegno dell’azienda nel promuovere le pari opportunità: il 63% delle persone che lavorano in Danone sono donne, contro il 37% di uomini. In Danone Italia, infatti, la valorizzazione delle persone, sia a livello personale che lavorativo, è fondamentale, e ha puntato a creare nel tempo un ambiente di lavoro positivo, inclusivo, flessibile e capace di accogliere le sfide e le esigenze delle nuove generazioni. Come quella della genitorialità: il 100% dei papà, ad esempio, ha usufruito del congedo di paternità di 20 giorni obbligatorio e retribuito, da utilizzare entro i 12 mesi dalla nascita del/della figlio/a. Un percorso intrapreso nel 2011 con l’adozione in Italia della “Parental Policy”, che ha registrato un tasso di rientro al lavoro del 100% delle mamme successivamente alla nascita del proprio figlio. Danone Italia, inoltre, ha adottato politiche e procedure a tutela della parità di genere a partire dal processo di selezione, sviluppo professionale, supporto alla genitorialità, sino all’equilibrio vita-lavoro. Il percorso di Danone per la valorizzazione delle attività di cura e l’impegno nel favorire l’equilibrio vita-lavoro, si è ulteriormente arricchito con la Caregivers Policy - lanciata nel 2020 - a supporto dei Danoners che devono prendersi cura di genitori anziani, persone malate, disabili o non autosufficienti e - dal 2023 - con la Policy a supporto delle persone affette da patologia oncologica e dei loro caregivers, entrambe nate dall’ascolto e dalla condivisione delle esperienze vissute dalle persone in azienda.